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Autore: Sarah Shirabuki    28/12/2019    1 recensioni
Per chi la conosce, questa storia è un prequel di " il figlio di Hades - una nuova guerra Sacra ", prima parte della mia trilogia su Saint Seiya tutt'ora in corso. A chi ancora non la conosce, vi invito a leggerla.
Premetto che la storia è ambientata alcuni anni prima della Guerra Santa della serie classica, e diverso tempo prima dello scontro alle dodici case. Alcune cose sono state modificate per esigenza di trama, non per questo stravolgendo la serie di Saint Seiya. Tea è una giovane ragazza come molte altre, ma sulla sua strada incontrerà uno dei più terribili nemici che i nostri eroi abbiano mai affrontato: Hades. Cosa vorrà da una ragazza umana? Qual'è il suo vero obiettivo? Intanto emergeranno due importanti legami: Tea è legata a due Cavalieri d'Oro. Chi sono? E qual'è la natura di questi legami misteriosi? Se lo volete sapere, non vi resta che leggere la storia, e se vorrete lasciare un vostro parere. Buona lettura!
Genere: Azione, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Capricorn Shura, Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
- Questa storia fa parte della serie 'Il risveglio del male - trilogia '
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Ciao a tutti! Ed eccomi qua con un prequel per la mia " il figlio di Hades - Una nuova Guerra Sacra " ( che trovate nel mio profilo ma della quale vi lascerò il link a fine capitolo). Intanto vi ringrazio per essere entrati, ebbene questo è il primo capitolo e vorrei dare alcune spiegazioni prima della lettura. Come ho spiegato, ho voluto modificare alcuni dettagli della trama canonica, e la mia fanfiction non terrà conto delle altre serie come Omega e simili. Alcuni nomi dei protagonisti saranno quelli giapponesi, altri quelli dell'adattamento italiano: questa è stata una scelta in base alla mia preferenza, senza voler creare confusioni. Detto questo, vi lascio al primo capitolo e spero vi piaccia. Buona lettura. 

Città di Athene, molti anni prima degli eventi che tutti noi conosciamo.

La giovane fanciulla è ancora addormentata, stretta saldamente tra le braccia di Morfeo. Tuttavia il suo non pare essere un sonno tranquillo: si rigira più volte nel letto mentre una voce misteriosa irrompe nei suoi sogni, accompagnata dalla solita visione che ormai la accompagna da una vita intera. 

In quel sogno lei pare essere inizialmente molto tranquilla. Si trova seduta in mezzo all'erba ed indossa un bellissimo abito bianco: tra le mani ha alcuni croco, papaveri ed un narciso. I suoi meravigliosi occhi azzurri si posano proprio su quest'ultimo fiore, che pone tra i capelli sorridendo dolcemente. Improvvisamente una ventata d'aria gelida la investe ed interrompe il suo momento di svago: una nuvola oscura il sole e lei si sente improvvisamente oppressa, seppur non riesca a capire l'origine di questo improvviso malessere. L'aria gelida si fa più insistente, tanto che quasi il narciso vola via dai suoi capelli. La fanciulla porta una mano al fiore e chiude gli occhi qualche istante, alzandosi di scatto e sorreggendo nella mano libera gli altri fiori da lei precedentemente raccolti. " Ma che succede? ". Sussurra solamente la ragazza mentre riapre lentamente gli occhi. Si volta di scatto ed i fiori le cadono a terra: una donna di spalle rispetto a lei è ora comparsa in quel giardino meraviglioso. Donna che pare simile a lei in tutto e per tutto, persino nel taglio di capelli. Solo il vestiario pare uguale ma differente allo stesso tempo: mentre la bruna indossa un meraviglioso abito bianco, la sua sosia ne indossa uno nero come la notte più profonda, la scollatura sulla schiena della stessa forma di quella posta davanti all'abito, adornato da una preziosa cintura in oro proprio sulla vita della misteriosa donna che, proprio come lei pensa la fanciulla, tiene tra i capelli un narciso. " Chi sei tu? ". Chiede solamente la bruna. L'altra rimane in silenzio qualche momento, in seguito si volta verso di lei: la fanciulla rimane aagghiacciata. Ha i suoi stessi occhi, il suo stesso viso. E... 

" Ti stavo aspettando, Tea ". La sua voce! Ha persino la sua stessa voce e non solo, conosce il suo nome. La fanciulla di nome Tea indietreggia confusa, scuotendo il capo. 

" Come sai il mio nome? E perchè mi conosci? ". Chiede solamente. L'altra fa un lieve sorriso per poi prendere parola di li a poco. 

" Tu sai chi sono io, Tea. Tu sai perchè sei qui, e sai anche come mai ci assomigliamo così tanto ". Commenta solamente. Un'aura viola circonda la donna e di riflesso anche la ragazza che, vedendola avvicinarsi a lei indietreggia di un oslo passo poco prima che senta come il corpo paralizzato da una forza maggiore. La giovane di nome Tea scuote il capo confusa, la donna le arriva di fronte. Toglie il narciso dai propri capelli e lo porge alla sua giovane sosia, prendendo nuovamente parola per darle ulteriori spiegazioni. O nuove domande, certo dipende dai punti di vista. 

" Tu sei colei che tutti stanno aspettando: io non voglio risvegliarmi, ma il regno degli Inferi ha bisogno della sua sovrana. E sarai tu la mia erede, sarai tu che d'ora in poi ti farai carico del governo del mondo dei morti, sarai tu a comandare l'armata infernale al fianco del suo signore e padrone ". Parole ancor più enigmatiche che hanno il potere di far agitare ulteriormente Tea. Lei scuote il capo con enfasi. 

" Sono pazza! Sono pazza, e questo è solo il frutto della mia fantasia! Tra poco mi sveglierò, e... ". Si volta di scatto: una scintillante armatura si è ora posta accanto a lei. La donna le porge tra le mani il narciso e stringe con forza quelle di lei tra le proprie. 

" Tea, tu sei la mia reincarnazione terrena. Sei la nuova Regina degli Inferi, ed il mio potere scorre in te ". L'aura viola si sposta di colpo su Tea, avvolgendola quasi a volerla cullare. " Accettalo. Accetta il tuo ruolo... ". Sussurra l'altra che, sentendola agitata la attira a sè per poi cingerla in un abbraccio. " Ora tocca a te assolvere a quel compito... ma non temere, io e te siamo una cosa sola adesso. Nessuno ci potrà più dividere ". Un bagliore. L'armatura si pone sul corpo di Tea e la protegge, riconoscendola come padrona. Nella mano destra la donna si ritrova a stringere una falce, nell'altra il narciso di quella donna che non vuole rivelarle il proprio nome. " Sta attenta: molto presto, lui tornerà sulla Terra e ti verrà a cercare. Sii pronta ". Questo è tutto ciò che riesce a sentire, poco prima del risveglio. 


La giovane dalla chioma bruna si desta di soprassalto, agitata. Porta una mano alla gola come fosse in cerca di ossigeno, nonostante sia pieno inverno la sua fronte è madida di sudore ed il suo cuore batte così forte da sembrare voler uscirle dal petto. " Di nuovo... l'ennesimo sogno. Ma che mi succede? ". Sussurra mentre si porta una mano alla fronte. Di li a poco riesce ad afferrare il bicchiere d'acqua che si trova sul suo comodino, cercando di bere senza riversarne il contenuto sulle coperte. Un leggero bussare la fa sussultare un momento, per poi farle prendere parola di li a poco. " A... Avanti ". Fa solamente, supponendo che chi ha bussato sia solamente sua madre. La sua supposizione si rivela infatti corretta: la donna dalla chioma ebano entra nella stanza di li a poco. Indossa la propria camicia da notte e, nonostante la sua età dimostra ancora una giovinezza che non è decisamente da tutte le donne mostrare, a quell'età. " Oh mamma, sei tu ". Fa solamente la bruna. La donna la guarda un momento per poi annuire. 

" Tesoro, ti ho sentita agitarti nel sonno e così sono venuta a controllare che tutto vada bene... ". Fa solamente la mora. Tea annuisce mestamente mentre appoggia il bicchiere sul comodino, una volta terminata la propria acqua. 

" Si mamma, sto bene... ". Ma la donna si accorge che non è vero: lo capisce subito, dallo sguardo della ragazza. In fin dei conti pensa, è sua figlia e la conosce meglio di chiunque altro al mondo. Le accarezza amorevolmente il viso, scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sospirando.

" Non mentire a tua madre, tesoro: cosa ti turba? Cos'ha turbato finanche il tuo sonno? ". Chiede, per poi proseguire di li a poco. " Sai che su tua madre puoi sempre contare, qualsiasi cosa accada ". Commenta solamente la donna. Tea annuisce per poi decidere di confidarsi con la madre, sperando che possa aiutarla forse a comprendere il senso di quel sogno. 

" E' sempre lo stesso sogno, mamma: c'è quella donna, insieme a me in quel gran prato. Io raccolgo croco, giacinti, papaveri e dei narcisi. Lei mi parla, mi dice delle cose... che io sono la nuova regina degli inferi, e che lui verrà presto a cercarmi. Ma io non capisco, non capisco cosa significhi e credo di stare ammattendo! ". La madre la prende tra le braccia e la stringe forte a sè: ha sussultato quando la figlia le ha parlato di quella donna e di ciò che le dice, ma per ora non vuole dirle niente come se non volesse turbarla ulteriormente, più di quanto non lo sia. 

" Non ci pensare, amore mio: è solo un sogno, magari la morte di papà ti ha turbata un pò ma vedrai, tutto passerà nel giro di poco tempo ". Le accarezza amorevolmente il viso mentre la figlia annuisce, quietandosi almeno in parte. Eppure pensa, qualcosa in lei la porta a dare importanza al sogno e da pensare che non sia sola emnte frutto dello stress. 


Una figura misteriosa entra nella sala del trono dell'immenso palazzo, inchinandosi rispettoso: è appena tornato da un importante incarico a lui affidato, incarico di cui solo pochi eletti se non nessuno è a conoscenza. " Divino Hades, mio signore: ho importanti notizie per voi. Credo di aver trovato la donna che cercavate ". Fa l'uomo dalla chioma bionda, rimanendo inginocchiato di fronte a quelle tende dalle quali rifulge solo un pallido e sbiadito riflesso: deve essere quello del suo signore. Nessuna risposta giunge al biondo, che prosegue la sua frase di li a poco. " Si trova ad Athene, e vive da sola con la madre. più nessun uomo la protegge e non pare coinvolta con altre divinità ". Informa colui che ancora si trova dietro le tende ma, nonostante le parole del sottoposto, non si è ancora mostrato. Sembra quasi essere un fantoccio più che una persona, tanto è vero che non fa alcun movimento: si limita a restare immobile e seduto sul suo trono. Il biondo pare tuttavia aver intuito quale sia l'ordine di colui al quale obbedisce, anche senza che questi parli. " Ah, capisco: dovrò continuare a tenerla d'occhio, per il momento. E trovare un corpo ospite idoneo per... ". Si ferma: la figura pare essersi alzata per poi scomparire, come se non fosse mai stata presente alla sala del trono. L'altro rimane inchinato ancora per un pò, sguardo risoluto puntato dritto davanti a sè. " Mio signore, non fallirò: vi porterò qui colui che cercate, ed assieme a lui quella donna. Lo giuro ". Fa voto per poi alzarsi e dirigendosi verso l'uscita della stanza. Chi sia non è dato saperlo, ma è certo che una sola vibrazione del cosmo del biondo manda in frantumi uno specchio, denotando quindi la sua grande forza e pericolosità. 


Athene, giorno seguente. 

Il giovane dalla chioma corvina pare essere piuttosto distratto: riflette. E' da un pò di tempo che non vede suo fratello maggiore: chissà dove sarà mai? Di solito lo vedeva ad Athene, qualche volta. Invece da un pò di tempo a questa parte non si è più fatto vivo, e la cosa è strana: sa che aveva una ragazza a cui teneva molto, come mai non viene quindi a farle visita? Come mai non esce più dal Gran Tempio, luogo in cui in quanto Cavaliere D'Oro risiede? La voce della fruttivendola lo riporta improvvisamente alla realtà. " Astraeus! E' sempre un piacere vederti, come stai? ". Chiede cordialmente. Il giovane scuote il capo per poi rivolgere lo sguardo alla donna, annuendo. 

" Io sto bene, e voi? ". Chiede con un lieve sorriso: non gli piace molto sorridere, a dire il vero. Ma talvolta pensa, è opportuno fare un pò buon viso a cattiva sorte. La donna risponde di li a poco.

" Tutto bene, a parte la grande mole di lavoro degli ultimi tempi ". Ride un pò la solare donna. " Ma dimmi: cosa ti serviva? ". Chiede ma, ancora una volta il giovane pare venir distratto da qualcosa, o meglio qualcuno. Una giovane dai capelli bruni passa di li, probabilmente anche lei come lui impegnata nelle commissioni. La ragazza si avvicina di li a poco ed osserva alcuni frutti: particolare attenzione viene rivolta ad alcuni melograni. A dire il vero le sembra strano che siano fioriti quei frutti in Dicembre, ma nemmeno così tanto dato che, in fin dei conti, il periodo di raccolta termina in Novembre e può benissimo essere che alcuni frutti stessero ancora fiorendo, sopravvivendo al freddo dell'inverno. " Tea, ciao! ". La saluta calorosamente la fruttivendola. La ragazza sorride per poi rivolgere lo sguardo alla donna. 

" Buongiorno a voi, Daphne ". La saluta per poi osservare nuovamente i melograni. La fruttivendola nota questo gesto e così gliene porge uno. 

" Tieni, questo te lo regalo io: sembra che questi melograni ti piacciano, a giudicare da come li osservi ". Tea annuisce mentre prende tra le mani il frutto, felice solo con quel piccolo gesto di cortesia da parte dell'altra. 

" Si, avete ragione: mi piacciono molto i melograni, anche se purtroppo, non me li sono mai potuta permettere ". Spiega brevemente ed accettando il dono dell'altra. A quel punto il giovane prende finalmente parola mentre osserva i melograni con attenzione. 

" Mi avete fatto venir voglia di melograno, sapete? ". Chiede ad un certo punto ma senza ancora rivolgere lo sguardo verso Tea. La ragazza rimane in silenzio alcuni istanti mentre lui prosegue la frase di li a poco. " Daphne, me ne dareste un pò? Chissà che non piacciano anche a mio fratello ". Fa poi mentre la fruttivendola inizia ad imbustare alcuni frutti, sorprendendosi all'ultima frase. 

" Oh, tuo fratello ti farà visita? E' da un pò che non lo vedo da queste parti ". Astraeus annuisce solamente mentre prende la busta dalle mani della fruttivendola. Finalmente il suo sguardo si posa su Tea, la quale ricambia di li a pochi istanti. 

" Vi serve aiuto con le buste delle commissioni? ". Fa semplicemente, notando che la giovane sta portando le numerose buste delle commissioni ma che queste sembrano alquanto pesanti. La ragazza lo osserva un istante per poi tornare a sfoggiare il suo bellissimo sorriso. 

" Grazie, ma abito a pochi passi da qui: credo ce la possa fare anche da sola ". Fa in modo educato. Lui la guarda un momento: incredibile quanto i loro occhi abbiano colori simili ma esprimano due cose completamente dicerse: il mare in tempesta di lui contro le placide acque di lei. La ragazza saluta cordialmente per poi girarsi verso di lui, presentandosi.

" Comunque, io sono Tea ". Fa solamente. Lui la osserva un momento imbambolato, per poi riscuotersi immediatamente e stringendo la sua mano, che solo ora si è accorto la ragazza gli ha porto.

" Io sono Astraeus ". Risponde solamente, stringendo la presa qualche istante per poi lasciare la mano della giovane e raccogliendo il sacchetto con i melograni da dove lo aveva posato. Li osserva qualche istante per poi in fine porli alla bruna che a sua volta lo guarda stranita. " Accettateli, prendetgelo ocme un segno d'amicizia. Un'amicizia che spero crescerà con il tempo ". Tea continua ad osservarlo per poi scuotere il capo.

" Oh no, non posso accettare davvero: ma... ". Lui interrompe la sua frase per poi guardarla intensamente. 

" Suvvia, non rifiuterete un regalo da parte di un amico? Potrei offendermi ". Si imbroncia leggermente e, a quella scena, lo stupore della ragazza lascia il posto ad un lieve sorriso. 

" Oh, in questo caso... ". Prende il sacchetto e finalmente sfoggia il suo radioso e bellissimo sorriso. " ... grazie ". Fa solamente. Lui annuisce per poi farle un cenno di saluto, girandosi per andarsene. La fruttivendola osserva la scena con espressione piuttosto seria mentre anche Tea, di li a poco, si congeda per tornare a casa. 


Il figlio di Hades - Una nuova Guerra Sacra: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3813696&i=1
  
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