Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Ree    22/04/2020    0 recensioni
"Chi sei?" urlò Aegor Rivers mentre lottava con furia contro suo figlio Aegon "Sono Aegon Blackfyre" rispose il figlio parando la stoccata del padre; nonostante avesse solo 12 anni il piccolo Aegon era un grande spadaccino molto veloce e intelligente e tutti i giorvi duellava con suo padre per allenarsi, il tempo delle spade spuntate era finito e ormani il piccolo Aegon era riuscito a guadagnarsi il cognome della madre: Calla Blackfyre, insieme a un posto come tenente della Compagnia Dorata. Il ragazzo non aveva mai conosciuto la madre in quanto quest ultima era morrta di parto, lui all'inizio aveva avuto il cognome Rivers ma sconfiggendo tutti i suoi zii riuscì a ottenere il cognome Blackfyre. Lo scontro tra lui e suo padre era una tradizione oramai, una tradizione in cui molto spesso Aegon era finito per terra, ma ora.......
Genere: Fantasy, Generale, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bloodraven, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Brynden tornò nelle sue stanze pieno di pensieri: quel ragazzo, chi era? E perché lo voleva come maestro? Aveva fatto bene ad accettarlo come allievo per controllarlo oppure forse aveva fatto un errore ad avvicinare un potenziale rivoltoso per altro figlio di Aegor Rivers. Mentre tornava ai suoi appartamenti trovò Shiera sul letto “Hai un nuovo fan a quanto pare, eh?” disse la donna “Sei tornata…. Peccato” disse ignorandola Brynden mentre si toglieva la lunga cappa nera “Devi scoprire se dice la verità o se è una spia di Aegor” lo rimproverò Shiera “Conoscendo Aegor il ragazzo sarà un buzzurro sarà facile mandarlo via dal suo ruolo di aiutante” rispose Brynden con la sua solita espressione seria “Pensando a cose più gradevoli…. Vuoi fare pace?” chiese Shiera con suo solito fare suadente “Ma certo” rispose il ragazzo col suo sorriso maliziosi. La mattina dopo Brynden si alzò all’alba baciò la fronte di Shiera (che era ancora addormentata) si mise una cappa nera col suo vessillo: un drago bianco a una testa, l’albino di dirige nel suo studio per aspettare il ragazzo. Aperta la porta però nota che Aegon è già lì con un libro in mano: il ragazzo stavolta indossa un abito da scudiero nero e sul petto porta un simbolo: uno stemma diviso in 4 quadranti, nel primo quadrante regnava il suo drago blu nel secondo il simbolo del drago nero Blackfyre e nel terzo il marchio di suo padre Aegor: un enorme stallone con ali da drago che sputava fiamme, l’ultimo quadrante era nero e vuoto; il ragazzo hai i corti capelli spettinati col ciuffo blu messo davanti e due vistose occhiaie “Sei stato qui tutta la notte?” chiese Brynden “Certo, non velevo arrivare in ritardo” rispose noncurante il ragazzo “Cosa stai leggendo?” chiese Brynden indicando il libro “Leggo i resoconti del regno di Jahaerys” rispose con un sorriso il ragazzo “Posa. Mi hai voluto come mentore ora mi devi obbedire, metti a posto il libro e poi ordina la biblioteca per ordine cronologico e preparami tutti i resoconti delle tasse e dell’esercito” concluse con un velo di disprezzo Brynden. Passarono dieci giorni con Brynden che dava ordini e Aegon che obbediva a quei compiti insulsi finché dopo aver compilato e portato sulla scrivania l’ennesimo resoconto Aegon parlò “Mi scusi Lord Brynden ma…. Credo che dovrei iniziare il mio percorso come nuovo signore dei sussurri e non fare queste idiozie” “Non ti permettere, sarò io a decidere quando sarai pronto lurido bastardo” rispose BloodRaven “Non sono un bastardo” rispose Aegon mettendo una mano sulla spada “Sai usare bene quella lama no? Vediamo se reggi il confronto” lo sfidò l’altro brandendo Sorella Oscura. I due andarono sul campo di addestramento sotto l’occhio dei curiosi poi la battaglia iniziò: Aegon lo tempestò di colpì usando Fiamma Azzurra venendo sempre bloccato da Brynden, Aegon tentò un affondo al volto riuscendo a fare un taglio sottile sulla guancia di Brynden che stranamente sorrise e con un singolo colpo la sua spada in acciaio di Valyria distrusse Fiamma Azzurra “Noooooo” urlò Aegon mentre l’ultimo legame col padre esplodeva in mille pezzi poi all’improvviso prese e se ne andò nelle sue stanze, senza parlare con nessuno con fare malinconico di chi ha veramente perso tutto
   
 
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