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Autore: Celiane    29/01/2020    0 recensioni
L' omicidio sul campo di una giovane promessa del tennis è il primo caso con cui si dovrà misurare lo stravagante vice-commissario Rigo, appena tornata da un periodo di ferie imposto a causa di ciò a cui si era spinta nella precedente indagine.
Genere: Mistero, Sportivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Deve essere caduto dagli spalti, c’è una visibile frattura scomposta della gamba destra. Considerato l’impatto, mi sento fiduciosa nell’affermare che la morte deve essere avvenuta per arresto respiratorio post frattura della colonna cervicale. Appena eseguirò l’esame autoptico vi saprò dire di più- mormorò la dott.ssa Strazzi mentre scattava, rapidamente, alcune foto del cadavere. In piedi, davanti a lei, il commissario Sfera prendeva velocemente qualche appunto su un taccuino, dalla giacca di tweed a quadri, leggermente consumata ai polsi, si intravedeva una camicia decisamente non fresca di stiratura. 
- È veramente un peccato, così giovane e così sfortunato…– esclamò la donna pulendosi le ginocchia dalla polvere del campo.
- Vallo a dire a chi ha comprato i biglietti per gli Internazionali BNL, fino a che la vicenda non sarà chiarita qui non aprirà baracca -Maricia abbozzò un sorriso mentre il suo sguardo si focalizzava sulla macchia di caffè sul colletto della camicia del commissario. La barba di due giorni, le occhiaie segnate e quella trascuratezza fuori dal normale volevano dire solo una cosa: la moglie era ancora tornata a casa. Venne distolta dai suoi pensieri da un forte vociare alle loro spalle, una donna alta e slanciata stava discutendo animatamente con un membro della squadra scientifica. Se qualcuno fosse stato capace di non prestare attenzione alla caterva di insulti che uscivano dalla bocca di quella giovane, ne sarebbe rimasto incantato.
Chiunque parlasse o incontrasse per la prima volta il vicecommissario Celeste Rigo, non poteva che abbassare le proprie difese difronte ad una ragazza che dimostrava non più di 30 anni e dotata di un aspetto quasi angelico, salvo poi rimanere di stucco non appena proferiva parola. 
E lei non aspettava altro per approfittarsene

-Ma non era ancora a riposo? - chiese l’anatomopatologa indicando la scena che si stava consumando a poca distanza da loro. Il commissario Sfera si passò la mano tra i capelli con fare rassegnato
- È finita alla mezzanotte di ieri purtroppo- mormorò mentre si avvicinava a lunghi passi verso la collegaIl suo ruolo non gli permetteva di lasciare che si consumasse un altro delitto.
 
- Buongiorno Celeste, cosa sta succedendo qui? - chiese poggiando una mano sulla spalla del vicecommissario. La donna puntò il suo sguardo su di lui, distogliendo l’attenzione dal Ris.
Adesso era lui la sua vittima designata

-Questo incompetente stava parlando al cellulare, qui sulla scena del delitto -
- Mi è solo squillato il cellulare quando questa squilibr…- Il commissario tirò per la manica la collega che già si era pericolosamente avvicinata al malcapitato. L’uomo era alto almeno 1,80 ma si era come rimpicciolito al cospetto di quella fiera selvatica.
- Già al lavoro? Pensavo ti saresti presa tutta la settimana ormai- esclamò mentre si dirigevano verso il cadavere
- La sospensione a cui tu mi hai obbligata è finita mi pare- rispose stizzita infilandosi le mani in tasca. Poteva sentire quegli occhi trafiggerlo come due lame affilate
- Periodo di ferie caldamente raccomandato, nessuno ti ha sospesa- 
- Chiamalo un po’ come ti pare- disse mentre si piegava al livello della vittima.Gli occhi vitrei del ragazzo si specchiavano in quelli del vice-commissario, freddi come la morte che aleggiava su quel campo
- Ho dovuto superare almeno cinque reporter mentre entravo al foro, entro qualche ora sarà impossibile contenere la notizia- commentò mentre osservava l’ovale degli spalti
- Già mi immagino le manifestazioni di finto cordoglio collettive nei salotti televisivi da due lire-
- Non essere troppo cinica, era una giovane promessa del tennis italiano, eventi del genere scuotono la comunità-
- Eventi del genere arricchiscono la comunità, sai come si impennerà la vendita dei biglietti per gli Internazionali ora che la gente potrà vedere una partita in una scena del crimine? - Celeste si avviò verso il punto da cui la vittima era caduta, con agilità scavalcò la sbarra che separava il campo dal primo gradino mentre velocemente risaliva gli spalti della tribuna Monte Mario. 
Quando fu soddisfatta dell’altezza raggiunta, la donna si fermò. Il vice commissario estrasse dalla tasca del giaccone firmato un piccolo registratore digitale per poi portarlo vicino alla bocca.
- Roma, foro Italico campo centrale ore 8.55. La vittima, Francesco Raia, 28 anni, tennista professionista, ritrovato morto alle 7.40 del 15 maggio 2018 da un inserviente del personale di pulizie. Probabile causa della morte: violenta caduta dalla tribuna. Possibile omicidio preterintenzionale. - Celeste diede lo stop al registratore mentre scrutava con attenzione i dintorni. A giudicare dalle ferite riportate, la caduta doveva essersi verificata più o meno da quell’altezza. 
- Non vedeva proprio l’ora di rimettersi in gioco- mormorò la Strazzi mentre riponeva i suoi attrezzi nella borsa da lavoro, lei e Sfera osservavano Celeste intenta a registrare qualche osservazione.
- Purtroppo per noi sarà bella carica dopo due settimane di stop-
- Purtroppo per te vorrai dire, credi che non ti farà scontare in qualche modo le ferie forzate? - disse ridendo mentre gli porgeva la mano per salutarlo. Sfera sospirò sonoramente ricambiando il gesto con fermezza.
- Passo domani per il referto- disse Celete mentre le passava di fianco
- Buona giornata anche a te Rigo- esclamò quella ironicamente congedandosi dai due poliziotti.
-Scusa ma quando ho detto che ti affidavo le indagini- chiese il commissario mentre osservava i paramedici riporre il corpo dello sportivo nella ormai tristemente famosa sacca nera.
-Non mi avresti fatto chiamare altrimenti-
-Non mi sembra di averlo fatto, se poi continui a ricattare quelli del centralino non dipende certo da me- Rigo guardò il suo superiore senza rispondergli, la fronte corrugata in una espressione di disappunto.
-Dopo il casino che hai combinato non posso subito affidarti una indagine, per di più non una come questa dove la stampa ci starà con il fiato sul collo. Sappiamo entrambi che in quanto a pubbliche relazioni lasci un poco a desiderare-
-Quindi vuoi tagliarmi ancora fuori? - Sfera gettò lo sguardo al cielo con fare disperato. Parlare con la collega, a volte, era quasi come avere a che fare con una bambina capricciosa. Non importa quanto scalciasse o quante marachelle combinasse, alla fine riusciva sempre ad averla vinta
-Lavoreremo insieme, formalmente sarà mia la direzione delle indagini ma ti lascerò autonomia. Ovviamente se proverai a sgarrare come al solito, questa volta, non potrò fare nulla per salvarti, i piani alti non tollereranno altri gesti avventati -Celeste lo fissava come un animale ferito. Sapeva che per lei, che considerava il lavoro il suo stesso scopo, era stata un’onta l’averglieli strappato dalle mani il suo gioco preferito, un tradimento difficilmente sopportabile. Non riusciva a capire che era stato l’unico modo per salvarle la carriera dopo quello che aveva fatto.
- Devo anche ringraziarti quindi- esclamò a denti stretti dandogli le spalle -Ci vediamo dopo e salutami tua moglie-
Le parole del vicecommissario lo colpirono come due frecce acuminate in pieno petto. Si era consumato un altro delitto su quell’ infausto campo. 
Questa volta, il colpevole era proprio difronte a lui.
 

 

 
 
   
 
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