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Autore: Andrea Micky    15/02/2020    0 recensioni
[star vs the forces of evil]
Quando la serie di Star era ancora inedita in Italia realizzai questa storia, che incrocia la serie originale con l'anime di Mazinga Z, di cui all'epoca facevo la collezione in DVD.
STAR VS THE FORCES OF EVIL and relative characters are copyright of DISNEY
Genere: Fantasy, Science-fiction, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Materializzazione di un robot prodigioso
by Andrea Micky

Gli studenti della Echo Creek Academy stavano lasciando l'edificio scolastico, quando arrivarono alcune persone che si misero a distribuire dei volantini.
Incuriositi, Marco e Star ne presero uno e vi lessero che nel week-end ci sarebbe stata una fiera dedicata agli anime giapponesi.
“Cosa hanno di speciale le anime dei giapponesi?” chiese Star.
“Gli anime di cui si parla nel volantino, sono i cartoni tipici del paese del sol levante” le spiegò marco.
In quella, Jackie Lynn Thomas sfrecciò col suo skateboard ed afferrando uno dei volantini dichiarò “Fantastico! Penso proprio che andrò alla fiera”.
“Anche a te piacciono i cartoni giapponesi?” le chiese Star.
“Beh, da piccola guardavo i Tascablémon, ma adesso sono una fan de L'attacco dei Ciclopi” spiegò Jackie.
Udendo quelle parole, Marco deglutì: aveva visto un paio di puntate dell'anime in questione e la cruenza delle scene lo aveva fatto dare di stomaco per un'intera notte.
“Forse alla fiera ci andremo anche io e Marco” disse Star, per spianare la strada al suo amico.
“Allora ci vedremo là” augurò Jackie, prima di sgommare via.
E non appena la ragazza ne fu andata, Marco si riscosse dal suo torpore e dichiarò “Star, per poter impressionare Jackie, entro sabato devo diventare un appassionato di anime!”.
“Una pubblicità in TV ha detto che in questo periodo, allegate ad alcuni quotidiani, ci sono le riedizioni in DVD di varie serie animate giapponesi. Puoi cominciare da lì” propose Star. 

Quella sera, i coniugi Diaz videro Marco e Star seduti sul divano del soggiorno, illuminati dalla luce del televisore.
“Cosa state guardando, ragazzi?” chiese Mrs. Diaz.
“Zetazinga, un anime realizzato nel 1972 e che ha avviato il genere dei robot giganti” rispose Marco, senza particolare entusiasmo.
“Ed é bello?” chiese Mr. Diaz.
“Diciamo di si...se sorvoliamo sull'animazione datata, sulle trame stra-semplici e altre inezie simili” sbottò Marco.
Star, che in quel momento stava leggendo il manuale di istruzioni della sua bacchetta, annunciò “Ehi Marco, ho trovato un incantesimo che permette di materializzare i disegni”.
E recitando la formula magica “Oggetto su carta diventa vero!”, Star colpì con un raggio il ritratto che era appeso dietro di lei, materializzando così un mulo, che si mise a correre per la stanza scalciando furiosamente, costringendo Star e Marco a intervenire.
E a causa di quel parapiglia improvviso, nessuno dei 2 notò che, sul ramo di un albero del giardino, Buff Frog stava svolgendo le sue solite attività di spionaggio.

Accompagnato da Toffee, Ludo si recò al laboratorio del Dr. Hidoi e quando i 2 malvagi raggiunsero lo scienziato, Ludo gli chiese “Il vostro nuovo robot é pronto?”.
Con un gesto cerimonioso, Hidoi dichiarò “Certamente: ammirate, in tutta la sua maestosità...Grecus”.
I 2 visitatori alzarono lo sguardo e videro un gigantesco automa con le sembianze di un robusto centurione in armatura, una testa nera semisferica con 2 minacciosi occhi rossi ed una lama violacea al centro della fronte e 2 palle da demolizione chiodate al posto delle mani.
“Meraviglioso!” ammise Ludo.
“Ma sarà in grado di combattere adeguatamente?”  chiese Toffee. “Vedrete coi vostri occhi che Grecus é imbattibile” assicurò lo scienziato. 
In quella, il Mostro-Mosca arrivò di corsa, dichiarando “Padrone, Buff Frog ci ha informati che questo week-end Star Butterfly andrà ad una fiera”.
“E allora sarà quello il momento in cui attaccheremo” dichiarò Ludo, sfregandosi le mani.

Visto che alla fiera ci sarebbero stati numerosi cosplayers, Marco ebbe un'idea per i costumi: lui indossò la sua divisa da karateka, mentre Star indossò il suo abito da principessa.
Quando poi fu il momento di uscire, Marco notò che Star aveva con se una piccola cornice e le chiese “E quello cos'é?”.
“Beh, l'anime di Zetazinga mi ha ispirato a creare un mio robot gigante personale” spiegò la principessa mostrando la sua opera, che raffigurava un robot con le fattezze di Star, dotato di una  placca rossa a forma di stella sul petto.
“Hai una bella fantasia” ammise Marco, leggermente inquieto all'idea di Star ai comandi di un robot gigante.

Una volta giunti alla fiera, Marco e Star notarono che vi erano molti partecipanti, ma non si resero conto di essere spiati da Ludo e dai suoi tirapiedi.
“Vista l'abbondanza di umani travestiti, sarà più vantaggioso tentare una manovra furtiva, anziché il solito attacco diretto” stabilì Toffeee.
“É chiaro per tutti? Modalità furtiva” ordinò Ludo.
“Modalità furtiva” rispose Buff Frog, facendo il saluto militare. E senza dire altro, i tirapiedi di Ludo si mischiarono tra la folla.

Star e Marco stavano gironzolando tra i vari stand, quando vennero circondati dai nemici.
Orsocorno stava per scippare la bacchetta a Star, quando un ragazzo lì vicino esclamò “Ehi amico, hai un costume veramente realistico”.
“Perché non hai visto quest'altro” obbiettò un altro ragazzo, indicando il bicefalo rosa.
Per farla breve, tutti gli sgherri di Ludo furono scambiati per dei cosplayer e finirono assediati dagli ammiratori, venendo perciò costretti a rimandare il loro attacco.
Solo Buff Frog sfuggì a quell'assedio imprevisto.

Buff Frog stava valutando il momento adatto per colpire, quando notò che la bacchetta di Star giaceva abbandonata su di un tavolo.
Con eccezionale rapidità, il rospo se ne impadronì, ma proprio quando stava per fuggire, una bambina bionda protestò “Ehi tu, quella bacchetta originale di Stickercatcher Shizuka é mia”.
E proprio nel momento in cui Buff Frog capì di aver rubato un semplice giocattolo, la bambina gli sferrò un violento calcio al ginocchio, facendolo crollare in preda al dolore.
E mentre recuperava il maltolto, la bambina sbottò “Non sono certo venuta fin qui da Mellowbrook per farmi derubare”.

Star e Marco raggiunsero lo stand de “L'attacco dei Ciclopi” per rintracciare Jackie, quando un altoparlante annunciò “Se guardate il palco centrale, vedrete i cosplayer migliori della fiera”.
E tutti volsero lo sguardo verso il palco centrale, su cui gli sgherri di Ludo salutavano con aria imbarazzata.
“Star, quelli sono i complici di Ludo” avvertì Marco.
“Andiamo all'attacco, allora” incitò Star, correndo verso i suoi nemici che, perso l'effetto sorpresa, fecero altrettanto.
E sotto lo sguardo incuriosito dei presenti, Star e Marco diedero il via ad una nuova battaglia contro i loro nemici.
“Ma precisamente, di che anime stanno mimando il combattimento?” chiese uno degli spettatori ad un suo amico.
“Credo si tratti del remake di Executioner Moon, anche se la biondina dovrebbe essere pettinata coi codini” ipotizzò l'altro.

Ludo e Toffee erano seduti sotto un albero in attesa di notizie, quando videro i loro sottoposti fuggire di corsa dalla fiera, inseguiti da Star e Marco.
Capendo che le cose volgevano (come di consueto) al peggio, Ludo agitò il suo scettro, ordinando “Grecus, aiutaci!”.
Ed ecco che un gigantesco varco dimensionale si aprì, facendo arrivare il terribile robot Grecus.
La scena venne seguita da tutti i partecipanti alla fiera e uno di loro ammise “Non so chi siano quei tipi, ma usano dei trucchi veramente fantastici”.

Con passo pesante, Grecus si avvicinò alla fiera ma Star gli andò incontro, decisa a combattere.
“Folgori rosa fulminanti” recitò la principessa, sparando numerose piccole saette con la sua bacchetta verso il gigantesco robot.
Ma Grecus non risentì minimamente dell'attacco e lanciò verso Star una delle sue palle da demolizione chiodate, che era collegata al suo braccio da una robusta catena; l'impatto fu devastante e la ragazza volò diversi metri più in là, finendo dietro ad alcuni cespugli.
Ludo osservò soddisfatto la scena ed esultò “Stavolta é fatta davvero”.
Ancora stordita dalla botta, Star si chiese “Come posso fermare quel robot? Mi serve qualcosa di altrettanto grosso”.
E fu in quel momento, che lo sguardo le cadde sul disegno del robot da lei realizzato e che aveva ancora con sé....

Grecus si avvicinò ai cespugli dietro ai quali si trovava Star, quando una luce improvvisa risplendette; e subito dopo, il robot venne colpito da un grosso avambraccio volante, che lo buttò a terra.
“Impossibile! Star Butterfly non può fare una cosa simile” protestò Ludo.
“Ma Starzinga si!” obbiettò la principessa di Mewni, a bordo di un robot gigante che la raffigurava.
“Star ha materializzato il suo robot” capì Marco.
“Grecus, distruggi quella...cosa e recupera la bacchetta!” ordinò Ludo, agitandosi come un forsennato.

Starzinga e Grecus si squadrarono per alcuni secondi e quest'ultimo cominciò a ruotare le braccia, per poi scagliare le sue micidiali palle demolitrici verso l'avversaria.
E Starzinga non solo schivò il colpo, ma riuscì ad afferrare le catene del suo avversario tirandolo così verso di sé, per poi colpirlo con un destro micidiale.
“Vai così, Star!” incitò Marco.
Ma nonostante il colpo ricevuto, Grecus passò al contrattacco e ribatté con un destro altrettanto formidabile; Starzinga crollò a terra, ma da lì riuscì a fare lo sgambetto al suo avversario facendolo cadere, mentre si rialzava.
Ma con un'azione fulminea, Grecus avviluppò una delle sue catene intorno alle caviglie di Starzinga buttandola nuovamente a terra, per poi rialzarsi rapidamente e ruotare velocemente su sé stesso come un lanciatore olimpionico.
“Continua così, Grecus” incitò Ludo.
Ad un certo punto, Grecus mollò la presa facendo volare Starzinga in aria; ma grazie ai razzi nei suoi piedi, il robot della principessa riuscì ad atterrare dolcemente a terra.
Ma durante tale azione, Grecus avviluppò entrambe le sue catene alle braccia di Starzinga bloccandola, per poi lanciarle contro la lama che si trovava al centro della sua testa.
“Alito Ciclonico” ordinò la principessa di Mewni, mentre dalla bocca del suo robot uscì un forte vento, che corrose completamente l'arma nemica.
“Pugni a Missile” ordinò poi Star, sparando in alto gli avambracci del suo robot, liberandoli così dalla presa di Grecus.
“Vampata Stellare” gridò Star, mentre dalla placca sul petto di Starzinga veniva sparato un raggio ad alta temperatura, che colpì in pieno Grecus; questi si fece schermo con le braccia, ma il suo rivestimento esterno cominciò a sciogliersi.
Messo alle strette, il robot attaccò nuovamente con le sue palle chiodate, ma Starzinga le colpì coi raggi laser emessi dai suoi occhi, distruggendole.
“Finiamola qui col Mega Missile” stabilì Star, mentre dalla pancia del suo robot veniva sparato un grosso missile, che colpì in pieno Grecus bucandogli il ventre.
Subito dopo, Starzinga sparò entrambi i suoi pugni contro il nemico, facendolo volare lontano ed atterrare proprio su Ludo e i suoi scagnozzi.
“Perché finisce sempre così?” brontolò il piccolo tiranno, prima di essere schiacciato.
A quel punto, Starzinga sparò un nuovo Mega Missile, che distrusse definitivamente Grecus; e la forza dell'esplosione fu tale, che Ludo e i suoi volarono via alla velocità della luce.
E soddisfatti dello scontro a cui avevano assistito, tutti i partecipanti alla fiera si misero ad applaudire fragorosamente.

Qualche giorno dopo, i Diaz erano appena rincasati, quando trovarono Star e Marco seduti sul divano del soggiorno, intenti a guardare con interesse un DVD della serie di Zetazinga.
“Ma non avevi detto che quel cartone era noioso?” domandò Mrs. Diaz al figlio.
“Beh, é successo qualcosa che me lo ha fatto rivalutare” ammise Marco, scambiando un'occhiata d'intesa con la sua amica principessa da un'altra dimensione.

FINE


SCENA ESTESA (Dedicata al mio amico King Flurry 51)
Questa é la stesura integrale della scena in cui Ludo e i suoi vengono sconfitti, che ho dovuto tagliare perché appesantiva troppo la narrazione.

A quel punto, Starzinga sparò un nuovo Mega Missile, che distrusse definitivamente Grecus; e la forza dell'esplosione fu tale, che Ludo e i suoi vennero sparati in aria.
“Il Dr. Hidoi ci aveva assicurato che il suo robot era imbattibile” protestò Ludo.
“Se qualcuno avesse analizzato meglio la situazione, non sarebbe finita così” brontolò Buff Frog.
“Io sono un esperto d'efficienza del male, non un indovino” ribatté  Toffee.
“E ora dobbiamo ripartire alla velocità della luce!” dissero in coro gli sgherri di Ludo, mentre l'intero gruppo di malvagi volava via, fino a diventare un puntino in lontananza.
E soddisfatti dello scontro a cui avevano assistito, tutti i partecipanti alla fiera si misero ad applaudire fragorosamente.
“Uno scontro davvero emozionante” ammise un ragazzo travestito da ninja, senza smettere di applaudire.
“Già! E l'imitazione finale del Team Missile dai Tascablémon é stata la ciliegina sulla torta” ammise un altro, vestito come uno dei personaggi in questione.

   
 
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