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Autore: Roe Jaeger    27/01/2020    3 recensioni
Hai pagato a caro prezzo la riconquista del Wall Maria, vero Capitano? Rientrare con una squadra dimezzata non era quello che prevedevi, anche se c’era da aspettarselo. Ma non è questo il problema più grande, anche se uno di quelli che contano: se le tue fila hanno parecchi soldati in meno, le loro famiglie hanno perso molto di più.
Ti pieghi sul lavello della tua cucina mentre prepari il caffè e rimetti.
Erwin se ne è andato, lasciandoti solo, morendo per la libertà.

Scritta per l'iniziativa della Scrittura creativa del gruppo fb "Boys Love - Fanfic & Fanart's World" con il prompt "memoria".
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Eren Jaeger, Erwin Smith, Levi Ackerman
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Per dhiskey,
per farle sapere
che la sua OTP mi sta
letteralmente
facendo impazzire.
E perché le voglio bene.
 
Erwin no Kioku ni
 
Hai pagato a caro prezzo la riconquista del Wall Maria, vero Capitano? Rientrare con una squadra dimezzata non era quello che prevedevi, anche se c’era da aspettarselo. Ma non è questo il problema più grande, anche se uno di quelli che contano: se le tue fila hanno parecchi soldati in meno, le loro famiglie hanno perso molto di più.
Ti pieghi sul lavello della tua cucina mentre prepari il caffè e rimetti.
Erwin se ne è andato, lasciandoti solo, morendo per la libertà.
La sua è un’assenza troppo pressante, un dolore che non accetterai facilmente.
Vomiteresti anche l’anima pur di riaverlo indietro.

Qualche minuto dopo, senti che qualcuno è venuto ad accertarsi delle tue condizioni: sta bussando insistentemente alla porta senza darti il tempo di renderti quantomeno presentabile e la cosa ti irrita. Speri con tutto il cuore che sia Hanji: non vuoi vedere nessun altro in questo momento.
La tua delusione è palesemente evidente quando, aperta la porta, ti ritrovi davanti Eren Jaeger, il moccioso che ti ha supplicato di salvare Arlert al posto dell’uomo con cui condividevi il letto e le speranze. Cosa provi per Eren, Capitano? Rabbia? No, sai bene che la tua scelta non è dipesa dalle richieste di quel soldato, ma da quelle del Comandante stesso.
Allora è ammirazione? E per cosa? Per aver affrontato il Gigante Colossale praticamente aiutato solo dal suo amico? Non è neanche questo e lo sai bene.
Allora cosa? Cos’è quella sensazione di calore all’altezza del cuore che stai provando mentre senti le tue guance imporporarsi e le farfalle nello stomaco?
Eren si fa largo in casa tua con educazione, sposta una sedia da sotto al tavolo, si accomoda e ti fissa. Che cazzo ha da fissare adesso? Vorresti chiederglielo proprio in questi termini, ma ti trattieni perché sai che anche lui è sconvolto dagli ultimi avvenimenti.
Lo guardi per pochi, interminabili, attimi e poi gli chiedi se gradisce un tè. Annuisce piano per paura di darti fastidio, ma tu scuoti la testa per fargli capire che non deve preoccuparsi.
«Non te l’avrei chiesto se fosse stato un problema, idiota.» lo apostrofi, mentre lui accenna un sorriso.
E, mentre gli prepari il tè, lo osservi di nascosto. È giovane e non ha gli stessi lineamenti marcati, maturi e vissuti di Erwin, ma ha un suo fascino.
Soprattutto sa quanto è difficile la vita.
Cazzo Levi, Erwin è appena morto e ti stai innamorando di un altro? Così offendi la sua memoria, sai? Scuoti il capo in maniera decisa per scacciare Eren, i suoi lineamenti e la sua bellezza dalla tua testa, ma così ottieni solo l’attenzione di quel ragazzo che stava aspettando in silenzio il tè che gli hai offerto.
«Cosa pensavi, Capitano?» ti senti infatti domandare con tono pacato dal tuo ospite.
Bofonchi qualcosa tra i denti, forse una parolaccia o forse un’imprecazione, ma lui non capisce e ti guarda a metà tra l’incuriosito e il preoccupato.
Sorride appena e ti fissa con quegli smeraldi che qualcuno gli ha messo in viso al posto degli occhi e che tu vorresti strappagli di dosso in modo che poi non ti ammalieranno più, ma sai che sarebbe inutile.
«Sei illegale.» sputi fuori improvvisamente, voltandoti a guardarlo.
Il tè è quasi pronto e non richiede più le tue attenzioni, hai altro cui pensare adesso. Lui ha le labbra aperte in una piccola o per quello che hai detto, ti guarda stupito non capendone il senso. In pochi secondi azzeri la distanza che vi separa e azzardi: prendi il suo viso tra le mani e posi le tue labbra sulle sue.
Speri davvero con tutto il cuore che non ti respinga, che capisca. Vuoi che comprenda il tuo dolore e che ti ami, vero Levi? Vuoi che Eren ti dia l’amore che Erwin non può più darti.
Ma sei davvero sicuro che ingannare quel ragazzo sia il modo giusto per colmare il vuoto lasciato dal tuo amato Comandante?
Non ti rispondi, perché sai che la risposta ti procurerebbe solo dolore.
Lui schiude le labbra e ricambia, rendendoti felice. Poi però si ferma di colpo e si fa indietro, come scottato da qualcosa di invisibile.
«Stavi con il Comandante. Noi... Io non posso, Capitano.» Eren trova che guardare le proprie scarpe sia meglio di guardarti. Non lo tolleri e, con una mano sotto il suo mento, lo costringi a guardarti di nuovo e a notare la tristezza nel tuoi occhi.
«Perché sei così illegale?» stavolta glielo chiedi, sebbene non specifichi realmente il senso della domanda. Lui ti guarda ancora stupito e confuso, così hai il tempo di spiegarti: «Sei così fottutamente seducente e affascinante che ti farei mio su questo tavolo.»
Lui sbarra gli occhi e non sai il vero motivo, se è stupito o lusingato o cos’altro, ma le sue parole ti gelano ogni pensiero: «Sai bene che non possiamo. Non potrei mai offendere la memoria del Comandante accettando la tua corte, soprattutto in questo momento che sei sconvolto dalla perdita del tuo compagno.»
Lo guardi un attimo, a metà tra il sospettoso e l’indignato, poi però ti riprendi e lo sollevi da quella sedia per farlo sedere sul tavolo. Hai sempre odiato quella tua casa così piccola in cui ingresso, soggiorno e cucina sono un unico ambiente, ma ora non provi lo steso: Erwin si muoveva a memoria in quella casa ed Eren imparerà a farlo, pensi mentre lo svesti e diventate una cosa sola.
Sai che non stai offendendo la memoria di Erwin, lui vorrebbe che tu ti rifaccia una vita.
Ma tu, Levi Ackerman, sai bene che questo non sarà mai possibile e che Eren servirà solo a riempire in parte un vuoto incolmabile. Sai che lo sa anche Eren e che ne avrà memoria finché la vostra relazione durerà. Per quanto tempo, di preciso, nessuno di voi due sa dirlo precisamente.

Buonasera a tutti! Questa OS è stata scritta sulla base del prompt "memoria" fornito dall'iniziativa della scrittura creativa del lunedì del gruppo fb "Boys Love - Fanfic & Fanart's World". Giusto per togliervi la curiosità, tradotto dal giapponese il titolo significa "In memoria di Erwin". Io shippo Ereri alla follia, ma quella puntata mi ha segnata ed è nata questa fic.
Spero via sia piaciuta!

 
   
 
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