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Autore: Noeru    08/03/2020    0 recensioni
è estate e sono tutti al mare, ma Nathaniel si è preso una scottatura tale da non poter uscire...
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Marc Anciel, Nathanaël
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: era da tantissimo tempo che non tornavo a pubblicare su EFP per mancanza di tempo!
Questa è la mia prima storia su Miraculous dedicata alla mia ship del cuore!
Spero vi piaccia
N.


Nathaniel si rigirò un'altra volta in quello sterile letto di residence estivo, cercando una osizione comoda sia per dormire che per scordarsi anche
solo momentaneamente del dolore che gli prendeva tutto il corpo.
Nonostante si fosse spalmato la crema solare a protezione massima e fosse rimasto all'ombra con un cospicuo numero di fumetti da leggere quel sole infame non lo aveva risparmiato.
Ed era proprio una noia star male in estate perché da fuori giungevano gli schiamazzi dei suoi amici, ma se provava ad alzarsi invogliato a raggiungerli lo bloccava un forte giramento di
testa.
Di solito da bambino non vedeva l'ora arrivasse la stagione autunnale per beccarsi i malanni in circolazione e avere così una scusante valida per starsene a letto tutto il giorno senza dover
fingere interesse verso argomenti noiosi e soprattutto poter ascoltare ininterrottamente le storie del nonno, ma l'anziano Salomon Kurtzberg non era venuto in Provenza, trattandosi di un viaggio
scolastico estivo.
Nino aveva lanciato l'idea perché quella sarebbe stata la loro ultima estate prima degli esami finali dopo i quali ognuno avrebbe preso la sua strada.
Alya lo aveva seguito a ruota coinvolgendo Marinette, Adrien e poi il resto della classe a trascorrere ua settimana tutti insieme lontano dai banchi e dalla grande città.
Nathaniel si defilava sempre non appena si presentavano quelle uscite di gruppo; preferiva rimanere in camera a leggere e disegnare fumetti e dal giorno in cui lui e Marc avevano stretto quel piccolo patto
i loro pomeriggi si dedicavano intensamente alla creazione di una storia originale.
Fortunatamente l'invito era stato esteso anche a lui e i due giovani autori avrebbero potuto trarre ispirazione da un posto diverso per nuove storie e situazioni...Se solo i raggi solari non si fossero coalizzati
contro il disegnatore!
Se fossero rimasti a Parigi sarebbe stato akumizzato in un supercattivo col potere di eliminare l'estate per dare sollievo alla sua povera pelle arrossata e fragile, ma si troavavno troppo lontani per essere raggiunti.
E così Nathaniel in quel momento era solo e costretto alla costante ricerca del lato fresco del materasso.
"Mi offro io per stare con lui!" Sentì oltre la porta la voce di Marc, ma l'idea di avere compagnia lo faceva stare peggio.
Il suo fidato collaboratore si sarebbe dovuto accollare i suoi malumori involontari e fargli da servo peggio di Sabrina con Chloé.
Come se non bastasse il povero ragazzo aveva già subito la rabbia impulsiva di Nathaniel quando questi gli aveva strappato il manoscritto in cui aveva messo l'anima.
Non sarebbe stato lo stesso con il nonno, che riusciva a rendere divertenti perfino i momenti più bui.
"Sicuro? Va bene! Allora eccoti un gel doposole all'aloe vera prodotto naturalmente!"
"Acqua!"
"Cibo!"
"Lenzuola di ricambio!"
"Ghiaccio secco!" Kim si fece sentire, orgoglioso di essere utile.
"Ma quello si usa per le contusioni!" Specificò Alix in risposta.
Tutti quanti lasciarono Marc davanti all'entrata carico di prodotti che lui nemmeno sapeva impiegare.
"Metti il gel, aspetti un quarto d'ora, poi doccia e glielo rimetti! Guarigione assicurata al 100%!" le istruzioni di Max erano state precise come sempre.
Marc rientrò nella stanza ripensando a tutti i suggerimenti e raccomandazioni e scivolò accidentalmente.
Diversi flaconi ancora sigillati colpirono il pavimento e Nathaniel si tirò il cuscino sulla testa.
"Mi dispiace..." Lo scrittore si affrettò a raccogliere e riordinare i prodotti forniti dai compagni di viaggio.
Sapeva che Nathaniel non aveva un carattere facile: era il più basso della classe e questo gli provocava complessi enormi verso ragazzi più estroversi come Kim e Nino, anche se spesso lo nascondeva e tendeva a starsene per conto proprio,
data la sua permalosità.
A Marc andava bene anche così; d'altronde la perfezione non esiste.
Fece appena in tempo ad alzare lo sguardo che la porta del bagno sbatté violentemente
Un letto sfatto alle sue spalle.
Nathaniel si tolse furiosamente i boxer che indossava e si fiondò nella la doccia fredda.
Sarebbe potuto stare lì ore ed ore come un anziano orientale in meditazione sotto una cascata; L'acqua gelida gli scorreva sulla pelle rovente che aveva cominciato a sfaldarsi creando chiazze di diversi toni di rosa.
La fronte gli aderiva al vetro e la testa gli pulsava, non avendo avuto un riposo sereno.
Quando uscì dalla cabina barcollò fino allo specchio, che gli restituì un volto più rosso dei suoi capelli ed un naso che quando era più piccolo perdeva sangue a causa del troppo calore.
Fuori dal bagno Marc si chiese come il suo compagno stesse.
Nel frattempo aveva rifatto il letto e capito quale prodotto usare per primo. Si avvicinò così alla porta, aprendola e trovandosi davanti l'amico e collaboratore semi accasciato sul lavandino.
Istintivamente lo aiutò a tirarsi su e lo condusse fuori verso il materasso sul quale Nathaniel si abbandonò respirando profondamente nel tentativo di scacciare quel mal di testa.
Marc lo aiutò a sedersi e gli diede una pillola bianca dalla forma ovale: "Questo dovrebbe darti una mano, ma prima devi mangiare qualcosa"
Un croissant era già pronto.
Qualche minuto dopo Nathaniel stava un po' meglio, ma quella fastidiosa sensazione cutanea non se n'era andata.
Marc lo comprese, notando come si ventilava usando l'accappatoio e si apprestò a regolare la temperatura della stanza che condividevano con Adrien e Nino.
Nathaniel allungò la mano verso il doposole: "Vieni" Mormorò a voce bassa sentendosi in colpa per come gli era uscito; già lo stava costringendo a rinunciare al divertimento per fargli da schiavo e nemmeno si dimostrava genile nei suoi confronti.
Per fortuna di Marc, aveva lo sguardo abbassato perché quando l'aspirante autore capì dove volesse andare a parare le guance gli si infiammarono e andò quasi in iperventilazione.
Un passo alla volta e si avvicinò al letto prendendo la boccetta turchese in mano e versandosene una porzione di contenuto sul palmo.
Nathaniel espose la carnagione arrossata prima delle spalle, poi del petto a quel tocco delicato che era in procinto di ricevere.
Le dita di Marc tremavano abbastanza mentre passavano lungo il corpo della persona che lui desiderava fin dal primo momento in cui si erano incontrati a scuola.
Un sogno proibito stava diventando realtà.
"V-v-va b-bene-e c-così?" fu quello che riuscì a balbettare il ragazzo dagli occhi verdi.
Nathaniel non rispose, ma gli guidò la mano fin sopra al cuore; il rossore che gli prendeva tutto il volto non era più dovuto esclusivamente alla scottatura.
Deglutirono entrambi, consapevoli di una tempesta di emozioni ormai all'angolo che si concretizzò nell'incontro delle loro labbra.
Si guardarono increduli di quanto appena accaduto e ci ritornarono pochi secondi dopo pienamente consapevoli di quello che volevano.
Nathaniel approfondì il bacio e confermò a Marc che poteva spingersi più avanti anche lui circondandogli il collo con le braccia mentre il suo girovita veniva abbracciato a sua volta.
Tutti e due erano grati a quelle circostanze tanto sfavorevoli per una vacanza.
   
 
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