Autocensura
Il mio corpo rifugge ogni ambiente,
una frenesia bollente
sembra rendere le superfici intoccabili,
nella bocca parole velenose
cosparse di risentimento
si ammassano abbattendo
ogni muro.
Cerco di chiudere gli occhi,
stringo fra le dita il tessuto freddo del lenzuolo,
immergo il viso nel cuscino e
respiro con rabbia.
Spingo a forza l'amaro fra le labbra,
nelle profonditą delle mie membra,
le lascio a marcire,
ignorando il fetore della putrefazione.