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Autore: Ciuffettina    25/03/2020    7 recensioni
Seguito di "Le sorprese dell'amore". Sam e Gabe vanno a vivere insieme ma parecchi ostacoli metteranno alla prova il loro amore.
Genere: Angst, Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Walking on air'
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Dean era davvero di malumore, persino quello che avrebbe fatto di solito in questi casi, ovvero sfogarsi con Sam, gli era precluso e non poteva dirlo nemmeno al suo miglior amico Benny. Si rendeva conto che era assurdo restare con una ragazza solo per compiacere il padre ma aveva sperato che questo avrebbe salvato Sam dalle ire paterne o che il padre si sarebbe rassegnato come quando il fratellino non era entrato negli affari di famiglia perché tanto c’era già lui. Gli venne in mente che c’era un’unica persona con cui poteva parlare. Prese il cellulare e digitò: “Rngrz Gabriel x torta. Sai cs ha portato Lisa? Un takkino d granoturco! A Sam è piaciuto ma nn fa tst: mangia sl rb x conigli. Sai qnd ti asptt 1 sapore e ne senti 1 altro?
 
Castiel si stiracchiò, aspettando che il suo turno finisse.
Come tutti gli anni, con la scusa che era single, gli avevano appioppato quel giorno, come se l’avere un fratello non fosse considerato “famiglia”. Per fortuna erano successe due cose positive, la prima di routine ovvero Gabriel che gli aveva portato i panini imbottiti al tacchino in ospedale per mangiarli insieme, anche se purtroppo era potuto rimanere poco (cacciato dalla solita capoinfermiera Masters) e la seconda (assolutamente inaspettata) era che si era fatto un amico: Samandriel, il portantino.
Proprio quel giorno Samandriel era andato da lui e gli aveva detto: «Ma si può sapere che ti ho fatto? Ho cercato di fare amicizia con te ma tu niente!»
«Davvero?» gli aveva domandato Cas, inclinando la testa. «Non me ne sono mai accorto e quando è successo?»
«Ogni volta che ti ho chiesto se ti andava un caffè ma tu ogni volta hai rifiutato, perché?»
«Perché a me il caffè non piace» aveva risposto Castiel serio. «Però non capisco… se volevi fare amicizia con me non potevi semplicemente chiedermelo?»
Samandriel l’aveva fissato per qualche secondo poi si era messo a ridere. «Era questo il motivo? Ed io che pensavo che non ti fossi simpatico.»
Così erano andati insieme a bere un cappuccino e Samandriel l’aveva pregato di chiamarlo “Alfie” perché il proprio nome non gli piaceva.
«Ma è il nome di un angelo» aveva replicato Castiel, «significa…»
«Non m’interessa che cosa significa» l’aveva interrotto l’altro con impazienza, «preferisco essere chiamato Alfie!»
«D’accordo… Alfie.»
“Alfie” gli aveva confidato che stava studiando da neurochirurgo e dopo aver discusso un po’ sui 10 falsi miti sul cervello (tipo che se ne usa soltanto il 10%), Castiel gli aveva promesso che l’indomani gli avrebbe prestato qualche libro dei suoi.
Mentre pensava a quale libro sarebbe stato più adatto per il suo nuovo amico (“La neurochirurgia in 10 lezioni” era di facile lettura mentre il trattato di Albert Loren Jr. Rhoton era di difficile comprensione ma più professionale…), sentì che gli era arrivato un SMS. Lo aprì e osservò perplesso gli errori di battitura che Dean aveva commesso. Già altre volte aveva notato che usava la “k” al posto di “ch” oppure scriveva “xké” e “xcò e poi perché non inseriva le vocali? Avrebbe dovuto farglielo notare o era meglio continuare a fingere di non accorgersene? Si sarebbe offeso o l’avrebbe ringraziato se l’avesse corretto? Le persone erano così strane! “Sarà meglio che lo chieda a Gabriel…
Digitò: “Sì, una volta Gabriel mi ha offerto dei biscotti con la crema soltanto che l’aveva sostituita con del dentifricio.
Dean ridacchiò fra sé. “Sì, ma qll era 1 skerzo, mntr Lisa pns ke qll rb è buona. Guarda cs mi tocca ingurgitare x nn far scoprire a papà ke nn è il mio tipo 😉”
Castiel sospirò: ci mancava anche la mancanza di congiuntivi, tuttavia Dean sembrava l’unico (a parte Gabriel e Samuel e ora Samandriel/Alfie) che avesse voglia di passare del tempo con lui, seppur virtualmente.
Non credo che fosse uno scherzo, quando gliel’ho fatto notare, Gabriel mi ha spiegato che era un suo esperimento per creare dei biscotti che non facessero cariare i denti.

Dean si mise a ridere: Cas non si smentiva mai! Sentì bussare alla porta e, imbarazzato, mise il cellulare sul comodino, prima di dare il permesso di entrare.
Sam entrò nella stanza pensando a come affrontare l’argomento: in teoria avrebbe dovuto rimanere lì fino a domenica pomeriggio ma tra il padre che non aveva perso l’occasione di fargli sapere quanto fosse deluso / disgustato da lui (e sicuramente avrebbe usato i restanti giorni che sarebbe rimasto per tentare di convertirlo) e quella psicotica che l’aveva scambiato per l’eroe del suo romanzo preferito stava cominciando a sentirsi in trappola. Era felice di aver passato il Giorno del Ringraziamento con Dean (alla fine era stata l’unica cosa per cui essere grati) ma il pensiero di Gabriel a casa da solo in quel letto enorme… beh non gli piaceva, ecco! Perciò era entrato nella camera di Dean per annunciargli che avrebbe chiamato un taxi, sarebbe saltato sul primo aereo e sarebbe tornato a casa. Lo trovò seduto sul letto, in boxer e maglietta, in apparenza senza far niente, eppure l’aveva sentito ridere due secondi prima che entrasse, che cosa stava succedendo?
«Ehm… Dean, ti ho sentito ridere…»
«Che c’è? Non si può più ridere adesso?» rispose Dean, stranamente sulla difensiva. «Mi… mi è venuta in mente una barzelletta… sconcia.»
«Ah, ok… senti, io…»
In quel momento lo schermo del cellulare di Dean s’illuminò con un beep, segno che gli era arrivato un messaggio.
Sam si sarebbe aspettato che Dean rispondesse, invece gli disse: «Beh perché sei qui?»
Una frase normalissima ma pronunciata con un’espressione imbarazzata.
Suo fratello non era mai imbarazzato, nemmeno quando gli aveva preso il portatile per fare alcune “ricerche” e il computer si era bloccato su “BelleTettoneAsiatiche.com”.
A quel punto Sam decise che era ora di sapere che cosa stava succedendo: si buttò sul cellulare per leggerlo e Dean gli saltò addosso per strapparglielo di mano. Si ritrovarono a fare la lotta sul letto come quando erano piccoli e Dean voleva leggere a tutti i costi quello che Sam scriveva sul suo diario.
Alla fine vinse Sam che fissò lo schermo: c’era una spataffiata del suo quasi cognato.
Dean, non ti fa bene mangiare dei cibi che ti disgustano, non tanto perché il finto tacchino in sé sia nocivo ma perché probabilmente non ti si è attivata la salivazione che è il primo passo per una corretta digestione. Inoltre passare a una dieta vegana, se non fatta sotto consiglio medico, può portare a delle carenze, anzitutto la vitamina B12, che è essenziale alla vita e che si trova soltanto nelle fonti animali; è vero che può essere assunta anche tramite integratori però…” «Castiel?» domandò Sam stupito, smettendo di leggere quel trattato da dietologo. «Stavi chattando con Castiel? E perché volevi nascondermelo?»
«Perché avresti ricominciato a fangirlare su un improbabile Destiel, ecco perché! E ora ridammelo!»
Grosso errore! Se Dean si fosse limitato a fare la battuta sul Destiel, Sam probabilmente gli avrebbe restituito il cellulare ma la sua esortazione perentoria gli fece capire che c’era dell’altro e scorse la conversazione.
«Ridammelo!» strillò Dean, cercando di riprenderlo ma era troppo tardi: ormai Sam aveva visto la frase incriminata: “Guarda cs mi tocca ingurgitare x nn far scoprire a papà ke nn è il mio tipo
«Dean, che cosa significa che Lisa non è il tuo tipo? Cioè mi sembrava strano che tu stessi con lei… che cos’è che dicevi sempre? Se è dal 1975 che Goldrake combatte i vegani ci sarà un motivo… ma so che l’amore spesso fa fare cose strane, ed io ne sono la prova, e credevo che anche tu avessi finalmente trovato la tua anima gemella, seppur con diversi gusti culinari e ora scopro che stai con lei solo per compiacere papà? Insomma, perché non me l’hai detto?» Forse era la cosa che più lo feriva: si era confidato con Castiel e non con lui.
Dean stava per rispondere qualcosa, quando si aprì la porta.
«Insomma, che cos’è tutto questo baccano?» domandò John entrando.
   
 
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