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Autore: lmpaoli94    05/02/2020    0 recensioni
Peter Parker si appresta ad andare all’inaugurazione di uno dei grattacieli di New York più alti, belli e all’avanguardia della città.
Ma il giovane ragazzo che continua a nascondere i suoi poteri di ragno agli occhi di tutti, ha un grande dilemma da risolvere. Chi inviterà alla festa? La fortunata sarà l’amica dell’infanzia Mary Jane Watson oppure la bellissima e solare Gwen Stacy?
Un problema non indifferente che scatenerà collera e rifiuta da parte dell’altra, senza dimenticare che la vita di Peter sarà in pericolo ancora una volta.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gwen Stacy, Harry Osborn, Mary Jane Watson, Norman Osborn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mentre Peter e Gwen si stavano muovendo nel salone del nuovo palazzo di New York, la ragazza non stava più nella pelle di conoscere cariche importanti della città che l’avrebbero resa una persona famosa come loro.
< Gwen, secondo me non sarebbe giusto disturbarli proprio stasera > fece Peter.
< Perché no? magari potrebbero farmi diventare un assessore o potrebbero farmi lavorare in comune. Sarebbe il mio più grande sogno, sai? >
< Ma devi avere delle richieste specifiche > continuò ad insistere Peter.
< E se l’unica richiesta specifica fosse la mia bellezza? >
< Vediamo. >
Ma da lì a poco Gwen non si sarebbe mai immaginata d’imbattersi in Mary Jane.
< Peter… >
Girando lo sguardo, Peter fissò la donna con sguardo impaurito.
< Mary Jane… che sorpresa… >
< Non credevo che tu fossi invitato in questa festa esclusiva > fece la donna con tono calmo e risoluto < Credevo che saresti rimasto nel tuo appartamento. Non avevi in programma una pizza dinanzi alla tv. >
< Questo è impossibile > s’intromise Harry < Sono stato io a dargli il lasciapassare per questa sera. Peter non stava più nella pelle. Era felice come un bambino quando ha un nuovo gioco. >
< Davvero? Non l’avrei mai detto… >
< Mary Jane, posso spiegarti… >
< Ti prego. Non mi sembra il momento adatto. Puoi tenermi un attimo il mio drink? Devo andare in bagno > mormorò la donna dandogli la sua bevuta.
< Certo, nessun problema. >
Non capendo che cosa stava succedendo, Harry fissò Peter con sguardo curioso.
< Niente d’importante > si limitò a dire Peter < Anche se sono consapevole di avere fatto un casino. >
< Hai forse mentito a Mary Jane? >
< Avrei voluto invitarla io alla festa, ma dirgli che ci andavo con un’altra sarebbe stato troppo imbarazzante per me. >
< Quindi hai preferito mentirgli, giusto? >
< Non volevo. Ma non avevo nessun’altra possibilità. >
< Dire una bugia anche se piccola è sempre sbagliato… Soprattutto quando c’è un legame speciale tra voi due. Adesso però non vorrei pensare che cosa potrebbe farti. >
< Non vorrà mai più vedere la mia faccia. Ecco cosa. >
< Magari gli passerà, Peter. >
< Ma se ciò non fosse? >
< Non so cosa dirti… Scusami se non sono troppo d’aiuto. Anch’io le donne le capisco molto poco. >
< Non ti preoccupare. Vedrò di risolvere il tutto il prima possibile… Dov’è che andava? >
< In bagno. >
< Ti spiace se la raggiungo per parlarci in provato? >
< Certo. Nessun problema… Tanto devo recarmi un attimo da mio padre. Mi spa aspettando. >
Raggiungendo il bagno delle donne che si trovava in fondo alla sala, Peter vide dalla porta che Mary jane stava visibilmente piangendo.
“Mary Jane, non volevo farti sentire così…”
Attendendo la sua uscita, Peter si mise in disparte a ripensare ai bei momenti avuti con lei.
< Peter, che cosa ci fai qui? >domandò la donna con tono lieve.
< Mary Jane… Ti stavo aspettando. >
< Perché hai voluto mentirmi? Lo sai che non mi piacciono le bugie. >
< Lo so. Ho dovuto farlo perché io… >
Ma il giovane ragazzo s’interruppe di colpo per paura di dire qualcosa di sbagliato.
< Hai forse portato una donna e non riesci a dirmelo? >
< Come fai a saperlo? >
< Ormai ti conosco quasi come le mie tasche, Peter Parker… Ma non te ne faccio una colpa. Tu devi fare la tua vita mentre io devo fare la mia. Tutto qui… Sono stata una vera sciocca a piangere come una bambina. Credevo che tra me e te potesse nascere qualcosa di speciale, ma purtroppo mi sbagliavo in pieno. >
< No, non è vero Mary Jane… >
< Ah no? allora perché ti ho visto entrare con Gwen Stacy? Ti piacciono le donne bionde che vogliono stare al centro dell’attenzione? >
< Gwen è una bella ragazza, ma tu sei superiore a tutte quelle che ho conosciuto. >
< Ti prego Peter, usa un’altra scusa più efficace. >
< Se solo potessi dimostrare il mio amore che ho per te… >
< Troppo tardi, non credi? Ti ho atteso per molti lunghi anni. Ma tu preferivi rimanere a studiare e a non pensare ad altro. Senza dimenticare tutte le volte che siamo usciti insieme e scomparivi misteriosamente. >
“Se solo tu sapessi, Mary Jane…”
< Vi disturbo, forse? Domandò Harry interrompendoli.
< Certo che no > rispose frettolosamente Mary Jane.
< Mio padre vorrebbe conoscerti. Saresti la prima ragazza che gli presento. >
< Davvero? Allora non voglio farlo attendere troppo > rispose Mary Jane con tono malizioso prima di baciare Harry dinanzi a Peter.
“Perché lo sta facendo? Vuole forse vendicarsi di me?”
< Peter, non ti dispiace se… >
< No, certo. Andate pure. >
< A più tardi, Peter. >
Una volta rimasto da solo, Peter si crogiolava nella sua solitudine pensando ad un amore perso per sempre.
“Sono convinto che Harry la renderà felice come non ha mai fatto prima d’ora… Ma perché dico questo? È perché la meriterei più io? Accidenti! Non so più cosa pensare.”
< Eccoti, Peter! Ti ho cercato dappertutto! > esclamò Gwen riportandolo alla realtà < Ho appena parlato con un importantissimo assessore e indovina la novità: Lui sta cercando una bella e valida segretaria e mi ha messo nel suo registro di appuntamenti! Non sto più nella pelle! Devo solo attendere un paio di giorni e il gioco è fatto. Gli ho dato il mio numero… Mi chiamerà lui personalmente. >
< Bene. Sono contento > rispose Peter senza essere minimamente entusiasta.
< Non sei contento per me? >
< Certo che lo sono… E’ che questa festa è stata una cattiva idea venirci. >

< Niente, lascia perdere. >
< Peter > mormorò la ragazza prendendolo per il braccio prima che lui si potesse allontanare < Se posso fare qualcosa per te, dillo. Non saprei davvero come sdebitarmi tranne che darti un bacio. >
Vedendo che Mary Jane li stava guardando, Peter colse l’occasione accettando la sua richiesta e baciando Gwen dinanzi a tutti,
< Adesso va un po’ meglio? >
< Credo di sì. Anche se sono molto frastornato. >
< E’ normale. Devi ancora entrare nel vivo della festa… Che ne dici se andiamo al buffet? Ho visto un sacco di cose buone da mangiare e sto cominciando ad avere appetito. >
< Ti raggiungo subito > rispose Peter passando dinanzi ad una Mary Jane visibilmente rabbiosa.
 
 
Mentre Peter E Gwen stavano parlando come due perfetti innamorati, Mary Jane si staccò dal gruppo di Harry per raggiungere proprio i due ragazzi.
< Stai cercando di farmi ingelosire, Peter Parker? >
< Come, scusa? >
< Ammettilo! Io ti piaccio. Perché non lo confessi anche alla qui presente signorina di cui ignoro il suo nome? >
< MI chiamo Gwen Stacy, Mary Jane. Peter mi ha parlato molto di te > replicò la ragazza bionda con tono indifferente.
< Ah sì? E che cosa ti avrebbe detto? >
< Mary Jane, smettila. Sei ubriaca. >
< Mi ha detto solo parole belle per te… Che sei una grande amica e che vi conoscete da tanto tempo. >
< Un’amica ti ha detto? Sono solo un’amica per lui?! >
Vedendo quale brutto spettacolo stava dando Mary Jane, Peter cercò di trovare tra la folla Harry.
“Perché quando lo cerco non lo trovo mai?”
Consapevole che se la sarebbe sbrigato da solo, alla fine Peter trascinò Mary Jane in disparte per cercare di farla ragionare.
< E’ inutile parlarci > gli rispose Gwen < La tua amica è completamente ubriaca. >
< Io non sono una sua amica! > sbraitò Mary Jane < Io sono la sua amante. >
< Sta delirando, Gwen. Dobbiamo aiutarla. >
< E come? >
< Non lo so! Ci dev’essere un modo. >
< E Harry Osborne? È scomparso? >
< L’ultima volta che l’ho visto era in compagnia di suo padre ma adesso sembra scomparso nel nulla. >
< Ancora non riesco a capire perchè padre e figlio abbiano tutti quei problemi… Il povero Harry viene completamente sorclassato da suo padre, ricevendo insulti per come sta mandando avanti l’azienda di famiglia. >
< Davvero? Hai sentito che litigavano? >
< Mi è parso di sentire che i toni erano molti alti… E comunque posso capire Harry. Lui vorrà un po’ svagarsi e pensare a tutt’altro… Tipo a me. >
< Sì, certo. >
< Peter, che sta dicendo? >
< Secondo me l’alcool in circolo la sta facendo confessare di problemi che io era all’oscuro di tutto. >
< Scusate un attimo. Devo andare in bagno. >
< Peter, credo che sta per vomitare. >
< Lo penso anch’io. Mi aspetti qui? >
< Devi proprio andare con lei? >
< Gwen, non posso lasciarla qui da sola. Sarebbe da senza cuore. >
< Lo so, però… >
< Mica sarai gelosa. >
< Non ho detto questo! >
< Farò in fretta. Te lo prometto. >
Vedendoli scomparire insieme nel bagno, Gwen non si sentiva per niente tranquilla anche se la sua rivale in amore era completamente ubriaca.
Attendendo che la povera Mary Jane potesse buttare fuori tutto il suo alcool, un rumore improvviso attirò l’attenzione di Peter.
Uscendo fuori dal bagno delle donne, vide che il salone della festa stava prendendo fuoco.
“Ma che diavolo sta succedendo?”
Allarmato, cerco di aiutare alcune persone rimaste vittima delle fiamme che si stavano propagando.
“Chi può aver fatto una cosa del genere?”
Fissando in maniera allarmata l’incendio, Peter intravide un personaggio completamente rivestito da un’armatura di smeraldo.
“No, non posso crederci… Non lui…”
< Buonasera a tutti i presenti… Vi sono forse mancato? >
   
 
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