Crossover
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Autore: Saeko_san    17/01/2020    0 recensioni
[Crossover multiverso]
Due amici d'infanzia, provenienti da una terra lontana, si ritrovano nella necessità di cominciare un lungo viaggio per salvare il padre di lui e il villaggio in cui vivono. Il loro viaggio li catapulterà ogni volta in diverse dimensioni, in cui conosceranno Harry Potter e Nihal della Terra del Vento, viaggeranno su Xorax la Sesta Luna, combatteranno a fianco di Eragon e Lily Quench, voleranno assieme a Peter Pan, solo per scoprire nuovi mondi mai nemmeno immaginati.
Lo scopo? Trovare la cura alla Grande Malattia, che Pedro e Taishiro dovranno sconfiggere prima che possa distruggere tutto ciò che hanno conosciuto sino al momento della loro partenza. Avete dunque mai immaginato di viaggiare saltando da una pagina all'altra dei vostri romanzi preferiti? Di volare oltre i confini del mondo e di sconfiggere finalmente le vostre paure di bambini?
Forse siete nel posto (o racconto) giusto: Pedro e Taishiro saranno i compagni di viaggio perfetti per voi e le vostre avventure.
| written between 2005 and 2008 |
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Libri
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 29:
L’ora della partenza è giunta
 
Arrivò dunque il momento della partenza dei due eroi leggendari. Pedro e Taishiro non avevano accennato nulla riguardo la loro partenza, ma cominciarono a cercare nei dintorni di quella landa desolata, con passeggiate brevi, la Luce Viola. La sera prima della partenza di Nihal e Sennar spiegarono la situazione, che, come al solito, sembrava non volersi sbloccare.
 
 -Signori, anche noi dovremmo partire- iniziò Pedro, un po’ a testa bassa, giocherellando con io cibo che aveva nel piatto.
 -Ci lasciate anche voi?- chiese Soana, puntando lo sguardo intristito verso di lui.
 -Dobbiamo- sovvenne Taishiro, avvicinandosi immediatamente al suo compagno.
 -Perché?- chiese Ido.
 -Dobbiamo continuare il nostro viaggio, altrimenti il padre di Pedro e altre persone del nostro e di altri villaggi moriranno- continuò Taishiro, sospirando rumorosamente.
 -Quando partirete?-.
 -Quando avremmo trovato la Luce Viola di cui vi abbiamo parlato-.
 
Soana non aveva saputo aiutarli; non era a conoscenza notizie di frutti dai poteri taumaturgici specifici, dato che per loro era stato un miracolo scampare dalla febbre rossa, per cui era difficile trovare cure per una malattia sconosciuta come la Grande Malattia.
Del frutto magico, dunque, non s’era vista traccia.
 
Giunse la mattina dopo. Oarf era pronto. Le provviste e tutti i pochi effetti personali di Nihal e Sennar erano stati caricati. Pochi saluti per smorzare il dolore. Qualche abbraccio per evitare le lacrime. Nihal continuava a toccarsi nervosamente una ciocca di capelli, incapace di guardare chicchessia; Sennar le pose un braccio attorno alle spalle, le sussurrò qualcosa in un orecchio e lei sorrise; sembrò rilassarsi e fece dunque un nuovo giro di saluti, forse consapevole che quella sarebbe stata l’ultima volta in cui avrebbe rivisto Ido e Soana. Prima di partire Sennar disse a Ido:
 
 -Manteniamoci in contatto attraverso la magia. Quando Pedro e Taishiro partiranno, avvertiteci-.
 -D’accordo- convenne lo gnomo, passandosi una mano tra le trecce della barba.
 -La casa è a tua disposizione, Soana, anzi è a disposizione di tutti e tre- disse Nihal guardando la Regina, la Maga e il Cavaliere.
 
Il drago verde iniziò ad alzarsi in volo, le sue squame rilucevano sotto il sole cocente, mandando balugini verdastri. Prima che prendesse una quota più alta Sennar gridò ad Ido:
 
 -Ah, dimenticavo, Ido!- lo gnomo alzò lo sguardo verso la figura a lui tanto cara, che nel frattempo diventava sempre più piccola -Sarai sempre un bravo maestro per tutti, come lo sei stato per Nihal e per me!-.
 
Ido sorrise mesto. Non sapeva che quelle parole non le avrebbe più dimenticate e che avrebbero continuato a fare ritorno per sempre nella sua vita.
 
Trascorsero sette giorni. E la Luce Viola non si faceva vedere; Pedro e Taishiro cominciavano a preoccuparsi. L’Ilv aveva cominciato a fremere nel momento in cui avevano provato a suggerire l’idea che il frutto potesse trovarsi nelle Terre Ignote, esattamente dove si stavano recando Nihal e Sennar, per cui capirono che ormai la loro permanenza nel Mondo Emerso era terminata; una sera il bastone magico s’illuminò di una luce violetta. In seguito, la sera successiva, Aires tornò a casa correndo, con il fiatone, dicendo che la Luce Viola era comparsa dall’altra parte della Foresta. I due ragazzi capirono al volo, presero in fretta le loro cose e uscirono fuori, da Whailida e Acum.
 
 -Aspettate- gridò Soana –Ci mettereste troppo andando a cavallo. Dovete andare in groppa a Vesa insieme a Ido-.
 
Le prime luci dell’alba si intravedevano al confine nord del paese.
 
 -Ma non possiamo lasciarli qui. Ci serviranno di sicuro per il resto del viaggio- protestò Pedro.
 -Vesa potrà portare i due cavalli con le sue zampe, ma dovremo fare loro un incantesimo per calmarli- disse Ido.
 
Soana si avvicinò ai due animali e fece loro un incantesimo che li addormentò dolcemente e disse che si sarebbero svegliati appena toccato il suolo della fine della foresta.
Così partirono.
Pedro e Taishiro erano eccitatissimi all’idea di cavalcare un drago e Vesa, rassicuratosi presso il suo padrone, si lasciò montare quasi docile, mentre con delicatezza afferrava le vere cavalcature dei suoi due nuovi ospiti di dorso. I protagonisti videro la casa scivolare via sotto il suono del battito delle ali del drago scarlatto. Videro la conca e la pietra bianca dove Taishiro la mattina meditava e arrivarono alla fine della foresta, desolata quanto la prateria che la circondava. Vesa pose i cavalli a terra, che, toccato il suolo stepposo con gli zoccoli, si svegliarono subito e nitrirono spaventati. Poi atterrò con leggiadria disarmante, per un animale della sua stazza, e fece scendere i nostri due amici.
La Luce Viola era lì davanti a loro. Salutarono Ido e poi puntarono l’Ilv al centro della luce. Pedro pronunciò la solita formula:
 
“un anello per domarli, un anello per trovarli,
un anello per ghermirli e nel buio incatenarli”.
 
Poi insieme gridarono –Terra degli Elfi!-. L’urlo si attutì subito finché non diventò un lieve sussurro tra gli alberi poco distanti da loro. La luce li risucchiò piano, quasi a rallentatore, questa volta, e i ragazzi videro ciò che accadeva attorno a loro per la prima volta: Vesa che ruggiva e gli alberi che venivano scossi, come alla mercé di un forte vento improvviso; Ido che tirava fuori delle pietre e le accendeva con una luce blu. Poi il buio. Buio pesto. Scuro come se fossero stati trasportati improvvisamente sotto terra. In quel tunnel d’oscurità comparve una luce grigia, opaca, smorta che poi diventò sempre più bianca e chiara e la velocità a cui viaggiavano aumentò. Poi uno schianto sordo, la sensazione del corpo che si schiaccia contro una superficie e di nuovo il buio.
 









Note di Saeko:
un capitolo breve per una breve dipartita; la partenza di Nihal e Sennar deve essere stata dolorosa, sia per chi partiva che per chi rimaneva nel Mondo Emerso ed essendo che tutti e cinque i protagonisti sono particolarmente testardi, difficilmente si sarebbero salutati in modo plateale.
So That's it; Pedro e Taishiro stanno per entrare in un mondo che mai avrebbero potuto immaginare di vedere.
Grazie a chiunque sia arrivato sino a qui. So che stasera non è il massimo, ma ehi, hope you liked it anyway.

Saeko's out!
  
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