Tipologia: One Shot
Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith,Un po’ tutti
Genere:, Generale
Rating: Verde
Credits: le parti in blu sono le parti
della canzone “I gotta feeling” dei Black Eyed Peas
Note dell'autrice: dovrebbe essere una raccolta d shot,con
tutti i giorni di compleanno dei protagonisti…forse!!!
-Special Days
.Sana.
-7 Marzo-
Ore 21:00,casa
Kurata
Casa Kurata
non era mai stata così gremita di gente,forse nemmeno
il giorno del matrimonio della Maestra Kurata con il
marito.
Ma torniamo a noi.
Perché la casa era
piena-tanto che da un momento all’ altro sarebbe
esplosa-di persone? La risposta è davvero semplice,amici miei.
Quel giorno era il quindicesimo compleanno di Sana Kurata,la frizzante bambina-pardon…ragazza-che viveva in quella
casa,con la madre ed il suo fido manager Rei Sagami.
Il fatto che poi fosse una idol della tv aveva fatto si che la “semplice
festicciola” che Sana aveva in mente divenisse un vero e proprio party,che
molti giornali avrebbero ricordato come “la più sfarzosa festa di compleanno
che una quindicenne potesse avere”.
E questo solo per darvi un idea di quanto grande fosse in realtà una semplice
“festicciola tra amici intimi”.
La festa era iniziata da
nemmeno 30 minuti,ma già la metà degli invitati era su
di giri,complici l’alcool che scorreva a grandi quantità e le battute comiche
di Misako Kurata,sopra un
tavolo che faceva da palco improvvisato.
“Che
bella festa…”pensò amaramente la festeggiata. Amava le feste movimentate,questo era vero,ma in quella folla di persone non aveva
ancora scorto un viso davvero amico. Chissà se erano
arrivati i suoi compagni di classe,o i suoi amici…
“Tutta sola,festeggiata?”
Quella voce l’avrebbe
riconosciuta tra mille,argentina e vellutata.
Con un sorriso sulle
labbra si girò di scatto,abbracciando un secondo dopo
il suo migliore amico,Naozumi Kamura.
“Nao…-sussurrò
la ragazza all’ orecchio del ragazzo,ancora nascosta
dall’ abbraccio-non sai quanto sono felice di vederti…”
Il ragazzo ridacchiò,arrossendo vistosamente. Staccò l’amica dall’
abbraccio per poi osservarla a lungo,fermandosi sul suo volto. Quel
giorno la ragazza infatti era stata vestita e truccata
da parrucchieri e make-up partist professionisti,rendendola
ancora più bella di quanto fosse al naturale.
“Sei…bellissima” disse il
ragazzo,incespicando un po’ alle ultime parole. Nonostante da tempo i due avessero chiarito il loro rapporto
un po’ d’amore era rimasto dentro il ragazzo,seppur nascosto il più possibile.
La
ragazza sorrise e,per celare
l’imbarazzo del momento, diede una forte pacca all’ amico,facendolo però cadere
a terra.
Naozumi,ancora sdraiato,guardò arrabbiato l’amica,ma quando
questi scoppiò in una cristallina risata non potè
fare a meno di unirsi a lei,facendosi contagiare dalla sua allegria.
La vera festa era appena
iniziata.
“I gotta feeling that tonight’s gonna
be a good night
That tonight’s gonna be a
good night
That tonight’s gonna be a good good
night”
***
Se l’inizio della festa
era stata davvero una noia-a detta di Sana,s’intende-
lo svolgimento fu davvero bellissimo;da quando Naozumi
e Sana si erano incontrati infatti,i due erano riusciti a raggiungere la “zona
giovani”,dove tutti i suoi veri amici l’attendevano.
“Ma dove ti eri cacciata,per tutto questo tempo? Ti stiamo cercando dall’ inizio della festa!” la rimproverò Fuka,irritata
dal ritardo della sua migliore amica.
Sana si inchinò
davanti a Fuka,in un gesto irriverente verso l’amica
per poi dirle: “ Mi scusi,sua maestà,ma il mio intelligentissimo –Sana
rimarcò particolarmente quell’ aggettivo,in tono
ironico- manager mi ha costretto a conoscere ogni singola persona nell’
altra stanza,ovvero produttori,conduttori di importanti show televisivi…”
“Ho capito,ho capito-la bloccò immediatamente l’amica-non incominciare
se no non finisci più…” e detto questo scoppiò a ridere,seguita subito da tutti
gli altri invitati.
“Basta con i convenevoli
ragazzi,si dia inizio alla festa!!!” esclamò
Sana,balzando in piedi sul primo tavolo a disposizione. Subito la musica
ripartì,contagiando tutti.
Sana,dall’
alto della sua postazione ballava,ammaliando tutti i componenti di sesso
maschile per la sua bellezza e tutte le sue amiche per il carisma che aveva,facendo
sì che tutti si legassero a lei indissolubilmente.
Dall’ alto della sua
posizione,Sana però non si curava di tutto ciò. Sana
cercava tra il volto dei suoi amici- Tsuyoshi,Gomi,Nakao,Takaishi,Naozumi…-degli occhi
d’ambra,che appartenevano alla sua eterna nemesi.
“Dove diavolo sei,Hayama?”
“I gotta feeling…”
***
“Finalmente ti ho trovato”
“Finalmente ti ho trovato?
Non mi stavi nemmeno cercando”
“Invece si”
“Ballavi sul tavolo,non
negarlo. È questo il tuo modo per cercarmi?”
“Si. Dall’ altro potevo
vedere meglio…vedere se c’eri”
Il ragazzo si voltò,scrutando nel volto della ragazza la verità. Passarono alcuni
istanti,dove nessuno dei due voleva abbassare per
primo lo sguardo,poi lui sopirò.
La ragazza nell’oscurità
sorrise,avvicinandosi a lui. L’aveva scorto per
miracolo,sulla lunga balconata del primo piano di casa
Kurata. Dopo aver ballato e aver bevuto giusto una
coca-cola aveva iniziato a parlare con i suoi amici (e molte persone che non
ricordava nemmeno di aver invitato) e a scartare i regali,avvicinandosi
a dove si trovava il ragazzo. Il colore dei capelli dei ragazzi avevano poi fatto il resto,così l’aveva subito
raggiunto,scusandosi con gli amici.
“Non ti stai divertendo?”
“C’è troppo rumore. E troppe persone false in giro”.
La ragazza sbuffò,contrariata. Perché Hayama doveva sempre rovinargli i momenti migliori? Lei si
stava divertendo. Punto.
“Solo perché tu sei un asociale questo non significa…”
“Non ti sto dicendo niente,Kurata. Torna alla tua bellissima
e fintissima festa e divertiti quanto ti pare…”
“Non…non è divertente se
non ci sei anche tu”
“Per una sera puoi fare
anche a meno di me,no?”
La ragazza sbuffò
teatralmente;certo,si sarebbe divertita comunque,ma
voleva che anche Hayama si divertisse…era la sua
festa! Tutti si dovevano divertire!
“Aspettami qui,allora…”
“Cosa?
Dove vai?”
Un sorriso nell’oscurità.
Sana Kurata
aveva in mente un piano…
***
“Ma chi cavolo me lo fa
fare?” pensò la rossa tra se e se,mentre cercava
disperatamente quel vestito nuovo. Dopo eoni e eoni riuscì finalmente a
trovarlo (nel mini-bar della stanza) e,con rapidi gesti,si tolse il vestito
sontuoso della festa per indossarne uno più “adatto ai suoi piani”.
Completata la
“trasformazione” scese passo dopo passo le scale di emergenza,pregando
che nessuna coppietta si fosse appartata lì. Cosa
avrebbero detto tutti gli invitati se avessero saputo che la festeggiata “fuggiva”
dalla propria festa? Fortunatamente non incontrò ostacoli lungo la via,così potè liberamente arrivare al
giardino indisturbata. Si posizionò sotto la balconata
del primo piano,poi con mani ansiose frugò nelle tasche del vestito. Sperava
solo che Hayama avesse a portata di mano il
cerca-persone*….
***
Hayama Akito si stava
annoiando. Dopo che Kurata era scomparsa-forse per
tornare alla festa?-aveva giusto parlato si e no dieci
minuti con Tsuyoshi, poi era tornato alla sua
“postazione di base”,nella remota speranza che quella pazza gallina (da
leggersi anche:Kurata) fosse tornata lì. Ma di lei nemmeno l’ombra.
“Altri 5 minuti e me ne
torno a casa…” pensò il ragazzo.
Mani in tasca e busto
appoggiato al parapetto si volto a guardare tutti gli
invitati,la metà dei quali non erano altro che attori in erba e/0
famosi,manager,produttori….tutte persone che volevano
una piccola parte di Sana; persone che,volenti o nolenti gravitavano attorno a
lei,come se lei fosse il loro Sole. E lei lo era davvero,un
Sole. Brillava,li faceva diventare persone
migliori…senza chiedere niente in cambio. Come per lui. A distrarlo da questi
pensieri fu il cercapersone,che lo richiamava
insistentemente.
“Sono nel giardino,proprio sotto il balcone.VIENI!”
Akito non potè trattenere il ghigno
che gli sorse spontaneo,leggendo quel messaggio sul
display. Sana non sarebbe cambiata mai…
***
“Finalmente,mi stavo per addormentare…”
“Ma sta zitta,donna. Perché ti sei cambiata?”
Sana alzò gli occhi al
cielo,in un gesto volutamente esagerato.
“Uomini-pensò
la ragazza-non capiranno mai…”
Prese per mano Akito,poi iniziò a correre verso
l’uscita,ridendo spensierata.
Al diavolo la festa,al diavolo il suo bellissimo vestito costato chissà quanti
yen. Al diavolo la torta di compleanno,fatta dalla
signora Shimura-san appositamente per lei. La mano
calda di Hayama stretta intorno alla sua la faceva
sentire viva,e tanto bastava. Stava bene così.
“That
tonight’s gonna be a good night”
***
“Idiota di una ragazzina,adesso mi vuoi spiegare perché abbiamo corso da casa tua
fino a qui?”
I due
infatti ora si trovavano nel loro gazebo,entrambi senza fiato per
la corsa,entrambi con le gote rosse e il fiato corto,ma entrambi con l’ombra di
un sorriso sul volto. Quella corsa pazza era piaciuta,a
lui quanto a lei. Ma Hayama,ovviamente,non
lo avrebbe ammesso mai.
“Hai detto che la festa
non ti piaceva,no? Così siamo fuggiti. Semplice,no?”
La semplicità con cui Sana
proferì quelle parole spiazzò il ragazzo. Sana aveva rinunciato ad una festa
spettacolare…perché lui si stava annoiando?
“Ma…”
“Senti Hayama,è la mia festa. E tutti si devono
divertire. Tutti gli altri invitati si stavano divertendo,tu
no. Semplice no?”
“Kurata…”
“Kurata un
corno. Oggi si fa come dico io. Chiudi la bocca”
Hayama sbuffò. Lei non sarebbe cambiata mai.
***
Erano lì da circa mezz’ora,parlando del più e del meno (lei) e prendendosi in giro
(lui),dandosi spintoni e ridendo,come non facevano dalle elementari. Senza
pensieri.
“Ti ricordi quella volta
che ti feci da mamma,proprio qui?”
“E chi se lo dimentica,gallina. Hai tentato di uccidermi”
“Non è vero-disse lei,colpendolo alla testa con un buffetto amorevole-volevo solo
aiutarti…”
“Uccidendomi? Bel modo di
farlo…”
“Ingrato” urlò lei,balzando in piedi per colpirlo meglio,iniziando così una
lotta impari. Anche se dal basso Akito era molto più
forte di Sana ma la ragazza,troppo fiera per
ammetterlo,lottò fino alla fine,fino a quando non si ritrovò i polsi bloccati e
il viso a pochi centimetri da Hayama…
“Ho vinto…”
Il sussurro caldo di Hayama sfiorò il volto arrossato della ragazza,facendola arrossire vistosamente.
“Merito un premio,no?” continuò imperterrito lui,sfoderando un ghigno davvero
poco
rassicurante.
La ragazza rimase immobile,ipnotizzata dalla voce e dagli occhi del biondo. I loro
visi si avvicinarono ancora di più…
***
“Avete per caso visto
Sana?”
“No. Prima Akito ci aveva parlato,però poi
era sparita…”
“Forse è tornata sul
balcone con lui. Hayama-kun dov’è? Non lo vedo sul
balcone…”
“È proprio là…ma dove
diavolo è finito?”
Tsuyoshi,Fuka e Aya si fissarono in
modo interrogativo tra loro. Prima scompariva Sana,poi
Akito…dove diavolo si erano cacciati?
“Ma quelli che corrono nel
giardino…sono per caso loro?” la voce di Aya-chan aveva distratto i due dalle loro congetture
assurde. Tutti e due si voltarono contemporaneamente
giusto in tempo per vedere due figure prendere la corsa,diretti verso l’uscita.
“Che dite-disse Aya-chan,ammiccando all’amica-li
seguiamo?”
I tre sorrisero.
***
Seguire quei due si era
rivelato più difficile del previsto. Erano in svantaggio,ma
grazie alla “soave” voce di Sana,riuscirono ad arrivare finalmente alla loro
meta:un parchetto molto curato,semi-nascosto alla
vista del mondo.
“Non conosco questo posto”
pensò Tsuyoshi,guardandosi
intorno. In tanti anni che abitava in zona,non l’aveva
mai visto.
“Dove sono,secondo voi?” sussurrò Fuka ai
due fidanzati. Appena arrivati infatti,il tramestio si
era acquietato,segno che i due si erano fermati. Ma il parco era grande,così i due erano introvabili,perdipiù
al buio.
“Non c’è altra soluzione
che chiamarli ad alta voce-disse Tsuyoshi-al mio tre,ok?
1…c’era talmente silenzio
che si potevano udire i grilli…
2… “chissà forse abbiamo
fatto male a seguirli,ma ormai è troppo tardi…”pensò Fuka-chan
3!
“ SANA,AKITO!”
***
“SANA,AKITO!”
Sana si immobilizzò,congelata.
Non era possibile,quelle voci erano di…
“Sana,Akito,siete qui?”
“Cazzo…”
fu l’unica cosa che riuscì a dire Hayama. Non ci si
poteva nemmeno baciare, che subito arrivavano quei tre? Akito
guardò Sana dal basso,cercando di capire cosa voleva
fare la ragazza,ma sapeva che era una causa persa in partenza. Sana Kurata era pur sempre Sana Kurata…perciò,dopo essersi ripresa un secondo dall’ imbarazzo rispose ai
richiami degli amici,che li raggiunsero subito.
“Un'altra occasione sprecata…”mormorò
sottovoce il ragazzo.
“Cosa
hai detto,Akito?” gli domandò l’amico.
Il ragazzo lo gelò con un occhiata. Ma secondo loro,perché
diavolo si erano allontanati dalla festa da soli? Perché-giustamente-volevano
restare soli,no? Non circondati da amici…
“Niente-disse
il ragazzo-ho solo fame…”
“Anche io-ammise Sana,cercando di sviare le occhiate maliziose delle
amiche,che avevano notato benissimo il volto congestionato della ragazza e i
capelli scompigliati di Akito-che ne dite di andare
al McDonald? Quaggiù ce n’è uno vicino…”
***
Non era la festa che si
era aspettava. Decisamente. Dapprima era stata una
festa tra amici,poi un mega-party,poi…-arrossì al solo
pensiero di lei ed Hayama da soli,al calore del suo
corpo e di quei baci.
E adesso si trovava lì,in
un semplicissimo McDonald,con quattro McMenù davanti e 4 amici fantastici con cui festeggiare.
Lei,vestita normalissima,loro ancora vestiti con
smoking (i ragazzi) e vestito serale (Aya e Fuka). Visti da fuori facevano uno strano effetto,questo era sicuro. Rise per una battuta di Fuka,poi inavvertitamente incrociò
quei occhi ambrati. Gli sorrise,cercando di fargli
capire che dispiaceva anche a lei,che il giorno seguente gli avrebbe voluto
parlare…poi distolse lo sguardo. Domani ci avrebbe pensato. Quella sera…aveva
l’impressione che sarebbe stato una bellissima sera.
“I gotta feeling that tonight’s gonna
be a good night
That tonight’s gonna be a
good night
That tonight’s gonna be a good good
night”
Angolo Autrice
La canzone si è intromessa
da sola,ma penso che ci stava abbastanza bene,no? Fatemi
sapere,anche solo per vedere se devo continuare!!!