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Autore: Athelye    01/05/2020    3 recensioni
Per fortuna erano da soli in mezzo al nulla, nel cuore della notte, altrimenti qualcuno li avrebbe di sicuro additati con spregio, o peggio, derisi. E beh, vedere ridotto in quel modo un gruppo di ragazzi, soprattutto di cui due appartenenti al Clan Lan, potete ben immaginare l’effetto che avrebbe fatto.
Genere: Fluff, Romantico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Jingyi, Lan Yuan/Lan Sizhui, Nuovo personaggio, Ouyang Zizhen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just a fun night, or so I thought?





Non doveva finire così. Non doveva assolutamente finire così.
Jin Ling sentiva la testa su di giri, Lan JingYi stava cantando a squarciagola e ballando nella notte e Lan SiZhui non riusciva a smettere di ridere.
Gli altri erano in condizioni pietose che era meglio non citare, specialmente Ouyang ZiZhen, che continuava a importunare una pianta dalle forme molto sinuose, dedicandole poesiole improvvisate lì per lì. Sì, a una pianta.
Per fortuna erano da soli in mezzo al nulla, nel cuore della notte, altrimenti qualcuno li avrebbe di sicuro additati con spregio, o peggio, derisi. E beh, vedere ridotto in quel modo un gruppo di ragazzi, soprattutto di cui due appartenenti al Clan Lan, potete ben immaginare l’effetto che avrebbe fatto.
                                                                
Si erano accampati lì in mezzo al niente e, davanti a un fuoco morente, avevano iniziato a bere dalle giare che Lan JingYi aveva tirato fuori da un piccolo borsellino su cui aveva lanciato un incantesimo “approfondente”. Inoltre, le varie giare di liquore erano state fornite da Wei Ying in persona a Lan JingYi (da lui ritenuto il più incline del gruppo a quel tipo di compito), ma quello gli altri non potevano saperlo e non avevano fatto domande a riguardo. Anche se beh, a Jin Ling e Lan SiZhui un mezzo dubbio era sorto.
Comunque sia, avevano finito per farle fuori tutte, fra una chiacchiera e l’altra, bevendo e ridendo fra loro. E persino Lan SiZhui aveva dato il suo contributo a non far andare a male il liquore, quella sera privo di vincoli e responsabilità di sorta.
Quindi, senza nessuno a controllarli, la situazione era drasticamente degenerata nel giro di relativamente poco tempo.
Jin Ling e Lan JingYi invece avevano uno il braccio dell’altro intorno alle spalle e stavano intonando canzonacce improvvisate sulla musica di Yu Liang, mancando ogni nota possibile, a cui gli altri si unirono con un coro, ridendo e dondolandosi con i bicchieri vuoti nelle mani libere.
“Oi! Smetti di tirarmi i capelli!” Esclamò il castano a un certo punto.
“Aaaahh! Sei la solita principessina, però!, ti voglio bene lo stesso.” Commentò l’altro, puntando l’indice verso di lui.
“Ha?” Jin Ling si voltò verso di lui con un sopracciglio alzato per l’incredulità, poi esplose in una risata. “Quanto hai bevuto per dirlo?”
Lan JingYi rispose solo con una linguaccia esagerata e lui fece lo stesso. Sciolsero quella stretta e Lan JingYi continuò a girare su se stesso mentre Yu Liang* strimpellava qualcosa per dargli un ritmo, mentre Jin Ling tornò a sedersi accanto a Lan SiZhui.
Maaaa.. Potremmo andare al mare!” Disse uno.
“Mare, oceano, il mondo!” Propose un altro con aria profonda.
“Cos’è rimasto da mangiare?” Chiese Ouyang ZiZhen, guardandosi intorno. “Ho fame.”
“Hai già finito tutti i mandarini che avevamo!” Esclamò un altro, Yao HaoFai*.
Lan JingYi si interessò immediatamente alla questione. “Chi ha portato dei mandarini??”
Yao HaoFai: “Mi state dicendo che quelle cose arancioni non erano mandarini?”
“Maaannnndariniiii!!” Gridò Ouyang ZiZhen fra le risate.
Shhhh!!!
Lan SiZhui non riusciva a smettere di ridere, mentre Yao HaoFai gli versava ancora da bere, cosa che faceva in automatico ogni volta che vedeva il bicchiere diversamente pieno. Jin Ling non si era fatto problemi a bere direttamente dalla giara come un altro paio di ragazzi, ma lui era troppo fine per farlo anche da non proprio sobrio.
Jin Ling, non appena lo vide muovere a tempo il braccio con il bicchiere colmo, lo agguantò e gli tolse la bevanda, prendendone diversi sorsi per evitare che quello la rovesciasse addosso a qualcuno, e anche perché sentiva la gola secca. Lan SiZhui si allungò per riprenderselo con una risata. “Nnnno! È mio!”
Dopo averlo preso un po’ in giro, il castano gli restituì il bicchiere dimezzato, che quello provvide a terminare in modo pressoché istantaneo. Nel posarlo lontano da sé e tornare a schiena dritta, Lan SiZhui si sentì profondamente instabile, così si aggrappò alle spalle del ragazzo vestito d’oro alla sua sinistra in una specie di abbraccio. Quello lo sostenne, profondamente divertito.
“Che stai facendo?”
Il moro aprì la bocca per rispondere, ma uscì solo un’altra risata che cercò subito di contenere, con scarsi risultati, contagiando anche l’altro.
“Lan SiZhui, stai bene? Ahahahah!”
Mugugnando un mh-mh, quello serrò le labbra, che però continuavano a incurvarsi all’insù e sbuffare risate. Riacquistò, più o meno, una sorta di stabilità, ma finì ugualmente per appoggiarsi con la testa alla spalla di Jin Ling, che comunque non sembrava infastidito dalla cosa. Per un secondo, pensò anche di aver sentito le sue labbra sui propri capelli.
“Allora, allora, allora!! Statemi a sentire!” Gesticolò esageratamente Lan JingYi, interrompendo la sua danza fatta soprattutto di piroette. “Mi è appena venuta in mente una cosa.”
“Sicuro che non sia vuoto d’aria?” Commentò sarcasticamente Jin Ling, facendo ridere gli altri.
Ah-ha.” Lan JingYi continuò, abbozzando una risata. “C’è stata quella volta, diversi anni fa, in cui io e Lan SiZhui abbiamo visto... Era dopo il coprifuoco, ti ricordi Lan SiZhui?”
Quello annuì, ridacchiando, sulla spalla di Jin Ling. “Ti riferisci a quando ZeWu-Jun..?”
“Sì, sì, proprio quella volta!” Rise Lan JingYi, poi si chinò, abbassando anche il tono di voce per la storia. “Io e Lan SiZhui a quel tempo condividevamo la stanza. La notte era limpida e silenziosa come sempre, quando, all’improvviso, una serie di sibili squarciò la quiete vicino a dove dormivamo.”
Lan SiZhui non poté fare a meno di sorridere a quel modo di raccontare, ricordando la scena che l’amico stava descrivendo.
“Sapevamo che era sbagliato, che era contro le regole, ma ci alzammo ugualmente. Sembrava che mille frecce si stessero riversando sui Meandri delle Nuvole, noi non potevamo certo rimanercene con le mani in mano mentre la nostra casa era sotto assedio!”
Il gruppo ascoltò attentamente, e Yu Liang a abbozzò una melodia delicata che sostenesse la narrazione.
“Uscimmo dalla nostra stanza, realizzando che era ancora tutto esattamente tranquillo. Così, ci mettemmo a cercare la fonte di quel suono che ricordava un combattimento. Girando nei vari giardini, finalmente, a un certo punto lo vedemmo. ZeWu-Jun era lì, illuminato dai raggi lunari con la sua solita eleganza, intento a...”
Lan JingYi sorrise, creando quella pausa che portò gli altri ragazzi a sporgersi in avanti per sentire il proseguimento.
“...A brancolare nel nulla, agitando la propria spada contro l’aria, mentre HanGuang-Jun era steso nel prato, profondamente addormentato. Scappammo così veloci che, se ci fosse stato qualcuno in giro e ci avesse visto, avremmo dovuto ricopiare almeno cinquanta volte Rettitudine!”
Il gruppo scoppiò a ridere incredulo.
“Il giorno dopo, Lan QiRen spiegò a noi discepoli che, purtroppo, a causa di ‘un’intossicazione da the’ ZeWu-Jun e HanGuang-Jun non avrebbero potuto farci lezione per qualche giorno.” Terminò allegramente Lan SiZhui.
Quando le risate iniziarono a scemare, Lan JingYi lanciò una specie di ululato e riprese a piroettare a tempo di musica, che Yu Liang arrangiava in modo sempre più incalzante, mentre gli altri battevano le mani con l’accelerare del ritmo.
Tutti tenevano gli occhi puntati sulle danze folli del ragazzo, che sembrava divertirsi un mondo ad agitarsi davanti a loro.
Lan SiZhui si lasciò cadere sulle gambe incrociate di Jin Ling, aggrappandosi debolmente a un suo ginocchio.
“Ti gira la testa?” Chiese il ragazzo, guardandolo con un sorriso divertito.
Il moro scosse la testa, ma subito dopo strinse di più la presa sulla sua gamba, facendolo ridacchiare.
“Ah no?”
Mmmhn...” Lan SiZhui si accartocciò leggermente su se stesso, scosso dai risolini che cercava di controllare mordendosi il labbro.
Jin Ling gli scostò con delicatezza delle ciocche corvine dal viso, scoprendogli anche il collo così facendo. Si chinò su di lui, andando a coprire proprio quel lembo di pelle chiara con le labbra, lasciando una scia di baci leggeri che fecero sospirare piano l’altro, mentre con un braccio lo avvolgeva in una sorta di stretta.
Strofinò con affetto la punta del naso sotto il suo orecchio, inspirando profondamente un dolcissimo profumo di mandorla che lo fece sorridere. Diamine, quanto gli piaceva quel profumo.
Mh.. Jin Ling?
Senza accorgersene, aveva continuato a lasciare baci lì, intorno al suo orecchio, e l’altro aveva affondato una mano nei suoi capelli castani. Si sollevò un poco per guardarlo.
Lan SiZhui si voltò appena verso di lui, ancora con le dita immerse nelle ciocche nocciola, e avvicinò il suo viso al proprio, dato che di muoversi lui, adesso, non ne aveva proprio l’intenzione. Le loro bocche cozzarono morbidamente le une contro le altre.
 
Jin Ling cercò di approfondire il contatto, senza incontrare alcuna resistenza, decidendo di ignorare la posizione decisamente scomoda in cui si trovava. Accarezzò la lingua dell’altro con la propria, rincorrendola con carezze umide mentre sentiva le mani dell’altro dietro al proprio collo, che percorrevano lentamente la sua pelle.
Lan SiZhui interruppe brevemente il bacio, ma Jin Ling non gli diede il tempo di riprendere fiato, aggredendo nuovamente la sua bocca, giocando ancora con quella sensazione calda e umida, strappando un gemito soffocato all’altro.
La presa fra i suoi capelli si fece più aggressiva, come i suoi baci più voraci. Ad ogni tentativo di Lan SiZhui di fermarsi anche solo per un istante, lui rispondeva con un bacio più intenso. Non che il moro avesse qualche problema con quello, comunque, anzi. Rispondeva sempre con una certa foga, cozzando un paio di volte contro i suoi denti e facendo sorridere entrambi.
Jin Ling gli morse il labbro, facendolo sospirare, poi lo succhiò lentamente come per farsi perdonare di quella violenza, socchiudendo appena gli occhi per godersi l’espressione dell’altro.
Lan SiZhui, dal canto suo, provava una serie di sensazioni profondamente localizzate, come il piacevole pungere dei denti di Jin Ling che affondavano piano nella morbida carne, o la presa ferrea della sua mano sul proprio fianco, che sembrava lo volesse tenere inchiodato lì, tagliando qualsiasi tentativo di fuga. Non che ne avesse l’intenzione, comunque.
Il Lan inseguì ancora i movimenti dell’altro, assecondando i suoi baci con flebili sospiri ogni volta che quello non gli dava un attimo di tregua. Sentiva solo un crescente calore proprio dietro lo sterno, bruciante, che gli impediva di fermarsi o di chiedere a Jin Ling di farlo.
Tuttavia, fu proprio l’altro a fermare quell’attacco continuo, nonostante la voglia che aveva gli stesse intimando di continuare. Quel profumo di mandorle era inebriante, gli stava invadendo la mente e annebbiando la ragione più del liquore che aveva bevuto fino a poco prima, ma doveva fermarsi. Non era esattamente il ritratto dell’autocontrollo in quel momento, e non sapeva se sarebbe stato in grado di fermarsi se avesse continuato.
Sollevò appena il viso, osservando l’espressione stravolta del ragazzo, le sue guance visibilmente macchiate di rosso anche nel buio quasi totale che aveva avvolto il gruppo di amici, le iridi cenere che lo guardavano come due spicchi di grigio desiderio, la bocca schiusa leggermente ansante. Le sue labbra, agli occhi di Jin Ling, avevano la stessa attrattiva di dolci ciliegie, mature e succose.
Definirlo eccitante era dire poco. Lan SiZhui aveva reclinato di più la testa, e in quella gola così chiara Jin Ling avrebbe voluto affondarci i denti più che volentieri.
E il moro doveva essersene accorto, perché, con un’occhiata, Jin Ling colse l’accenno di un sorriso sul suo viso.
Cos’è, un invito?” Sussurrò, così che potesse sentirlo.
Vuoi che lo sia?
Jin Ling emise uno sbuffo divertito, prima di avventarsi di nuovo sulle sue labbra per qualche altro bacio, accanendosi a torturare quelle. Perché non poteva davvero mordergli la gola, vero?
 
Lan JingYi, intanto, durante il suo ballo sfrenato al chiaro di luna, con un’occhiata al suo pubblico, aveva visto tutto. Iniziava giusto a sentire le fibre che componevano i suoi muscoli iniziare a cedere, quando aveva improvvisamente ritrovato l’energia per continuare. O almeno, lo sprone giusto per farlo, ecco.
I due erano leggermente dietro gli altri, quindi quelli non avevano modo di vedere cosa stessero facendo, ma lui aveva assistito a quelle voraci effusioni con gli occhi sbarrati. Dopo un attimo di sgomento, aveva ricominciato a ballare follemente, un po’ per far sbiadire l’immagine e un po’ per non far insospettire gli altri e far sì che non si girassero.
Quei due idioti se ne stavano strafregando che ci fossero almeno altre sette persone che potevano vederli. Senza contare il fatto che vedere i suoi due migliori amici avvinghiati appassionatamente in quel modo non era esattamente una visione che si sarebbe aspettato o che gradiva.
Con sollievo, pensò tuttavia che, a giudicare dalla velocità con cui il mondo vorticava intorno a lui, con tutta probabilità il giorno dopo non avrebbe ricordato nulla. Così continuò ad agitarsi e danzare in modo più o meno spensierato al chiaro di luna, lanciando ogni tanto qualche grido.
 
Dopo un tempo indefinito, ululati a volontà, e risate su risate, anche l’effetto energizzante dell’alcool finalmente iniziò a svaporare, lasciando tutti i ragazzi con una pesante sonnolenza. Letteralmente in un battito di ciglia, quasi tutta la comitiva si addormentò sul prato, accarezzata e coperta solo dal calore della terra sotto di loro, che aveva assorbito il sole tutto il giorno e che ora rilasciava lentamente quel piacevole torpore.
I loro occhi erano nebbiosi ma splendenti anche nel buio. Con i visi così vicini, non poterono evitare di sorridersi e sfiorarsi dolcemente i nasi, come fanno i gatti in amore, quando si fanno le fusa. Anche se il lieve ronzio che sentivano nella testa poteva illuderli che ci fossero anche quelle.
Una mano di Jin Ling scivolò sul fianco armonioso di Lan SiZhui, che invece la posò sul suo petto.
Forse alla ricerca di un po’ di calore in più, si strinsero teneramente uno all’altro.
 
 
 
Lo svegliò appena l’umido dell’alba. Aprendo gli occhi, aveva visto i lineamenti eleganti del ragazzo, donandogli una sensazione di tranquillità. Li richiuse con un sorriso dolce, forse incerto se si trattasse di un sogno o della realtà.
 
 
 
Quando si svegliarono entrambi davvero, erano stesi uno accanto all’altro. I loro ricordi quasi tutti svaniti. O meglio, quello che non ricordavano sicuramente era svanito, il resto appariva comunque altrettanto fumoso, appannato, confuso nelle loro menti.
Una sensazione calda sulle labbra di Lan SiZhui. Una leggera consapevolezza nel suo cuore, che non voleva tacere.
 
 
Forse, su quei pochi momenti lucidi, era meglio tacere..






 





* Yu Liang = Liang "Luminoso"; Yu è il cognome della famiglia principale di Meishan.
Yao HaoFai = Hao "perfetto", Fai "inizio"; Yao è il cognome si una delle Scuole/Sette.
 
 
 
 
________________
Note dell’Autrice
Buon salve!
Ok, per la stesura di questa fanfic si ringraziano: le Menadi che mi hanno dato l’ispirazione per una vaga descrizione di Lan JingYi che balla fino allo sfinimento, la bottiglia di vino sparita dal mobile in garage, una visione avuta mentre attraversavo l’Europa occidentale zaino in spalla, e l’aver ripensato ad alcuni aneddoti di sbronze fra amici (che chiaramente mi sono riservata dal riportare, ma non prometto che non riporterò mai in futuro), fra cui annovero con orgoglio il fatto di aver tirato un pugno alla madre di una mia amica nel goffo tentativo di abbracciarla.
Ah, e l’aneddoto che raccontano Lan JingYi e Lan SiZhui non è esistito veramente (credo?), però rientra fra le poche volte (saranno davvero poche?) in cui i due fratelli Lan hanno bevuto. Come non saprei ben ubicare questa serata lungo la linea narrativa che ho più o meno inventato di sana pianta. Mettetela dove vi pare, tanto nessuno di loro la ricorda davvero. Più o meno.
Comunque, come la posso (o ‘dovrei’) definire questa? Una KWP? Kiss Without Plot? Perché beh, è palesemente questo e nient’altro.
Questa non è la fic che avevo promesso con il magic trio, che arriverà (anche se non so ancora quando), lo giuro. Prossimamente, sui piccoli schermi.
Btw, che altro dire? Anche a questo giro troviamo due nuovi personaggi, perché la mia passione è inventare OC che probabilmente non rivedrete mai più AHAHAH
 
Ringrazio la mia beta, per leggere e correggere come sempre, mando un abbraccio grande alle mie DiscepolinE e a Evelyn, e saluto e ringrazio Twin Jades e _Valchiria_ che hanno recensito le mie scorse storie.
Infine, ma non per importanza, grazie ai lettori silenziosi, a cui purtroppo non so dare un nome ma solo cifre sul contatore. Come sempre, se voleste lasciarmi il vostro pensiero qua sotto, mi fareste un enorme piacere <3
 
Un bacissimo, ci si legge!
 
Athelyè ~ 
   
 
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