Stava diluviando fuori ma erano lì, al sicuro, insieme nell'attico che condividevano.
Entrambi in un silenzio surreale spezzato solo dai loro respiri e dall'assordante rumore dell'acqua.
E poi, quando l'orologio antico batté la mezzanotte, Dazai sbuffò continuando a stare su quella sediola di legno.
Sentiva il lacerante bruciore delle ferite ancora fresche tirare dal dolore tanto erano profonde le lacerazioni.