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Autore: Andrea Micky    16/02/2020    0 recensioni
[star vs the forces of evil]
Questa storia mi é stata ispirata dalla scena in cui Star insegna a suo padre come funziona il water, vista nella prima stagione della serie.
STAR VS THE FROCES OF EVIL and relative characters are copyright of DISNEY
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avventura nelle fogne
by Andrea Micky

Per l'ennesima volta in pochi minuti, l'acqua scivolò giù per lo scarico gorgogliando, sotto lo sguardo vigile di Star. 
“Star, vuoi finirla?” le domandò Marco.
“Non posso farne a meno: il mistero dell'acqua del water mi affascina” spiegò la principessa di Mewni, senza distogliere lo sguardo dal punto che fissava.
“Non c'é nessun mistero su dove finisca quell'acqua: defluisce semplicemente nello fogne, come ti confermerà qualsiasi libro di questo pianeta” insisté esasperato Marco.
“Domani ne consulterò uno, allora” stabilì Star.

La sera dopo, quando Marco andò in bagno, trovò nuovamente Star davanti al water, in posizione d'attacco.
“Adesso che stai facendo?” le chiese rassegnato il ragazzo. “Sssstt! Loro potrebbero sentirti” bisbigliò la ragazza. “Loro..chi?” domandò Marco.
“Gli esseri che vivono nelle fogne: mutanti, civiltà sotterranee e alligatori albini” spiegò Star, allungando al suo amico un libro intitolato “Cosa c'é veramente nelle fogne”.
Marco si mise a sfogliare il libro e commentò “Secondo gli autori, bisognerebbe sganciare una bomba nelle fogne, (udendo quelle parole, Star materializza una bomba lunga e sottile e la scarica nel water) ma io penso che basterebbe una camicia di forza per tutti loro”.
“Ah, quindi le cose che hanno scritto nel libro non sono vere?” domandò Star, con un sorriso forzato.
“No, perché?” volle sapere Marco, squadrandola.
In quello stesso istante si udì un fragoroso boato, la terra tremò e dalle finestre delle case adiacenti uscirono dei violenti getti d'acqua.

Quando rincasarono il giorno dopo, Star e Marco erano in compagnia di Alfonso e Ferguson; il quartetto stava per raggiungere casa Diaz, quando videro alcuni operai dell'azienda idrica fuggire via urlando.
“Ehi, che sta succedendo?” chiese Marco, afferrandone uno per il braccio.
“A-abbiamo visto un mo-mostro sp-spa-spaventoso che sia a-aggirava ne-nelle f-fogne” balbettò l'operaio, prima di riprendere veloce come il vento la sua fuga.
“Lo sapevo! Allora non ho combinato un disastro” esultò Star.
“Per favore Star: non esistono mostri delle fogne...almeno in questa dimensione” replicò Marco.
“Invece ce n'é uno proprio sotto casa tua. E io lo catturerò” dichiarò Star, sfoderando la sua bacchetta magica.
“Veniamo anche noi con te” si offrì Ferguson.
“E perché?” volle sapere Marco.
“Perché scatteremo una foto al mostro, la venderemo a qualche rivista e diventeremo ricchi e famosi” spiegò Alfonso.
“Ma non possiamo avventurarci nelle fogne: é pericoloso e non siamo attrezzati, per non parlare delle malattie che potremmo prenderci” insisté Marco.
E senza dire nulla, Star lanciò un incantesimo sul gruppo, rivestendolo con delle tute grigie, dei guanti neri e una maschera protettiva sul viso.
“Ehi, che bei completini!” commentò Ferguson.
“Come no. Sembriamo le guardie del Riformatorio di Sant'Olga per Principesse Ribelli” si lasciò sfuggire Marco, facendo così urlare Star dal terrore.

Usando la bacchetta di Star come torcia, il gruppetto si avventurò nelle fogne.
“Ragazzi, questo posto é veramente disgustoso” sentenziò Marco. “Hai ragione, amico” concordò Alfonso.
“Io invece sono eccitata, perché sto visitando il posto dove finiscono le cose che voi umani scaricate con lo sciaquone” ammise Star.
“E tu cosa ne pensi, pancia?” domandò Ferguson al suo stesso ventre.
“Penso che l'odore di questo posto assomigli molto a quello della tua biancheria sporca” rispose la pancia doppiata del ragazzo.
“Ma davvero?” domandò Ferguson che, completamente preso dal suo monologo, non notò che il gruppo stava andando avanti senza di lui.
E sopratutto, non notò le 2 zampe che spuntavano dall'ombra per ghermirlo.

Star, Marco e Alfonso stavano avanzo nell'oscurità, quando l'urlo di Ferguson risuonò nelle gallerie.
“Sembrava la voce di Ferguson” disse Star.
“Perché, non é più con noi?” chiese Marco.
“No, é rimasto indietro” spiegò Alfonso, mentre correva verso il punto da cui proveniva il grido.
Invertendo la marcia, il trio raggiunse presto il punto in cui Ferguson si era fermato, ma del loro amico non c'era più traccia.
“Il mostro ha preso Ferguson” gemette terrorizzato Alfonso.

Star si mise ad ispezionare il terreno, quando nell'aria risuonò una specie di trimbulio (NDA: verso tipico del coccodrillo).
“Questo é il mostro!” esclamò la principessa.
“Proveniva da quella parte. Andiamo” esortò Marco.
Correndo a perdifiato, il trio raggiunse una biforcazione e mentre s'interrogava sulla direzione da prendere, il verso di prima risuonò nuovamente nell'aria.
“Proveniva da destra” disse Alfonso avviandosi verso la galleria in questione, ma Star lo afferrò per un braccio, fermandolo proprio nel momento in cui una lastra di metallo a cui erano fissati dei coltelli piombava a terra.
“Era una trappola” esclamò sorpreso Marco.
“Già. E l'eco ci ha depistati, in quanto il ruggito viene in realtà da sinistra” spiegò Star, tendendo le orecchie.
“Abbiamo a che fare con un mostro intelligente, allora” riconobbe Marco.
“Mamma mia!” gemette Alfonso, tremando come una foglia.
“Dobbiamo affrontarlo, se vogliamo liberare Ferguson!” dichiarò coraggiosamente Star, avviandosi verso la galleria di sinistra.

Una volta percorsa la galleria, i 3 ragazzi si ritrovarono in un punto in cui il condotto fognario era completamente sommerso dall'acqua.
“E adesso che facciamo?” chiese Marco.
“Deve esserci un passaggio da qualche parte. Dividiamoci e cerchiamolo” suggerì Star.
La proposta non garbò molto ad Alfonso che però concordò, in quanto (a causa della tensione) aveva un certo bisogno da soddisfare in privato; pertanto, il ragazzo si trovò un angolino appartato, dove riuscì a compiere indisturbato la sua furtiva operazione.
Ma non appena Alfonso ebbe terminato, dall'acqua sbucò fuori una lunga coda che avvolse il ragazzo nelle sue spire e lo trascinò sott'acqua; Alfonso non ebbe il tempo di gridare, ma l'azione produsse un tonfo sull'acqua, che venne udito da Marco e Star.

I 2 amici raggiunsero il punto in cui Alfonso era stato preso e senza esitazione, Star si tuffò in acqua insieme a Marco.
Sott'acqua però la visuale era piuttosto limitata e Star ebbe qualche problema ad individuare il suo nemico, che si stava dirigendo verso una grossa conduttura, stringendo saldamente Alfonso con la coda.
Proprio quando il mostro s'infilò nella conduttura, Star riuscì ad afferrare le mani di Alfonso ed aiutata da Marco si mise a tirare all'indietro, riportando il mostro fuori dal condotto; questi però passò subito al contrattacco e con estrema rapidità, compì alcune complesse manovre subacquee con cui disorientò i 2 ragazzi, per poi travolgerli brutalmente.
Star cercò subito di contrattaccare con le sue mosse di combattimento, ma era palesemente svantaggiata in quello scontro subacqueo (l'acqua la rallentava e attutiva i suoi colpi) e si ritrovò subito in difficoltà; Marco cercò di aiutarla colpendo il mostro alle spalle con una delle sue mosse di karate, ma incontrò le stesse difficoltà di Star e l'avversario lo mise ko con un violento colpo di coda.
Star tentò di usare la magia, ma proprio quando stava per lanciare un incantesimo, il mostro la colpì con la coda, spedendola lontano.
Vedendo la sua amica in difficoltà, Marco (ancora intontito dalla batosta precedente) si lanciò all'attacco, ma il mostro lo mise al tappeto con una zampata e lo portò con sé nel suo covo.

Ferguson era chiuso da diverso tempo in una vecchia gabbia, quando il mostro rientrò nel suo covo, per mettere i suoi nuovi prigionieri sotto chiave.
Quando il mostro gettò Alfonso e Marco nella gabbia, quest'ultimo si riprese completamente e poté finalmente vedere le sembianze del nemico: il mostro delle fogne era un alligatore albino antropomorfo con gli occhi gialli e indossava un consunto vestito rosa, con un grosso fiocco bianco sulla schiena.
A quel punto, il mostro si mise a frugare in un mucchio di rottami da cui estrasse un grosso martello, per poi dichiarare con voce femminile “Adesso vi smantellerò a dovere”.
“Prima dovrai vedertela con me!” dichiarò Star, saltando fuori dalle scure acque fognarie.

L'alligatrice delle fogne si lanciò subito verso Star, ma sulla terraferma la sua velocità era molto ridotta e la principessa di Mewni riuscì a mettere a segno parecchi colpi, che mandarono la sua avversaria a gambe all'aria.
Ma l'alligatrice si riprese quasi subito e con una sferzata della coda fece sbattere Star contro un muro, per poi afferrare un grosso rottame con cui schiacciarla.
“Spire di panna montata immobilizzanti” disse Star rinvenendo improvvisamente e lanciando un incantesimo che rinchiuse la sua avversaria in un grosso cumulo di panna montata.
“Raffica di machete esplosivi” replicò il mostro femmina, mentre la massa di panna veniva squarciata da una serie di coltelli, che esplosero al minimo contatto con qualsiasi altro oggetto.
“Ma tu hai una bacchetta magica!” esclamò Star, la cui maschera era stata in parte rotta da un'esplosione.
“E tu non sei un delle guardie robot del Riformatori di Sant'Olga” ribatté l'alligatrice, sgranando gli occhi.
“Io sono Star Butterfly, principessa di Mewni” si presentò Star. “Io sono la principessa Alligatropia del regno di Reptila” si presentò il mostro delle fogne.
“E cosa ci fai qui?” domandò piuttosto sorpresa Star.
“Beh, ho preso in prestito la carrozza di famiglia per fare una corsa clandestina e il veicolo non ne é uscito bene” spiegò Alligatropia, massaggiandosi la testa.
“E i tuoi ti hanno spedito al Sant'Olga” intuì Star.
“Già, così sono fuggita sulla Terra ma ieri qualcuno ha tirato una bomba nelle fogne e ho pensato che mi avessero trovato” spiegò la principessa rettile.
“A dir la verità, quella bomba l'ho lanciata io per via di una cosa che avevo letto in un libro” ammise imbarazzata Star.
“Non siamo così diverse diverse, allora” replicò sorridendo alligatropia, mentre apriva la gabbia dei prigionieri.
“Questa é proprio da raccontare” ammise Marco, una volta uscito.

In quella, nell'aria risuonò un rumore di passi ed una voce imperiosa disse “La principessa di Reptilia é da questa parte”. “Oh no, sono le guardie del Sant'Olga” gemette Star.
“Mi hanno trovata” disse Alligatropia, mentre estraeva un paio di forbici dimensionali con cui aprì un varco.
“Vai pure. Noi le tratteniamo” la incitò Star.
“Grazie, principessa Butterfly. E scusa per l'equivoco” disse Alligatropia, prima di entrare nel varco.
“Non fa niente. Per certi versi, mi sono divertita” ammise Star sorridendo.
“Anch'io. Dovremo rifarlo una di queste volte” propose Alligatropia, prima che il varco dimensionale si chiudesse.

Improvvisamente uno dei muri venne abbattuto e tra la polvere che si sollevò, apparvero 3 guardie del Sant'Olga.
Il capo-gruppo si guardò intorno diverse volte, prima di chiedere “Dov'é la principessa Alligatropia?”.
“Siamo arrivati qui solo adesso e non abbiamo visto nessuno” rispose Star, mentre Marco e gli altri annuivano in silenzio.
“E voi cosa ci fate qui?” volle sapere la guardia.
“Una ricerca scolastica sullo scolo delle acque” rispose Marco, mentre gli altri annuirono nuovamente.
La guardia del Sant'Olga squadrò il gruppetto per alcuni secondi e sbottò “Bah, dobbiamo continuare altrove la nostra ricerca”.
E senza aggiungere altro, la guardia del Sant'Olga aprì un nuovo varco dimensionale, in cui entrò seguita dai suoi colleghi.

Quella sera, Star era intenta a leggere un libro in camera sua, quando Marco entrò nella stanza dicendole “Star, spero che d'ora in poi non crederai più a quello che leggi in certi libri”.
“Ho imparato la lezione e ora so a quali libri affidarmi” rispose Star, alzando lo sguardo dal libro che leggeva.
“Bene. Ma che stai leggendo?” le chiese Marco.
“Un libro sugli ufo. D'ora in poi, mi dedicherò a questo” annunciò orgogliosamente Star.
“Oh, no!” esclamò Marco, dandosi una pacca sulla fronte prima di svenire.
Osservando quella scena, Star commentò “Poverino! Deve essere un argomento troppo impegnativo per lui”.

FINE

   
 
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