Crossover
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Autore: Saeko_san    01/12/2019    0 recensioni
[Crossover multiverso]
Due amici d'infanzia, provenienti da una terra lontana, si ritrovano nella necessità di cominciare un lungo viaggio per salvare il padre di lui e il villaggio in cui vivono. Il loro viaggio li catapulterà ogni volta in diverse dimensioni, in cui conosceranno Harry Potter e Nihal della Terra del Vento, viaggeranno su Xorax la Sesta Luna, combatteranno a fianco di Eragon e Lily Quench, voleranno assieme a Peter Pan, solo per scoprire nuovi mondi mai nemmeno immaginati.
Lo scopo? Trovare la cura alla Grande Malattia, che Pedro e Taishiro dovranno sconfiggere prima che possa distruggere tutto ciò che hanno conosciuto sino al momento della loro partenza. Avete dunque mai immaginato di viaggiare saltando da una pagina all'altra dei vostri romanzi preferiti? Di volare oltre i confini del mondo e di sconfiggere finalmente le vostre paure di bambini?
Forse siete nel posto (o racconto) giusto: Pedro e Taishiro saranno i compagni di viaggio perfetti per voi e le vostre avventure.
| written between 2005 and 2008 |
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Libri
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14:
Xorax, la Sesta Luna
 
 
I quattro amici della loro ospite li squadrarono, riconoscendo alcuni vecchi abiti sformati dei genitori di Nina: Pedro indossava un vecchio paio di jeans chiari, un grosso maglione rosso e dei mocassini di colore marrone chiaro, mentre Taishiro aveva dei pantaloni in velluto nero, un maglione verde acqua e degli stivaletti, anch’essi neri; sembravano essersi vestiti in fretta e furia e il gruppo di amici immaginò che fosse stato a causa della ragazzina dagli occhi blu, che non dava molto spazio a spiegazioni di sorta.
 
 -Ciao- salutò Cesco, dopo le rapide presentazioni –Nina ci aveva chiamati per alcuni affari, oggi- disse, a mo’ di spiegazione per i due nuovi arrivati. Poi si rivolse a Nina:
 -Quando siamo arrivati in camera tua non c’era nessuno allora siamo andati al laboratorio. La porta era chiusa come al solito. Così ti abbiamo chiamato, ma non hai risposto, quindi abbiamo pensato che tu fossi nell’Acqueo Profundis. Abbiamo unito i nostri Taldom Lux e la porta si è aperta. Abbiamo visto che la botola non era chiusa. Siamo scesi nel carrello e vi abbiamo raggiunti-.
 -Bene- disse Nina –Ora che avete conosciuto i miei amici dobbiamo andare su Xorax. Lo diceva la lettera di Ryuso-.
 -E chi sarebbe questo Ryuso?- chiese Roxy, guardandoli curiosa. Da almeno dieci minuti stava fissando Pedro in maniera alquanto insistente.
 -È lo stregone del nostro villaggio- rispose Taishiro, fulminandola.
 
In realtà, a Roxy interessavano assai i gli abiti che indossavano; in particolare il maglione rosso che indossava Pedro, che la ragazzina aveva sempre visto abbandonato nell’armadio dell’amica e che avrebbe sempre voluto riadattare secondo la moda del momento, data la sua fissa estrema per le cose vintage e kitsch, oltre che di moda. Ma questo Taishiro non poteva saperlo e riteneva che le attenzioni della ragazzina nei confronti del suo amico fossero inopportune.
 
 -Beh, allora dovete partire. Xtò impoxtando le coordinate per andare xulla Xesta Luna- disse ad un certo punto Max[1], interrompendo il silenzio che si era venuto a creare.
 -Ciao, Cesco-. Nina, addolcitasi nello sguardo e nei modi, salutò il suo fidanzatino con un veloce bacio sulle labbra. Poi salutò i suoi amici, mentre Cesco rideva come un ebete.
 -Comunque il tempo non passerà mentre siamo su Xorax- informò Nina.
 
Pedro e Taishiro si scambiarono uno sguardo ancora una volta stupito; erano frastornati, visto che in poche ore avevano raggiunto un altro mondo, erano stati accolti in maniera brusca e veloce, avevano conosciuto molte persone in pochi minuti e ora un androide stava impostando delle coordinate per andare chissà dove. I due non avevano nemmeno la forza di chiedere cosa fosse effettivamente Xorax; non sapevano che stavano per partire per un altro pianeta.
Max impostò la procedura sul computer, enorme. Pedro e Taishiro non avevano mai visto una macchina del genere. Infilò un dente di drago nella fessura e scrisse le coordinate che apparvero sullo schermo. Nina si sedette su un trono di cristallo, posto all’interno di una cabina in vetro accanto alla macchina che faceva un rumore infernale, mentre Pedro e Taishiro si sedettero sui braccioli. Lui da una parte, lei dall’altra. Salutarono brevemente gli amici di Nina, che si strinsero accanto a Max; partirono.
Ci fu un turbine di colori e si ritrovarono circondati di stelle: stavano navigando nello spazio alla velocità della luce. Pedro e Taishiro non avevano mai visto le stelle da così vicino. Erano bellissime. Mentre viaggiavano, si guardarono per un attimo e si sorrisero, spontaneamente; quando se ne accorsero, sussultarono e voltarono lo sguardo altrove, arrossendo leggermente. Subito dopo entrarono nella galassia di Alchimidia, come disse loro Nina, piena di pianeti coloratissimi. Poi il trono di vetro individuò un pianeta al centro della galassia. Era verde e luminoso. Intorno aveva molte lune e molti soli. Atterrarono.
Pedro e Taishiro non avevano mai visto una cosa del genere. Quello sì, che era un mondo magico. I piedi sfioravano a malapena il terreno e intorno a loro c’erano colline di pietre preziose, animali dalle strane forme e piante che non si trovavano sulla Terra. Ma quando cercarono di parlare non uscì alcun suono dalle loro bocche. Il pensiero di Nina li raggiunse.
 
Mi sono dimenticata di dirvi che su Xorax conta solo il pensiero” affermò, con un tono di voce molto più soave di quello che produceva tramite le sue corde vocali, sulla Terra.
Incredibile” rispose Taishiro “Il suono dei nostri pensieri è estremamente diverso da quello che produciamo con le nostre voci”. La sua voce era molto leggera.
Già” disse Pedro “Hai proprio ragione” con voce profonda.
 
Il ragazzo guardava l’amica volteggiare sul terreno di quello strano posto, illuminata da una luce candida che contrastava con i suoi capelli scuri, liberi e mossi da quella che probabilmente era una leggera brezza; tutto attorno a loro sembrava etereo, silenzioso, cauto; la vita sembrava scorrere lentamente.
 
Certo che ha ragione. Questa ragazza è acuta, proprio come la mia piccola Nina” disse una voce di un vecchio che veniva verso di loro. Era fatto interamente di luce.
“Nonno!” disse Nina, con tono estremamente esaltato. “Ragazzi, vi presento mio nonno Misha”.
Piacere, signore” dissero i due ragazzi, con molto rispetto nei propri pensieri.
Vorrei presentarvi” continuò Misha “Alcuni miei colleghi alchimisti”.
 
Lo sguardo dell’alchimista di luce era sereno e dolce. Ma i suoi modi di fare erano frettolosi, come se qualcuno potesse sgridarlo per la sua lentezza. Proprio lo stesso atteggiamento della nipote, senza neanche una virgola fuori posto.
Non aveva nemmeno fatto cenno al fatto che Ryuso lo conosceva; era come se già sapesse tutto, come se già sapesse che sarebbero arrivati; la sensazione che dava era la stessa che dava Ryuso, quando accoglieva le persone del villaggio come se già avesse parlato con loro e sapesse dei loro problemi; un atteggiamento che a Tsagumi risultava particolarmente fastidioso ma pieno di mistero; su Xorax, questo fatto sembrava sano e giusto, tant’è che nemmeno Pedro ebbe nulla da ridire sull’atteggiamento.
Altre due anime di luce si avvicinarono al piccolo gruppo, sorridendo serene.
 
“Questi sono Tadino de Giordis e Birian Birov” li presentò l’alchimista.
 
Questi due nuovi personaggi invece, rispetto al vecchio Misha, avevano uno sguardo acceso dall’emozione e la luce dei loro occhi brillava come se fosse una stella. Pedro e Taishiro erano le prime persone vive che venivano da altri mondi, totalmente diversi dall’universo alchemico e ordinario che loro conoscevano.
Poi una voce femminile parlò. Un’enorme figura di luce, le cui uniche fattezze umane erano il naso, gli occhi rosa perla e la bocca bianca, si materializzò davanti a loro.
 
Io invece sono Eterea, la Grande Madre Alchimista” si presentò, come se nulla fosse.
 
Forse per il semplice fatto che ella era la matrona protettrice di quel pianeta, il bisogno di presentarsi e di parlare ai nuovi venuti si era fatto forte, facendola comparire quasi dal nulla.
Cominciò a comunicare con Pedro e Taishiro, senza alcun preambolo.
 
Vi attende un viaggio lunghissimo. Esplorerete mondi che mai avreste immaginato di vedere, mondi più immaginifici del nostro, e li aiuterete, cercando ovunque il frutto della salvezza, come avete già fatto”.
Qui non vi è il frutto della salvezza? Quello per cui siamo partiti?” chiese Taishiro, rendendo la sua voce più acuta. Pedro fremette a quella domanda, quasi impaziente di conoscerne la risposta.
Ahimè, no, mia cara. Xorax purtroppo, pur contando i migliori alchimisti e guaritori di tutta Alchimidia tra i suoi abitanti, non possiede le capacità per creare dal nulla un frutto utile a guarire un morbo di nuova generazione” fu la sua risposta, intristita dalla situazione.
Arriveremo alla fine?” chiese Pedro, che pensava al padre, ormai troppo lontano e in perenne pericolo di vita.
Certo. Dopo tante traversie, complotti e pericoli, ci arriverete. Ma non pensate di far tanto presto. Ci sono cose che vanno affrettate ed altre no, ogni cosa ha il suo giusto tempo. Vi consiglio di non lasciarvi mai ingannare dal male, che si acquatta nell’ombra della più innocente delle dimore. Se succedesse, mettereste tutti i mondi magici in pericolo, prima ancora del padre di Pedro; una volta arrivati alla fine del vostro viaggio, avrete probabilmente trovato il frutto della salvezza e, perché no, avrete anche capito il senso della vita. Sappiate che arriverà un momento in cui sarete perduti. Non scoraggiatevi; piuttosto aspettatevi l’aiuto di Ryuso”.
Ryuso?” disse Taishiro, sorpresa.
 
Possibile che quello stregone fosse conosciuto dappertutto? Poteva ammettere che lo conoscesse Misha, che per di più non aveva nemmeno menzionato il suo nome, ma addirittura la Grande Madre Alchimista di un pianeta che lei conosceva solo da mezz’ora?
 
Certo, lui vi vede anche adesso, che siete qui tra noi, sulla sua lastra di cristallo e può anche sentirvi”.
 
Vi fu un attimo di silenzio, in cui i nostri due eroi ascoltarono il respiro di Xorax ingrandirsi intorno a loro e avvolgerli; sembrava loro che davvero qualcuno li stesse osservando e, forse, proteggendo. Si sentirono in pace con l’universo e più sicuri di quello che stavano facendo.
 
Ora è il momento di salutarvi. Voi due dovete tornare sulla Terra” disse Eterea, sorridendo.
 
Queste furono le parole di congedo di Eterea, la Grande madre Alchimista. Così come era comparsa, svanì in un simpatico sbuffo di luce. Misha, Tadino e Birian salutarono Nina, Pedro e Taishiro. Pedro e Taishiro volevano continuare a visitare Xorax, ma Nina spiegò che era il momento di tornare.
La ragazzina era rimasta in silenzio per tutto il tempo, assorta nelle sue sensazioni contrastanti.
 

[1] L’androide Max parla con una voce metallica, tanto che le sibilanti producono il suono di una “x”; i suoi discorsi sono riportati in questa grafia anche all’interno dei libri di Moony Witcher.











Note di Saeko:
In questo capitolo ho voluto sfruttare il luogo calmante della Sesta Luna per rassicurare i nostri amici, che ovviamente provano una certa ansia per il ritardo che il viaggio nei vari mondi sta portando alla loro missione; prometto che nei prossimi ci saranno più riferimenti a ciò che sta accadendo a Tsagumi.
Ci tengo a ricordare che questo racconto è stato scritto da una me undicenne e che, anche ricorreggendolo, alcune parti saranno e rimarranno per ovvie ragioni anche molto infantili, per cui immagino che i destinatari principali di questo racconto non possano che essere bambini; ritengo tuttavia che, se scritto bene, può essere fruibile anche ad un pubblico adulto, e ricordargli che anche loro sono stati bambini.
Se siete arrivati fino a questo punto, vi ringrazio molto e vi aspetto la prossima settimana.
Buona domenica.

Saeko's out!
  
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