Videogiochi > Kingdom Hearts
Segui la storia  |       
Autore: Feder122    04/04/2020    0 recensioni
Dopo la sconfitta della nuova Organizzazione XIII, Riku e Topolino scoprono un nuovo mondo che sta venendo attaccato dagli Heartless. Per sventare questa nuova minaccia, i due avranno bisogno dell'aiuto di vecchi e nuovi amici.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Re Topolino, Riku
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ehiiii, fratellino...è mattina!”

“Uhhh...” 
Jaune ebbe molte difficoltà ad alzarsi dal letto. Sin dal giorno in cui Beacon era caduta, il ragazzo aveva preso l'abitudine di allenarsi fino a tarda notte, ma negli ultimi giorni aveva aumentato drasticamente il ritmo. Il suo gruppo e quello di Ruby erano stati separati e anche se aveva piena fiducia nella promessa della sua amica, non poteva non essere preoccupato per lei. E soprattutto, non poteva non essere arrabbiato con sé stesso. Sul quel treno, giorni prima, avrebbe voluto offrire a Ruby il suo aiuto, ma non lo aveva fatto, consapevole che sarebbe stato inutile nel migliore dei casi e dannoso nel peggiore, in quella circostanza. Ironicamente, il suo fisico era a pezzi per il troppo allenamento e stava cercando di imporre a Jaune di tornare a letto, ma il fatto stesso di provare quella stanchezza fu ciò che lo convinse ad alzarsi in piedi, mosso dalla frustrazione che i suoi limiti gli causavano.
“La prossima volta...” ripeteva il ragazzo a sé stesso mentre si vestiva. “...sarò abbastanza forte da combattere al tuo fianco.”
“E quel giorno ti accontenterai di combattere al suo fianco, o vorrai qualcosa... di più?” Chiese una voce femminile alle spalle di Jaune, il quale si voltò e vide la sua amica Nora, appoggiata al lato della porta. La provocazione della ragazza non bastò a mettere in imbarazzo Jaune, che sorrise a sua volta, sfoggiando una grande sicurezza.
“Appena si presenterà l'occasione giusta, lo vedrai.”
“Wow, l'amore può davvero trasformare un ragazzino in un uomo.” Commentò Nora, per poi voltarsi. Ma, prima di andarsene, la ragazza aggiunse: “Però assicurati di non avere la zip dei pantaloni aperta quando le canterai una serenata.”
E il biondo, questa volta rosso in faccia, abbassò lo sguardo.


 

Arrivato in cucina, Jaune vide sua sorella Saphron intenta a prepare la colazione con l'aiuto della sua compagna.
“Buongiorno a tut...” prima ancora che potesse finire il saluto, il ragazzo si ritrovò stretto nell'abbraccio di sua sorella maggiore, che con una mano gli cinse la vita, con l'altra iniziò a pizzicargli la guancia.
“Wohh! Come mai questa dimostrazione d'affetto? Aspetta...non sto dimenticando una qualche data importante, vero?!”
“Ma no, sciocco! Nora e Ren mi hanno parlato di tutte le tue imprese e mi sono sentita piena d'orgoglio!” 
Il ragazzo si liberò delicatamente dalla morsa di Saphron e si sedette al tavolo.
“Beh, è più giusto dire che mi sono impegnato a non essere d'intralcio per gli altri.”
Il suo amico Ren gli mise una mano sulla spalla e gli rispose: “Jaune...trovare la forza di impegnarsi è di per sé una grande impresa, soprattutto quando si parte con un enorme svantaggio rispetto a tutti gli altri.”
“Esattamente.” Aggiunse sua sorella, porgendo una tazza di caffé e un piatto stracolmo di cibo al ragazzo. “E poi, so che sei stato separato dalla ragazza che ti piace, quindi volevo confortarti un pochino.”
“Cosa?! Nora, le hai...”
“Certo che le ho raccontato della tua cotta per Ruby.” Rispose la ragazza sorridendo. 
Jaune rivolse il suo sguardo verso Saphron e disse: “Sorella adorata...non è che tu...”
“Ho già scritto a tutte e sei le nostre sorelle. Vogliono sapere tutti i dettagli.”
“Oh no...” Jaune si mise le mani tra i capelli “...ok, devo assolutamente spegnere il telefono, prima che...”
Una musica interruppe il giovane. 
When you walk away
You don't hear me say
PLEASE, OH BABY, DON'T GO.

Saphron ridacchiò. “Dovresti rispondere. Sono sicura che non vedono l'ora di sentirti.”
“Ahhh...e io che pensavo di aver già raggiunto il picco dell'imbarazzo per oggi!”
A questo punto, Saphron si sedette accanto a lui. La ragazza sorrise di nuovo, ma questa volta in una maniera meno maliziosa.
“Jaune, non vogliono prenderti in giro. Vogliono sentire la voce del loro fratellino e dargli coraggio. Erano tutte preoccupatissime dopo quello che è successo alla tua scuola.”
Jaune sospirò.
“Già...che stupido che sono. A volte penso davvero di non meritare l'affetto che tutti mi dimostrano.” 
“Non è per niente vero.” Disse sua sorella mentre si rialzava in piedi. “E comunque...” a questo punto, sul suo volto comparve nuovamente un ghigno “...ho detto loro anche di prenderti un po' in giro.”
“Ahhhh, sei terribile...” rispose Jaune sorridendo e premendo il tasto per accettare la chiamata.

La conversazione con le sue sorelle fu ricolma di risate e spensieratezza. Purtroppo, quelle risate vennero presto soffocate da delle urla di terrore provenienti dalle strade.
Jaune, Ren e Nora corsero fuori per controllare cosa stesse succedendo.
In mezzo alla folla di persone che scappavano in preda al panico, i tre non poterono non notare un gruppo di grimm simili a degli orsi, affiancati da alcune creature che loro non avevano mai visto, la cui pelle nera come la pece era attraversata da lunghe vene azzurre. Questi mostri avevano degli occhi gialli e delle lunghe antenne.
“Quei grimm sono...strani.” Commentò Ren estraendo le sue armi e strizzando gli occhi per osservare meglio i mostri sconosciuti.
“Non abbiamo tempo per identificarli.” Rispose Nora impugnando con entrambe le mani il suo martello.
“Nora ha ragione. Guarda, stanno circondando una ragazza, dobbiamo aiutarla!”
I tre cominciarono a correre verso la damigella in pericolo, rimanendo scioccati quando questa fece comparire dal nulla una strana arma con cui colpì una delle creature misteriose, la quale, poco dopo, sparì nel nulla. A questo punto, i giovani aspiranti cacciatori si aprirono un varco nel cerchio che si era creato intorno a quella sconosciuta, eliminando tre dei grimm e due delle creature sconosciute. Adesso che l'avevano raggiunta, poterono osservare meglio la ragazza. Ella aveva gli occhi azzurri, i suoi capelli rossi le scendevano di poco sotto le orecchie e indossava una felpa rosa con dei tratti neri. Sarebbe potuta sembrare un'adolescente qualunque, se non fosse stato per la sua arma particolarmente singolare: un'enorme chiave di color giallo oro, con delle decorazioni a forma di fiore sulla punta. Questa arma le permise di sbarazzarsi facilmente delle creature misteriose, anche se, notò Jaune, non era particolarmente efficace contro i grimm. Inoltre, Jaune si accorse che quegli strani mostri, quando venivano eliminati da lui, sparivano per poi ricomparire immediatamente. All'inizio pensò che quell'arma misteriosa fosse l'unica in grado di elimnarli, ma quando erano Nora e Ren a farli fuori, quegli strani esseri sparivano definitivamente. Appena il combattimento fu concluso, la misteriosa ragazza finalmente parlò.
“Vi ringrazio per avermi aiutata.” Disse sorridendo e chinando leggermente il capo. “E devo anche scusarmi per tutti i problemi che sto causando. Quelle creature son qui per causa mia. Lascerò immediatamente la città.”
E la ragazza si voltò, intenta ad allontanarsi. Fu Ren a fermarla, parlandole con il suo solito tono calmo, il quale celava però un'ombra di preoccupazione.
“Aspetta, uscire dalla città è pericoloso. Il prossimo centro abitato è oltre una tundra che pullula di grimm e la ferrovia è fuori uso.”
“Ma gli heartless sono sulle mie tracce, tutti i cittadini saranno in pericolo finché rimango qui.”
“Il mio amico ha ragione.” Intervenne Jaune. “Vieni con noi e spiegaci cosa erano quegli...heartless, giusto? Troveremo una soluzione insieme.”
“Ma...”
“Non preoccuparti per noi, se ne arriveranno altri sapremo trattarli come si deve!” Esclamò Nora mentre faceva roteare il suo martello.
Dopo qualche secondo di esitazione, la giovane sorrise nuovamente: “Vi ringrazio. Io mi chiamo Kairi, piacere di conoscervi.”
“Il piacere è nostro. Io mi chiamo Jaune, lei è Nora e lui si chiama Ren.”

I tre accompagnarono la ragazza che avevano appena conosciuto a casa di Saphron, la quale corse dal fratello e dai suoi amici per sapere cosa fosse successo. Jaune rispose: “Beh, questa ragazza ce lo spiegherà.” 
Saphron e Kairi si presentarono e la prima invitò la seconda ad entrare.
“Dunque...come vi ho detto, quei mostri si chiamano heartless. Sono controllati da una strega di nome Malefica che vuole catturarmi. Qualche ora fa, Malefica è arrivata sull'isola dove vivo. Era insieme ad un'altra donna, di nome Salem. Ho provato ad affrontarle, ma sono dovuta scappare sulla mia nave e sono arrivata qui. Presto potrebbero raggiungermi, per questo devo assolutamente andarmene da qui, non voglio coinvolgervi nei miei problemi; potreste...” il tono di Kairi era diventato progressivamente più malinconico.
“Ti sbagli.” Le rispose Ren.
“Non sappiamo niente di questa Malefica, ma Salem è una nostra nemica.” Spiegò Jaune.
“Esattamente! Conosci il detto, no? L'amico del mio nemico lo schiaccio con il mio martello!”
“Quello che Nora vuole dire...” le spiego Jaune “...è che siamo dalla tua parte.”

Inizialmente, Kairi si mostrò ancora dubbiosa, ma alla fine accettò.
“Allora...spero di non esservi d'intralcio.” E la ragazza abbassò la testa. 
“Visto il modo in cui roteavi quel'arma, non peso che ci causerai problemi! A proposito, ma dove l'hai messa?”
“Già, appena la battaglia è finita non ce l'avevi più!”
Kairi distese il suo braccio destro e fece comparire la sua arma. Di fronte allo stupore dei presenti, ella spiegò: “Questo è un keyblade. Soltanto con il potere di quest'arma si possono eliminare gli heartless, che sono i cuori delle persone che sono state divorate dall'oscurità e soltanto il keyblade ha il potere di restituire quei cuori alla luce. Se li si uccide con un'altra arma, i cuori rimangono intrappolati e generano nuovi heartless.”
“Quindi, se ho capito bene...” intervenne Ren “...gli heartless che poco fa abbiamo eliminato noi tre sono ancora intrappolati nell'oscurità e presto torneranno.”
“Esattamente.”
Jaune a questo punto si intromise chiedendo: “Ma...gli heartless che eliminavo io ricomparivano, mentre quelli eliminati da Nora e Ren non lo facevano!”
“Questo...temo di non saperlo spiegare.” 
Kairi cominciò a riflettere su questa curiosa circostanza, mentre Nora e Ren iniziarono a fissare le proprie armi.
“Non mi sembrano delle chiavi.” Commentarono i due innamorati in coro.
Kairi si alzò in piedi di scatto e con tono preoccupato affermò: “Deve esserci lo zampino di Malefica!”
“E forse, anche di Salem.” Aggiunse Jaune, anche lui visibilmente preoccupato.
“So che mi avete detto che la foresta è troppo pericolosa, ma dobbiamo andarcene da qui immediatamente. Tutti gli abitanti di questa città potrebbero venire trasformati in heartless dai poteri di Malefica!”
Jaune guardò sua sorella negli occhi per qualche secondo e poi disse: “Va bene, andiamocene.”
Saphron cercò di protestare, ma suo fratello la abbracciò, la ringraziò per l'ospitalità che gli aveva offerto e le garantì che non gli sarebbe successo niente.

I quattro ragazzi uscirono di casa e Jaune disse a Kairi: “Prima hai parlato di una nave, giusto? Potremmo prendere quella e scappare per mare.”
“In teoria non mi è concesso farvici sali...” prima che potesse finire la frase, Kairi si nascose rapidamente dietro Jaune, approfittando della stazza di quest'ultimo. 
“Kairi, che stai...”
“Shh...guardate davanti a voi.”
Il trio di amici seguì il consiglio di Kairi. Jaune, Ren e Nora notarono immediatamente un personaggio a dir poco singolare. Era un individuo (non erano certi di poterlo definire “una persona”) dalla stazza enorme, con un mento a dir poco ingombrante e definirlo semplicemente “grasso” sarebbe stato un eufemismo, se non addirittura un complimento. Anche i suoi vestiti erano assai originali: egli indossava una strana tuta blu e rossa che sembrava un'armatura.
“Stai parlando di quello strano...” iniziò a dire Jaune, senza riuscire però a descriverlo.
“Uomo-cane ciccione?” Disse Nora senza alcuna esitazione.
“Perché non sei stupita?” Chiese Jaune.
“Lui si chiama Pietro.” Gli spiegò Kairi. “Si tratta del braccio destro di Malefica.”
“Ed è così forte da farti paura?” Chiese il biondo estraendo la sua spada.
“No, è un buono a nulla.” Rispose Kairi, rassicurando Jaune ma deludendolo allo stesso momento “Però, se mi vede, sguinzaglierà decine di heartless contro di noi e contro i cittadini; lui ama combattere in maniera sleale.”
“Ho capito. Nora, Ren, in fila indiana dietro di me. Kairi, aggrappati al mio braccio destro e indossa il cappuccio.”
I quattro passarono accanto a Pietro, marciando come soldati. Nora lo salutò sorridendogli e lui, visibilmente disorientato, contraccambiò il saluto. Di fronte a questa scena, Kairi ebbe l'impulso di scoppiare a ridere, ma non lo fece per non farsi sentire. Appena il quartetto si fu allontanato dal buffo nemico, Kairi iniziò a ridere di gusto e disse: “Jaune, sei un genio.” 
“Eh, grazie. Diciamo che ho i miei momenti.”
“Dunque...” li interruppe Ren “...ci stavi dicendo che non possiamo salire sulla tua nave.”
“Al diavolo quella regola, la sicurezza dei civili è al primo posto. Spero solo che Riku e Topolino non si arrabino troppo. Seguitemi.”

Dopo che ebbero camminato un po', i quattro arrivarono in una zona disabitata della città e il gruppo di Jaune rimase esterrefatto di fronte a quella che Kairi aveva definito la sua nave, che si rivelò essere una strana navicella di colore rossa e gialla. Kairi si girò verso i suoi nuovi amici e fece loro un occhiolino.
“Mi raccomando, non dovete raccontare a nessuno quello che sto per mostrarvi.”

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Kingdom Hearts / Vai alla pagina dell'autore: Feder122