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Autore: Valethebest92    30/11/2019    1 recensioni
In una giornata come tante altre, la protagonista si ritrova catapultata nel mondo di Naruto Shippuden. Quando incontra altri che come lei si sono ritrovate nella sua stessa situazione, chi in uno schieramento chi nell'altro, capisce che non si trova in quel mondo per una semplice coincidenza, bensì perchè abbia una missione da portare a termine che cambierà il corso degli eventi.
Dal testo:
In tutta risposta, gli do una gomitata con quanta forza riuscì a metterci, mirando al suo ventre, costringendolo a mettermi giù, aprofittandone successivamente per allontanarmi e studiarlo meglio: ragazzo alto, fisico asciutto, capelli biondi e brizzolati, occhi azzurri, dei buffi baffi che assomigliavano a dei graffi su entrambe le guance, vestito con una tuta arancione e nera mentre sulla fronte aveva una fascia con una targhetta incisa il simbolo del Villaggio della Foglia; non vi erano dubbi: anche se era l'ultima persona che mi aspettavo di ritrovarmi davanti, quello era proprio Naruto Uzumaki.
Genere: Avventura, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Per una volta in vita mia non ero in ritardo per andare a scuola, così ne aprofitto per sedermi a tavola e fare colazione con una tazza di latte ed alcuni biscotti, in fondo è il pasto più importante della giornata, no? Anche se di solito ne faccio a meno,altrimenti arrivo tardi a scuola e la vice preside mi porta nel suo ufficio, facendomi la predica su come sia importante rispettare gli orari, probabilmente non riesce a comprendere quanto possa essere complicato svegliarsi alle sette.

Lancio una veloce occhiata all'orologio appeso alla parete davanti a me, che mi avverte che mi sono nuovamente attardata a causa dei miei pensieri, così schizzo in bagno dove mi do una lavata e mi vesto coi primi abiti che riesco ad afferrare a tempo di record, mi porto anche con me uno dei volumi del mio manga preferito "Naruto" , nell'eventualità in cui mi annoiassi durante le lezioni e volessi trovare un passatempo alternativo, zaino eastpack in spalla ed ecco che mi ritrovo in strada a correre per battere il cronometro e raggiungere la scuola.

Lungo il percorso, piuttosto disastrato a causa delle buche che mi costringono a fare lo slalom per evitarle, mi accorgo di una davanti a me più grossa e fonda rispetto alle altre, impossibile da aggirare; così tento di saltarla via, tuttavia, quando mi ritrovo a mezz'aria, accade un fenomeno che non riesco a spiegarmi: l'aria tutt'intorno a me vibra e la luce del sole si fa talmente intensa da costringermi a schermarmi gli occhi con una mano.

L'evento dura però una frazione di secondo, poi tutto ritorna com'era prima, tant'è che per un momento penso di essermelo immaginato, quando all'improvviso perdo l'equilibrio e cado dentro alla voragine, ma non mi spiattello contro l'asfalto, bensì mi ritrovo circondata da un cielo cristallino, mentre sotto di me una macchia verde si avvicina sempre più. 

Spalanco la bocca, tuttavia non riesco ad udire l'urlo di terrore dalla quale dovrebbe fuoriuscire, e serro più che posso gli occhi, rabbrividisco al solo pensiero di vedermi spiaccicata al suolo; evidentemente però la mia buona stella doveva aver altri piani per me, siccome all'improvviso avverto due soffici e calde braccia avvolgermi, frenando la caduta. Si trattava di un angelo? Era stato lui a salvarmi?

-Ehi, va tutto bene?- mi domanda una voce maschile che avevo sicuramente già sentito, ma che a causa del panico ed adrenalina ancora non riesco a capire dove o ricollegare a chi appartenesse.

-Ho avuto giornate migliori, decisamente- rispondo, tremavo ancora come una foglia ed i miei occhi erano sempre chiusi, infatti lo sconosciuto mi schernisce, divertito ma con gentilezza:

-Guarda che ora puoi anche riaprire  gli occhi, non c'è più pericolo-

Faccio come mi consiglia,ma me ne pento all'istante, mettendomi a gridare, allarmata, venendo copiata da lui, che esclama, agitato: -Perchè stai gridando? Guarda che non ti faccio niente!-

In tutta risposta, gli do una gomitata con quanta forza riuscì a metterci, mirando al suo ventre, costringendolo a mettermi giù, aprofittandone successivamente per allontanarmi e studiarlo meglio: ragazzo alto, fisico asciutto, capelli biondi e brizzolati, occhi azzurri, dei buffi baffi che assomigliavano a dei graffi su entrambe le guance, vestito con una tuta arancione e nera mentre sulla fronte aveva una fascia con una targhetta incisa il simbolo del Villaggio della Foglia; non vi erano dubbi: anche se era l'ultima persona che mi aspettavo di ritrovarmi davanti, quello era proprio Naruto Uzumaki.

-Ma si può sapere che cosa ti ho fatto per meritarmelo? E dire che io volevo solamente aiutarti..- stava lamentandosi il volpino, ma non lo stavo nemmeno ascoltando, tentando di mettere in fila dei pensieri razionali:

-Ok, ok, non devo dare di matto.. Probabilmente si tratta di un altro stupido scherzo da parte di mio fratello maggiore, già, dev'essere proprio così- mi avvicino di nuovo, cauta, al soggetto, studiandolo meticolosamente: se si trattava di un cosplay, era veramente fatto bene! Ad ulteriore conferma, gli afferro la gota sinistra ed inizio a tirargliela, facendolo gemere di dolore e quando la rilascio, questa si arrossa e capisco che si tratta del vero personaggio dell'anime da cui prende il nome. Ma come avevo fatto ad entrare?

-Naruto, si può sapere che cosa diavolo sta succedendo? E chi è questa tizia?- chiede invece un secondo tizio alle mie spalle che, quando mi giro a dare un occhiata, si rivela essere Jiraya, l'Eremita dei Rospi.

-Mi dispiace ma non so risponderle, Maestro, è improvvisamente piombata dal cielo e capitata fra le mie braccia- spiega l'allievo, allargando le braccia, confuso tanto quanto me -Possiamo portarla al Villaggio? Forse là possiamo parlarle e scoprire qualcosa in più-

-Si, è la cosa migliore. Forza, vieni con noi- asseri il più anziano fra i due,serio, facendomi un cenno della testa per dirmi di seguirli. Fu allora che capisco in che situazione mi trovassi: ero arrivata nel momento esatto in cui Naruto aveva terminato il suo addestramento di tre anni con il Maestro Jiraya e stava tornando a Konoha, ovvero l'inizio di Shippuden; mentre trotterellavo lungo il sentiero in terra battuta tra gli alberi per cercare di tenere il passo, non riuscivo a contenere il mio entusiasmo: sarei riuscita a conoscere tutti i miei idoli dal vivo! E quando ne avrei avuto abbastanza, potevo mettermi alla ricerca di un modo per tornare a casa.         
   
 
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