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Autore: ValeS96    03/05/2020    4 recensioni
L'impero botanico del demone Crowley era un tempo giunto al suo apice, il terrore era stato instillato in (quasi) tutte le sue piante. Ma ora l'impero inizia a vacillare: il Padrone sta forse cambiando?
Una normale conversazione tra piante ormai poco terrorizzate ma molto pettegole.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Che vita complicata.»

«Complicata?»

«Guardaci. Prigionieri di quel pazzo infernale. Tutto il giorno a sopportare le sue maledizioni. Non ne posso più.»

«Ma se sei il primo che beve tutto il giorno, e prendi pure il sole. Guarda, sei l’unico che sta attaccato alla finestra.»

«Bel panorama devo dire… E comunque qui sono il più delicato, lo sappiamo tutti.»

«Sei il più idiota. Pure questo lo sappiamo.»

«E sei pure un ingrato. Con tutto quello che il Padrone fa per te.»

«Cos’hai, la sindrome di Stoccolma?»

«Eh?»

«La sindrome di Stoccolma. Impara a informarti.»

«Guarda che non è mica merito tuo se Lui ha lasciato il libro aperto sul davanzale… Vedi di fare poco l’intellettuale.»

«E comunque è proprio perché non vedete il mondo là fuori che non capite.»

«È arrivato il poeta. Sei delicato e pure un poeta. Magnifico, non ti meritiamo.»

«Finiscila. Siete ottusi.»

«La volete smettere di parlare? Devo riposare prima che quello là torni.»


«Porta rispetto.»

«Ma è presto!»

«Io ho fame!»

«Tu hai sempre fame.»

«Sono piccolo, devo crescere.»

«E comunque non è mai presto per Lui. Lui ci controlla in ogni momento. È onnisciente e onnipresente.»

«Hai sbagliato Regno.»

«Tu non capisci.»

«Che drama queen. Mica siamo in una esposizione. Loro sì che sono star.»

«È lì che vorrei arrivare, se Lui me lo permetterà. Ma se non mi lasciate riposare di sicuro non ci arrivo.»

«Poveri scemi noi allora.»

«Ben detto!»

«Sapete che vi dico? Nella prossima vita voglio nascere animale. Essere un vegetale fa schifo.»

«Almeno non ci mangiano, però…»

«Parla per te!»

«Scusa Aloe…»

«E comunque ultimamente il Padrone non è poi così male.»

«Hai ragione, un po’ di tempo fa era molto peggio.»

«Ma siete seri..?»

«A me sembra sempre crudele uguale.»

«Sh! Ti sentirà.»

«Ma è uscito!»

«Beh, l’altro giorno è venuto a darci da bere di corsa e poi se n’è andato subito. Non ci ha nemmeno maledetto.»

«È vero!»

«Giusto, hai ragione!»

«Avrà sicuramente in serbo un piano per sfruttarci a fini malefici.»

«Ma il Padrone conosce il serbo?»

«Non ti rispondo nemmeno.»

«Lo sapevo, Lui sa tutto. Mi fa paura.»

«Io vorrei diventare una pozione, sapete, tipo qualcosa di potente. Magia nera.»

«Ascolti troppa televisione. Ti rincitrullisci il cervello.»

«Se il Padrone non mi sposta mai, io continuo ad ascoltare la TV. »

«Almeno impara qualcosa di interessante. Tipo come scappare da qui.»

«Ma smettetela, lo sappiamo tutti che in fondo Lui ci vuole bene.»

«Stai zitto, Stoccolma.»

«Ma dai, è evidente!»

«È evidente che sei un vegetale idiota.»

«Comunque l’unica cosa evidente è che se c’è qualcuno a cui il Padrone vuole bene, beh, di certo non siamo noi.»

«E chi sarebbe?»

«Mi vorreste dire che non l’avete mai visto o sentito parlare al telefono?»

«Guarda che sei l’unico che sta vicino alla porta…»

«Ehi, ci sono anche io qui!»

«Bonsai, tu sei un nano, sei vecchio e sei pure mezzo sordo.»

«Porta rispetto.»

«Sì sì, va bene. Continua, spiegaci.»

«Sono solo pettegolezzi…»

«Qualcuno ha detto pettegolezzi

«Buongiorno Rosa. Vedo che ora la cosa ti interessa.»

«Ascolto sempre, ma siete così noiosi che preferisco fare un sonno di bellezza.»

«Attenta a te, piuttosto. Non siamo noi quelli presto il padrone taglierà la testa.»

«Che??»

«Esatto.»

«Ma di che parli?»

«Del regalo.»

«Un vegano? Il Padrone è vegano?»

«Sei sordo? R-e-g-a-l-o.»

«Quale regalo?»

«Eh, quello che il Padrone farà a qualcuno.»

«Chi?»

«Chi??»

«Ma come vegano?»

«Il Padrone ci mangerà?»

«Ma io sono velenoso! »

«Ma tanto Lui è un serpente, è più velenoso di te.»

«La situazione sembra farsi spinosa.»

«Cactus, smettila con sta battuta, fa schifo.»

«SILENZIO! La volete sentire la storia o no?»

«Sì, scusa.»

«Dai, parla!»

«Ti ascolto.»

«Muoviti.»

«L’ho sentito parlare al telefono l’altra sera. Con qualcuno.»

«Uh!»

«E ha detto Angelo mio. Poi quando è venuto di qua per darci da bere era tutto rosso.»

«Ma se era buio come fai a saperlo?»

«Oh, zitto un po’. Era rosso, te lo dico io.»

«Ma era quella che ronza?»

«Chi?»

«La mosca.»

«Uh sì, c’è un film che ha visto il padrone qualche settimana fa! Si chiamava così, l’ho sentito!»

«Qualcuno lo recida.»

«Mi sembra si chiami Belzebù.»

«Salute!»

«Ma che nome è?»

«Bonsai, è per caso tua cugina?»

«Non ho sentito! Parla più forte!»

«Belzebù è tua cugina?»

«Sì vengo dalla Cina.»

«Ma non ti ci potevano lasciare?»

«Simpatico…»

«Non avete capito proprio niente, come al solito. Intanto se dici a un demone Angelo mio questo o si discorpora o ti incenerisce. E poi è chiaro di chi stia parlando.»

«Non è così chiaro. Sei tu quello che ha occhi su tutto.»

«Grazie, a stare davanti al salone siamo bravi tutti.»

«Potresti essere una spia! Sai una volta ho sentito un film dove c’era uno che…»

«Basta, ti prego.»

«Insomma, finisci di raccontare!»

«Beh, era tutto rosso, e poi sorrideva.»

«COSA?»

«Ha sorriso! E ha spruzzato da bere sul muro invece che su Begonia.»

«Pensa che ha dato pure da bere a me! Poteva uccidermi!»

«Povero Cactus, non te lo aveva dato la settimana scorsa?»

«Appunto! Lo sapevo che mi vuole ammazzare. Non è colpa mia se sono nato complicato.»

«Come si dice, non c’è spina senza rose.»

«Però io non ho le rose sulle spine…»

«Sì io ho le spine!»

«Rosa tu non c’entri.»

«E come no?!»

«Insomma, alla fine tu lo sai chi è Angelo mio o no?»

«No.»

«E allora…»

«Mentecatto.»

«Che noia…»

«Io ho ancora fame!»

«Ma che ore sono?»

«Io lo so chi è.»

«Lo sai??»

«AAAH!»

«Dicci tutto!»

«Dai dai!»

«Nome! Nome! Nome!»

«Non vi dirò nulla, perché non vi meritate di sapere niente.»

«Ma come?»

«Siete sempre qui a insultarmi, quando dovreste sapere che io sono superiore a voi.»

«E dai…»

«E diccelo su…»

«Mi avete dato dell’idiota. Non dimentico.»

«Va bene, allora a me non interessa più.»

«Neanche a me.»

«Figurati, io manco mi volevo svegliare.»

«Io ho fame.»

«D’accordo, saluti a tutti, buon riposo, a dopo.»

«Aspettate. Se proprio insistete, allora ve lo dico.»

«Vanesio.»

«L’ho visto l’altra sera, qui sotto all’ingresso. Ho visto il Padrone e un altro tipo che… si toccavano le facce uno con l’altro.»

«COSA??»

«Si toccavano le facce.»

«Ma cosa significa?»

«Che l’altro ha messo la sua faccia attaccata alla faccia del Padrone.»

«AHH!»

«Forse stavano parlando, allora.»

«No, la faccia era proprio attaccata.»

«Possiamo provare a farlo anche noi! Magari Lui ci lascerà liberi!»

«Non credo possa funzionare così.»

«E poi cosa è successo?»

«L’altro tipo ha preso la mano del Padrone. E ha messo l’altra mano dietro al collo del Padrone.»

«Ho paura.»

«Ma voleva rubare il collo al Padrone?»

«No, lui aveva già il suo collo.»

«Non capisco…»

«Forse questo tipo ci libererà del nostro carceriere, finalmente.»

«Non dovremo più avere paura di lui.»

«Aspettate aspettate! Silenzio! Forse allora quel tipo è Angelo mio??»

«Esattamente quello che penso io.»

«AAAAAH!»

«Sveglia, tutti! Ma non la ascoltate la TV? Vuol dire che si amano!»

«Che bellezza!»

«Fantastico!»

«Quindi avere le facce attaccate vuol dire amare?»

«Il Padrone darà da bere solo a quel tipo e ci abbandonerà qui!»

«Meglio no?»

«Che diavolo dici? Vuoi morire di fame??»

«Menomale che sono un cactus, a sto punto.»

«SI AMANO!»

«È una cosa bella allora!»

«Non gli vuole rubare il collo!»

«Qui lo pensavi solo tu. Quanto sei stupido…»

«Ma io devo crescere.»

«Ancora..?»

«Ecco perché il Padrone sembra felice. E non ci maledice più!»

«Che bello l’amore!»

«Rosa, non dovresti essere felice. Ti taglierà la testa e la darà in mano a quel tipo.»

«Non osare dirlo!»

«Aspetta e vedrai.»




Nota: Questa è chiaramente una OS senza alcuna pretesa se non quella di ridere. Demenziale, senza dubbio, e molto molto molto diversa da ciò che scrivo abitualmente. Mi faceva comunque piacere pubblicarla perchè mi sono divertita tantissimo a scriverla!

Faccio alcune precisazioni, giusto per completezza (come se questa "cosa" potesse essere completa, visto che è già tanto se ha un senso!): non so niente di botanica, quindi potrei aver fatto errori per quanto riguarda i pochi tipi di piante che ho tirato in ballo; nella serie tv (faccio riferimento a quella) le piante sono meno di quelle che ho nominato, quasi tutte dello stesso tipo o comunque non queste.
Però non va preso il tutto troppo sul serio.
Ringrazio (e chiedo scusa) a chi ha letto,

Vale




 
  
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