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Autore: Andreina_98    29/02/2020    0 recensioni
Salve a tutti, volevo solo dire che se questa storia vi potrebbe sembrare familiare è semplicemente perché era stata scritto con un mio vecchio account. Essendo stato perso ho deciso di ripubblicarla su questo nuovo aggiustandola un po’. Spero vi possa piacere :)
Lena è una ragazza inglese solare con capelli biondi mossi e gli occhi azzurri di 16 anni. I suoi genitori sono sempre in viaggio per il lavoro così si trasferisce in francia dalla zia. Come sarà la sua nuova vita? Troverà amici e nemici e probabilmente anche il nuovo amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Castiel, Dolcetta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Bip-bip...Guardo la sveglia che segna le 6.40 di mattina e l'inizio della mia nuova vita. Sento dal fondo delle scale mia zia che mi chiama “Tesoro! Scendi che è pronta la colazione.” “Arrivo subito zia” rispondo. 

Mi metto a guardare un momento il soffitto ripensando a tutto quello che è successo in questo periodo: al trasferimento, al mio cambio di vita, al fatto di aver lasciato tutti i miei amici a Londra e lui... soprattutto lui. Alex...il ragazzo che amavo ma che ho lasciato perchè non riuscivo a sostenere una relazione a distanza. Siamo rimasti comunque in ottimi rapporti e infatti per mia consolazione ha promesso che per le vacanze invernali sarebbe venuto a trovarmi. Ah si, scusate se ancora non mi sono presentata, che sbadata ahahahah...Be il mio nome è Lena Ivans, ho 16 anni e sono di origine inglese. Essendo che i miei genitori non sono mai a casa per via del loro lavoro mi sono trasferita in Francia e d’ora in poi vivrò con Isabella che sarebbe la sorella di mio padre fino al compiere della maggiore età, ovviamente tornerò nella mia città natale per le vacanze. Oggi sarà il mio primo giorno di scuola qua e frequenterò il Dolce Amoris. Mia zia ha detto che è un bel liceo e che mi troverò sicuramente bene...almeno così pensa lei. Io lo spero tanto, sono una ragazza timida e questo è stato sempre un problema da quando sono piccola per quanto riguarda relazionarmi in fretta con gli altri.

Mentre continuo a pensare a tutto questo mi torna un lampo di lucidità, scatto in piedi e corro ad aprire l’armadio, oggi ho deciso di indossare dei jeans aderenti a vita alta, una maglia smanicata bianca è una camicia a scacchi bianchi e grigi legata in vita. Ovviamente devo mettere la spilla d’orata con le iniziali D.A della scuola sulla mia tracolla. Dopo essermi vestita vado in bagno a rinfrescarmi il viso e truccarmi. Un po’ di eyeliner nero e un pò di matita nella rima inferiore degli occhi, spazzolo la mia folta chioma bionda e prima di scendere prendo la borsa con il libri. Appena arrivo in cucina trovo mia zia seduta al tavolo che mi aspetta per la colazione, mi siedo di fronte a lei e inizio a bere il mio caffè-latte “Allora tesoro sei pronta per il primo giorno di scuola?“

“Si dai, ma sono molto agitata”

“Non ne hai motivo cara. Nonostante la tua timidezza sei sempre riuscita a fare nuove amicizie” mi dice sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi di incoraggiamento.

“Spero tanto zia...Oh cielo sono super in ritardo " dico guardando l'orologio della cucina che segna le 7.40, bevo di fretta il mio caffè-latte, saluto la zia e esco di corsa. Inizio a correre e mentre svolto un angolo vado sbattere per sbaglio contro qualcuno cadendo per terra. Appena alzo lo sguardo un po’ dolorante mi trovo davanti un ragazzo alto, magro, con i capelli lunghi fino alle spalle rossi e gli occhi color pece. Noto che indossa una maglia rossa, dei jeans neri strappati, una collana a girocollo e una giacca in pelle del medesimo colore dei jeans.

“Attenta a dove metti i piedi ragazzina”

“Simpatia portami via mi dicono! Mica l’ho fatto apposta eh” controbatto ancora a terra. Il rosso continua a fissarmi finché non scoppia a ridere divertito.

“Cos'hai tanto da ridere tu?” domando infastidita

“Ahahahahah scusa...ahahahaha ma è troppo divertente” Dice mentre mi porge la mano per aiutarmi ad alzarmi. Noto che ha le mani grandi e forti  “Grazie” rispondo semplicemente

“Piacere io sono Castiel. E tu saresti...?”

“Lena, piacere.”

“Sei  nuova di qui vero?”

“Si..ma tu come lo sai?”

“Be hai la spilla con il logo della mia scuola” e mi mostra sul suo zaino la stessa spilla che ho io sulla tracolla “Però non ti ho mai vista, nemmeno alla cerimonia di inizio anno” dice scrutandomi dalla testa ai piedi.

“Hai ragione. Mi sono appena trasferita”

“Capisco..be ci si becca ciao...Lena” mi fa un cenno con la mano e se ne va dalla parte opposta di dove si trova la scuola.

“Aspetta ma la s...” Non faccio in tempo a finire la frase che se n'è già andato. Non ho tempo di stargli dietro e continuo a dirigermi verso la scuola. Nel mentre che corro mi ritorna in mente Castiel, è un tipo strano, ma è anche carino, molto carino...Lena ma che pensi! Non lo conosci neppure dai! Scuoto la testa e inizio a correre più velocemente sapendo di essere già in ritardo il primo giorno di scuola. Finalmente arrivo davanti all’edificio anche se con il fiatone, ma rimango subito a bocca aperta per quanto bella e grande con un cancello in stile romantico pieno di rifiniture, il cortile è immenso a differenza di quello che c'era nella mia vecchia scuola pieno di verde e alberi. Su una panchina, non molto distante dal cancello, vedo una ragazza bionda che fuma una sigaretta con due sue amiche. Alla sua destra c’è una ragazza asiatica con capelli lunghi e neri come la pece intenta a sistemarsi il rossetto, la ragazza invece seduta alla sua sinistra ha i capelli castani legati in una coda alta e porta al collo una macchina fotografica. Dopo qualche minuto di esitazione entro nel grande cortile e in lontananza noto un cagnolino color nocciola venirmi incontro iniziando a farmi le feste

“Ma tu da dove spunti?” dico inginocchiandomi a terra

“Ahahahaha dai smettila di leccarmi la faccia, mi fai il solletico”

“Wof, wof” mi risponde mettendosi a pancia in su “Ti piacciono le coccole eh? Ahahaha” mentre continuo a coccolarlo sento in lontananza una voce chiamare il mio nuovo amico peloso, a quel punto sentendosi chiamare si alza e trotterellando se ne va. Quando mi alzo vedo un ragazzo alto biondo, con gli occhi color ocra che mi fissa in silenzio tenendo in braccio quel piccolo batuffolo

“Piacere, sono Nathaniel per gli amici Nath e sono il segretario delegato. Sei la nuova alunna e sei in ritardo giusto?” mi chiede sorridendo.

“Si, piacere mi chiamo Lena e questo è il mio primo giorno qua, per curiosità che ore sono?” chiedo sconfortata e tesa 

“Le lezioni sono già iniziate da 30 minuti” mi risponde ridendo dato che la mia tensione si vede fino alle stelle “Ma tranquilla, non è un problema almeno hai conosciuto Kiki e comunque saresti entrata in classe in ritardo lo stesso dato che prima ti devo far fare il giro della scuola”

“Kiki?” Domando perplessa.

“Kiki è lui” dice indicando il cagnolino color noce “È il cane della preside e la mascotte della scuola” aggiunge sorridendomi.

“Capisco, be allora è un vero piacere conoscerti Kiki” 

“Wof-wof” 

Senza aggiungere altro seguo Nath dentro la scuola, mi fa vedere tutti i club, la palestra, la mensa e il famoso cortile che, se fuori sembrava grande, dentro era una specie di labirinto. Finito lungo giro mi accompagna davanti alla mia classe: 3F

“Be ora devo andare, spero di rivederti presto Lena”

“Grazie Nath a presto” rispondo arrossendo mentre lo vedo andar via con Kiki. Ed eccomi qua, da sola davanti alla porta...Dopo un grande sospiro e qualche istante di esitazione busso...“Avanti” mi dice una voce femminile. Davanti a me vedo una signorina un po bassetta e paffutella intenta a spiegare una poesia “Piacere di conoscerla signorina, io sono la professoressa Laurent e insegno italiano” mi dice sorridendo.

“Piacere... il mio nome è Lena, Lena Ivans” dico un po’ nervosamente avendo gli occhi della classe puntati tutti su di me. Mi guardo un pò intorno e noto subito due ragazze sedute vicino alla finestra una con i capelli viola e l'altra arancioni che mi guardano sorridendo, un altro ragazzo con i capelli argentati, gli occhi bicolore e vestiti vittoriani seduto dietro di loro concentrato a scrivere su un taccuino

“Bene signorina Lena, vada pure a sedersi...mmmh vediamo...si ok, vada pure a sedersi vicino al signorino Forest” mi dice indicando il ragazzo con lo stile vittoriano. Annuisco per poi dirigermi verso questo ragazzo vedendo che ci sono 3 banchi uno dei quali naturalmente è occupato da lui 

"Posso sedermi vicino a te?" chiedo timidamente, lui a quel punto alza il viso e mi guarda per un pò “Si certo! Tanto penso che il mio compagno di banco verrà in ritardo anche oggi come il solito e poi si può mettere nel banco esterno senza problemi” mi dice sorridendo. Ricambio il sorriso e mi siedo affianco a lui tirando fuori i libri. Essendo che la lezione ormai è alla fine le due ragazze davanti a me si girano verso di noi

“Ciao! piacere di conoscerti io mi chiamo Iris Schiller” mi dice la ragazza con i capelli arancioni tendendomi la mano

“Piacere Lena Ivans” rispondo stringendole la mano, la ragazza con i capelli viola affianco a Iris timidamente dopo un po’ si presenta a sua volta “Ciao...Io sono Violet Woods”

“Piacere Violet” le rispondo sorridendole.

“Violet è timida ma è una bravissima ragazza con un grande cuore” mi spiega Iris.

“Non preoccuparti Violet,  per via di timidezza siamo sulla stessa lunghezza d’onda” le dico e lei si limita a sorridere.

“Mentre lui è Lysandro Forest” indicando infine il ragazzo che al sentire il suo nome alza gli occhi dal taccuino "Piacere di conoscerti Lena, io sono Lysandro come già ti ha detto Iris ma Lys per gli amici. Spero che faremo amicizia”

“Lo spero anche io Lena " mi dice Iris

“Sarebbe davvero bello” sento che sussurra Violet. 

“Mi farebbe molto piacere” rispondo felice.

Al suono della terza ora le ragazze mi dicono che la professoressa non c'è quindi non avremo fatto lezione e che era una buona occasione per fare amicizia, Lysandro decide così di mettere via il taccuino e unirsi a noi nella conversazione. Mi parlano del più e del meno raccontandomi un pò della scuola, di chi la frequenta e sopratutto di una certa Ambra, una ragazza subdola ed egoista che cerca sempre di umiliare i più deboli e, a parer loro, si crede la reginetta della scuola cosa che non è. Mentre continuiamo a conversare entra in classe un ragazzo che mi pare di aver già visto ma non ricordo dove...lo fisso lui e lui fissa me finchè di soppiatto mi alzo dalla sedia e contemporaneamente urliamo “E tu che ci fai qui?!” Indicandoci contemporaneamente “Questa è la mia classe. Sarei io a doverlo chiedere a te”

“Be la fatalità ha voluto che mi mettessero in questa classe” gli dico alzando gli occhi al cielo finché non mi che mi sta guardando male “Quello è il mio posto” dice imbronciato 

“Be non c'è il tuo nome quindi non è tuo e mi posso sedere dove voglio” gli rispondo ottenendo solo una fragorosa risata 

"Perchè diamine anche stavolta ridi?” Gli urlo offesa puntandogli il dito contro.

“Scusa ahaha ma rido ahaha perchè sono divertito. Sei la prima ragazza che mi risponde a tono...ok dai per questa volta ti lascio il banco ma da domani torna a me chiaro?!” Mi risponde asciugandosi una lacrima dall’occhio per il troppo ridere “Comunque stamattina non abbiamo avuto modo di fare una presentazione umana. Io mi chiamo Castiel ragazzina Castiel Blade” facendomi l'occhiolino

“Lena..Lena Ivans piacere di nuovo” rispondo ancora offesa ma allo stesso tempo vittoriosa, mentre gli altri tre non possono fare a meno i ridere "Scusate siete troppo divertenti ma quindi vi siete già conosciuti?” Chiede Iris. 

“Si ci siamo scontrati stamattina essendo che QUALCUNO non guarda dove va” risponde Castiel

“Senti chi parla” ribatto con il viso imbronciato

“Che carini” aggiunge Violet con un tono così alto che finalmente mi permette di sentire la sua voce.

“Cass ma da quando hai un cuore tenero?” chiede Lys ridendo.

“Mai avuto e mai lo avrò caro il mio migliore amico, lo faccio solo perché è il suo primo giorno” dice sedendosi vicino a me nel banco esterno. Passiamo così quell'ora a parlare di noi e scopro che Castiel e Lys sono migliori amici dalla prima liceo, vogliono formare una band, sono più grandi di noi di due anni perchè Castiel è stato bocciato 2 volte e vive a casa da solo perché i suoi genitori come i miei sono sempre in giro per lavoro mentre Lys ha fatto un incidente alle medie che lo ha costretto a casa un anno, finite le medie aveva iniziato a frequentare un liceo che però non faceva per lui è ha deciso di cambiare solo che quando si è trasferito ha dovuto ripartire dalla prima, praticamente ha perso due anni ed è lì che ha conosciuto Castiel. Vive con suo fratello maggiore Leigh e i loro genitori, Iris vuole aprire un grande negozio di botanica tutto suo e Violet vuole diventare una pittrice. Quando è il mio turno spiego di essermi trasferita da mia zia perché i miei appunto come i genitori di Castiel sono sempre in giro per lavoro, la situazione però non è cambiata molto dato che pure mia zia c’è e non c’è. La terza ora vola in fretta e quando suona la campana di inizio ricreazione decidiamo di passarla noi 5 insieme e decidiamo di dirigerci verso le macchinette per prendere qualcosa da sgranocchiare. Iris indecisa su cosa prendere schiaccia un bottone a caso e così si ritrova con una Fiesta, Violet e Lys invece preferiscono prendere qualcosa di più salutare mentre Castiel prende una cola. Io non avendo  portato con me degli spiccioli non posso prendere niente 

"Scusa Lena ma ho speso gli ultimi spiccioli per la mia Fiesta” mi dice tristemente Iris 

“Ma va tranquilla non ha importanza”

“Dispiace anche a me ma porto sempre i soldi giusti per non rischiare di esagerare troppo”

“Anche io faccio come Lys” risponde Violet.

“Tranquilli ho detto, non preoccupatevi...mica muoio se non mangio o bevo ora” dico sorridendo. Sono contenta di aver trovato degli amici così. Ad un certo punto mi ritrovo davanti Castiel che mi mette in mano un panino e una cola

“Tieni” mi dice arrossendo

“G-grazie Castiel” e mi ritrovo a fissarlo come stamattina finchè non sento una voce da oca urlare

“Tuuuuuuuu! Cosa stai facendo con il MIO ragazzo??!!!” Mi giro per vedere chi è e vedo arrivare la stessa ragazza bionda ricciola che stava fumando in cortile stamattina, tutta rossa in viso da quanto è arrabbiata. Quando è a due passi da me inizia a urlarmi contro “Ehi tu! Sto parlando con te piccola ochetta. Devi stare lontano dal mio Castieluccio chiaro???!” 

L’unica cosa che mi vien da fare d’istinto in quel momento è guardare Castiel e vedo che è ancora più incavolato di lei.

“Ma cosa dici Ambra! Dio santo! Come devo dirtelo ancora?! Non mi piacevi, non mi piaci e non mi piacerai mai! Mai capito? M-A-I!” 

Mi metto a ridere quando sento come scandisce le lettere che compongono la parola mai e naturalmente lei mi sente 

“Tu che hai da ridere???” Dopodiché si gira verso Cass cercando abbracciandolo invano dato che il rosso all’ultimo si sposta facendola quasi cadere. 

“Ma tesoruccio non dirai sul serio vero?? Lo sai che sono la tua ragazza e non posso sopportare che tu stia con degli sfigati così e specialmente con una sfigata così” dice mandandomi un'occhiataccia e attaccandosi al braccio di un Castiel esasperato. Sinceramente non mi importa di quel che pensa ma quando sento Violet scoppiare in lacrime e Iris e Lys cercare di consolarla mi sale una rabbia a non finire 

“Ehi tu finta bionda” lei si gira verso di me mollando Cass “Dici a me?”

“Si dico a te idiota! Non mi importa chi sei ma non ti azzardare più a dire cose assurde!

1. Cass non è tuo chiaro?! 

2. se ha scelto di stare con noi forse è perchè non gli piacciono persone mediocri come te.

3. il fondotinta devi sfumarlo e non metterlo come cemento armato!” 

Vedo gli occhi di tutti che mi guardano sbalorditi e mi sento realizzata. Detto questo afferro Cass per la mano e le volto le spalle allontanandomi seguita a ruota da Lys, Iris e Violet che la guardano con occhi sprezzanti. Cass sembra confuso per quella scena e anche per il fatto che lo sto tenendo per mano, ovviamente sento ancora quell'oca di Ambra sbraitare della rabbia ma questa cosa mi rende contenta. Quando usciamo da cortile mollo la mano di Castiel e respiro profondamente finchè Iris e Violet non mi saltano al collo urlando " Sei stata favolosa! le hai tenuto testa fino alla fine Lena! Sei un mito cavolo!”

“E si che mi sembravi una ragazza tranquilla e timida" mi dice Lys ridendo.

“Hai fegato ragazzina. Davvero. Non pensavo le avresti risposto così schiettamente” mi dice Castiel con le braccia incrociate al petto e un sorriso beffardo. 

“Siete miei amici e non sopporto chi tratta male i miei amici.” 

“Ragazzina da quand’è che mi chiami per soprannome?” mi chiede Castiel con quel solito sorrisino

“Non so, mi è venuto spontaneo!” Ribatto tutta  rossa in viso. A quella reazione tutti scoppiano a ridere e alla fine anche io non posso farne a meno. Poco dopo suona la campana di fine ricreazione e ci avviamo tutti in classe. Le restanti ore scolastiche passano tranquille e a fine scuola decidiamo di passare tutti insieme il pomeriggio in città. Andiamo per negozi, al parco, al cinema...insomma in tutti i posti che riusciamo a visitare e devo dire che mi sono divertita molto con loro, mi sono resa conto anche che quando sto vicina a Castiel non so perchè ma il cuore va a mille ma non capisco il perché. Dopo essere andati in tutti quei posti guardò l’orologio e vedo che si son fatte le 22 così decidiamo di andare a casa. 

"Allora a domani e grazie per la bella giornata” dico ai ragazzi

“Grazie a te Lena, ci siamo divertiti parecchio e di certo rifaremo tante altre giornate così” mi dice sorridente Lys mentre vedo Iris e Violet annuire felici.

“Be buonanotte anche a te Cass a domani”

“No aspetta, ti accompagno...tanto casa mia è a due isolati dalla tua quindi devo fare la stessa strada” A sentire quelle parole arrossisco annuendo. Dopo aver salutato tutti ci incamminiamo senza proferire parola. 

“Ma da quanto ti viene dietro Ambra?” chiedo per rompere quel silenzio imbarazzante

“Dalle elementari se non sbaglio” a quella risposta lo guardo sgranando gli occhi “Scherzi vero? Cioè esattamente 11 anni”

“Non sono mai stato così serio, ma come mai ti interessa ragazzina?”

“Curiosità” e faccio spallucce. 

“Tutto è iniziato perchè le si era rotta una cavolo di bambola e io l'ho aggiustata dato che mi sembrava un gesto carino da fare, ma niente più e a quanto pare lei ha frainteso” dice mettendosi le mani in tasca e scuotendo la testa. Dopo l’imbarazzo iniziale iniziamo a parlare e scherzare per tutto il tragitto finchè non arriviamo a casa mia.

“Be eccoci arrivati, io abito qui”

“Sembra carina dall’esterno”

“Non mi lamento, dentro è molto spaziosa e per due persone basta e avanza ahahah”Buonanotte Cass” e gli do un bacio sulla guancia "Buonanotte ragazzina” mi dice arrossendo dandomi subito le spalle. Io lo osservo incamminarsi verso casa sua finchè non sparisce dietro l'angolo. Appena entro in casa mi catapulto in camera e mi butto sul letto ripensando a tutta la giornata di oggi proprio come stamattina con la differenza che invece di essere pensierosa sono sollevata, felice ed emozionata della mia nuova vita. Ripenso a quell'oca di Ambra e un pò mi viene da ridere, poi ripenso a Lys, Cass, Iris e Violet...i miei nuovi amici, le uniche persone con cui sia riuscita a legare così velocemente in tutta la mia vita. Però a una persona in particolare vanno i miei pensieri...Castiel, quel rosso, quel bulletto che sotto, sotto sa essere dolce a modo suo. Mi ha colpita subito e gli voglio bene, non che non ne voglia agli altri ma chissà se quel voler bene si trasformerà in qualcos’altro con in tempo nei suoi confronti. Pensando a tutto ciò mi addormento con un sorriso stampato sulle labbra impaziente di iniziare una nuova giornata al Dolce Amoris.

   
 
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