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Autore: LilithMichaelis    14/03/2020    0 recensioni
Tu mi ricordi una poesia che non riesco a ricordare
una canzone che non è mai esistita
e un posto in cui non devo essere mai stato.
(Efraim Medina Reyes)
____________________________________
Una raccolta di One shots, senza pretese. Persone diverse, tempi diversi, luoghi diversi, la musica come unico denominatore.
1. Broken - Johnlock
2. No Time To Die - Sherlock Version
3. No Time To Die - John Version
4. The Only - Mystrade
5. I will go to you like the first snow - Mystrade
6. Melted - Eurus
7. All I Want - Johnlock
8. My Flower - Johnlock (angst)
9. Demons - Johnlock
10. Orbit_ - Parentlock
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: John Watson, Lestrade, Mycroft Holmes, Sherlock Holmes
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Song: All I Want - Kodaline
Link: https://www.youtube.com/watch?v=T6Tl1OffJX0

All I want is nothing more
To hear you knocking at my door

La polvere si posa sugli scaffali, lentamente, pesantemente. Il tempo scorre inesorabile, scandito dal ritmico ticchettio dell'orologio sulla parete. L'aria è irrespirabile, fitta nebbiosa. Sembra di camminare nella formaldeide, per quanto è opprimente. La schiena si curva per il peso dell'atmosfera che si percepisce in questa stanza.
O forse sono io quello sbagliato.

Forse sono solo io a non riuscire ad entrare nell'appartamento - nel nostro appartamento - senza ricordare tutti i momenti che abbiamo vissuto insieme. I casi assurdi, le corse per la città, le tue assurde abitudini. La cucina somigliante a un campo di battaglia, le dita mozzate nel frigo.
Mrs. Hudson con il the, Mycroft sempre pronto a farti la ramanzina, Lestrade e i suoi documenti. I drug-bust a sorpresa.

Mi manca la normalità di quell'anormalità che mi ero abituato a vivere tutti i giorni.
Sobbalzo ancora ogni volta che qualcuno bussa alla porta, convinto di vederti oltrepassare la soglia in ogni momento.
Ma non ci sei mai.

Ho visto morire così tanti amici in battaglia, Sherlock.
Mai ho desiderato così tanto raggiungerli.

'Cause if I could see your face once more
I could die as a happy man I'm sure

Ti prego, Sherlock, non essere morto. Dimmi che è un altro dei tuoi trucchi, un altro dei tuoi scherzi.
Torna qui a dirmi che non è vero, che è una finzione.
È tutto ciò che ti chiedo, Sherlock. Torna indietro, per me.
Solo per una volta, solo per un momento.
Torna indietro, dimmi che sei vivo.
Oppure, se è tutto vero, se sei davvero caduto da quel tetto, se eri davvero tu l'uomo che ho stretto sul marciapiede, quello che ho seppellito sotto una tomba di marmo nero, se tutto questo è reale, ti prego, torna da me. Torna e portami via con te.
Mi basta questo, mi basta rivederti un'ultima volta, dirti ciò che non ho detto al momento giusto, e me ne andrei senza guardarmi indietro.

Ero solo, Sherlock. Ero solo e pronto ad andarmene. Poi sei arrivato tu e quella maledetta donna in rosa.
Mi hai dato una motivazione per vivere, per andare acanti, invece che sopravvivere ancorandomi al passato.
Mi hai dato tutto...
E ora te lo sei portato via.
Ti rendi conto di quanto tu sia stato stronzo, Sherlock, a togliermi l'unica cosa che mi ha convinto ad andare avanti nell'ultimo anno?

E ora sono solo di nuovo, voglio urarti tutto questo, ma non posso.

When you said your last goodbye
I died a little bit inside

«This phone call it’s my note. It’s what people do, don’t they – leave a note»
«Goodbye John»

Continuo a ripetermi queste parole, a ricordare quei momenti, a cercare un segnale, un indizio qualunque che possa dirmi che non è vero.
Ma non lo trovo.
Torno a trovarti tutti i giorni. Mi guardo intorno, sperando di vederti spuntare dai cipressi del cimitero urlando "sorpresa", o qualcosa del genere.
Ma, come puoi sicuramente immaginare, non accade mai.

Quando sei caduto, il mio cuore è sprofondato. Era lui quello sul pavimento di fronte al St. Barth's, era lui quello freddo, in terra, pallido come mai lo avevo visto.
Era lui quello che mi hanno impedito di raggiungere, quello che hanno portato via su una barella, quello che hanno portato via da me.
Era lui quello che ho seppellito.
È lui quello che giace sotto quella maledetta lapide.
È lui. Non tu. Non puoi essere tu.

O forse siete entrambi e non me ne sono mai accorto.
Forse non ho mai capito quanto sfocati fossero i confini. Forse non ho mai capito dove finisse il mio cuore e dove iniziassi tu.

D'altronde, me lo hai sempre detto.
Non sono mai stato bravo ad osservare.

I lay in tears in bed all night
Alone without you by my side

Prima di conoscerti non riuscivo a dormire, tormentato com'ero da flashback ed incubi sulla guerra. Quante volte ho sognato di vedere i miei commilitoni morire in battaglia, quante volte mi sono svegliato nel pieno della notte, con il cuore a mille.

Ora che ti ho conosciuto non riesco a dormire, preso come sono da flashback e incubi sulla tua caduta. Quante volte sogno di vederti cadere da quel tetto, senza poter fare nulla per impedirlo, quante volte mi sveglio nel pieno della notte, con il cuore a mille.

Buffo come la storia si ripeta, come tutto ritorni prima o poi, in una forma o nell'altra.
Tranne te. Tu non torni mai.

Quando vivevamo nell'appartamento mi è capitato, qualche volta, di trovarmi a girovagare per casa, di notte, insonne. Chissà come mai, mi ritrovavo sempre nella tua stanza, a guardarti dormire. Chissà come mai, mi ritrovavo a sedermi sul bordo del letto, ad accarezzarti i capelli.
Quante cose avrei voluto dirti, quante cose avrei voluto fare
Forse avrei dovuto svegliarti una volta. Forse avrei dovuto seguire quell'impulso pazzo e disperato di baciarti, di tenerti il viso tra le mani, di fare quello che ho sempre negato a me stesso.
Forse, se lo avessi fatto, ti saresti fidato di me. Sarei stato io lì, con te, di fronte a Moriarty.
Forse non saresti saltato.
Forse saresti ancora qui.

Sono salito sul tetto, poi. Avevano appena tolto il corpo di Moriarty, o, almeno, questo è quello che ha detto Mycroft. Ho imparato a non fidarmi di lui. Anche lui ha il tuo sangue sulle sue mani.
Anche lì c'era del sangue, non avevano ancora pulito, e, affacciandomi, ho visto il tuo, di sangue.
Ho visto me stesso correre da te, ho visto me stesso prenderti la mano, ho visto i medici allontanarti da me.

«Lasciatemi passare, è mio amico... è mio amico» ho detto.
Quale enorme, gigantesca bugia. Avrei dovuto dirtelo allora, avrei dovuto usare l'ultima occasione...
Ma come potevo dirti ciò che non capivo neanche io?
Come potevo spiegarti ciò che provo per te dopo averlo negato per mesi?
Come potevo dirti "ti amo" senza avere paura?

'Cause you brought out the best of me
A part of me I'd never seen

Mentre ero sul tetto ho ripensato a ciò che mi hai detto una volta. Mi dicesti che tu non sei un eroe.
Idiota.

Quando ti ho conosciuto ero un uomo solo, tornato da una guerra mai finita, senza sogni, speranze o prospettive.
Persino il mio corpo si rifiutava di lasciarmi dimenticare le mie ferite, prova a immaginare come fosse la mia mente.
Vivevo in un misero appartamento al centro del nulla, così spoglio da dar l'impressione di essere abbandonato.
Possedevo una pistola. Non certo per autodifesa.

Poi sono arrivato al St. Barth's con Mike.
E la mia vita è cambiata.
Per la prima volta non ho impugnato la pistola contro me stesso, ma l'ho usata per proteggere te.
Per la prima volta mi sono affezionato al graffito sulla parete.
Per la prima volta mi sono svegliato la mattina senza incubi.
Per la prima volta ho desiderato vivere.

Risolvere casi con te, Sherlock, non era solo una dose di adrenalina, era vita pura, era gioia, eccitazione. Era condividere con te momenti unici e irripetibili.

Se ti dicessi, qui e ora, che mi hai salvato la vita in più modi di quanti sarei persino capace di esprimere, mi crederesti?
Capiresti quanto sia sbagliato credere che tu non sia un eroe?

Sherlock, nulla, assolutamente nulla potrà mai convincermi che tu non sia un eroe. Che tu non sia un genio pazzoide, dal cuore d'oro seppellito sotto vari strati di cemento.
Nessuno potrà mai convincermi che tu non sia l'uomo più straordinario che io abbia mai conosciuto.

Nessuno.
Neanche tu.

You took my soul wiped it clean
Our love was made for movie screens

Quando ero con te, per la prima volta, sentivo di avere uno scopo, come se, finalmente, mi fossi liberato della terra, del fango, dello sporco e della puzza delle trincee.
Come se finalmente fossi riuscito a sganciarmi da quel peso che mi portava sempre più a fondo, risucchiato dalle sabbie mobili.

Non mi sono mai sentito una "spalla" nel tuo lavoro. Non mi sono mai sentito lasciato indietro da te... eppure lo hai fatto, mi hai lasciato indietro. Mi hai allontanato...
E ti sei lanciato.

Ho riletto il blog così tante volte.
La mia storia.
La tua storia.
La nostra storia.

Dovrebbero farci un film, lo sai? Peccato per il finale...

But If you loved me
Why did you leave me
Take my body
Take my body

Ancora mi chiedo perchè tu lo abbia fatto. È questo che mi uccide. È questo che mi leva il fiato ogni volta che mi torni in mente.
Credevo di conoscerti, credevo di essere tuo amico. Il tuo unico amico.
Ma non è bastato perchè tu ti fidassi di me.

Perchè, Sherlock, perchè? Io ti avrei seguito, lo sai. Avrei fatto di tutto per te. Ero pronto a morire con te già nella piscina.
Ero pronto a vivere per  te quando ti ho conosciuto.

Torna da me, Sherlock, ti prego.
O, se preferisci, portami via con te.
Ma non lasciarmi solo. Non portarti via il mio cuore.
Torna a casa, Sherlock. Torna da me.

All I want is
All I need is
To find somebody
I'll find somebody

Tutti mi dicono di andare avanti.
La mia terapista dice che dovrei provare a trovare qualcuno per dimenticarti.
Avevi ragione, avrei dovuto licenziarla.

Chi sarà mai alla tua altezza? Chi potrà mai riempire il vuoto che hai lasciato?
Nessuno.
Neanche io, Sherlock.

Perciò me ne vado. Lascio l'appartamento.
Perdonami, ma è troppo per me.

Chiuderò il mio amore per te dietro questa porta, come ho chiuso il mio cuore in quella bara.
«Torna da me» dico un'ultima volta. Solo la polvere mi ascolta.

Goodbye, Sherlock.

Lacrime calde solcano il viso del dottore mentre si allontana lungo Baker Street. Se solo non piangesse, se solo non avesse la testa incassata nelle spalle, la schiena ingobbita, gli occhi fissi sui piedi... forse lo noterebbe.
Noterebbe l'uomo dai capelli corvini che, stretto nel suo cappotto, con il colletto alzato e la sciarpa blu, lo osserva camminare lentamente.
Se solo non singhiozzasse, forse lo sentirebbe. Forse sentirebbe le parole di quell'uomo, ascolterebbe quella voce rotta.
«Sono qui, John. Tornerò. Per te»

***
Note dell'Autrice:
Forza, sapevate che sarebbe arrivata questa canzone.
A essere totalmente onesta, non è il mio capitolo preferito, ma sotto consiglio/minaccia di una mia amica lo pubblico lo stesso e vediamo come va.
Come promesso mi sono un attimo allontanata dalla quarta stagione, perchè anche la seconda è piena di tristezza e merita di essere sofferta.
Questa volta più che mai mi piacerebbe avere un vostro parere sullo stile, tema ecc.
Al prossimo capitolo!
Lilith

 

   
 
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