Tipologia: One Shot,
Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith
Genere:
Generale
Rating: Giallo
Credits:
Note dell'autrice: visto che l’ho scrivo
durante la pausa da internet (non c’è l’ho,in poche parole) non sapevo che a
dirla era Akito,né sapevo tutta la frase per intero.
Questo è quello che avevo scritto prima di riavere
internet. Forse la pubblicherò.
‹The Distance›
Avete presente il momento esatto in cui capite che
una persona,una chiunque,da conoscente diventa un
amico? Bene,tenetelo presente. Può essere un bacio
sulla guancia,un saluto mentre cammini per la città…di
tutto.
Io,ad esempio,per quanto
smemorata e fuori di testa (più degli altri ma come tutti,alla fine dei conti)
ricordo ogni singolo momento,ogni attimo in cui una persona è diventata mia
amica. Il primo è stato Rei-kun. Eravamo appena
arrivati a casa (la nostra futura casa) e lui continuava a guardare imbambolato
l’ingresso,tra l’incredulo e il diffidente. Quando
però vide che lo fissavo si accucciò alla mia altezza,fissandomi
a lungo negli occhi. Allora,in quel semplice
istante,capii che eravamo diventati amici. Per tanto tempo scambiai quel
sentimento per amore,ma non divaghiamo. Vi dicevo
dunque che ricordo ogni momento in cui diventavo amica
con una persona. Ed è la verità,o per lo meno,una
parte di essa…
In sesta elementare ho conosciuto un ragazzo.
Ma messa così sembra generica la cosa,come se fosse una persona qualunque. Invece
è tutto il contrario. Si chiama Akito Hayama e frequentava la mia stessa
classe. Dovete sapere che lui era (ora non più) il classico bulletto.
Ma dietro la maschera si celava molto di più:la
famiglia lo trattava male perché con la sua nascita la madre era morta e lui
stesso si sentiva un diavolo,un demonio. Sarebbe troppo lungo raccontarvi come
e perché riuscii a migliorare la situazione (senza
falsa modestia) ma sta di fatto che da allora siamo molto uniti. Ma,il fulcro di tutto questo discorso è un altro:quando ho
iniziato a considerarlo mio amico? Ho tentato e ritentato in tutti i modi,ma non riesco ad individuare un momento preciso. Il giorno
prima lo odiavo,gli dicevo le cose peggiori…il giorno
dopo era diventato insostituibile,il ragazzo (la spalla su cui piangere,l’amico
pervertito,…) senza cui tutto il mio
mondo sarebbe crollato in piccoli pezzi. Ma anche qua ho fatto un errore di
calcolo,come mio solito. Ho confuso un sentimento per
un altro,come avevo fatto con Rei-kun;solo
che questa volta il danno,lo scotto,era ancora più grande:quando avevo chiarito
con Rei-kun c’era Hayama a farsi
in quattro per me,ma quando ho capito che quelle assurde farfalle alla vista di
Hayama-kun andavano ben oltre l’amicizia non avevo
altro che un camerino vuoto e uno specchio che rifletteva il mio volto
pallidissimo.
Ricordo che stavo provando un reggiseno,durante una giornata di shopping con Asako.
Non ricordo esattamente come arrivammo a parlare di ragazzi,ma
ricordo che mi disse chiaramente che una persona poteva piacerti senza che tu
ne sapessi il reale motivo. A quelle parole mi si era accesa una lampadina,che però avevo scacciato prontamente;non era quello il
luogo per pensare a quelle cose,dovevo concentrarmi solo sul film. I ragazzi
adesso erano secondari.
Quando però mi lasciò sola capii che le parole di Asako erano veritiere:pur
essendo imperfetto,pur odiandolo per alcuni suoi aspetti violenti…volevo bene
ad Hayama-kun. Non parlavo ancora di
amore,dopotutto ero solo una ragazzina undicenne alle prese con la sua
prima cotta,ma quel volere bene ad Hayama aveva un
significato molto più profondo di quanto in realtà volessi.
Perché,siamo
realisti:l’amore ci fa paura.
Hai paura di soffrire o (peggio ancora) di far
soffrire la persona a cui tieni…di sbagliare e di rovinare quel rapporto
meraviglioso.
Con il tempo,la situazione
con Hayama è andata peggiorando:quando lo chiamai per
chiarirgli i miei sentimenti lui mi disse chiaramente che usciva con Fuka-chan.
Forse vi devo spiegare chi è questa ragazza e
perché il fatto che Hayama-kun uscisse con lei non mi
desse propriamente fastidio…faceva male,certo,ma non
avrei mai desiderato che i due smettessero di frequentarsi a causa mia,a causa
di un amore compreso troppo tardi dalla sottoscritta.
Fuka-chan ed io ci siamo
conosciute il primo giorno delle medie, essendo finite in classe insieme.
Avete già capito? Sono stata io a presentare Fuka-chan adHayama.
Buffo il destino,vero?
Anche se in realtà non è proprio così:per motivi che non sarebbe troppo lungo spiegarvi i due si
erano conosciuti già all’ asilo e Fuka-chan detestava
il mio compagno delle elementari,perché (a suo dire) le aveva rovinato la vita.
Fui sempre io a fargli cambiare idea,facendogli capire che era cambiato e da allora i due erano
diventati amici,o per lo meno riuscivano a conversare (abbastanza) civilmente.
Dovrei odiarli entrambi? D0vrei odiare Fuka-chan che pur sapendo che ero segretamente attratta da Hayama-kun (nonostante nemmeno io lo sapessi) durante la
mia assenza ha approfittato per frequentarlo? E dovrei odiarlo (lui,il mio amico-nemico,la persona con cui sfogarmi,la mia luce
in fondo al tunnel) per non avermi aspettata? Per non aver rispettato una
promessa che io stessa non avevo capito? No. Perché alla fine non avevo mai
chiarito,fino a quel momento,che in realtà io volevo
bene ad Hayama-kun,molto più di quanto ad una amica
fosse lecito. Ed infine no,non avrei dovuto
odiarlo,perché alla fine, quella promessa semplicemente…era svanita nel
passato.
Il mio ritorno a scuola è stato traumatico.
Non potevo sopportare la vista dei due migliori
amici(la ragazza che mi faceva quasi da sorella e il ragazzo di cui sono tutt’ora
innamorata) ma non potevo nemmeno ignorarli a vita,visti poi i disastrosi
tentativi di chiarimento.
Vi ho già detto che non li odio,ed
è vero,ma non gli ho mai perdonato una cosa:il fatto che grazie a quella
situazione (un triangolo che nessuno dei tre voleva,ma che era alla fine
inevitabile) mi sono rifugiata nelle braccia di Naozumi-kun,che
non merito assolutamente, e il fatto che io,la ragazza che non si piegava
davanti a niente o nessuno…sono fuggita.
“Sempre con la testa fra le nuvole?”
Talmente presa da questi pensieri non mi sono accorta del visitatore silenzioso che è entrato nella
mia stanza, muto davanti alla mia esasperazione.
“Ho saputo…”
parole vuote,che rimbombano alle pareti
di questa stanza. Lo sento avvicinarsi,ma non faccio
niente per allontanarlo. Perché alla fine ci speravo,che
lui venisse. Perché se nessuno mi venisse a cercare mi lascerei morire,in questa splendida gabbia d’oro. New York mi ha attirato
in una trappola,come il formaggio con il topo. Era la
soluzione ad ogni problema:lontano dagli occhi,lontano
dal cuore.
Ed inizialmente è stato così. Nao-kun ed io andavamo
d’accordo,il musical andava a gonfie vele…ma se guardo fuori delle
finestra,ammirando il bellissimo skyline che New York
possiede continuo a dirmi che non è Tokyo…che non è casa. Un corpo maschile,ancora in crescita,mi abbraccia. Lo lascio fare,immobile,senza trasmettere nessuna passione.
“Sana-chan
devi darmi ascolto. Se ci trasferissimo qui per sempre non
avresti più problemi per il lavoro! Saresti sempre circondata da persone che
farebbero la fila per…”
“Ma non voglio,capisci?
Non voglio…”
Rimanere qui. Per sempre. Non era il finale che mi
ero aspettata. Non era l’avventura che mi ero aspettata. Perché
tanti più km distanzio tra me e Hayama-kun…tanto più
sono le cose che mi ricordano lui. L’esempio più lampante è Brad,lo stesso ragazzo che mi sta
abbracciando in questo momento.
Mi volto verso di lui,cercano
lui in quel volto.
Così uguali…e così contrapposti.
Mi accarezza piano le guance,per
asciugarmi le lacrime. Solo adesso mi rendo conto che sto piangendo.
Lacrime amare e piene di rimorso.
Non più i singhiozzi infantili di qualche mese
prima,ma lacrime più adulte,silenziose. Perché per
quanto odi questo posto è a proprio grazie a lei,la
Grande Mela,che sono cresciuta. Sudando,sputando
sangue e procedendo a stento…ma sono cresciuta.
Le mani di Brad mi alzano
con lentezza il mento. Le sue labbra sfiorano le mie, iniziando una danza
lenta.
Baci dettati non dall’ amore,quanto
dal bisogno di sentirmi meno sola,per lo meno per quanto mi riguarda.
“Hayama…”
***
Avete mai visto uno di quei film sulla 2nda Guerra
Mondiale,dove lui parte per la guerra e lei aspetta
pazientemente il suo rientro in patria? Nei film i finali sono 2: la prima opzione è che lui muore,lasciandole però come unico ricordo
un figlio (i due avevano fatto l’amore proprio prima di partire);opzione numero
due lui torna dopo tantissimo tempo quando tutti lo credevano morto,spacciato,
e…vissero tutti felici e contenti.
Infine c’è la terza opzione,quella
della vita reale:finita la guerra il soldato se
ne frega della ragazza che lo aspetta pazientemente (rifiutando peraltro
altri ragazzi) e si sposa con una bellissima indigena,rimanendo a fare lì la
bella vita per il resto della sua vita. Morale della favola? I due innamorati
non si vedranno mai più,anche se il ragazzo è vivo e
vegeto (e sposato con un'altra).
Oggi vedevo appunto uno di questi film e ho capito
cha poteva capitare anche a noi,a me e ad Hayama-kun,di non rivederci più nonostante fossimo
vivi…perché dopotutto la vita non è un film,e ogni storia ha una terza opzione.
La mia era già stata presa prima che io partissi
per questo viaggio,adesso non ho fatto altro che
confermarla.
“Addio…”
Addio Hayama-kun. Ti voglio
bene.
Note Autrice
<…>
introduce un pensiero
“….”
Introduce un dialogo
Angolo autrice
Storiella leggermente depressiva,vero? Però tendo a precisare una cosa:inizio,svolgimento e conclusione si sono scritti da soli!
Giuro! A me nemmeno piace! L’idea era un'altra ma il mio alter ego si è
impossessato di me e ha scritto sta schifezza qua…di
un depressivo che faccio prima a tagliarmi le vene e assolutamente senza senso.
La mia idea iniziale era che Sana fa questo monologo
interiore mentre si trova a New York,ma a consolarla era Nao
e lei non rimaneva lì per sempre! Invece Trix
(il mio alter ego) ha voluto che fosse Brad a
consolarla (e ci scappa pure il bacio… o.o) e che lei
decide di rimanere lì. Quindi in caso
prendetevela con lei! xD Il
titolo non c’azzecca proprio niente…ma mi piaceva il concetto di distanza tra
lei e Hayama-kun. Vi prego ditemi se è una schifezza
o no…se lo è la cancello al volo! ^^ bacini