A
PERFECT DISASTER
Intanto
Mimi, che dall'America aveva appreso la notizia ed essendo quella del
gruppo
dei Digiprescelti che, si sapeva economicamente era ben messa,
tornò a Tokyo
per presentarsi a casa di Toshiko.
Non appena la madre della sua migliore amica aprì alla
porta, la giovane
Tachikawa scoppiò a piangere e si buttò su di lei
che ricambiò l'abbraccio
volentieri.
Dopo essersi accomodata insieme al padre, la ragazza disse a Toshiko di
chiamare la famiglia di Taichi perché aveva una cosa
importante da dire.
Susumu, Yuuko e Hikari ,in poco tempo curiosi e speranzosi arrivarono a
casa
Tachenouchi.
Così il padre di Mimi finalmente si schiarì la
voce e iniziò:
-Mia figlia mi ha raccontato che la polizia locale di Okinawa ha
sospeso le
ricerche.-
I presenti annuirono demoralizzati.
Ma il signor Tachikawa continuò:
-Volevo offrirvi il mio elicottero privato per continuare a cercarli.
Vi metterò
a disposizione anche un pilota che insieme ad uno di voi
proseguirà le ricerche
fino a che li ritroveremo.-
Le due famiglie con gli occhi lucidi e commossi non sapevano
più come
ringraziare Mimi e suo padre.
Grazie a loro la speranza di ritrovare i due ragazzi si riaccese nei
loro
cuori.
***
Sora quella mattina non si sentiva bene... evidentemente il pesce che
aveva
pescato il giorno prima Taichi, le aveva causato nausea. Ancor
più il ragazzo
quel giorno non si staccò un momento da lei.
-Sicura di non essere incinta?- Scherzò lui.
-Stupido!- Lo bacchettò lei.
-Non sai che voglia ho di una zuppa di miso calda, un letto comodo e di
un bel
film strappalacrime…-
Il moro la baciò sulla fronte cercando di ironizzare il
momento.
-Se hai tutta sta voglia di piangere posso pensarci io?-
-E come sentiamo?- Lo provocò la rossa sorridendo.
-Mm... dunque vediamo... potrei imitare Leonardo Di Caprio nella scena
clou del
Titanic dove congela al posto di Rose, mentre lei se ne sta beatamente
sulla
porta galleggiante?-
La ragazza scoppiò a ridere.
E lui sempre scherzando:
-Sora, ma dovevi piangere non ridere… così non
c’è gusto!- si lamento lui.
Risero entrambi.
Era riuscito nel suo intendo di metterla di buonumore.
-Taichi?-
Disse dopo quella risata lei tornando seria.
-Sì?- Si preoccupò lui
-Non ti ho mai ringraziato.-
-Per cosa?-
-Per avermi salvata. E per quello che hai fatto per me da quando siamo
in
quest'isola sperduta.-
-Realmente non ti ho salvata! Salvare una persona equivale a portarla
in salvo,
io mi sono limitato a seguirti in acqua.-
Disse lui deluso.
Ma lei continuò
-Se non ti saresti buttato probabilmente non sarei nemmeno viva.
Probabilmente,
non sarei nemmeno riuscita a salire sul gommone. O se ci sarei riuscita
e avrei
raggiunto l'isola non so cosa avrei fatto qui. Sicuramente da sola per
settanta
lunghissimi giorni non ci sarei arrivata viva. Io non ho il tuo
coraggio e il
tuo spirito di sopravvivenz..-
-Shhh…- la interruppe Taichi mettendole un dito sulle sue
labbra.
-Ma sono qui. È questo è l'importante.-
La baciò sul collo e la strinse forte a sé.
Il contatto della sua pelle contro la sua provocò a Sora un
formicolio che si
estese in tutto il corpo. Fu allora che la sua mano iniziò a
muoversi tra la
folta chioma del ragazzo attirandolo ancora di più a lei, a
pochi centimetri
dalle sue labbra. Si lasciarono sfuggire un gemito entrambi.
I suoi occhi nocciola erano puntati in quelli miele di lei e la
imprigionavano
facendole perdere il senso dell'orientamento e del tempo, entrando in
una realtà
dove esistevano solo loro due.
Spinta dal desiderio appoggiò le sue mani sul suo petto, per
poi farle salire
sulle spalle e accarezzargli il collo con i pollici per poi baciarlo.
A quel punto lui la baciò con tenerezza e trasporto
facendola sciogliere
totalmente, tanto da far cedere il suo corpo contro quello di lui, che
la
accolse stringendola contro il suo petto, dove sentì i
battiti del cuore di
Sora, alla stessa velocità dei suoi. Le due lingue si
abbracciarono mentre i
loro cuori battevano forte facendoli impazzire di sentimento e
desiderio. Le
loro anime calde si fusero insieme in un unico passionale intreccio,
sospese in
mezzo al nulla mentre il cielo sembrò cadere addosso a loro.
Ogni carezza
risuonava sembrando amplificata e di una delicatezza indescrivibile.
Fecero l'amore un'altra volta e mentre Taichi scivolò dentro
di lei, Sora si
sentì come se volesse restare lì per sempre.
Più tardi lei si accoccolò tra le sue braccia
forti, nel tepore del loro letto
fatto di sole foglie. Si addormentarono felici come non mai, avevano
perso le
speranze di essere salvati ma in quel momento gli importava ben poco
perché da
soli Taichi e Sora erano un disastro ma insieme erano la perfezione.
"Con
te con te con te
Che mi aiuti ad accettare quel che volevo scordare
Che mi sai dimostrare ogni giorno che passa che non
c’è niente da temere ma
così tanto da tenere
E se non è con te
E
se non
era un posto raggiungibile
Allora io mi fermo
E smetto di cercare
Se non sei tu la casa io non so più abitare
E se non c’è non c’è
Quel posto che credevo di conoscere
Allora io mi fermo
E smetto di cercare
C’è troppo spazio adesso
Per me che voglio stare
Con te."
***
Un
rumore.
Taichi e Sora si guardarono. Era davvero un elicottero quello sopra le
loro
teste?
Sì, era un elicottero a bassa quota.
I ragazzi non credevano ai loro occhi.
Iniziarono ad urlare e a dimenarsi come due pazzi fino a farsi notare.
Quando il mezzo atterrò e si trovarono danti oltre al
pilota, Susumu, il padre
del giovane, non credettero ai loro occhi.
Allora non avevano mai smesso di cercarli.
Taichi si buttò su suo padre piangendo come un bambino.
lasciando il padre
esterrefatto per il comportamento anomalo e freddo del figlio che negli
ultimi
anni aveva avuto. Il signor Yagami lo strinse forte come mai aveva
fatto nella
sua vita. E quando sciolse l'abbraccio si fiondò anche sulla
rossa che aveva
visto crescere come una figlia.
NOTE
DELL’AUTRICE:
Ciao a tutti... ebbene sì sono tornata!!! (Non ci credo
manco io giuro) xD
Sono strafelice di aver ripreso questa Taiora che avevo accantonato
ormai dal
2017.
Ah...
Siamo nel 2020??? 3 anni di ritardo... Che vergogna!!! -.-‘
Le scuse qui non bastano. Sono colpevole!!!
Pensavo di aver avuto un blocco e non avrei più scritto una
conclusione e
invece era solo questione di buona volontà. Spero che chi
seguiva la mia storia
la riprenderà e spero ancor di più di non aver
deluso le aspettative di nessuno
con questo finale…
Ormai manca l’ultimo capitolo, che arriverà molto
presto visto che in parte è
già scritto.
A presto
Wendy