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Autore: littlemoonstar    09/08/2009    6 recensioni
-vuoi davvero rischiare la vita per me? -
-non chiedo altro. -
Quando l'amore ti chiama,puoi solo rispondere.
Edward è sempre stato solo,rinnegando la sua nuova vita e arrivando a rinchiudersi in un castello nella totale solitudine. Come una bestia.
Ma l'amore,si sa,può far rivivere.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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≈ Valzer ≈
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16.
{. Three days .}
≈ Valzer ≈
xxx









Non avevo mai provato una sensazione così intensa: Edward cercava di essere delicato per non farmi male,ma ciò che provai andava oltre qualsiasi sensazione umana.
Avrei potuto toccare le stelle e non accorgermene,tanto ero attratta dalla bellezza spudorata di quel ragazzo che mi aveva appena sfilato il vestito.
In un attimo fu sopra di me.
Che dovevo fare? Che diavolo dovevo fare?!
Okay,Bella. Rilassati,fai un bel respiro e...oh.
Edward aveva il corpo più bello che avessi mai visto.
Certo,lo avevo visto già a petto nudo,ma mai in quel modo.
Essere lì,forse,sminuiva ancora di più la mia bellezza che,di certo,non raggiungeva neanche minimamente quella di un vampiro.
Ma stranamente non mi sentivo affatto a disagio: era come essere in un'atmosfera ovattata,silenziosa e morbida.
Nonostante il suo corpo di marmo,Edward era caldo. E morbido.
Perché ero io,a sentirlo.
Mi baciò il collo,scendendo fino al petto per sfiorarmi il seno con le labbra fredde.
Rabbrividii,e istintivamente mi sollevai appena per baciarlo ancora.
Non mi sarei mai stancata di lui. Mai.
-Bella...-
So cosa vuoi dirmi,Edward. Ma non smettere. Resisterò.
Il fatto che non potesse leggermi la mente era un grande ostacolo,al momento.
Ma ero sicura che,nonostante non avessi aperto bocca,Edward mi aveva capito.
Mi sfiorò i fianchi,sfiorando la pelle ormai calda e sorprendentemente liscia al suo tocco.
E dire che la pelle di velluto era una sua priorità.
Eppure,in quella stanza che di priorità ne aveva una sola,mi sentii incredibilmente perfetta.
Perfetta con lui,per lui,ma soprattutto per me.
Trattenni il respiro,cercando di non pensare al lieve dolore che iniziai a provare nel momento in cui divenimmo una cosa sola: in quel momento diedi ad Edward Cullen ciò che avevo tenuto in serbo da quando avevo aperto gli occhi per la prima volta.
Avevo dato ad Edward Cullen l'essenza di Bella.
E sapevo di aver fatto la scelta giusta.
Edward mi strinse di nuovo a sé,e da quel momento non provai più dolore.
I miei occhi incrociarono i suoi – l'oro puro che scorgevo nelle sue iridi mi sorprese,dato che dopo ciò che era successo tra noi le sue difese sarebbero dovute cadere anche in minima parte,a quanto diceva – e dopo poco vidi il suo sorriso illuminarmi.
Era sereno,e non aveva alcuna intenzione di farmi del male.
Lo sapevo. Lo sapevo,Edward.
-ti amo -
-ti amo – ripetei,aggrappandomi alla sua schiena.
Ed era tutto ciò che avevo da dirgli.



Riaprii gli occhi.
Nel momento in cui riconobbi la stanza ormai a me familiare mi accorsi che il sole illuminava ancora la stanza.
Era già pomeriggio?
La superficie di marmo su cui ero sdraiata mi fece sorridere: così dura alla vista,ma più morbida di un cuscino e perfetta come seta al tatto,era tutta per me.
Mi strinsi di più ad Edward,ancora immobile.
Dopo pochi secondi,il suo tocco freddo mi sfiorò la tempia,giocando con una ciocca ribelle dei miei capelli arruffati.
-mm...- riuscii a mugolare,ancora intontita.
-sei bella,quando dormi. Ancora più del solito. -mi disse lui con la sua voce di velluto,e un leggero sorriso sulle labbra che riconoscevo malgrado avessi chiuso di nuovo gli occhi.
Chiuso gli occhi?! Ma che diavolo...pronto? Ma lo sai chi hai accanto? Sveglia!
Per la prima volta diedi ragione alla vocina nella mia mente,e di scatto aprii gli occhi.
Edward sembrava un modello per un quadro.
O un adone greco,per fare un paragone.
-c'è...ancora il sole? -
-non sei contenta? - mi chiese,avvicinandosi al mio viso.
-si,è solo che...mi aspettavo fosse già sera. I Cullen non sono ancora tornati dalla caccia? -
Edward mi guardò,scoppiando a ridere.
-Bella,è giorno,ma non è pomeriggio: è mattina. -
-oh. Oh. -
La mia cognizione del tempo aveva totalmente perso vigore,in quella stanza.
Avevamo dormito quasi un giorno intero!
Si,dormito...
Arrossii,e per la vergogna mi rintanai sotto le lenzuola bianche.
-non dirmi che sono tutti in casa,ti prego! - gridai,ma il suono arrivò come ovattato a causa delle lenzuola che mi avvolgevano completamente.
Edward,per tutta risposta,mi si fiondò addosso,stringendomi in quel fagottino candido.
-in realtà sono usciti questa mattina. Non preoccuparti,non si sono accorti di nulla. Cioè,in realtà sanno tutto,però non hanno proprio...sentito tutto. -
-Edward! -
-che c'è? Non dirmi che ti vergogni! - esclamò lui in tutta la sua perfezione,ridendo come se quello fosse un argomento su cui scherzare – Bella,per favore. Non è uno scandalo. Ricordo che prima di rinchiudermi in questo castello vivevamo tutti insieme,e Rosalie ed Emmett...-
-okay,okay. Mi hai convinto. Va bene. - risposi svelta,tentando di non sapere altro riguardo i dettagli erotico-scabrosi delle notti di quei due.
Edward mi sorrise,ma per la prima volta riconobbi un velo di tristezza nei suoi occhi.
-che...che c'è? - chiesi,titubante.
-come? Nulla,perché?-
-Edward...tu saprai anche leggere nel pensiero,ma anche io ho le mie potenzialità. Non sono totalmente idiota,per esempio. Un po' goffa,ma non idiota. -
Edward si fece improvvisamente serio,come se qualcosa lo avesse turbato.
Mi sfiorò il braccio,scendendo sui fianchi: seguii la sua mano con lo sguardo,fino a riconoscere sul fianco destro – prima nascosto dal lenzuolo – un alone leggermente violaceo appena formato.
Un livido? Prima non c'era...
-oh. - riuscii a sussurrare,benché non capissi cosa stesse accadendo all'improvviso al mio corpo: mi sarei trasformata in una specie di mirtillo viola?
Poi,nel momento in cui Edward indicò il pavimento,mi sporsi e capii tutto vedendo un lembo del lenzuolo bianco completamente strappato.
-mi...mi dispiace,Bella. Te l'avevo detto che...che non pot- -
-okay. -
-come? - mi chiese,per la prima volta più sorpreso di me.
-okay. Va bene. E' un livido,a quanto dicevi ieri a quest'ora dovrei essere morta. Un livido è un compromesso che posso accettare. -
-Bella,non dire stupidaggini. -
-non sono stupidaggini. Edward,tu sei un vampiro. Santo cielo,io mi fido di te! Quante volte devo ripetertelo? Non mi importa cosa mi è accaduto,non mi importa se sei più forte di me. Questa è stata la notte più bella della mia vita,non significa nulla questo? - okay,avevo fatto il mio discorso.
Rimasi in attesa,anche solo di un cambiamento di espressione.
Contai i secondi nella mente,il cuore mi batteva a mille per quella confessione improvvisa.
Ma persi totalmente il conto quando il bacio di Edward mi travolse di nuovo.
Come risposta era più che sufficiente.




-sei pronta,Bella? -
Era irreale,eppure era ciò che desideravo davvero.
Un mese. Esattamente un mese era passato da quella notte,e da quel momento avevo vissuto assieme ad Edward e ai Cullen in tutta tranquillità.
L'amore di cui avevo bisogno era finalmente arrivato,e ora potevo finalmente dire di essere felice.
L'unica cosa che mi mancava per la mia eternità perfetta era quella,e stava arrivando.
-si. - risposi,decisa.
Carlisle annuì,e indietreggiò per lasciare spazio ad Edward.
-la morfina sta per circolare,Bella. - mi sussurrò,vicinissimo al mio viso.
Annuii di nuovo,più lentamente: la morfina stava iniziando ad avere effetto.
-aspetteremo che entri completamente in circolo e poi...-
Chiusi gli occhi,ma li riaprii subito dopo per non perdere neanche un minuto gli incredibili occhi dorati di Edward,che dopo quel gesto innocente mi sorrise.
Risposi a quel sorriso,le palpebre oramai pesanti,e l'ultima cosa che sentii sulla pelle fu la sua mano fredda,posata sul viso come un saluto prima dei terribili giorni che mi aspettavano.
-ti amo,Bella. -
-ti...amo anch'io,Edward. -
Caddi nel sonno più profondo,e intorno a me vidi solo buio.
Un lieve dolore mi colpì prima il collo,seguito dai polsi.
Infine un dolore più sottile,come se un ago mi stesse perforando il cuore silenziosamente.
Il dolore si trasformò in una specie di calore esteso e diffuso in tutto il corpo,come se mi trovassi su dei carboni spenti già da parecchio tempo.
Per tre giorni.












xxx
























Note:Avete visto che bel regalo? ^^ Ho pensato che siccome starò via per due settimane e non avrò il pc con me serviva un bell'aggiornamento...vi è piaciuto il capitolo?
Purtroppo manca poco alla fine della fanfiction,ma vi avverto che sto progettando di pubblicarne un'altra non appena finisco questa^^
Ora vado a preparare le valigie,intanto spero di ricevere i vostri commenti su questo nuovo capitolo^^


E ora una ribadisco: HO PUBBLICATO UNA NUOVA STORIA!!
Si intitola ≈Venus♥ (<---a questo link o sulla mia pagina),magari dateci un'occhiatina ^^
Detto questo vi do sempre il link della mia ultima storia completa:
 
Disturbia.

Ci vediamo al prossimo aggiornamento!


Baci
LMS*
  
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