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Autore: Wendy_88    27/01/2020    1 recensioni
E se Taichi e Sora non si parlassero dal giorno in cui Sora portò quel regalo nel camerino di Yamato? E se improvvisamente si ritrovassero dopo tanti anni di silenzio per uno strano caso del destino soli sull'isola di File? No questa volta non sarà l'isola di File..
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sora Takenouchi, Taichi Yagami/Tai Kamiya | Coppie: Sora/Tai
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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A PERFECT DISASTER

 

 

Intanto Mimi, che dall'America aveva appreso la notizia ed essendo quella del gruppo dei Digiprescelti che, si sapeva economicamente era ben messa, tornò a Tokyo per presentarsi a casa di Toshiko.
Non appena la madre della sua migliore amica aprì alla porta, la giovane Tachikawa scoppiò a piangere e si buttò su di lei che ricambiò l'abbraccio volentieri.
Dopo essersi accomodata insieme al padre, la ragazza disse a Toshiko di chiamare la famiglia di Taichi perché aveva una cosa importante da dire.
Susumu, Yuuko e Hikari ,in poco tempo curiosi e speranzosi arrivarono a casa Tachenouchi.
Così il padre di Mimi finalmente si schiarì la voce e iniziò:


-Mia figlia mi ha raccontato che la polizia locale di Okinawa ha sospeso le ricerche.-
I presenti annuirono demoralizzati.
Ma il signor Tachikawa continuò:
-Volevo offrirvi il mio elicottero privato per continuare a cercarli. Vi metterò a disposizione anche un pilota che insieme ad uno di voi proseguirà le ricerche fino a che li ritroveremo.-
Le due famiglie con gli occhi lucidi e commossi non sapevano più come ringraziare Mimi e suo padre.
Grazie a loro la speranza di ritrovare i due ragazzi si riaccese nei loro cuori.
 
 
***
 

Sora quella mattina non si sentiva bene... evidentemente il pesce che aveva pescato il giorno prima Taichi, le aveva causato nausea. Ancor più il ragazzo quel giorno non si staccò un momento da lei.
-Sicura di non essere incinta?- Scherzò lui.
-Stupido!- Lo bacchettò lei.
-Non sai che voglia ho di una zuppa di miso calda, un letto comodo e di un bel film strappalacrime…-
Il moro la baciò sulla fronte cercando di ironizzare il momento.
-Se hai tutta sta voglia di piangere posso pensarci io?-
-E come sentiamo?- Lo provocò la rossa sorridendo.
-Mm... dunque vediamo... potrei imitare Leonardo Di Caprio nella scena clou del Titanic dove congela al posto di Rose, mentre lei se ne sta beatamente sulla porta galleggiante?-
La ragazza scoppiò a ridere.

E lui sempre scherzando:
-Sora, ma dovevi piangere non ridere… così non c’è gusto!- si lamento lui.
Risero entrambi.
Era riuscito nel suo intendo di metterla di buonumore.
-Taichi?-
Disse dopo quella risata lei tornando seria.
-Sì?-  Si preoccupò lui
-Non ti ho mai ringraziato.-
-Per cosa?-
-Per avermi salvata. E per quello che hai fatto per me da quando siamo in quest'isola sperduta.-
-Realmente non ti ho salvata! Salvare una persona equivale a portarla in salvo, io mi sono limitato a seguirti in acqua.-
Disse lui deluso.
Ma lei continuò
-Se non ti saresti buttato probabilmente non sarei nemmeno viva. Probabilmente, non sarei nemmeno riuscita a salire sul gommone. O se ci sarei riuscita e avrei raggiunto l'isola non so cosa avrei fatto qui. Sicuramente da sola per settanta lunghissimi giorni non ci sarei arrivata viva. Io non ho il tuo coraggio e il tuo spirito di sopravvivenz..-
-Shhh…- la interruppe Taichi mettendole un dito sulle sue labbra.
-Ma sono qui. È questo è l'importante.-

La baciò sul collo e la strinse forte a sé.
Il contatto della sua pelle contro la sua provocò a Sora un formicolio che si estese in tutto il corpo. Fu allora che la sua mano iniziò a muoversi tra la folta chioma del ragazzo attirandolo ancora di più a lei, a pochi centimetri dalle sue labbra. Si lasciarono sfuggire un gemito entrambi.
I suoi occhi nocciola erano puntati in quelli miele di lei e la imprigionavano facendole perdere il senso dell'orientamento e del tempo, entrando in una realtà dove esistevano solo loro due.
Spinta dal desiderio appoggiò le sue mani sul suo petto, per poi farle salire sulle spalle e accarezzargli il collo con i pollici per poi baciarlo.
A quel punto lui la baciò con tenerezza e trasporto facendola sciogliere totalmente, tanto da far cedere il suo corpo contro quello di lui, che la accolse stringendola contro il suo petto, dove sentì i battiti del cuore di Sora, alla stessa velocità dei suoi. Le due lingue si abbracciarono mentre i loro cuori battevano forte facendoli impazzire di sentimento e desiderio. Le loro anime calde si fusero insieme in un unico passionale intreccio, sospese in mezzo al nulla mentre il cielo sembrò cadere addosso a loro. Ogni carezza risuonava sembrando amplificata e di una delicatezza indescrivibile.
Fecero l'amore un'altra volta e mentre Taichi scivolò dentro di lei, Sora si sentì come se volesse restare lì per sempre.
 
Più tardi lei si accoccolò tra le sue braccia forti, nel tepore del loro letto fatto di sole foglie. Si addormentarono felici come non mai, avevano perso le speranze di essere salvati ma in quel momento gli importava ben poco perché da soli Taichi e Sora erano un disastro ma insieme erano la perfezione.

"Con te con te con te
Che mi aiuti ad accettare quel che volevo scordare
Che mi sai dimostrare ogni giorno che passa che non c’è niente da temere ma così tanto da tenere

E se non è con te

E se non era un posto raggiungibile
Allora io mi fermo
E smetto di cercare
Se non sei tu la casa io non so più abitare

E se non c’è non c’è
Quel posto che credevo di conoscere
Allora io mi fermo
E smetto di cercare
C’è troppo spazio adesso
Per me che voglio stare
Con te." 


***

 

Un rumore.
Taichi e Sora si guardarono. Era davvero un elicottero quello sopra le loro teste?
Sì, era un elicottero a bassa quota.
I ragazzi non credevano ai loro occhi.
Iniziarono ad urlare e a dimenarsi come due pazzi fino a farsi notare.
 
Quando il mezzo atterrò e si trovarono danti oltre al pilota, Susumu, il padre del giovane, non credettero ai loro occhi.
Allora non avevano mai smesso di cercarli.
Taichi si buttò su suo padre piangendo come un bambino. lasciando il padre esterrefatto per il comportamento anomalo e freddo del figlio che negli ultimi anni aveva avuto. Il signor Yagami lo strinse forte come mai aveva fatto nella sua vita. E quando sciolse l'abbraccio si fiondò anche sulla rossa che aveva visto crescere come una figlia.


 

 

NOTE DELL’AUTRICE:


Ciao a tutti... ebbene sì sono tornata!!! (Non ci credo manco io giuro) xD
Sono strafelice di aver ripreso questa Taiora che avevo accantonato ormai dal 2017.

Ah... Siamo nel 2020??? 3 anni di ritardo... Che vergogna!!! -.-‘
Le scuse qui non bastano. Sono colpevole!!!
Pensavo di aver avuto un blocco e non avrei più scritto una conclusione e invece era solo questione di buona volontà. Spero che chi seguiva la mia storia la riprenderà e spero ancor di più di non aver deluso le aspettative di nessuno con questo finale…
Ormai manca l’ultimo capitolo, che arriverà molto presto visto che in parte è già scritto.
A presto
Wendy

  
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