Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Khailea    13/03/2020    0 recensioni
La fiction si basa sul gioco Pokémon Ranger Ombre su Almia, riguarderà una mia partita nel gioco ed io descriverò ogni battuta, ogni passaggio e descriverò tutto ciò che vedrò. Potranno venir aggiunte alcune battute o addirittura alcune scene e tutta la serie racconterà anche delle sensazioni dei personaggi.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Aveva ormai completato tutte le missioni e tutti gli incarichi.
Nel suo lavoro da Ranger, Sara aveva sempre dato il massimo, non tanto con l’obbiettivo di eccellere, ma di aiutare quante più persone possibili. Ora però che aveva svolto egregiamente il suo lavoro, c’erano una serie di cose che doveva fare, per suo desiderio personale.
Tra queste, c’era ad esempio il trovare il misterioso luogo raccontato da Edvige.
Erano trascorse settimane, e la ragazza, accompagnata dal suo amico Pachirisu, aveva esplorato ogni angolo di Almia, senza trovare la minima traccia di un indizio.
Almeno, fino ad oggi.
Al villaggio di Haruba infatti, nel porto nascosto ad est della città, lo stesso Wailord che tempo prima aveva salvato si trovava lì, se sembrava aver intenzione di concederle un altro passaggio.
Senza timore quindi la ragazza salì sulla sua schiena, mentre il Pokémon la condusse per il mare, in un luogo ancora inesplorato.
Si trattava di un’isola che mai aveva visto prima, dal lungo pontile al termine del quale, in uno spazio ricco di vegetazione era presente una grande ed imponente struttura bianca.
Accanto a questa c’era una giovane Ranger dai capelli neri.
-Scusami, questa è l’arena dei Ranger?-
Chiese Sara abbastanza sicura della risposta.
-Sì…non so se entrare o meno. Non mi sento sicura.-
Lei invece lo era, e subito entrò trovandosi in un gigantesco salone pieno di persone, dalla cui altra parte c’era un bancone con tre ragazze e due scale ai lati.
Avvicinandosi, la donna al centro le parlò.
-Un caloroso benvenuto! Questa è l’Arena dei Ranger! E’ la prima volta che vieni qui?-
-Sì.-
-Allora devo controllare il tuo pass.-
Immediatamente la ragazza glielo porse, ed il controllo fu rapido.
-…perfetto. Grazie, Sara. Adesso puoi entrare. Visto che è la tua prima volta qui, dovrei spiegarti cos’è l’Arena dei Ranger. L’Arena dei Ranger è una struttura d’allenamento per i Ranger esperti. E’ un luogo dove anche i migliori possono perfezionare le loro tecniche di cattura. Nelle stanze alle mie spalle, troverai molti Pokémon che aspettano il tuo arrivo.-
Voltandosi la donna le indicò una porta in ferro, vicino ad un uomo e ad un Punto di Salvataggio.
-Oltre questa porta ti attendono delle sfide che metteranno alla prova le tue capacità. I Pokémon che affronterai non sono facili da catturare. Per tale motivo, stabiliamo dei limiti su quali stanze puoi visitare all’inizio. All’inizio potrai accedere a una sola stanza. Catturando il Pokémon in fondo alla stanza, avrai accesso a quella successiva. L’obbiettivo è catturare tutti i Pokémon nelle stanze dell’Arena. Buona fortuna!-
-Io posso dirti quante stanza hai completato. Se vuoi controllare i tuoi progressi, vieni da me.-
Spiegò poi la ragazza alla sua destra.
-Io invece ricaricherò il tuo Styler.-
Disse l’Assistente a sinistra sorridendo. Emozionata la ragazza corse subito per le scale, ma venne fermata dall’uomo accanto alla porta.
-Spiacente. Solo il tuo Pokémon compagno può entrare con te. I tuoi Pokémon amici devono aspettare qui mentre tu sei dentro.-
-Oh, va bene, grazie per l’informazione.-
Lasciando che si prendessero loro cura di Doduo, Sara e Pachirisu superarono la prima porta, e si ritrovarono in un corridoio in cui c’era un punto di salvataggio, un ricaricatore dello Styler e ben cinque porte, ma solo una era aperta.
Il passaggio per proseguire era poi bloccato da un muro.
-Una volta completata la stanza, puoi affrontare il boss ogni volta che vuoi.-
Le spiegò un’altra Ranger con gentilezza.
-Se esaurisci l’energia dello Styler, perdi la sfida. Dovrai lasciare la stanza e tornare al banco della reception.-
Spiegò intanto un ragazzo, ed in seguito Sara oltrepassò emozionata la prima porta. Al suo interno c’era un’altra stanza ancora, dai muri e pavimenti in metallo, con uno strano marchingegno al centro ed una porta alle sue spalle.
-Vuoi che ti spieghino come funzionano le stanze?-
Chiese uno scienziato vicino al macchinario.
-Sì grazie.-
-Per completare una stanza, devi catturare il Pokémon in fondo. Tuttavia, la porta in fondo alla stanza all’inizio è chiusa. Per aprire la porta…devi prima prendere un ascensore come quello, per raggiungere la stanzetta in basso. Poi devi catturare il Pokémon nella stanzetta. Una volta catturato il Pokémon, la porta in fondo alla stanza si apre. A quel punto, tutto ciò che devi fare è  catturare l’ultimo Pokémon della stanza. Se esci dalla stanza durante la sfida, dovrai ricominciare la stanza da capo. Mi raccomando, tienilo a mente.-
Annuendo la ragazza fu pronta ad iniziare, ed utilizzò la macchina per scendere nella stanza inferiore, identica alla precedente, solo più piccola.
Inizialmente le sembrava vuota, ma un Gradevoir arrivò alle sue spalle, iniziando la cattura.
Subito il Pokémon tentò di colpirla con delle sfere viola, che creò a ripetizione con uno schema di tre colpi, al termine del quale si fermava per un secondo poi riprendeva. Questo le diede modo di sfruttare quel piccolo tempo, ma in seguito, usando il teletrasporto, creò attorno a sé altre sfere che ruotarono rapidamente, impedendole per il numero di usare lo Styler.
Al primo tentativo di trovare un varco la ragazza subì un danno, perdendo tre punti d’energia e sentendo come se la mano fosse stata colpita da qualcosa. Non era però nulla di preoccupante, ma anche quando il Pokémon ripeté il primo attacco, nonostante stesse riuscendo a disegnare molte linee, subì un secondo danno perdendo altri tre punti.
Quando nuovamente Gradevoir usò le sfere come uno scudo sarà utilizzò il potere di Pachirisu, capace di creare dei fulmini, per bloccarla e non far scendere l’energia ottenuta.
Grazie a questa strategia la ragazza riuscì a catturarlo, e tornando alla stanza di sopra la porta si aprì.-
Stavolta la stanza era simile a quella alla Federazione, con una mappa sul pavimento, ed il Pokémon da catturare era Toxicroack.
Come primo attacco il Pokémon creò nel terreno una poltiglia velenosa, dalla quale però Sara stette lontana senza problemi. Creò poi una serie di nuvolette di fumo, e perfino un’intera nebbia tossica, ma solo verso la fine quest’ultimo attaccò provocò cinque punti di danno alla ragazza, che provò un debole senso di nausea.
Fu comunque l’ultimo attacco del Pokémon prima che venisse catturato.
La prima stanza era quindi completa.
Uscendo si aprì una seconda porta tra le cinque ed immediatamente la ragazza vi entrò ripetendo i suoi passi.
Il Pokémon successivo fu Shiftry, che come primo attacco provocò una raffica di tornado. Non erano però loro il problema, bensì che quando saltava via da un punto all’altra creava un’onda viola nel terreno, a causa della quale Sara subì tre danni.
Fortunatamente lo Styler si era ricaricato automaticamente dopo la prima stanza.
Giusto per fermarlo un po’ però Sara usò nuovamente l’abilità di Pachirisu, riuscendo ad ultimare una cattura senza danni.
Scoprì incredibilmente poi che, il Pokémon boss, era Spiritomb.
Ricordava bene che i suoi attacchi variavano in base alla posizione delle pietre. Infatti in quella in alto a destra tentò di colpirla con dei fuochi viola, che però lei evitò semplicemente mettendosi alle sue spalle.
Dal punto in alto a sinistra invece creò una fiammella viva, ed in basso a sinistra generò una serie di sfere viola.
Per il momento sembrava andare tutto bene, ed anche quando, andando in basso a destra, generò una sfera elettrica nel suolo, questa non costituì un pericolo.
Solo l’attacco nella sfera centrale fu ostio, ma solamente perché creò delle onde nel terreno che durarono per vari minuti, e lei non poté fare nulla.
Mancava ormai pochissimo alla vittoria, ma quando tornò al centro delle sfere la ragazza non volle perdere tempo, e lo sbloccò con il potere di Pachirisu in modo non potesse crearle, riuscendo a catturarlo.
Con questo aveva terminato anche la seconda stanza.
A partire dalla terza stanza le cose però cambiarono, perché c’erano ben due meccanismi, quindi un Pokémon in più da affrontare.
Scelse prima quello a sinistra, trovandovi un Crobat.
Immediatamente il Pokémon creò nel terreno una melma viola, ma riuscì a colpirla in seguito con una nube tossica creata all’istante, togliendole cinque punti d’energia.
Successivamente il Pokémon le creò contro una raffica di ultrasuoni, che però lei evitò, ed andò a ripetere la stessa sequenza.
Stavolta però Sara, dopo l’attacco con la melma, scelse d’aspettare la nube tossica, in modo da non venir ferita.
Quella si rivelò la tattica vincente per catturarlo.
Fu quindi il turno di Alakazam, che teletrasportandosi ad alta velocità alternava attacchi con sfere viola alla creazione di sfere elettriche nel terreno.
Non era semplice stargli dietro con gli occhi, ma alla fine riuscì a catturarlo senza subire danni.
L’ultimo Pokémon da catturare era Lucario, e ciò fece domandare alla ragazza come diamine potessero esserci Pokémon simili lì sotto.
Proprio come la prima volta l’aveva incontrato non si rivelò un avversario semplice.
Come prima cosa tentò di ferirla con un pugno, ma lei lo schivò egregiamente senza ferirsi. In seguito il Pokémon creò nel terreno delle ombre d’energia, e tentò di colpirla anche con delle sfere azzurre.
Le sembrava ancor più veloce della prima volta, soprattutto quando venne ricoperto da un’aura azzurra ed i suoi attacchi raddoppiarono d’intensità.
Almeno all’inizio però l’effetto durò poco, e lei era arrivata ad oltre la metà.
Solo quando venne nuovamente ricoperto da quell’aura e usò l’attacco con cui creava delle sfere azzurre la ragazza non riuscì ad evitarle, venendo direttamente colpita al torace e perdendo cinque punti d’energia.
Nonostante questo però Lucario non ricorse ad altre strategie, e lei riuscì a catturarlo.
Se quelle erano le prime stanze, aveva quasi paura per le ultime…
Venne comunque il turno della quarta, dove ripeté gli stessi passaggi lottando prima contro un Gabite poi contro un Absol, a causa dei quali l’energia dello Styler scese ad 81/95.
L’ultimo Pokémon era, sorprendentemente Heatran.
Già dal primo momento il Pokémon creò attorno a sé una serie di esplosioni, una delle quali colpì Sara scaraventandola contro il perimetro di cattura, facendole perdere dieci punti d’energia ed uno strappo alla schiena. Successivamente rincarò la dose con delle onde d’energia, che le fecero perdere altri dieci punti.
Quando il Pokémon iniziò a creare nel terreno pozze di lava lei usò nuovamente il potere di Pachirisu, fermandolo riuscendo ad arrivare a metà dell’energia necessaria a catturarlo.
Sfruttò perfino il potere di Gabite, in grado di far cadere dei massi nel punto toccato, ma le costò altri dieci punti e altrettante ferite visto la linea di cattura venne colpita.
Fortunatamente tale potere durava per molto tempo, e combinandolo al termine a quello di Pachirisu fu in grado di bloccare il Pokémon per un tempo sufficiente a catturarlo.
La stanza era quindi terminata, e non appena ne uscì  non solo lo Styler fu carico, ma le sue ferite guarite miracolosamente.
Restava solamente l’ultima stanza del piano. Emozionata vi entrò trovando stavolta tre macchinari, ed iniziando da quello al centro affrontò per primo Gengar, che non fu un problema e venne catturato senza danni.
Fu poi il turno di Blaziken, che a causa della sua velocità d’attacco la fece scendere a 86/95 punti d’energia. La capacità di Pachirisu di immobilizzare i Pokémon con una scarica elettrica si stava rivelando una manna del cielo, visto lo catturò solo grazie a questa.
Affrontò poi un Bellossom, che l’affrontò prevalentemente utilizzando delle foglie taglienti come scudo, che levandogli via via quattro punti la fecero scendere a 65/95.
Sicuramente non una situazione facile, soprattutto con l’ultimo avversario, ovvero Cresselia.
Concedendole inizialmente qualche attimo di tempo, il Pokémon usò come primo attacco una fiammata viola, che però non la colpì. Successivamente però creò non solo attorno a sé una piccola sfera viola, ma anche una seconda che ruotò attorno al margine del perimetro.
A causa di questo Sara perse altri tre punti, ma almeno la sfera più vicina svanì presto. Preoccupata per come sarebbero andate sicuramente le cose in seguito la ragazza usò l’abilità di Pachirisu bloccandolo, ma non le impedì di creare una seconda sfera che ruotò vicino all’altra.
Lo spazio iniziava già a ridursi, e lei era solo a metà.
In una manciata di secondi ne creò poi anche una terza, ed ogni tot tempo creava nuovamente la piccola sfera attorno a sé.
Nuovamente Sara sfruttò il potere del Pokémon compagno, che a poco a poco si rivelò la strategia migliore per concludere la cattura, che la portò a passare al livello quarantaquattro, con cinque punti in più di potenza e due d’energia, arrivando a 97/97.
Il primo piano era completato, e la parete esterna si abbassò dandole modo di proseguire.
-Evvia!-
Salendo le scale mobili arrivò ad un altro corridoio con quattro porte da superare, con uno scienziato vicino alla prima porta.
-Questo è il secondo livello. Qui troverai più Pokémon che al primo livello. Assicurati che il tuo Styler sia carico e potenziato prima di proseguire.-
Annuendo la ragazza superò la porta, trovandovi quattro meccanismi.
Scendendo tramite il primo a destra trovò un Drifblim, che però catturò facilmente senza danni.
Con il meccanismo in basso a sinistra invece dovette catturare un Honchkrow, che anche lui però con la dovuta calma non rappresentò alcun danno.
In alto a destra ci fu poi uno Swellow, che grazie alla velocità dei suoi movimenti riuscì a colpirla con una beccata provocandole tredici danni ed un acuto dolore alla schiena, prima d’esser catturato.
Nell’ultima stanzetta c’era infine un Fearow, che però non riuscì a ferirla.
Era già arrivato il turno d’affrontare l’ultimo Pokémon, ma si trattava di ben due Pokémon, Yanmega e Gliscor.
I due Pokémon l’attaccarono subito all’unisono, uno facendosi avvolgere da un’aura rossa con cui la caricò, l’altro usando delle lame affilate.
Solo per evitarli la ragazza dovette fare un gran numero di salti, ma era prevalentemente Gliscor ad attaccarla, ed era su di lui che si stava concentrando.
Fu il primo infatti che riuscì a catturare, osando però un po’ troppo e venendo colpita da un’onda d’urto di Yanmega, che le tolse quattro punti d’energia, rimasto solo lui però catturarlo fu molto semplice.
-Ed anche questa stanza è andata.-
Disse la ragazza soddisfatta procedendo alla seconda porta.
Ripetendo la strada precedente il primo Pokémon che affrontò fu Abomasnow. Era incredibilmente grande e dal pelo bianco. Inizialmente l’attaccò con delle foglie affilate e scatenando una bufera di neve attorno a sé, ma sfruttando anche la carica dello Styler riuscì a catturarlo senza danni.
Il secondo Pokémon fu Tyranitar, e nemmeno lui riuscì a ferirla, poi fu la volta di Aggron, ed infine un Kangaskhan, dalla pelle marrone e con un marsupio dentro al quale v’era un cucciolo.
Prevalentemente l’attaccò scagliandole contro dei raggi d’energia gialla, che colpendole solo il braccio non solo la ustionò, ma le fece perdere addirittura undici punti d’energia.
Siccome tale attacco veniva fatto in rapida successione usò il potere di Pachirisu per bloccarlo e catturarlo.
Con 78/97 punti d’energia rimaneva solo la stanza del boss, ma al contrario di quanto si aspettava furono ben tre; Mamoswine, Rhyperior e Tangrowth.
Muoversi tra questi tre colossi era veramente dura, e Mamoswine era quello che l’attaccava di più con delle onde d’urto, mentre Rhyperior le lanciava dei massi.
Fu poi un colpo del primo a scaraventarla lontano, facendole perdere tredici punti d’energia, usando però prima l’abilità di Pachirisu, poi di Kangaskhan, la ragazza riuscì a catturare prima Mamoswine, poi Rhyperior e come ultimo Tangrowth.
-Prossima stanza, nuovi Pokémon.-
Nonostante stesse affrontando così tanti Pokémon non si sentiva ancora stanca, e passando alla successiva notò che ora le stanzette erano cinque.
Andando prima in quella in basso a destra trovò un Flareon, abbastanza semplice da catturare che le tolse solo cinque punti d’energia a causa delle sue fiamme che la scottarono.
In basso a sinistra trovò invece un Vaporeon, che a sua volta a causa delle pozze d’acqua che lasciava a terra le fece perdere altri quattro punti d’energia.
Grazie al cielo aveva l’abilità di recupero, ed era ancora a 94/97.
In alto a destra trovò quindi un Espeon, che sfortunatamente le costò tre punti con le sue sfere viola.
-Chissà perché ma fino ad ora questo posto mi ricorda la sfida di Willy.-
Continuò andando direttamente a sinistra, dove trovò un  Jolteon, ma almeno questo non le provocò alcun danno.
Nella stanzetta tramite il macchinario centrale invece trovò un Eevee, e nemmeno con lui subì alcun danno.
-Vediamo i boss.-
Dall’altra parte della porta erano rimaste le ultime evoluzioni del Pokémon, ovvero Umbreo, Glaceon e Leafeon.
Non era semplice perché anche se piccoli i tre si muovevano rapidi, ed erano soprattutto le onde viola nel terreno di Umbreon a preoccuparla.
Il primo attacco che le tolse quattro punti d’energia però fu quello di Glaceon, tramite il suo respiro ghiacciato.
Analizzando la situazione la ragazza scelse di ricorrere al potere di Flareon, che aumentava la linea di cattura e rendeva il bersaglio stanco.
Non era molto, ma già qualcosa, e nonostante Leafeon riuscì a ferirla varie volte con le sue foglie, provocandole dei graffi alle gambe, lei riuscì a catturare Umbreon.
In seguito Sara si concentrò su Leafeon, ed infine Glaceon.
L’impressione però che ci fosse Willy dietro quella stanza era forte.
Nella seguente invece, ed anche ultima per giunta, il primo Pokémon che affrontò fu un Garchomp, che riuscì però a catturare senza ferite, nonostante questo avesse tentato più volte di colpirla con i suoi artigli.
Fu poi il turno di un Houndoom, che però grazie all’abilità di Pachirisu non la ferì.
Il terzo Pokémon fu un Banette, che le tolse solo tre punti d’energia a causa delle sue fiamme viola che gli fluttuavano attorno.
Dalla stanza tramite il meccanismo in alto a destra trovò poi un Cacturne, ed infine un Ariados, che creò numerose ragnatele nel terreno, che provocarono otto danni nell’energia della ragazza, ferendole i piedi.
Ormai rimaneva solo l’ultima stanza del boss, e si trattava di ben quattro piccoli Pokémon dalle teste rosse ed un Drapion. Era più il loro numero che altro a preoccuparla, infatti quando riuscì a catturare i primi tirò un sospiro di sollievo, mentre il polso doleva.
Rimasto solo il Drapion fu molto più semplice catturarlo, nonostante gli altri Pokémon l’avessero ferita numerose volte con i loro artigli.
Al termine della cattura le loro informazioni si aggiornarono.
Si chiamavano Weavile, “Gruppo: Buio- Poké Tattica: Buio- Mossa: Taglio 4”, “Attacca con Neropulsar, pezzi di ghiaccio e raffiche di vento oscuro.”.

-Cavolo…ho bisogno di un attimo per il polso.-
-Pachi.-
Pachirisu fece per massaggiarle la mano, ma almeno non solo lo Styler era salito al livello quarantacinque, avendo cinque punti in più di potenza e due d’energia, arrivando a 99/99, ma il passaggio fuori si era anche aperto.
Arrivati al terzo piano la ragazza notò solamente due porte, ed una scalinata.
L’uomo vicino a queste subito le parlò.
-Questo è il terzo livello! Qui in ogni stanza c’è una sola sfida. Non ci sono ascensori per scendere. Capisci cosa significa? Non puoi farti amici i Pokémon che catturi! Su questo livello, il legame tra i Ranger e il loro compagno viene messo alla prova!-
-Se le cose stanno così, allora posso essere serena.-
Non sapeva chi avrebbe affrontato, ma con Pachirisu ce l’avrebbe fatta.
Entrò quindi nella prima stanza alla sua destra, trovandovi all’interno Magmortar ed Electivire.
Entrambi agirono immediatamente per ferirla, il primo con delle esplosioni, l’altro con una raffica elettrica, ma fallirono.
Concentrandosi prima su Magmortar Sara usò varie volte il potere di Pachirisu per bloccarlo, anche se a causa degli attacchi elettrici di Electivire perse molti punti d’energia e venne fulminata varie volte, ma alla fine riuscì nel suo intento, e catturare l’altro, rimasto solo, fu molto più semplice.
Uscendo dalla stanza e recuperando tutta l’energia dovette affrontare l’ultima stanza del piano, dove si trovavano un Empoleon, Infernape ed un Pokémon  molto largo con un albero sulla schiena.
Non era molto semplice riuscire a destreggiarsi tra i loro attacchi. Prima uno usava una raffica di ghiaccio, poi l’altro l’attaccava con delle foglie affilate, e l’ultimo con delle esplosioni o delle colate di lava.
La situazione però si facilitò quando catturò per primo Empoleon, senza danni.
In seguito a causa delle esplosioni la ragazza subì vari danni, ma riuscì comunque a catturare anche gli altri due Pokémon.
A quanto pare quello con l’albero sulla schiena si chiamava Torterra, “Gruppo: Erba- Poké Tattica: Erba- Mossa: Azione 4”, “Attacca lanciando foglie e sparando semi.”.
Fiera di sé la ragazza uscì dalla stanza, sentendo sopra la scalinata tra le due porte qualcosa che scendeva, e si trattava di una piattaforma.
Immediatamente lei vi salì, raggiungendo una nuova zona con altri tre Pokémon, un Salamence, un Flygon ed un Pokémon simile a un drago arancione.
Nonostante la loro stazza fosse notevole la ragazza riuscì comunque a muoversi tra di loro, mentre Flygon l’attaccava con raffiche di vento ed il Pokémon arancione creava nel terreno delle fiamme.
Con l’aiuto di Pachirisu che li bloccò con il suo potere sicuramente non fu infattibile aumentare l’energia necessaria alla cattura, e fu proprio il nuovo Pokémon che riuscì a catturare per primo, seguito da Salamence e Flygon.
Il suo nome era Charizard, “Gruppo: Fuoco- Poké Tattica: Fuoco- Mossa: Fuoco 4”, “Attacca emanando una stella incandescente e sputando palle di fuoco.”.

Non le sembravano esserci più stanze, e quando i Pokémon fuggirono si udì una voce dall’alto.
ARENA COMPLETATA
Alla fine era riuscita a completare anche questa impresa.
-Bel lavoro Pachirisu.-
-Pachi!-
-Andiamo a casa a festeggiare con dei poffin.-
Sorridendo la ragazza prese il suo piccolo amico tra le braccia, tornando al piano inferiore, dove però trovò ad aspettarla tutti gli Assistenti ed i Ranger che aveva incontrato, inclusi Alex e Settimo assieme alla presidentessa Edvige.
Fu Settimo il primo a parlarle.
-Ho sentito che un fenomeno aveva completato l’arena. Quindi mi sono precipitato qui e…Sara, sei tu quel fenomeno! Quell’espressione soddisfatta sul tuo volto mi dice che ce l’hai fatta…sono proprio contento per te.-
-Ti ringrazio Settimo.-
Rispose la ragazza, mentre Alex la guardava a bocca aperta.
-E’ una cosa sbalorditiva! Sara, lo capisci? Come amico voglio dirti questo: complimenti! Ma da rivale…aspetta e vedrai! Ti supererò!-
-Ahahah, lo vedremo Alex.-
-Ho sempre saputo che avresti  lottato fino alla fine e che ce l’avresti fatta. In fondo, hai sempre dimostrato di essere tenace. Sono orgogliosa di te.-
Le parole della presidentessa erano molto importanti per lei, e vennero seguite dal coro degli Assistenti.
-Complimenti!-
-Ho un nuovo obbiettivo nella vita! Uno di questi giorni, voglio portare a termine una missione con te, Sara!-
Disse il Ranger al piano precedente, mentre prese parola quella che aveva incontrato all’esterno.
-Sei tu Sara? Non dimenticherò mai il tuo nome!-
Era un tale onore tutto questo che la ragazza non aveva assolutamente parole, e tutto ciò che poteva esprimere lo rese chiaro esibendosi nella sua posa da Ranger.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Khailea