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Autore: Roe Jaeger    31/01/2020    1 recensioni
Conan prende un nuovo antidoto e ritorna momentaneamente a essere Shinichi per qualche giorno, perché vuole rivedere Ran.
Una persona che sarà felice di rivederlo, invece, sarà Ran.
Sa che presto arriverà la sua telefonata, che gli fa per abitudine settimanalmente. Le solite cose. Come stai, che fai, come va l’indagine. Le solite bugie. Le solite risate al sentire che va tutto bene, al raccontare delle avventure di Conan, delle sue avventure, mentre lui soffre per non poterle dire la verità. Ma la ama ancora, lo sa, ogni giorno di più, anche se fa male, tanto male, mentirle.
Ma non le più mentirà, non questa volta.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve, questa nuova flashfic è stata betata da Juliet Leben22 e ringrazio tantissimo AryaDream per le dritte sul titolo da mettere per il quale ero in difficoltà nella scelta!
Buona lettura!
 
Il triste momento dell'addio

Tokyo, casa del professor Agasa.
Shiho Miyano, nelle vesti della piccola Ai Haibara, ha procurato a Shinichi un nuovo antidoto e lui ha deciso di prenderlo, proprio mentre un’incessante pioggia batte sui vetri e il silenzio della casa traspare dai cuori dei presenti. Un solo pensiero batte nel cuore di Shinichi. La piccola... Ayumi. Chissà se si preoccuperà per i pochi giorni di assenza che Conan Edogawa farà mentre è ritornato Shinichi Kudo.
Una persona che sarà felice di rivederlo, invece, sarà Ran.
Sa che presto arriverà la sua telefonata, che gli fa per abitudine settimanalmente. Le solite cose. Come stai, che fai, come va l’indagine. Le solite bugie. Le solite risate al sentire che va tutto bene, al raccontare delle avventure di Conan, delle sue avventure, mentre lui soffre per non poterle dire la verità. Ma la ama ancora, lo sa, ogni giorno di più, anche se fa male, tanto male, mentirle.
Ma non le più mentirà, non questa volta.
Le campane suonano a festa, mentre lui si accorda con Ran per incontrarsi. La sente distante, forse perché non abbraccia più Conan, non avverte più le mani di lei nelle proprie, tutte le attenzioni che riceveva... che riceveva solo da lei, visto che come bambino non aveva i genitori e che Yusaku e Yukiko erano lontani...  si danno appuntamento il giorno dopo al parco di Beika.

E un giorno passa in fretta, mentre lui prende di nuovo l’antidoto e si reca all’appuntamento, convinto che le dirà addio. “Vai via che mi fai solo morire” o qualcosa di simile.
Non scrive poesie, né frasi romantiche, non serve a nulla, se ne deve solo andare.
«Ran.»
«Shinichi...»
«Sei tornato...» Silenzio. Non sa cosa dire.
«Solo per poco... stasera stessa me ne andrò...»
«Non posso vivere così...»
«Noi non stiamo insieme Ran.» precisa. Gli fa male, ma è la realtà. «Non devo dar conto a te, anche se non mi dispiacerebbe...»
«Allora non tornare più.» Sentenziando questo, Ran gli spezza inconsapevolmente il cuore.
«Mi mancherai...» dice solo, voltandosi.
«Non hai paura di perdere tutto?»
«Sì, viaggi, pianti, sogni e fotografie, ma questa situazione non può andare avanti.»
«Addio Shin...»
«Ciao Ran...»

Mentre va via Shinichi non si volta, ma percepisce che Ran sta piangendo. E lui lo sa che piange perché qualcuno le ha dato consigli affinché lo lasciasse, sebbene non volesse farlo. Una certa Sonoko.
Non piange Shinichi, anche se soffre, perché sa che complicherebbe una situazione già di per sé difficile.
È l’ora dell’addio.

E passeranno i giorni, i mesi e gli anni, e si perderanno sempre più di vista, anche se sarà difficile dimenticarsi.
Non si chiederanno mai più come sta l’altro.
Ma cosa importa ormai?
   
 
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