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Lo sguardo intenso di Kagami era rivolto verso il cielo stellato, particolarmente brillante. Dalla finestra socchiusa entrava una leggera brezza che le stava scompigliando i capelli neri – ormai le arrivavano fino a metà schiena; nella cucina riecheggiava appena il suono di una vecchia canzone trasmessa alla radio. La giovane stava canticchiando appena, sperando di potersi distrarre e di concedersi un attimo di pausa dai pensieri cupi che la stavano accompagnando.
Tuttavia, quando la fidanzata fece la sua elegante comparsa sul balcone, come se fosse una ballerina, un enorme senso di quiete l’avvolse. Nonostante avesse una ferita sul fianco, Marinette stava bene, e questo le bastò – assieme ad un delicato bacio.