Crossover
Segui la storia  |       
Autore: Saeko_san    01/03/2020    0 recensioni
[Crossover multiverso]
Due amici d'infanzia, provenienti da una terra lontana, si ritrovano nella necessità di cominciare un lungo viaggio per salvare il padre di lui e il villaggio in cui vivono. Il loro viaggio li catapulterà ogni volta in diverse dimensioni, in cui conosceranno Harry Potter e Nihal della Terra del Vento, viaggeranno su Xorax la Sesta Luna, combatteranno a fianco di Eragon e Lily Quench, voleranno assieme a Peter Pan, solo per scoprire nuovi mondi mai nemmeno immaginati.
Lo scopo? Trovare la cura alla Grande Malattia, che Pedro e Taishiro dovranno sconfiggere prima che possa distruggere tutto ciò che hanno conosciuto sino al momento della loro partenza. Avete dunque mai immaginato di viaggiare saltando da una pagina all'altra dei vostri romanzi preferiti? Di volare oltre i confini del mondo e di sconfiggere finalmente le vostre paure di bambini?
Forse siete nel posto (o racconto) giusto: Pedro e Taishiro saranno i compagni di viaggio perfetti per voi e le vostre avventure.
| written between 2005 and 2008 |
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Libri
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 41:
Il Vagabondo delle Stelle
 
Ryuso scese dall’alto, accecato dalla rabbia. Arrivò sulla Grande Malattia e gli prese il collo tra le mani e strinse, strinse, finché il volto dell’assassino, da nero, non diventò stranamente blu. Una mano fredda si appoggiò sul suo petto, un’enorme forza magica fece pressione e Ryuso fu respinto e scaraventato in aria, dove rimase, in attesa che il mago oscuro lo raggiungesse alla sua altezza. I due stregoni iniziarono a combattere, muovendo le mani e gridando parole arcane. Ryuso schivò un paio di fasci di luce rossa, che identificavano gli incantesimi mortali, e fece cadere dei massi evocati dal vicino burrone sugli Emissari del nemico, che nel frattempo stavano tentando di attaccarlo da più direzioni. Una volta fermati, Ryuso eresse una barriera magica tra lui e il suo avversario e i suoi seguaci, impedendo che il loro scontro potesse venire interrotto ulteriormente.
Approfittando della distrazione della Grande Malattia, dovuta alla momentanea comparsa della barriera, lo stregone di Tabauni lanciò a sua volta un incantesimo mortale.
La Grande Malattia lo schivò ed evocò delle schegge di vetro che lanciò a tutta forza verso Ryuso, che divenne improvvisamente invisibile; le schegge gli passarono attraverso e si schiantarono sulla barriera magica, polverizzandosi. Nel momento in cui lo stregone stava tornando visibile, Shrrakenn si gettò verso di lui, con le mani che lanciavano raggi incandescenti, ma lo tsagumino fu veloce e si spostò a passo lampo, trovandosi alle spalle della Grande Malattia e lanciò, senza gridarlo, un’altra maledizione mortale; il fascio di luce rossa attraversò l’avversario senza che quest’ultimo nemmeno se ne accorgesse.
Il corpo del nemico cadde a terra dall’altezza a cui si trovavano, accasciandosi innaturalmente al suolo, come avevano fatto in precedenza quelli di Pedro e Taishiro.
Le nuvole nere, gli insetti e gli Emissari svanirono in sol colpo, lasciando un’unica landa desolata ma improvvisamente illuminata da una luce fioca e grigia. Al posto della Grande Malattia c’era solamente uno scheletro. Bianco e lucido, come il reperto di un museo.
Poco lontano dal luogo della battaglia era possibile vedere i corpi dei ragazzi, che si tenevano ancora per mano.
Lo stregone, ansimante e con le lacrime agli occhi, si avvicinò, incerto sul da farsi; poi un piccolo particolare attirò la sua attenzione: qualcosa di fulgido e luminoso sembrava essere appoggiato sul petto di Pedro e, quando Ryuso si avvicinò, risultò essere un biglietto d’oro scritto in caratteri d’argento.
Le lettere riportavano la dicitura “per Ryuso”; era un biglietto molto breve dove Pedro spiegava cosa aveva fatto prima di morire; esso terminava con la parola vivi.
Aveva appreso la storia dei nomi e dell’Ombra nell’Isola di Gont e se era ricordato di quanto il vero nome di una persona potesse controllare gli eventi magici; persino in Alagaësia, per quanto fossero stati poco, avevano imparato che la conoscenza di un vero nome di un oggetto o di una persona poteva determinarne il destino e il suo utilizzo vincolante.
Quindi erano morti in quel mondo desolato della Terra di Nessuno, ma erano probabilmente vivi in un altro. Ma quale?
Ryuso si adagiò a terra, sedendosi poco lontano dai cadaveri dei ragazzi, stringendo in mano il piccolo biglietto lasciato da Pedro.
Una luce azzurrina avvolse improvvisamente Taishiro e Pedro e i due corpi scomparvero; lo scheletro della Grande Malattia era ancora dove si era accasciato poco dopo essere stato sconfitto.
Allora lo stregone-capo di Tabauni si ricordò di una leggenda che spesso gli veniva raccontata da suo padre Mar, all’inizio della sua carriera di stregone:
 
 -Esiste un piccolo mondo separato dal resto, dove i puri di cuore si salvano dalla morte- diceva sempre, durante le sue lezioni.
 -Questo mondo è amministrato da dei maghi chiamati Vagabondi delle Stelle. Questi maghi, come me e te, portano coloro che vi giungono nel posto che devono raggiungere, che solitamente è il luogo della morte-.
 -È come se fosse il luogo di interscambio che conosciamo noi? La Terra del Mezzo? E come si fa ad arrivarci?- chiedeva sempre, mentre componeva le prime parole di incantesimi che inventava lui stesso.
 -Con la fantasia, Ryuso- rispondeva sempre il padre.
 
E Ryuso immaginò e fantasticò, sognando delle stelle.
 
Taishiro aprì gli occhi. Cos’era successo? Pedro l’aveva stretta a sé posandole una mano sul fianco, invitandola a fare lo stesso; non capiva perché si fosse fatto dire dalla Grande Malattia il suo vero nome e non capiva perché l’avesse gridato prima di morire. In quel momento stava stringendo la sua mano, lui aveva gli occhi chiusi e non aveva la benché minima idea di dove si trovassero. Cercò di svegliarlo.
 
 -Pedro- chiamò dolcemente. Esitò un attimo, prima di aggiungere: –Amore, svegliati-.
 
Pedro aprì gli occhi. Guardò Taishiro e sorrise.
 
 -Siamo morti?-.
 -Credo di sì. Però è strano: guarda dove ci troviamo-.
 
Guardandosi attorno, notarono di trovarsi sospesi in un cielo dove ogni angolo era coperto di stelle lucenti. Loro fluttuavano in mezzo a quell’oceano di luce; non esisteva un solo punto di quel posto in cui fosse buio, eppure l’atmosfera era opaca. Alcuni agglomerati di stelle si muovevano, come se fossero dei corpi in carne ed ossa, sembravano avere una forma quasi umanoide.
Invece i loro corpi erano eterei, semi-trasparenti e i colori dei loro vestiti erano sbiaditi.
 
 -Se questo è il paradiso, penso che sia bellissimo- disse Pedro.
 -Già. Ma credo che a lungo andare potrebbe essere anche noioso- disse invece Taishiro, con il suo solito carattere movimentato e vivace, che non accettava mai per nulla la monotonia.
 -Hai ragione, Taishiro- disse una voce.
 
Uno dei tanti corpi stellati che vagavano in quel cielo si avvicinò a loro. Riconobbero i lineamenti di Ryuso, il loro ormai amato stregone: la barba era un impenetrabile intreccio di piccole luci, mentre i penetranti occhi azzurri erano sostituiti da due enormi punti luce di colore biancastro; la testa, che a Tabauni era priva di capelli, era l’unico punto privo di qualsiasi “stella”.
 
 -Ryuso- pronunciarono all’unisono.
 -Sì. Ma qui sono conosciuto come il Vagabondo delle Stelle numero 7- sorridendo.
 
Raccontò ciò che sapeva sui Vagabondi delle Stelle, di quanti fossero, di come aveva ucciso la Grande Malattia e di ciò che aveva fatto Pedro, su come quel mondo funzionasse.
 
 -Ciò vuol dire che siamo vivi?- chiese Taishiro.
 -Non esattamente. Quando arriverete nel nuovo mondo sarete completamente vivi. E potrete continuare la vostra missione-.
 -Pedro, ci hai salvati. Ti ricordi che una volta ti dissi che ti saresti fatto valere?-.
 
La risata cristallina di Taishiro sembrò riscuotere uno dei Vagabondi, che nel frattempo s’era accostato ad un’anima opaca comparsa poco lontano da loro.
 
 -Sì, me lo ricordo- affermò lui, facendole segno d’abbassare la voce.
 -Già, ma se tu, Taishiro- continuò Ryuso –Non ti fossi fidata ciecamente di Pedro, nonostante fossi spaventata, e non avessi affrontato assieme a lui la Morte a testa alta, ora non sareste qui-.
 
Taishiro abbracciò Pedro con trasporto, felice di poter avere ancora un’occasione simile.
 
-Volete continuare la vostra missione?- chiese Ryuso, ponendo le mani stellate sulle loro spalle.

Per quanto il nemico fosse stato sconfitto, i sintomi erano presenti e il morbo persisteva, per cui c'era necessità di finire quanto cominciato. Accanto a loro comparse l’Ilv, più reale che mai, e i due ragazzi si sentirono nuovamente forti e vigorosi.
 
 -Certo- disse subito Taishiro, facendo brillare i suoi occhi d’emozione.
 -Io voglio salvare mio padre e Tsagumi!- aggiunse Pedro, con la voce più convinta che aveva.
 -Allora chiudete gli occhi e non pensate ad altro. Non conosco con esattezza l’ubicazione del luogo in cui andrete, poiché il Cielo dei Vagabondi delle Stelle è al di là della realtà, ma avrete nuovamente l’Ilv, per cui quando il viaggio sarà concluso, potrete usarlo per tornare a casa-.
 
I ragazzi sorrisero e si presero nuovamente per mano, mentre Pedro stringeva saldamente con quella libera il bastone del mago. Ryuso sorrise a sua volta e pronunciò le parole magiche che traghettavano le anime al di là del Cielo, verso una destinazione di cui nemmeno lui conosceva l’esistenza.





















Note di Saeko:
zan-zan-zaan-zaaaaaaaaan! Sono tornata questa mattina dalla Germania e, per quanto fossi cotta e stracotta, questo capitolo aspettava da un po' di essere corretto e dunque eccomi qui. L'avventura è ad un punto cruciale, la Grande Malattia è sconfitta, ma non i suoi sintomi e le persone infette hanno comunque bisogno della cura. Probabilmente quanto ho scritto sin'ora non ha senso e la battaglia contro la Grande Malattia non è un granché. Eppure un escamotage dovevo trovarlo e mi sembrava funzionasse abbastanza per la storia. Accetto critiche, as always.
Io me ne torno a dormire, ci si vede venerdì.

Saeko's out!
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Crossover / Vai alla pagina dell'autore: Saeko_san