Libri > Good Omens
Segui la storia  |       
Autore: BeautyLovegood    17/12/2019    3 recensioni
Il terzo midquel di "Magic", ambientato poco tempo dopo la fine di "Ricordi di famiglia"
Genere: Angst, Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Aziraphale/Azraphel, Belzebù, Crowley, Gabriele, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mentre Magic guidava come una furia proprio come il suo padre demone, provò a telefonare a tutti quelli che conosceva, ma non riusciva neanche ad accendere il cellulare. Almeno l’impianto stereo funzionava ancora e Freddie, Brian, Roger e John potevano farle compagnia con la loro musica.

- Freddie Mercury, se almeno tu riesci a sentirmi, aiutami!- disse mentre cercava di godersi Bohemian Rhapsody, ma non ce la faceva.

Arrivata a Londra, si fermò al centro di Piccadilly Circus, anch’essa completamente deserta, ma le insegne erano ancora accese.

- PERCHÉ NON RIESCO A SVEGLIARMI DA QUESTO INCUBO?!

Magic sentì un forte dolore allo stomaco. Aveva fame, ma non la forza di mangiare, era troppo stanca e devastata.

Guidò fino all’unico posto in cui si sentiva al sicuro. O almeno era così prima che partisse per la sua vacanza. In casa non c’era nessuno, soltanto le piante lussureggianti. Magic le salutò con delle carezze.

- Non sono mai stata così felice di vedervi, ragazze! Siete bellissime! Scommetto che Papà Cro vi ha fatto piangere, se foste dei salici!

Magic rise per la sua battuta, poi andò nello studio di Crowley per usare il suo telefono.

- Ti prego, funziona almeno tu!

Niente da fare. Neanche quello funzionava. Improvvisamente, la televisione si accese e Magic vide Gabriele e Belzebù davanti ad uno schermo bianco e nero.

- Salve, signorina!- la salutò l’arcangelo con un finto sorriso.

- Non sei più una mocciosa.- disse il leader delle forze infernali con rabbia.

- Che cosa volete da me?- chiese Magic cercando di non apparire spaventata.

- Tu e i tuoi papà ci avete giocato un bello scherzo con quella doppia bambina robot. Se non fosse stato per la goffaggine di Sandalphon che ha rovesciato dell’acqua santa addosso a quell’aggeggio meccanico, non ce ne saremmo mai liberati.

- Dilettanti! Io l’ho bruciato dopo che mi aveva chiesto per la milionesima volta di raccontare tutto l’Inferno di quel pallone gonfiato di Dante!- disse Belzebù facendo apparire una fiamma nella sua mano.

- Che cosa avete fatto ai miei padri? E a tutto il genere umano?- chiese Magic rabbiosa.

- La buona notizia è che non abbiamo ucciso nessuno. Ti abbiamo solo resa invisibile agli occhi di chiunque viva sulla Terra.- spiegò Gabriele.

- Quella cattiva è che se tu non sceglierai di usare i tuoi poteri per il Paradiso o per l’Inferno, tenteremo le persone a cui tieni ad uccidersi da sole… a cominciare da Crowley e quella palla di lardo angelica.- aggiunse Belzebù.

- NON CHIAMARE COSÌ MIO PADRE AZIRAPHALE, BRUTTA MOSCA MERDOSA!- sbraitò Magic colpendo il punto dello schermo dove c’era Belzebù con un pugno che lo ruppe.

- Attenta con le parole!

- Io non do ascolto agli ipocriti come te, mentone!- disse Magic a Gabriele mentre si massaggiava la mano. Lo schermo si spense.

- Stammi a sentire, signorina.

Magic si girò e si ritrovò i due “vice-grandi capi” sovrannaturali a tre metri di distanza. Belzebù la guardava indicandola con un dito.

- Abbiamo sopportato i capricci della tua versione robotica per troppo tempo! Adesso non si gioca più!

- Ti diamo tempo fino al tramonto per decidere da che parte stare per l’eternità. Lo splendore del Paradiso...- disse Gabriele con tono duro.

- … o l’oscurità dell’Inferno! Sappi che fuori da questo appartamento ci sono angeli e demoni pronti a darti una bella lezione se provi a scappare!- concluse Belzebù e sparì insieme a Gabriele.

 

///

 

- Giuro che appena trovo quel bastardo che mi ha rubato la Bentley, non risponderò più delle mie azioni!

Aziraphale avrebbe voluto rimproverare suo marito, ma non ce la faceva e non gliene importava niente degli sguardi dei passeggeri nella metropolitana.

Magic è sparita, entrambi non riuscivano a pensare ad altro. Non sapendo niente del destino del doppio robot di Magic, non avevano pensato neanche per un momento che la loro figlia da poco maggiorenne fosse finita nei guai con il Paradiso e l’Inferno.

- Che cosa possiamo fare, Crowley?

- Adesso andiamo al Jasmine Cottage e ci facciamo aiutare da Anathema a rintracciare l’aura di Magic, sarà più facile ritrovarla piuttosto che fare un lungo e forse inutile giro del Mondo.

 

///

 

Magic stava accarezzando le foglie della pianta Cleopatra, la sua preferita, mentre le bagnava e la guardava come se fosse una persona.

- Che cosa posso fare, Cleo? Non posso chiedere aiuto neanche ad Adam…- disse tra le lacrime.

- Che cosa farebbero i miei papà? Voi che dite, ragazze? Che cosa farebbe Papà Crowley?

Le piante tremarono al suono del nome del loro padrone.

- Sì, lo so, lui troverebbe un modo per far tremare di paura… e Papà Aziraphale?

Le piante tremarono più forte di prima. Magic le guardò con aria interrogativa. Improvvisamente, ebbe un’epifania.

 

///

 

- Siamo qui da due ore, Anathema, come cazzo fai a non sentire l’aura di Magic?!- protestò Crowley.

- Crowley, smettila di urlare, sveglierai Agnes!- intervenne Newt, ma Crowley gli lanciò un’occhiataccia spalancando i suoi occhi serpentini, spaventandolo.

- Tu almeno sai dov’è tua figlia e io no!

- Crowley, ci sto provando, davvero, ho mischiato in tutti i modi la tua aura e quella di Aziraphale, ma non riesco a sentire quella di Magic da nessuna parte, nemmeno in casa vostra!

Aziraphale si coprì il viso con una mano. Neanche lui riusciva a percepire l’energia di sua figlia.

- Aspetta! Sento qualcosa… è la sua aura!

Crowley afferrò Anathema per le spalle e la fissò negli occhi.

- Dov’è mia figlia?- disse a voce bassa.

- Non la sento benissimo. È come… una specie di piccola fiamma… la sento addosso a delle piante verdi e alte.

- Le mie piante!- esclamò Crowley e afferrò Aziraphale per la mano.

- Andiamo a casa!- disse lui e schioccò le dita insieme al demone per ritrovarsi nella stanza delle piante nel loro appartamento, ma Magic non c’era.

I due fecero il giro intero della casa, chiamando la loro ragazza a voce alta.

- Crowley! Vieni a vedere!

Crowley raggiunse Aziraphale in camera di Magic che fissava il letto.

- Ho trovato questo al collo dell’anatra di Magic. Lo ha scritto lei.- disse mostrando un pezzo di carta. Crowley lo afferrò e lesse a voce alta.

 

Sono in pericolo, ma ho un piano e se riuscirò a salvarmi, sarà solo merito vostro. So quello che faccio e non ho paura. Vi voglio tanto bene,

Magic

 

 














































Ho in mente un piccolo grande piano per Magic! Cercherò di non farvi stare troppo sulle spine!
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Good Omens / Vai alla pagina dell'autore: BeautyLovegood