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Autore: sweetnight87    13/04/2020    1 recensioni
E se durante l’incoronazine di Regina un fascio di luce riempisse la stanza e una volta dissolto tra lo stupore generale...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il grande giorno era arrivato, Robin e Regina sarebbero finalmente diventati marito e moglie.

Erano tutti indaffarati a ultimare qualcosa, all’appello però mancava solo la famiglia Charming.

Nessuno sapeva dove fossero.

Avevano semplicemente comunicato che per qualche giorno sarebbero stati molto impegnati.

Tutta quella segretezza aveva incuriosito l’immensa famiglia, ma una sposa alquanto stressata aveva messo a lavoro chiunque incrociasse il suo cammino, tutto doveva essere perfetto, il tempo stringeva e le cose da fare erano molte, così il mistero che avvolgeva i Charming era stato ben presto dimenticato.

Aspettando gli sposi, tutti gli ospiti  si erano accomodati  nell’immensa sala del municipio che avrebbe ospitato la cerimonia, quando ad un tratto le porte si aprirono e fece la sua apparizione una trafelata famiglia Charming. Snow con tra le braccia un fagottino rosa seguita da David e Neal Jr mano nella mano a una bimba che a occhio e croce poteva avere quattro anni.

Emma sbalordita andò incontro ai suoi genitori

“ La scena non mi giunge nuova, peccato che non siete effettivamente in ritardo”

Disse sorridente ai suoi  mentre scombinava i capelli del suo fratellino.

“Adesso sono un fratello maggiore anch’io”

Neal era orgogliosissimo dei nuovi membri della famiglia, le sue sorelle: Lauren e Zoey.

La famiglia era stata circondata da un’ immensa folla, tutti erano curiosi di sentire cosa avessero da raccontare.

“Abbiamo esaudito il desiderio di Neal, in realtà ci pensavamo anche noi già da un po’, abbiamo ingrandito la famiglia, siamo stati a Boston.” Un sorridente David aveva velocemente fatto un riassunto, non aveva molto tempo per raccontare nei dettagli.

A Emma una lacrima scese lungo la guancia.

Mille domande premevano per trovare voce, ma tutto avrebbe dovuto aspettare dopo il matrimonio, avrebbero continuato a chiacchierare dopo la cerimonia, con tutta probabilità anche il giorno seguente, era il gran giorno di Regina e Robin quello.

Lo sposo era entrato in sala, pronto ad aspettare la sua futura moglie.

Quando Regina fece il suo ingresso accompagnata dai suoi adorati Henry quasi correva lungo la navata, non vedeva l’ora di sposare finalmente il suo amato ladro.

Le promesse che entrambi pronunciarono fecero commuovere i presenti, non solo per le parole scelte, perché entrambi avevano concluso con “ neanche la morte ha potuto tenerci lontani”. 

Proclamati marito e moglie da Archie i due si scambiarono un lungo e appassionato bacio.

“Bleah!” Aveva esclamato Neal in modo molto plateale facendo scoppiare tutti a ridere.

“Vedrai fratellino, vedrai non appena incontrerai il vero amore non sarai più di questo avviso!”

Una Emma molto romantica aveva lasciato spiazzati coloro che l’avevano sentita.

“Love, love!” Aveva esclamato Killian attirandola a sè, ma quel dolce momento era stato interrotto da David: “ pirata, pirata, Sono gli ormoni, non ti ci abituare! Vedrai il giorno del parto quanto ti amerà!” Ed era scoppiato a ridere.

Snow gli aveva dato una gomitata ed Emma fingeva di essersela presa per quelle parole, ma le si leggeva chiaramente in volto che faticava a trattenere le risate, il suo papà però aveva ragione, il giorno del parto avrebbe detto di tutto al povero Killian, d’altronde era già successo per la nascita di Hope.

Distratti da quel momento non avevano sentito Regina richiamare all’attenzione tutte le donne per il lancio del bouquet.

Spalle alle presenti aveva lanciato il suo mazzo di rose rosse tra le braccia di un’incredula Zelena.

Lunghi applausi avevano seguito quel momento e la sorella della sposa era diventata rossa, più rossa del colore delle rose che stringeva tra le braccia.

Regina con in braccio la sua bambina, scortata dai fratelli maggiori e da suo marito si era avvicinata alla famiglia Charming.

“Dunque, dunque le mie nipoti arrivano dal mondo esterno, avete pensato a cosa questo significherà?” 

“Grazie Regina, siamo contenti anche noi!” Un sarcastico David aveva fatto cenno ai due Henry di portare con sè i piccoli.

“Papà, Regina mi ha preceduto, ma la penso come lei, come faremo con la questione magia?” Emma era felice che i suoi genitori avessero adottato Lauren e Zoey, ma sapeva bene cosa comportava vivere a Storybrooke, lei stessa aveva faticato ad accettare quel mondo di cui per altro faceva parte dalla nascita.

“ Emma!” Snow l’aveva ammonita guardandola anche un po’ delusa.

“Mamma, papà non dovete pensare in alcun modo che io sia contraria, solo spaventata da cosa comporta per due bambine accettare la nostra vita...

“Emma, vedrai che andrà bene, i bambini per natura credono alla magia, non dimenticare Henry” Killian aveva sorpreso tutti con quell’esclamazione.

C’era abbastanza “materiale” su cui riflettere, ma non era quello il luogo, il contesto adatto, avrebbero festeggiato i neo sposi, poi ne avrebbero riparlato.

Neal intanto da premuroso fratello maggiore, orgoglioso presentava alle sue sorelline la famiglia.

“Emma, Emma, hai visto che abbiamo due sorelline nuove che presto saranno zie!” 

“ Ho visto! E ne sono molto, molto felice”

Abbassandosi all’altezza di quella che era Lauren se aveva capito bene. Le sorrise e si presentò 

“Ciao piccolina, io sono Emma!”

La bimba le sorrise timidamente e si strinse a Neal, da quel gesto Emma capì che a quella sorpresa avevano lavorato a lungo, la piccina era molto legata al suo fratellino.

Intanto con efficenza Svizzera i presenti notarono come la sala del municipio era stata trasformata in una pista da ballo pazzesca, per non parlare del delizioso profumino che arrivava dalla stanza attigua dove il catering supervisionato da una super Granny iniziava a preparare il carrello con cui sarebbero usciti gli antipasti. Un lungo lungo applauso ad un tratto riempì l’aria, era Zelena, si era ripresa dopo il lancio del bouquet della sposa. Adesso in quanto mandrina della piccola Cora Eva e testimone della sposa doveva fare il suo discorso.

“ Regina, sorella mia, Robin cognato e padre della mia splendida RobinJr, sono profondamente emozionata per l’onore  ricevuto, essere stata la testimone di nozze della mia sorellina  e non solo, anche per la responsabilità che mi avete dato come madrina, prometto che sarò esemplare ma mai noiosa, quindi perdonate in anticipo questa pazza madrina che insegnerà alla sua protetta tutta la magia, quella divertente ovviamente.”

Tremotino che fino a quel momento era rimasto in silenzio non potè trattenersi ulteriormente

“ Zelena cara, voglio essere presente quando insegnerai la vera magia alla piccola, ho proprio bisogno di un po’ di brivido” Disse ridendo.

Belle si portó le mani al viso, sapeva che scherzava ma in cuor suo era anche perfettamente consapevole di chi avesse sposato e quanto amasse oltre che studiare la magia oscura anche ogni tanto praticare qualche incantesimo proibito e non fare bollire dell’ acqua come sosteneva che si potesse fare solo usando la magia di luce.

L’intera tavolata scoppiò a ridere, Regina e Robin però fulminarono con lo sguardo i due, intanto Tremotino voltandosi verso Belle la vide preoccupata.

“Belle, mia cara. Sai bene che sono contento dell’uomo che sono diventato e che mi limito adesso a studiare la magia oscura e non a praticarla, mi dispiace se con la mia  battuta ti abbia preoccupata”

Belle gli prese il viso tra le manì e lo baciò, fu un casto bacio sulle labbra ma suscitò lo stesso l’ilarità da parte degli altri commensali. “Ehi, ehi! Qui abbiamo dei minori” Disse David indicando Neal.

“Guarda che tu e la mamma vi baciate sempre papà  e io vi vedo, anche quando pensate di no, poi ho visto zia Regina baciare zio Robin e vedo continuamente i baci tra Emmona e Killian...” Tutti i presenti risero. Emma che era lí vicino al suo fratellino gli scombinò i capelli.

Ad un tratto a richiamare l’attenzione dei presenti fu Robin con in braccio la sua piccolina.

“Scusate, prima di metterci a tavola io e la mia piccola principessa insieme agli altri miei figli volevamo fare un breve discorso”

Intanto Roland e Robin Jr si erano affiancati al loro papà e facevano cenno a Regina di raggiungerli.

Scortata dai due Henry si avvicinó a suo marito, gli sorrise e fece cenno ai due Henry di restare anche loro.

“Sono un uomo infinitamente fortunato, ho una moglie, dei figli e una super famiglia, non posso chiedere altro alla vita. Vogliate dunque alzare i calici insieme a me e brindare alla vita e alle seconde chance”

“Alle seconde chance” gridarono all’unisono i presenti.

Durante la cena Emma sentiva come delle piccole contrazioni a cui però non diede grande importanza mancavano dieci giorni al termine previsto, era pur vero che la ginecologa aveva detto che essendo la terza gravidanza avrebbe potuto non arrivare al termine, ma Emma si sentiva bene, pensava fossero i soliti movimenti vivaci della piccola Leila, così dopo un respiro profondo per rilassarsi tornò a fare il tris della squisita torta nunziale. 

La serata era ancora lunga, l’intera cittadina non aveva intenzione di andare a dormire, volevano godersi a pieno quel momento così gioioso, anche i piccoli avrebbero voluto continuare a stare svegli ma una Snow intransigente aveva messo tutti a letto con la promessa di tanti biscotti a colazione il giorno seguente.

Emma stava ballando forse troppo coincitatamente e non si accorse subito che le si erano rotte le acque, fu Killian che andandole incontro per ballare insieme a lei scivolò facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.

Quando Emma abbassò lo sguardo verso Killian tutto le fu chiaro, i dolori che aveva sentito erano contrazioni a tutti gli effetti, aveva sottovalutato i segni, i gemelli erano pronti a nascere.

Immediatamente le fu al suo fianco David, Emma era confusa, sapeva che sarebbe arrivato il dolore e che questa volta sarebbe stato doppio, voleva Killian accanto a sè, aveva bisogno di lui per portare al termine quell’impresa.

Sull’intera sala era calato il silenzio mentre un dolorante Killian la raggiungeva massaggiandosi il coccige.

Emma rideva, si godeva quella scena prima di essere assorbita completamente dal dolore.

Snow e Regina intanto si erano già mobilitate, la prima aveva cercato Whale che si era allontanato poco prima in dolce compagnia, la seconda invece aveva fatto apparire un cambio d’abito per Emma, non avrebbe potuto di certo partorire con l’abito che aveva indosso.

Fuori dalla porta in cui era stata allestita una sala parto i presenti invitati al matrimonio passeggiavano nervosamente aspettando che Emma partorisse.

All’interno della stanza Killian stringeva la mano di Emma nella sua, la dilatazione non era ancora completa, mancava ancora del tempo prima che fosse ora di spingere.

Man mano le contrazioni diventavano sempre più intense e ravvicinate è proprio mentre una di queste la piegava in due dal dolore si rivolse a Killian

“ Noi due non avremo più intimità, non voglio più soffrire in questo modo!”

La luce della stanza sfarfallò con intensità, la magia di Emma proprio come per la nascita di Henry era al culmine della sua potenza.

Killian per quanto sapesse che era solo il dolore a parlare e non la sua amata Emma provò comunque a dissuaderla dalla decisione presa.

“Ma Love,”

Emma si voltó verso di lui e proprio tra una contrazione e l’altra fece intendere a Killian che era serissima.

“Love un cazzo! Se partorirai tu allora ne riparleremo, ma fino a quel momento dimenticati ogni rapporto!”

Snow e Regina risero di cuore sentendo Emma inveire a quel modo, cosa che non era solita fare.

Killian allora decise di non aprire più bocca, Emma in un momento di lucidità gli diede un casto bacio sulle labbra, per poi gridare dal dolore.

Quando finalmente fu ora di spingere Emma stritolò le mani di Killian e della sua mamma.

Intanto al di lá della porta l’impressione di Emma non era passata inudita facendo ridere soddisfatto David.

Vi furono delle lunghe e strazianti grida, poi il silenzio è infine due vigorosi pianti, i gemelli erano nati.

Emma era stremata, ma felice, orgogliosa dei suoi bambini, Killian accanto a lei ammirava la perfezione di quelle creature, i suoi figli.

Prima di presentarli alla piccola congrega al di lá della porta, Emma sorride incatenando nello sguardo di Killian il suo.

“Avrei pensato ai nomi, che ne pensi di Leila e Liam David Jones!”

Gli occhi lucidi, le guance inumidite dalle lacrime lasciano intendere l’assenso del papà che si avvicina per baciare con passione la sua adorata Emma.

In un attimo il bacio diventa sempre più infuocato, fino a quando Emma non l’allontana esclamando :”Killian dicevo sul serio, non staremo insieme per moooooooolto tempo!”

Lui la guarda con fare malizioso ed Emma per quando possibile lo colpisce al braccio senza svegliare il piccolo Liam che dorme beato tra le sue braccia.

Quando le porte della stanza vengono aperte e annunciati le loro altezze

“ Il principe Liam David Jones e la principessa Leila Jones”

I presenti alzano i calici e brindano ai piccoli e ai neo genitori.

David intanto si avvicina ai suoi nipotini, commosso li ammira dormire beatamente, tra le braccia dei loro genitori.

“Caro David il piccolo Liam ha come secondo nome il tuo ma è la mia copia, guarda, guarda!”

Emma alza gli occhi al cielo, quei due riescono a punzecchiarsi anche nei momenti più impensabili, David sta per replicare ma lá neo mamma interviene stroncando sul nascere ogni battibecco.

“Papà lascialo stare, avrà pure i suoi colori, ma entrambi hanno gli occhi verdi come noi “

David orgoglioso sorride alla sua bambina e si avvicina per darle un bacio sulla fronte, poi si volta verso Killian e gli fa la linguaccia facendo ridere i presenti.

È inutile, quei due si punzecchieranno a vita, Emma deve smetterla d’ illudersi che cresceranno

  
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