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Autore: himeciel    17/03/2020    0 recensioni
(QUESTO LAVORO E' UNA TRADUZIONE DELL'ORIGINALE, DI CUI TROVERETE IL LINK ALL'INTERNO)
Onestamente a Yoongi andava più che bene tenersi la mano da solo, pettinarsi da solo i capelli... davvero, gli stava bene così.
Almeno finché, durante una delle loro vlive, iniziano tutti ad accarezzargli la pancia. Complice il costume da Chimmy che stava indossando.
Ed è da quel momento che Yoongi decide di prendere la situazione in mano, e mettere in atto il suo (disperato, ridicolo) piano.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Namjoon/ RapMonster, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Triangolo
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Yoongi non riesce a smettere di pensarci.

Due anni fa, ma anche lo scorso anno a dir la verità, sarebbe disgustato da se stesso, ma col tempo ha iniziato a credere alla voce nella sua testa, voce che gli dice che è okay avere dei sentimenti, che è okay aver bisogno degli altri. Anche se questi sentimenti ti fanno sentire debole. Voce che sembra tantissimo quella di Namjoon alcuni giorni, quella di Hoseok in altri, una voce chiara che racconta verità. Oppure, quella di Jimin che lo incita a parlare dei propri sentimenti, o anche Seokjin seppure non chieda mai direttamente. Jungkook con la sua buona volontà e la sua presenza rassicurante, o Taehyung che è così uguale eppure così diverso da lui.

Quindi, bene. Sì, Yoongi sa che è okay provare sentimenti e sa che i suoi compagni saranno sempre pronti a supportarlo. Non che questo gli renda più facile ammettere ciò che vuole, ciò che desidera così ardentemente da arrivare a questo preciso, umiliante momento. Umiliazione totalmente inutile se non ci prova nemmeno.

Per intenderci, sta indossando nuovamente il costume di Chimmy, persino gli stupidi stivali gialli, persino la testa pesantissima che gli ha fatto venire dolori al collo dopo ore passate a filmare. Ha persino preparato una storia da raccontare, perché è ovvio che gli altri gli chiederanno perché diamine sta indossando suddetto costume in uno dei suoi giorni liberi quando, sul set, non ha fatto altro che lamentarsene.

Si intravede nello specchio dietro la porta e, immediatamente, vorrebbe che ogni specchio smettesse di esistere all’istante. Si allontana dal suo riflesso, che lo ritrae in tutta la sua idiozia, testa gialla gigante e tutto il resto, e si fa coraggio. E ́ da solo nella stanza con la sua esitazione, si morde il labbro e lascia scivolare la mano sull’addome, può farlo da solo. Accarezzarsi la pancia.

Funziona, funziona quel tanto che basta a fargli capire che farlo da solo decisamente non è abbastanza. Durante gli anni si è ritrovato più volte a farlo quando l’ansoa lo attanaglia, accarezzarsi i capelli, tenersi la mano, stringersi da solo la spalla. Ma creava semplicemente un vuoto, doloroso, non gli dà il senso di calma che desidera, la sicurezza di quando… quando…

Non riesce neanche a dirlo fra sé e sé.
La sicurezza, quel senso di arrendevolezza che si prova quando c’è qualcuno a prendersi cura di te.

Iniziano a formarsi delle lacrime agli angoli degli occhi, è frustrato e disperato e così stanco del suo restare in silenzio. Nessuno di loro crede più al fatto che Yoongi non abbia bisogno di conforto, hanno semplicemente accettato che, suddetto conforto, sembri farlo stare peggio, sembri alzare a muro le difese di Yoongi. Quindi lo lasciano stare, per gran parte del tempo. E’ una routine ormai.

Ora che si ritrova in piedi nel corridoio, in questo stupido costume, il suo piano sembra ancora più stupido e non pianificato per niente. E’ ovvio che non può semplicemente andare da uno di loro e pretendere delle carezze sulla pancia, come se fosse un cucciolo, nonostante fosse successo esattamente quello durante la vlive con il costume da Chimmy. Nessuno riusciva a togliergli le mani da dosso. Il ricordo porta con se un tepore momentaneo.

Ok, tornando al piano: magari se semplicemente… si fa vedere dagli altri di nuovo in questo costume, magari, forse potrebbero rifarlo.

E’ così disgustato di se stesso, ma è ancora più disgustato dall’idea di non portare avanti questo stupido piano. Inizia ad insultarsi da solo, finchè non sembra trovare quel minimo di motivazione che gli serviva. Apre la porta di getto, prima che possa cambiare idea, e si dirige verso il soggiorno. In realtà la sensazione che gli da l’indossare questo costume, il sentirsi così rotondo e da coccolare, segretamente la apprezza.

L'anticipazione diventa cosí fitta che a malapena riesce a respirare nel mentre cammina per il corridoio ma, non c’è assolutamente nessuno.

Yoongi si imbroncia, tanta ansia per niente. E’ pronto a ritornarsene nella sua stanza prima che qualcuno lo veda quando un “Hyung, ma che cazzo?” seguito da una risata, arriva da dietro di sé.

Taehyung. Di tutti quelli che potevano trovarlo così, il fatto che sia proprio Tae promette bene. E’ sempre pronto alle dimostrazioni d’affetto, non giudica e non gli importa nulla di ciò che potrebbe essere considerato strano o meno.

Inoltre, c’è della tensione irrisolta fra loro, insieme al fatto che il suo corpo sembri desiderare le carezze di Taehyung giusto un po’ in più rispetto a quelle degli altri. Decisamente non poteva chiedere esplicitamente a Tae di accarezzargli la pancia, sarebbe decisamente troppo, ma se Tae è quello a trovarlo con il costume di Chimmy… forse…

Fa per girarsi quando le mani di Tae lo afferrano per la vita, facendolo girare su se stesso e quasi inciampare nei (momentanei) piedi giaganti, e gialli, che si ritrova.

“E’- è effettivamente super comodo! Ho chiesto allo stylist di darmelo” dice, decisamente non quello che si era esercitato a dire.

Namjoon entra nel soggiorno con un contenitore ricolmo di mandarini, espressione divertita e sospettosa stampata in volto. Si lancia con poca accortenza sul divano, mentre guarda Taehyung dare a Yoongi esattamente ciò che vuole: una confortante carezza sulla pancia.

Per un secondo, o forse qualcosa in più, sente la vista appannarsi e le parole gli muoiono in gola. E’ una sensazione piacevole, più di quanto si aspettasse. C’è vulnerabilità negli occhi di Taehyung, nonostante il sorrisetto che gli nasce sulle labbra, come se sapesse esattamente quanto Yoongi ami le sue mani su di lui. Mani grandi, dalla presa ferma e calda. Yoongi potrebbe quasi piangere, potrebbe quasi afferrare le mani di Tae e pregarlo di non fermarsi più.

Ma ovviamente non lo fa e, ovviamente, Tae smette. Perché sarebbe strano, starsene lì ad accarezzare la pancia del proprio hyung per qualche minuto (o qualche ora) nel modo in cui suddetto hyung vorrebbe, ma preferirebbe morire piuttosto che ammeterlo ad alta voce. Un broncio si forma sulle sua labbra mentre Tae afferra il telecomando della tv e raggiunge Namjoon sul divano.

Si sente rumore di chiavi dalla porta di ingresso, Hoseok entra nell’appartamento, borse della spesa fra le mani. Si toglie la mascherina e guarda Yoongi. Una risata nasce spontanea, seguida da un altro “ Hyung, che cazzo?”

“E’ comodo! E poi avevo bisogno di un pigiama più caldo, quindi…” è una scusa meno credibile della precedente se possibile, ma nessuno glielo fa notare. L’attenzione di Taehyung è sulla tv, Hoseok si limita a ridere e a toccargli la pancia di sfuggita mentra va nella sua stanza. Namjoon invece, lo sta guardando.

Le punte delle orecchie gli diventano rosso fuoco dall’imbarazzo. Namjoon lo conosce fin troppo bene, sa sempre quando sta dicendo stronzate, se ha bisogno di spazio o se ha bisogno di qualcuno che gli tiri le parole di bocca.

Finisce tutto troppo in fretta. Ha funzionato; ha avuto ciò che voleva ma non è abbastanza. A starsene lì, nel bel mezzo del soggiorno, come se stesse aspettando qualcuno lo fa sentire fin troppo esposto. Inizia a sentirsi stupido così come appare, testa gigante, panciotto da cane e tutto il resto. Dice qualcosa di insensato, appena udibile, prima di ritornarsene velocemente in camera, lanciando la testa gigante sul pavimento. Stupida, stupidissima idea e stupido, stupidissimo cervello.

Si autoconvince a non piangere, chiude gli occhi, e inizia a massaggiarsi la testa e continua così quando si rende conto che le unghie che grattano contro lo scalpo sembrano rilassarlo.

“Perché hai indossato il costume da Chimmy, Hyung? Seriamente, però” Namjoon chiude delicatamente la porta, appoggiandosi ad essa.

Yoongi continua a grattarsi la testa, passando le dita fra i capelli, non riesce a guardarlo negli occhi. Non è giusto, Namjoon sembra avere un qualche potere che gli impedisce di sparare stronzate e che, in generale, gli toglie la proprietà di parola.

“Hyung” ripete, dolcemente, avvicinandosi.

Alza le mani lentamente, una va sulla sua spalla, l’altra sul suo addome. “E’ per questo?”

Yoongi apre la bocca, pronto a negare, a ribattere, a scherzarci su. Ma le le dita di Namjoon, lunghe e dal tocco fermo, gli accarezzano l’addome in movimenti circolari e Yoongi si sente sollevato e le parole gli muoiono in gola.

Namjoon prende il silenzio di Yoongi come una conferma. “L’ho notato sul set, quando tutti ti stavano accarezzando. Avevi la stessa espressione di quando qualcuno gioca con i tuoi capelli, ti abbraccia o ti tiene la mano”

Sente il viso prendere fuoco. Accidenti a Namjoom, al suo super senso d’osservazione, alla sua voce rassicurante e alle sue mani calde.

“Puoi semplicemente chiedere, lo sai. A nessuno di noi importerebbe. Voglio dire, cazzo, guarda Jimin, si arrampicherebbe fra le braccia di chiunque”

“Non sono Jimin” riesce a buttare fuori. Si sente umiliato, ma il ritmo delle carezze di Namjoon rende il suo cervello una poltiglia e scioglie il broncio che gli si era creato in viso.

“No” concorda “Ma sei Yoongi” Lo dice come se dovesse essere una cosa buona, ma tutto ciò che vede lui è come l’essere Yoongi sia una trappola.

“Yoongi, che è spaventato ma ci prova ugualmente. Yoongi, che sa amettere di aver torto, o di aver cambiato idea. Yoongi che riesce a cambiare nonostante il modo in cui è stato cresciuto. Io vedo te, hyung, ti vedo sempre”

E non c’è nulla che Yoongi possa dire in risposta a ciò. Si sente nudo, esposto, ma allo stesso tempo sente un tepore avvolgerlo, si sente accolto e sa che Namjoon lo vede per quello che è.

“Vieni qui, Hyung” Namjoon lo tira verso il letto, sedendosi schiena contro il muro, braccia che lo avvolgono.

Yoongi lo fissa. E’ Namjoon, eternamente goffo, per niente bravo nelle dimostrazioni casuali d’affetto, non quanto vorrebbe almeno. Questa situazione lo mette a disagio, probabilmente, eppure è qui a farlo per me, perché sono un idiota in un costume da cane. Probabilmente gli faccio pena.

“Namjoon-ah, non devi farlo se non vuoi”

Le braccia di Namjoon cadono sul letto e sbuffa, mentre lotta anche lui con la sua vulnerabilità. “Forse voglio farlo?”

Parte di sé vuole chiedere perché, l’altra vuole semplicemente raggiungerlo sul letto. La prima vince, “Perché?”

Si osservano, e il fatto che Namjoon sia sorpreso della domanda lo stranisce. Yoongi si aspettava semplicemente una risposta su come bisogna supportarsi a vicenda e combattere la mascolinità tossica. Decisamente non si aspettava ciò: Namjoon, broncio sulle labbra, segno che la sua timidezza lo blocca dal dire le parole che ha sulla lingua. Una timidezza seria, invece della solita timidezza da risata goffa e acuta, che avrebbe decisamente più senso in una situazione ridicola come questa.

Lo stomaco gli si capovolge. Namjoon che conosce così bene, Namjoon per cui ha sempre sempre avuto un... beh, qualcosa. E’ difficile capire a volte se quella che provi, specialmente per una persona che conosci così tanto, è attrazzione, un profondo affetto, o qualcosa di ancora più profondo. Vagamente, in modo totalmente astratto, ne hanno parlato,come se fosse una mera idea, del tipo hey non è divertente come sembra ci sia qualcosa di più tra noi alle volte, quel tipo di converazione ambigua.

Magari è solo stanco, o comunque stanco abbastanza da dire basta alle loro stronzate. Entrambi si vantano di essere autentici, ma lo sono davvero?

“Perché Joon-ah?” è quasi un sussurro, però vuole sapere, vuole sentirelo dire.

“Perché voglio.”

“Vuoi perché vuoi” Yoongi alza gli occhi al celo, un sorriso compiaciuto sulle labbra, per niente sorpreso che questa conversazione venga rimandata nuovamente, ad un altro giorno o forse ad un’altra vita.

Ma Namjoon parla di nuovo, avvicinandosi per afferargli il polso. “Voglio, nel senso che veramente voglio.”

C’è una lieve differenza, tra il voglio di prima è quello di adesso, è lì ed è molto più di quanto Yoongi si aspettasse, seppur non l’intera verità. La sua mente ancora si chiede perché, ma è ancor più focalizzata sull’offerta che gli è stata fatta: carezze, sulla pancia, esattamente ciò che desidera. Se non fosse stato per l’insistenza dell’altro, Yoongi sarebbe scappato, avrebbe scherzato sull’intera faccenda, nonostante sia ciò che realmente vuole. Probabilmente si sarebbe spaventato e si sarebbe nascosto fino a maricire, come è sempre stato solito fare.

Sembra ancora surreale, quasi impossibile. Riesce ad immaginarsi mentre si posiziona fra le gambe di Namjoon, lasciandosi tenere e accarezzare. Mortificante, assolutamente impossibile. Completamente impossibile, non riesce a farlo, è completamente paralizzato. Ha bisogno che qualcuno lo “costringa”, così da poter frignare e protestare e fingere che lo stia facendo solo perché è l’altro a volerlo.

Odia essere così, odia il bisogno di una bugia a cui aggrapparsi, mai  realmente in grado di essere se stesso, non in questo modo, non con questo lato di sé, così vulverabile e insicuro senza qualcuno. In toeria, direbbe a chiunque quanto lui creda che le persone dovrebbero essere a loro agio con queste esigenze, e che le relazioni si basano sull’onestà. In pratica? E’ un ipocrita.

Namjoon lo guarda esitare sempre di più e gli urta il braccio, per richiamare l’attenzione. “Hyung, lasciati coccolare e basta. Va bene averne bisogno, non c’è nulla di strano. Stavo giusto leggendo un’articolo l’altro giorno su come la mancanza di contatto fisico nela nostra societ-“

“Namjoon, non è una cosa così seria,” sogghigna, “Non è che… cioè non sono disperato o qualcosa del genere…”

Sbuffa e si decide a muovere il proprio corpo verso quello dell’altro.
“Disperato abbastanza da indossare quello stupido costume, hyung. Dai, seriamente, ti serviva un pigiama più caldo? Per favore. E comunque, non è che devi essere disperato! Fai sempre questo, questo ‘se ho realmente bisogno di aiuto allora chiederò’ stronzate, perché ovviamente non lo fai mai, perché chiaramente sei in grado di gestire tutto da solo, ma stai semplicemente ricadendo nella stessa cattiva abitudine. Cazzo, come dire che se bevi dell’acqua appena prima di essere disidratato, allora non lo sarai mai! Stesso principio!”

Yoongi sorride e si posiziona sul letto. Namjoon è entrato nella sua modalità “dico cose a caso” per Yoongi, per spostare l’attenzione da lui a se stesso. “Ok, ok. Se devi prenderla così seriamente…” si lamenta sistemandosi. Sbuffa come se le pretese di Namjoon fossero così difficili da accontentare, eppure non riesce a rannicchiarsi fra le sue braccia.

Namjoon alza gli occhi al cielo, tirandolo a se, facendolo posizionare fra le sue gambe, schiena contro il suo petto.

E’ così ampio e caldo, ma ancora teso per il nervosismo e la frustrazione. Più che un abbraccio, è una presa che stritola ma è per lo meno metà di ciò di cui Yoongi ha sempre avuto bisogno, forse un po’ troppo improvviso, e decisamente troppo stretto per essere qualcosa di rilassante, ma è pur sempre qualcosa. E la pressione è piacevole. Dopo qualche minuto Namjoon sembra ricordarsi dei bisogni di Yoongi, porta una mano sul suo fianco, appiattendo la stoffa del costume per accarezzarlo con movimenti circolari.

Per un po’ è tutto molto goffo, troppo stretto e frettoloso. Visi infuocati, respiri soffocati perché tutto sembra fin troppo rumoroso per le loro orecchie, occhi concentrati sulla scrivania di fronte a loro come se fosse la cosa più affascinante del mondo. Finché Yoongi non inizia a sciogliersi non appena i monìvimenti della mano di Namjoon diventano più gentili, più ritmati come se anche lui si stesse sciogliendo un pochino. Tira un respiro e si appoggia gentilmente sul petto dell’altro, una labile connessione si instaura fra i due, così strana che a stento riesce a focalizzarsi su essa.

“Va bene così?” Namjoon chiede dopo qualche momento, il suo respiro caldo contro l’orecchio di Yoongi. “E’ come volevi?”

Annuisce, va bene, e lo soddisfa, in qualche modo, ma allo stesso tempo… non abbastanza. Sente di essere di intralcio a se stesso, troppo concentrato sula stranezza della situazione, pronto a scattare in autodifesa, a nascondere nuovamente tutta la vulnerabilità che aveva lasciato uscire, come un cane al guinzaglio. Non riesce a lasciarsi andare e sa di averne assolutamente bisogno perché sente di poter scattare se per una volta non si lascia andare.

“Sono così stanco di me stesso” sussurra. “Non perché non mi piaccio o non mi ami, però- niente, sono stanco. Sto sempre a… non so”

Namjoon poggia il mento sulla sua testa, le sue mani impegnate a disegnare cerchi sul suo addome. “Ma, sei la mia persona preferita, sul serio”

Sbuffa. “Non sentirti obbligato, Joon”

Il silenzio si protrae allungo, mentre Namjoon pensa seriamente a cosa dire. Yoongi se ne accorge dal modo in cui trattiene il fiato, per poi cacciare l’aria dal naso. E mentre Namjoon è distratto e ansioso, le dita che accarezzano l’addome di Yoongi si fanno più frenetiche. Inizia a fargli il solletico, e Yoongi sta per scattare e dirgli di smetterla quando finalmente Namjoon si decide a parlare.

“Hyung, mi piaci, davvero. Continuo a pesare di dover aspettare un momento adatto o che il momento.. si presenterà naturalmente, rendendo facile e inevitabile dirlo, ma non penso succederà? Penso di dover seplicemente dirlo, ecco, che mi piaci. Mi piaci sul serio.”

Yoongi è immobilizzato, occhi spalancati per la sorpesa mentre una senzazione di tepore si ferma nel proprio petto. “Aspetta, aspe- in che senso ti piaccio?”

Namjoon sbuffa, o si lamenta, o comunque emette un suono di frustrazione, un mix di tutto. “In che senso pensi possa intenderlo hyung! Che altro senso può mai esserci? Quando sono qui a dichiararlo come un cazzo di idiota, come-“

“Okay! Okay, mi dispiace” ride, l’ansia che gli blocca il respiro nei polmoni “Volevo solo esserne sicuro che fossimo sulla stessa lunghezza d’onda prima di fare la figura dell’idiota e dirti che sì, mi piaci anche tu”

Oh. Quindi tu- voglio dire io ti piaccio piaccio,o-“

“Vedi!” Yoongi praticamente grida. “Vedi non è così stra chied-“

“E Taehyung?”

La domanda lo zittisce. L’imbarazzo gli colora le guance. Nessuno dovrebbe parlare del niente qualcosa che è successo tra lui e Tae, o di quella notte alle Hawaii in cui Hoseok li ha beccati mentre si baciavano ed è scappato urlando, svegliando l’intera casa. Perché non si è mai ripetuto.

E Yoongi non poteva fingere di non vedere il dolore negli occhi di Namjoon quando ha sentito del bacio, ma non è un qualcosa di cui avrebbero potuto parlare, perché poi avrebbero anche dovuto parlare del niente qualcosa che c’era anche tra loro. Lui e Tae hanno fatto finta fosse niente, usando la scusa del “troppo ubriachi”, ma ovviamente Namjoon sapeva. Perché Namjoon sa sempre tutto, vede sempre il vero.

Il senso di colpa si insinua in lui, perché forse potrebbe star illudendo due persone, anche se non è così… semplicemente gli piacciono entrambi. Sa che non è permesso, che non dovrebbe, eppure . La frustrazione in lui cresce, si dice sempre sii te stesso, sii te stesso, ma quando è se stesso, nessuno è felice, e tutti soffrono, o sono annoiati o arrabbiati a causa del suo essere egoista.

Namjoon prende il suo silenzio per una risposta, una conferma. “Lo sai che è… è okay se tu…” si ferma a riflettere, la mano che accarezzava Yoongi adesso ferma. “Veramente ti paccio hyung? Cioè, davvero. Non dire di si solo perché pensi di doverlo dire… so che ti ho lanciato io questa valanga addosso ma…”

Ed è la goccia che fa traboccare il vaso, quello che gli serviva per abbandonare ogni dubbio. Perché non può proprio permettersi che il dubbio si insinui in Namjoon, non su questo momento, non su di loro. Sa quanto sia velenoso questo tipo di ragionamento, ed è disperato perché non vuole che Namjoon lo provi. Si gira tra le sue gambe, in modo da essere faccia a faccia. “Namjoon, si, si che mi piaci. Mi conosci, sai che non lo dire se non fosse vero”

Lo guarda negli occhi, per confermare la sincerità di qunanto detto e si risistema fra le gambe di Yoongi. “Okay,” sussurra, un sorriso di pura gioia si forma sulle sue labbra, a Yoongi manca il respiro. “Ma è okay, anche che ti piaccia Taehyung. Puoi… voglio dire, che tu lo faccia o meno, a prescindere da ciò che prova Tae, Io... a me va bene”

Yoongi è sorpreso. “Joon, come fa ad andarti bene?”

Scrolla le spalle, finalmente lo guarda. Namjoon sembra così ingenuo, ma solitamente è proprio in questi momenti che in realtà si dimostra maturo, estremamente maturo, come se vivesse da sempre. “E’ che.. non penso che tutta la storia di appartenere a qualcuno abbia molto senso. Se tu ami qualcuno, è come se… insomma non ha niente a che fare con l’amare o il non amare qualcuno, non credi?”

E’ come se la porta della gabbia che teneva Namjoon imprigionato, si fosse finalmente spalancata, lasciandolo libero di spiegare le sue ali completamente. Yoongi è senza paorle. Non è il tipo di amore a cui si era preparato; l’amore è sacrificio, è rallentare, è lavorare sodo. E’ lo è, forse lo è, ma non aveva mai considerato ciò: l’amore è anche libertà, l’amore è vasto. L’amore aggiunge, anziché togliere.

E’ deve ammetterlo, anche se non ci sperava, che lui vuole che l’amore sia così. Probabilmente non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedere, di far si che potesse essere così per lui, eppure, il momento gli si presenta così e il suo cuore è così leggero.

Le sue mani si muovono a rallentatore, afferrando il viso di Namjoon. Soffice.
Sembra sorpreso, piacevolmente, adorabile. Namjoon, adorabile, lo stesso Namjoon che rende il mondo, almeno in parte, esattamente come vorrebbe che fosse. Namjoon che trova sempre il modo di farlo sentire in pace con se stesso, con il proprio cuore, e questo momento non fa eccezione.

I loro visi si muovono all’unisono, e improvvisamente si ritrova a fare ciò che fino ad ora poteva soltanto immaginare: baciare Namjoon.

Ed è caldo, e gentile e a tentoni, goffo, tutto ciò che è Namjoon. Si stanno baciando e la testa gli si annebbia, diventa leggera. L’insoddisfazione che lo perseguitava da giorni, settimane, da sempre, sparisce mentre le mani di Namjoon lo accarezzano in ogni punto raggiungibile mentre si baciano, lentamente, molto lentamente.

“Yoongi”
Il suo nome sembra un suono così piacevole. Ansima in risposta, baciando di nuovo Namjoon, uno tocco leggero, sul labbro superiore e poi quello inferiore.

“Potresti- per favore ti togli questo diamine di costume” ride, cercando di abbassare la zip.

Era così perso nelle sensazioni da essersi completamente dimenticato del costume. Si imbroncia, cercando di nascondere l’imbarazzo, pronto a difendersi. Ma poi Namjoon aggiunge “Voglio riuscire a sentirti” E Yoongi si sente improvvisamente piccolo, e in imbarazzo, guancie arrossante mentre se ne sta immobile fra le gambe dell’altro.

Lascia che Namjoon si avvicini, in modo da abbassare la cerniera e liberargli le braccia dal costume, che lascia semplicemente scivolare sui suoi fianchi.

“Ok, vuoi essere accarezzato sulla pancia nello specifico, o in generale?” Chiede Namjoon, tono leggermente divertito.

“Voglio..” si morde il labbro, e finalmente guarda Namjoon. “ Se ti metti a ridere, giuro su dio ch-“

“Non rido! Giuro! Voglio solo toccarti meglio!”

Imbarazzo prende possesso dei due, per le parole scelte da Namjoon.

“Mh, non solo le carezze sulla pancia.. mh…” non riesce a dirlo. Voglio essere accarezzato, coccolato. Voglio che mi tieni a te e mi accarezzi, accarezzami e stringimi a te. “Tienimi e acarezzami”

Riesce finalmete a dirlo, in un sussurro, non pensava fosse possibile. La sorpresa evidente sul viso di Namjoon. Yoongi nasconde prontamente il viso fra le mani, rannicchiandosi su se stesso.

“Va bene, ehi Hyung, è okay- Voglio- mi farebbe piacere … puoi per favore- Oh per l’amor del cielo, perché dobbiamo fare cos- Yoongy- Hyung, dannazzione!” ride, non riesce neanche a togliere le mani mani di Yoongi dalla sua faccia. “ Okay, ascolta! Voglio baciarti, e toccarti, e accarezzarti, coccolarti e- umh tutto quello che vuoi che faccia, lo farò. Lo so che è una situazione strana per te, è strano perché sono io- cioè siamo noi, però- voglio dire, hai capito, no? Se ci fossimo incontrati in un’altra vita, tu saresti sempre lo stesso idiota, un’attraente idiota, di cui mi innamorerei,  lo sai? Io… non lo so, cioè lo so che è stano, però al tempo stesso non lo è?”

Yoogni mormora qualcosa mentre ha ancora la faccia sepolta fra le sue mani, Namjoon non riesce a sentire. Finalmente Yoongi si lascia vedere, e ancora rannicchiato si lascia cadere sul petto di Namjoon. “E’ strano perché siamo noi ma non è strano perché sei tu, Joon”

Delicatamente, come se stesse per accarezzare un gatto impaurito, Namjoon inizia a massaggiare le spalle di Yoongi. Segue la linea del suo corpo, al disopra del gigantesco costume ancora avvolto sui suoi fianchi, per poi accarezzare le sue gambe e risalire ad accarezzargli i capelli per un po’.

 I suoi nervi iniziano a sciogliersi pian piano, e Yoongi si lascia scivolare finchè il suo busto non è rannicchiato fra le gambe di Namjoon, le braccia che avvolgono le ginocchia, il viso nascosto fra le gambe.

La piccola risata che lascia le labbra di Namjoon non lo turba. E’ una sensazione magnifica, Namjoon sposta il costume da Chimmy in modo da avere un migliore accesso e accarezzargli meglio l’addome, come se stesse accarezzando un cane. L’altra mano è fra i capelli di Yoongi, che replica gli stessi movimenti dell’altra.

Dopo qualche minuto lo avvolge in un semi abbraccio, piegandosi in modo da poter raggiungere la spalla di Yoongi e lasciare una scia di baci lì. Yoongi è perso nelle sensazioni, si gira un po’ in ritardo, pronto a baciare Namjoon, che però si sta già raddrizzando.

Si osservano, stupiti, come se gli ultimi quindici minuti non fossero mai esistiti. Ma la nebbia di panico che li avvolge sembra dipanarsi leggermente, riescono a vedersi, a vedersi come un unico insieme, e non due persone separate. E’ nuovo, bizzarro, ma rassicurante, e nessuno dei due sa esattamente come procedere, ma è comunque piacevole. L’intera mano di Namjoon è sul suo addome, esercitando la giusta pressione affinchè Yoongi si senta rilassato e Yoongi alza lentamente lo sguardo verso di lui.

Si guardano ancora negli occhi, Namjoon sposta la sua mano per un momento, ritornando poi alla posizione di prima, ma stavolta la sua mano è al di sotto della maglietta, palmo della mano contro la pelle di Yoongi, pelle contro pelle, mentre traccia cerchi immaginari intorno all’ombelico dell’altro, sorridendo quando Yoongi rabbrividisce.

Si sporge verso Namjoon, abbastanza da ragiungerlo ma non da sedersi, tirandolo per il colo verso di sé per baciarlo nuovamente. E’ un bacio disperato, ricolmo di bisogno e di ansia. E’ pronto ad affrontare qualsiasi cosa sia a renderlo così nervoso, ansioso e non sicuro di sé, qualunque cosa gli impedisca di lasciarsi finalmente andare. E’ così insicuro, anche se probabilmente nessuno lo avrebbe mai detto. Ma non Namjoon, che riesce sempre a vedere attraverso le sue bugie, lo ha sempre fatto, ha visto la sua insucurezza  persino attraverso il costume di Chimmy, Namjoon è lì e gli sta accarezzando la pancia, e lo sta baciando e lo rassicura, gli dice che è okay se vuole Tae allo stesso modo in cui vuole lui.

Ride leggermente e lancia le sue braccia intorno al collo di Namjoon, baciandogli l’orecchio. “Namjoon-ah, non- non voglio parlare di Tae in questo momento, ma… davvero è okay per te? Sei davvero sicuro? Non voglio che- cioè non so ancora cosa farò per quanto riguarda Tae ma- non voglio essere semplicemente felice per noi, per poi mandare tutto a quel paese e renderti triste solo perché ti senti obbligato a di dirmi che è okay”

Namjoon tira Yoongi a se, in modo da poterlo guardare per bene mentre parla, in modo da poter imprimere la sua sincerità una volta e per tutte nella testa di Yoongi. “Hyung. Sul serio, per me è totalmente okay. Forse sarebbe stato più difficile se Tae non fosse stato uno di noi- non so- no, anche in quel caso mi andrebbe bene. Sai come siamo. Nessuno dei due è il tipo da essere… geloso dell’altro? del tempo che trascorriamo con te? O neanche neanche saremmo in grado didubitare della sincerità dell’altro. E insomma, suppongo che la monogamia non sia un qualcosa per tutti, o un qualcosa di cui tutti hanno bisogno, e ci sto pensando da un po e- suppongo di essere una di quelle persone che non ne ha necessariamente bisogno”

Yoongi è già dipendente da tutto ciò, si lascia andare fra le braccia di Namjoon, lasciando che le sue carezze lo rilassino completamente. Namjoon lo stringe a se e sorride, fossete in mostra, segno che è realmente felice. “Sei contento per noi ?”

E tutto ciòche vuole fare è rannicchiarsi nel collo di Namjoon, vicino, ancora più vicino, per allontanarsi dalle dita che lo solleticano, ma Namjoon è così adorabile, così contento che non può fare a meno di sorridere a sua volta, denti in mostra, mentre si sporge per baciarlo dolcemente. “Sì, Joon. Sono decisamente contento per noi


Note
ok wow, finalmente sto postando questa traduzioni, dopo giorni che è letteralmente pronta e aspettava solo che io mi decidessi ^^
E' una delle mie prime traduzioni dall'inglese, spero di essere riuscita a fare un buon lavoro e spero che la storia vi sia piaciuta tanto quanto sia piaciuta a me! Fluff al punto giusto e affronta i temi della monogamia e del poliamore con totale leggerezza.
Ho amato leggerla e sopratutto amato tradurla.
Decisamente non è l'ulitmo lavoro cheriporterò qui di questa autrice, in ogni caso vi lascio qui il link alla storia originale
https://archiveofourown.org/works/16405469
questo invece è il link all'account dell'autrice, nel caso vorreste leggere alcuni dei suoi lavori in lingua originale! Ve lo consiglio (:
https://archiveofourown.org/users/themarmalade/pseuds/themarmalade
Ogni commento è ben accetto, non ho una beta reader quindi, per favore, se ci sono dei grossi errori fatemelo presente!
Alla prossima <3

 
   
 
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