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Autore: Diana LaFenice    13/02/2020    0 recensioni
Fiamma è una ragazza come tante, se non fosse che le manca la sua migliore amica.
Non sa dove sia, non la vede da quando era una bambina, ma adesso più che mai sente la sua mancanza e vorrebbe ritrovarla. Prima che il Demone trovi lei.
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Verrà un giorno in cui il ciclo della vita e della morte si estinguerà e la giovane larva in una farfalla si trasformerà.

Ecco cosa ti avevano sempre raccontato, ma a te questa profezia fa solo paura. "E continuerai ad averla finché non troverai qualcosa per cui valga la pena lottare". Ti diceva sempre una voce femminile. E tu piagnucolavi perché questa forza non ce l'avevi ed eri troppo spaventata. Poi il sogno si trasforma e Lei scivola sull'acqua con la grazia propria dei cigni selvatici. Danza sulla distesa come se fosse una lucida pista da ballo. Le grandi, bianche ali la sostengono e sfiorano lo specchio d'acqua sollevando schizzi luccicanti alla luce del sole. Piroetta con le braccia in alto. Poi si accorge di te. Ti sorride, come quando eri piccola.
Vorresti raggiungerla ma le tue ali non sono forti come le sue.
Agiti le grandi ali farfalla e speri che stavolta non si rompano a causa delle correnti.
Sei pronta.
Prendi un bel respiro.
Spicchi il volo.
Stavolta sembra andare bene, ma ti scontri con un mostro di rovi e presto sei imprigionata tra le sue spine. Le ali lacerate. "Dove credi di andare, Farfallina? Adesso ti mangio in un sol boccone!" Urli, ti dimeni e la chiami. Improvvisamente una luce s'espande e il mostro cade a pezzi. Ti proteggi gli occhi con le braccia e quando s'affievolisce eccola, è Lei. La Guardiana delle Anime. Ti sorride e ti tende la mano. Ricambi, commossa: "Eloim". Allunghi la tua ma ti tirano indietro. "Eloim!" Urli a squarciagola prima di svegliarti di nuovo. Sospiri di sollievo mentre ti guardi attorno e riprendi confidenza con l'aula e la ristretta, vuota realtà. E tu hai lo stomaco vuoto. Un altro stomaco rumoreggia con il tuo. È quello di una matricola che si guarda intorno con aria imbarazzata. Ha un che di famigliare.
I vostri occhi s'incontrano e ti senti capita. Come se provasse il tuo stesso disagio. Ma al tempo stesso, come se fosse fuori posto. La vedresti bene altrove, ma non sai dove.
Proprio in quel momento il telefono squilla. Rispondi: è OrticaAltizzosa, ti aspetta a mensa. "Ho delle novità che neanche immagini. Vieni qui, svelta! Svelta!" Guardi l'ora, perplessa e ti accorgi che è quasi l'una. Raccogli velocemente le tue cose e scappi via, indirizzando un frettoloso cenno di saluto alla matricola.

A mensa, davanti a un bel vassoio pieno di cibo fai il tuo dovere di buona amica ascoltando i suoi vaneggiamenti. Non ti confidi più con lei perché non le interessa e non capisce. Per lei sono solo sogni senza senso. Per la sua mente semplice è più importante entrare nelle grazie di Er Mortadella, il "più figo del villaggio". Un tipo che se la tira e che per due rime, tutte gli muoiono dietro. Ma non te, respiri la sua aria di superficialità lontano un chilometro. Neanche le sue poesie riescono a mascherare la povertà mentale di codesto soggetto. OrticaAltizzosa ed Er Mortadella. Che coppia; li vedresti bene insieme. Fai il tifo per loro. Son così superficiali che pure una superficie piana quale il pavimento è più profonda.
Tu non sei quella ragazza che crede che l'amore sia tutto. Non ci credi più da un pezzo. Ma non ci sei arrivata da sola a scoprirlo. Ti hanno aiutato, Dante, Petrarca, Neruda, Philip Pullman e tanti altri ancora. E l'amore fisico è romantico ce l'hai. E anche quello spirituale. Ti senti fortunata, molti neanche sanno più che cosa sia. Credono che sia amore perché tradisci chi fino a un momento prima dici di amare. Ti sposi ma vorresti che qualcuno ti portasse via. Questo non è amore, neanche ci somiglia. Metà sono ormoni e metà è paura ma non sai che nome dargli e allora lo chiami amore. "Quale amore?" "L'amore di un dannato". Ma non dovrebbe essere così. E tu lo sai.
È proprio perché hai incontrato Lei che sai, che ti senti già completa e che l'amore - quest'amore - non ti basta.
Le vuote chiacchiere di Ortica raggiungono le tue orecchie: "Non è meraviglioso? Dice che sta già scrivendo il suo nuovo libro. Dice che la sua musa ispiratrice sono io! Che dici, ho speranza?" Non rispondi, non le interessa sapere ciò che pensi. Vuole solo un pubblico e a te non costa niente: ti riempie la giornata.
La lasci fantasticare e torni al tuo pranzo e ai tuoi pensieri. Avrebbe anche ragione peccato che non siano sogni qualsiasi, bensì Viaggi Astrali. Ormai hai imparato a riconoscerli.
Tua nonna ti diceva sempre che da piccola li facevi. Ricordi?
Una volta ti chiese: "Ma quando Viaggi dove vai?"
"Vado a trovare la Guardiana delle Anime!" Le rispondevi tutta contenta. Ogni volta riportavi nuovi e bellissimi ricordi di mondi incantati e momenti passati con Lei. Non eri l'unica, Eloim fu custode di altri grandi nella storia, ma tu eri solo una bambina. A te interessava solo passare del tempo con lei. Era un angelo femminile, con tante ali piumate sulla schiena, candide come i suoi occhi. L'espressione benevola. Quando gliela descrivesti, tua nonna ti disse: "Ah ma io la conosco! Tu non lo sai, ma quando tua mamma ti aspettava, un demone l'aggredì. Se siete salve tutte e due lo dovete solo a lei". Dice anche che non è un caso: la Guardiana protegge per tutto il ciclo della reincarnazione e i suoi protetti sono destinati a grandi cose. Se è così nel tuo destino c'è qualcosa di grande ma anche di spaventoso e davanti a te, se ci pensi, avverti solo la morte. Mentre accanto a te c'è la vita e c'è anche Lei, con tutto l'affetto che ti può dare. Non hai mai provato tanto calore e un amore così puro. Non hai sorelle ma vorresti che Eloim lo fosse. Ed è a Lei che pensi quando passi sotto al glicine in fiore.
Quest'anno è fiorito prima e i suoi fiori a grappoli tingono di viola la triste via che costeggia l'isolato.
Ti fermi un attimo ad ammirarli e ti si allarga il cuore a ripensare ad un altro mazzo. Quello che cogliesti per Eloim durante una delle vostre gite.
Eri triste perché quel giorno non avevi potuto farle alcun regalo. Anzi, riuscivi sempre a metterti nei guai.
Quel giorno avevate litigato e per farti perdonare avevi deciso di farle un regalo. Stavi raccogliendo un bellissimo mazzo di fiori quando il Demone che aveva attentato alla tua vita era tornato e voleva vendicarsi. Ti aveva chiesto di Eloim ma tu ti eri rifiutata di parlare. Eri scappata via dopo avergli lanciato i fiori in faccia e lui ti aveva inseguito furente. E aveva fatto seccare tutto, sicché tu non avessi più fiori da lanciare. Solo il tempestivo intervento di Eloim ti aveva salvato. E il mostro era battuto in ritirata.
Solo allora le avevi gettato le braccia al collo strillando il suo nome: "Eloim!" Lei aveva ricambiato. "Fiamma! È tutto a posto, stai tranquilla, è tutto finito". Ti portò via.
Il giorno dopo, quando tornati da lei e vedesti quella desolazione, ricominciato a piangere. Era tutta colpa tua. "Ehi, cosa c'è?" Quando riuscisti a spiegarle cosa era successo era scoppiata a ridere divertita. "Ma quei fiori possono ricrescere. Anche subito, devi solo volerlo. Pensa a tutte le cose più belle e vedrai che torneranno". Ti promise con dolcezza.
Avevi provato, ma non c'eri riuscita. Così ti aveva aiutato Lei, infondendoti speranza laddove veniva meno. Con il suo aiuto la natura tornò splendida come prima e tu, con il tempo, eri tornata a sorridere.
Torni al presente e ti ritrovi davanti la matricola di prima con un grappolo di fiori di glicine in mano. "Ho visto che li stavi fissando, ho immaginato che ti piacessero". Spiega con lo stesso sorriso di prima, tendendoti il grappolo. La ringrazi imbarazzata e lei si presenta: "Mi chiamo Alba".
"Fiamma". Vorresti dire altro ma arrivano Kaboom, Vallyasalutare e Fuocosquilibrato, tre cafone che prendono a schernirla con epiteti poco carini sulla sua sessualità. Sono alcune ammiratrici di Er Mortadella. Tu di loro non hai paura e le scacci. Sono solo delle fifone che basta niente per mandarle via.
Prima di andarsene però le tre hanno giurato vendetta. E in breve si sparge la voce che la matricola sia attratta dalle donne. Solo i più idioti ci credono. E tristemente sono di più degli intelligenti. Ti batti a spada tratta per aiutarla, mentre lei sopporta e tace. Finge che non le importi ma non è così e tu lo senti. Impari a conoscerla ma è come riconoscerla. La senti vicina come nessun altro, come se tu portassi una traccia di lei in te e viceversa. Che vi siate già incontrate in una vita precedente? Non lo sai. In compenso però non hai più sognato Eloim. E non vuoi più vederla. Hai ricordato il seguito di quella vicenda. Avevi dodici anni. "Devi andare via. Il mio mondo è troppo pericoloso per te. Fidati, è meglio così". "È per via del Demone?"
"Sì".
"Non ho paura".
"Io sì".
"Possiamo affrontarlo!" Avevi esclamato forse influenzata da qualche film fantasy. Ma Eloim ti aveva guardato inorridita. "Questo non è un gioco ed è ora che tu te ne vada". Non ricordavi il resto ma sapevi che avevate litigato. Da allora ti eri sentita presa in giro e la sensazione di qualcosa di grande nella tua vita era scomparsa. Avevi rifiutato il destino dato da lei. Avevi deciso che non te ne importava più nulla e per anni avevi finto che non fosse accaduto nulla. Tuttora preferivi aiutare Alba che inseguire un fantasma. Andate al parco per svagarvi un po', è stata una settimana pesante a causa delle tre cafone e Alba è provata. Adesso però sembra meno fuori posto che all'università.
Stai cercando di convincerla a inoltrare una denuncia per diffamazione. Ma è difficile.
È il quindici maggio, l'anniversario della fine della vostra amicizia e questa data ti pesa. Persino la tua nuova amica se ne accorge e ti chiede perché. Le racconti dei tuoi viaggi di bambina e la tua amica impallidisce. Improvvisamente tutto attorno a voi secca come quella volta. Qualcosa colpisce Alba e lei crolla a terra come un sacco di patate.
Strilli il suo nome.
"Tutti questi anni e urli ancora come una mocciosa". Riconosci la voce, riconosci quella persona. Non è cambiato di una virgola.
"Tu!"
"Ciao, Fiamma". Ti saluta il Demone. La ferita all'occhio infertagli da Eloim attraversa quella parte come una linea dritta. Talmente dritta che pare fatta col righello. Ora non hai tempo per pensarci. "Che cosa hai fatto ad Alba?"
"L'ho solo addormentata". È con te che vuole parlare. Vuole che tu gli dica dove si trova Eloim. Vuole sfigurarla e farla soffrire come lui ha sofferto a causa sua. Anche se la odii non parli. Anche volendo non sai dove sia. "Ti do tre giorni di tempo, allo scadere dei tre giorni ti ucciderò". Dopodiché scompare.
Ci hai provato in tutti i modi a scacciare quella minaccia. A ricacciarla nei meandri della tua mente però non ci riesci. Non puoi mettere a repentaglio la vita del tuo amato. Passi con lui i momenti più belli, lo ami come non lo hai mai amato. Mentre affetti le carote per la cena, lui si accorge che qualcosa ti turba ma campi scuse in aria. Queste sono cose in cui lui non deve entrare. Appena lo pensi ritrovi Eloim in te stessa, nelle parole che dici. E te ne stupisci, trasalisci, ti porti la mano alla bocca. Solo ora che avverti il pericolo incombere su di te come una mannaia senti il bisogno di fare tutte quelle cose che non hai fatto finora. Adesso riesci a comprendere la paura che ha portato Eloim a scacciarti e in cuor tuo ti senti di perdonarla.
Dovresti tremare di paura e infatti lo fai, ma sei anche determinata a porre fine a questa storia. Hai visto bruciare Eloim. Il Demone ti aveva attaccato un'ultima volta, approfittando di un tuo momento di solitudine, a tredici anni. Ed Eloim si era sacrificata al posto tuo. Di lei ricordavi ancora quella pioggia di piume e le lacrime che avevi versato. Le avevi urlato che era una stupida. E adesso la stupida sei tu perché non c'è nessuno da cercare, nessuno da invocare. E le tue ali non riusciranno mai a sostenerti come quelle di Eloim. Tu sei solo umana, ma adesso hai qualcosa da perdere anche tu. Hai il tuo fidanzato e hai anche la tua famiglia e Alba. Loro contano su di te. Se puoi proteggerli lo farai. Adesso sai che cosa muoveva Eloim per tutti questi secoli, ma te l'ha insegnato Alba. E di questo le sarai sempre grata.
La chiami, almeno lei deve sapere la verità. E glielo confessi tra le lacrime: "Cosa stai dicendo, Fiamma?" Chiede spaventata dall'altra parte della cornetta.
"La verità, c'è una cosa che devo fare e..." Hai provato a inventarti una balla ma non ce l'hai fatta.
Le dici che cosa succede. Lei di queste cose ha paura ma ti ascolta. Cerca di dissuaderti. Niente da fare. Per questo quella sera compi un ultimo Viaggio Astrale. Ricordi come si fa e ti sorprendi che ti riesca così bene.
E' trascorso solo il primo giorno ma la trappola la conosci e la fiuti. Ti ucciderà comunque. Forse era questa la cosa grandiosa a cui eri destinata e se questo è il tuo destino lo accetti volentieri. Perché tu non sei più una larva e questa profezia parla di te. Ti accompagna da più vite e adesso sai perché. Te la ripeti tra te e te per darti coraggio e alla tua bocca suona come un incantesimo: "Verrà un giorno in cui il ciclo della vita e della morte si estinguerà e la giovane larva in una farfalla si trasformerà".
Il Demone è lì nel parco e ti dà le spalle ma tu lo sai che ti sente. Un predatore come lui lo sa.
"Finiamola con questa pagliacciata". Esordisci con voce più ferma di quanto credessi. Lui si gira e ti accontenta: "Se proprio devo". Si avventa su di te ma tu sei forte, adesso. Adesso ai suoi colpi rispondi, sono la rabbia e la voglia di proteggere, restare viva a spronarti. Dai volti dei tuoi cari trai la forza per ribattere. Come altre volte.
Mentre combatti il paesaggio muta e ora tu sei uomo, e sei bambina, e sei guerriero, tutte le tue vite si manifestano come lampi. E in ognuna c'è sempre questo demone e tu sei la larva che tutte le volte deve sfuggirgli. Adesso vai incontro al tuo destino, perché anche una larva ha le tenaglie ed è ora di usarle. Il mostro non si fa intimidire, anzi pare che la lotta lo faccia sorridere. Ti rivela che ha posto sulla tua strada degli ostacoli. OrticaAltizzosa per distoglierti dalla realtà e Kaboom, FuocoSquilibrato e Valliasalutare per allontanarti dalla tua nuova amichetta. Perché tu più sei da sola più sei vulnerabile.
Ammette di averti sottovalutato, stavolta sei diversa. Gli pianti un piede in petto e ti dai lo slancio per allontanarti. Ruzzoli a terra ma ti rialzi, provata. Stavolta non hai paura dei suoi poteri e se sono tutti qui allora non sono niente. Anzi, lo devi ringraziare perché senza di lui e i suoi tirapiedi non avresti mai saputo quanto sei forte. Era questa la lezione che dovevi imparare.
Il Demone ha comunque la meglio. Ti afferra per il braccio e ti solleva. "Hai perso, bruchino". E spalanca le fauci irte di denti aguzzi.
Ti dimeni terrorizzata. Annaspi, cerchi di liberarti ma non hai più forze, sei stanca e non sei abituata a combattere.
Fa per mangiarti quando scorge qualcosa alle tue spalle. "E tu che cosa vuoi?" Giri la testa da quella parte e vedi Alba.
Il mostro le lancia un fulmine d'energia e la prende in pieno. Alba grida e cade a terra e non si rialza più.
Strilli il suo nome e lotti con più forza.
"E ora torniamo a noi". Senti dire al mostro. Ti giri verso di lui e con la mano libera e i piedi prendi a tempestarlo di calci e pugni, di insulti e minacce. La rabbia ti accende. Lui ridacchia divertito, adora quando fai così, sei più viva che mai e la tua carne diventa ancora più saporita. "Aspetta". Senti dire alle tue spalle. Il Demone si ferma di nuovo e ti lascia di nuovo roteare per vedere. Alba si è rialzata e tiene la testa bassa. Non ti è mai sembrata più fragile come in questo momento. "Scappa, Alba!" Le gridi.
"No. Hai fatto tanto per me e ti ringrazio di cuore, adesso lascia che sia io a fare qualcosa per te". Sorride e finalmente rialza la testa e una folata di vento sposta finalmente la frangetta, scoprendone gli occhi luminosi. Un'espressione piena di speranza alberga sul suo volto. E tu la riconosci quell'espressione. Solo una persona può sorridere a quel modo.
Il vento si agita mentre da lei si espande la luce. Dal suo corpo si dispiegano quattro grandi paia d'ali piumate.
"Eloim". Mormori sorpresa e commossa. Era sempre stata accanto a te...
Ti liberi con dolcezza dalla presa del Demone e corri incontro alla tua amica che spalanca le braccia. Le ali si dispiegano sulla tua schiena. "Eloim!"
Adesso hai le ali e puoi volare anche tu. E batti quelle ali con tutta la tua forza, per afferrare quella mano tesa verso di te.
   
 
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