Siamo in una stanza buia, ha una finestra me è stata chiusa con due strati di tende e se non bastasse con del cartone da imballaggio, in mezzo alla stanza c’è un ragazzo in piedi jeans scuri e camicia sbottonata,  è a piedi nudi, i capelli castani lisci e lunghi fin sulle spalle leggermente attaccati alla fronte per via del caldo. Ha una chitarra in spalla nera e bianca, un bel modello di quelli costosi e sofisticati ma che danno una resa perfetta: dalla chitarra parte un cavo che si collega ad un amplificatore. Il ragazzo è bendato. Qualcuno batte sul muro fuori della stanza.
Il ragazzo inforca la chitarra e si mette a suonare l’intro di “Morpho”: non si impegna nemmeno tanto, ma dopo poco incomincia a molleggiare sulla gamba destra come se stesse ballando. È un assolo lunghissimo quello del ragazzo: alcuni accordi non sono nemmeno contemplati nella canzone, ma dato che l’ha scritta lui perché non allungarla un po’ no?  Va avanti per più di 10 minuti a suonare fino a quando qualcuno entra nella stanza e accende la luce. Il ragazzo si ferma, lascia scivolare la chitarra che arriva a sfiorare terra e si mette ad armeggiare con il calzino che aveva legato intorno agli occhi.
“Ohi,Sakito.”
Il tappetto gli si avvicina e gli tira un pugno amichevole sulla spalla senza paura del ragazzo che lo supera di una spanna buona o forse di più.
“Satty non ne sbagli mai una è!”
“Siete voi quelli fissati, che volete farmi sbagliare a tutti i costi.”
“Dovremmo pur controllare, prima che sei diventato un semidio no?”
“Ma io lo sono già!”
Sakito sorride di traverso e mette una mano sulla spalla di Yomi che intanto ha incrociato le braccia e a corrugato la fronte. Escono dalla stanza e trovano gli altri tre ragazzi intenti a scambiarsi dei soldi: Ruka ha un aria esultante un po’ meno Ni-ya che allunga sconvolto una banconota al batterista mentre alle spalle del bassista Hitsugi segue la scena interessato sogghignando mentre mangiucchia un Marshmellow. Quando è truccato sembra una persona terrificante ma sotto i 2 centimetri di matita,3 di ombretto,4 di fondotinta … si va beh non necessità mica l’elenco no? È una delle persone più dolci e tenere di questo mondo. Mette in bocca un altro Marshmellow tirandolo fuori da una grande busta che ha in braccio: ha i capelli corti marroni, con delle sfumature rosse qua e la, i quattro piercing al labbro inferiore brillano alla luce artificiale delle lampade al neon appese al soffitto del loft dove la band stanziava in quel momento.
“Ni-ya stasera niente birra è ?”
“Sei malvagio Ruka, andiamo … te li do un altro giorno!”
“Ma stai scherzando, vero? È troppo bello vederti in astinenza da alcool”
Il bassista tenta di convincere l’amico con la faccia più gentile e pucciosa che ha in repertorio, ha i capelli grigi che gli incorniciano il viso e porta una camicia scozzese slacciata fino a tre quarti fuori dai jeans stracciati. Ruka da parte sua lo ignora volontariamente e si gira verso Sakito per fargli il segno di OK con le dita.
“Se vai avanti così mi fai diventare milionario!”
“è lui lo scemo che scommette sempre …”
Sghignazzando ancora si vanno a sedere sul divano e scostate le lattine di birra e di coca-cola, appoggiano i piedi sul tavolino ce ci sta davanti. Hitsugi è seduto per terra con il solito pacco di Marshmellow in braccio, ne prende uno in mano lo guarda, lo gira, lo schiaccia, lo tira e solo dopo un paio di minuti di torture si decide a dargli il colpo finale ingoiandolo intero.
“Hitsugi, non interi, l‘ultima volta abbiamo dovuto farti la manovra di Haimlick. Ricordi?”
Il neko boy si ricordava anche fin troppo bene, era un pomeriggio come quello lui stava li a mangiarsi i suoi dolcetti quando d’un tratto, uno decide di non collaborare e di fermarsi a metà della tratta bocca-stomaco, causando code e rallentamenti su tutte le corsie. A qual punto aveva preso a rantolare e a prendere a pugni la schiena di Ni-ya per farsi dare una mano, il quale aveva chiamato Yomi, che aveva chiamato Ruka, che aveva chiamato la donna delle pulizie [???], che aveva chiamato Satty e solo dopo che il chitarrista lo aveva afferrato da dietro la schiena e lo aveva  strattonato un po’, il Marshmellow aveva  deciso che aveva fatto abbastanza foto di quel tratto di strada e poteva andare avanti per la prossima tappa. E come faceva a non ricordarselo un soffocamento da Marshmellow non capita tutti giorni no?
In tv non c’è nulla di interessante, una partita di baseball, un notiziario, il loro ultimo singolo tratto da Majesticol Parade, un documentario sui gatti, un film porno, un altro documentario sulla mescita del vino.
“Evviva un documentario sui gatti!”
“Ehi metti sulla partita”
“Il film il film il film *ç*! ”
“Il vino! La mescita andiamo!!”
I quattro si lanciano uno sguardo di sfida per poi tornare a fissare Ruka che stringeva possessivamente il telecomando, il piccolo e nero oggettino del potere tanto conteso in quella band. Hitsugi mette per terra il pacco di Marshmellow e si lima le unghie, Sakito si gira le maniche della camicia,  Ni-ya saltella per avvicinarsi un po’ a Ruka e Yomi si asciuga il sangue dal naso. Quante volte aveva visto quella scena. L’aria era testa i cinque ora si guardavano con astio, ognuno desideroso di possedere lo scettro del potere, il telecomando: prendono un bel fiato e … 3,2,1!
“Aaahhh!”
“Dammelo!”
“No è mio!”
“Lascia lascia!”
“Baka!”
“Puffo!”
“Alcolizzato”
“MEOW!!!”
Hitsugi si getta con le mani aperte sugli altri quattro che hanno già iniziato a prendersi a spintoni, sberle qualche pugno e qualche calcio. Un gruppo molto unito il loro, ma non toccategli il telecomando: quello è campo minato!
Dopo 10 minuti di lotta libera la situazione è la seguente: tutti per terra tra le lattine di birra e coca-cola, sotto a tutti Hitsugi che però ha afferrato per i capelli Ruka che gli sta sopra dandogli le spalle ed è intento a strangolare Satty che gli sta sopra e si sta dando dei forti pizzicotti con Ni-ya. Yomi invece sguscia via dalla mischia e con un salto fulmineo afferra il telecomando lasciato incustodito.
“Ah ah e io vinco!”
Gli altri quattro si guardano, si lasciano andare, e con un ultimo sguardo d’intesa si lanciano in avanti all’urlo di
“Tutti sul puffo!!”
Ok, immaginatevi la seguente scena: Yomi trionfante sul divano che viene caricato da quattro ragazzi il doppio di lui inferociti e con un solo obbiettivo, raggiungere il telecomando per poter vedere il proprio programma preferito. Yomi caccia un urlo acuto e si butta dietro il divano sperando i evitare i ragazzi, ma una provvidenziale mano lo afferra per la maglietta e lo tira indietro dove i quattro lo afferrano per le gambe stringendole forte. Nel dimenarsi e cercando con la mano libera di staccarsi gli altri quattro di dosso Yomi si fa squicciare via il telecomando di mano come se fosse una saponetta. Fortuita coincidenza i fatto che il telecomando prenda la traiettoria dello schermo del televisore e lo mandi in frantumi … la faccia dei ragazzi a questo punto è questa O_O.
…
……
………
………..
“Andiamo a fare un giro che dite?”
“Mi pare una proposta ragionevole ….”

- - X - -

Nel prossimo capitolo: dove si dirigerà la nostra band “Dove può essere andato?” “Non sono un cane da caccia che ne so io!”.Che cosa succederà dopo una visita ad una fiera “Ehi hai da accendere?” “Aaaaahhh!”.  Dove avrà lasciato il suo pacco di Marshmellow Hitsugi “MEOW  T_T”?

TUTTO NEL PROSSIMO CAPITOLO DI
“IO TI AMO”
“IO TI ABBRACCIO”
“PURE IO TI AMO”
“MIO PADRE è IL PRESIDENTE DI UNA COMPAGNIA”!