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Autore: Sana_jasm97    10/05/2020    5 recensioni
Anche nel mondo di Dragon ball si festeggia la festa della mamma!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 18, Bulma, Chichi | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La festa della mamma 

C-18 si svegliò quella mattina assonnata e scocciata. Un po’ come tutte le mattine. In più quella notte aveva dormito male e le faceva male la testa. Non aveva alcuna voglia di alzarsi dal letto quel giorno. 

Mentre si sistemava meglio sotto le coperte però, sentì nell’aria il dolce profumo del caffè. 

“Che novità è mai questa” pensò, visto che era sempre lei a farlo. 

Poi sentì qualcuno sussurrare e ridacchiare dalla cucina, fino a quando qualcosa cadde a terra che provocò un rumore assordante.

-Ma che sta succedendo?- C-18 si sollevò dal letto con l’intenzione di andare a vedere,  quando la porta della camera da letto si aprì ed entrò sua figlia Marron. Tra le mani aveva un vassoio con tre fette di torta, il caffè, e un mazzolino di fiori. La bambina sorrideva raggiante.

-Buona Festa della mamma, mammina!-

C-18 era rimasta senza parole. Dietro alla bambina ci stava anche Crilin, che teneva aperta la porta.

-Buongiorno tesoro-

-Buongiorno a te- rispose C-18, ancora incredula. Si era totalmente scordata di quella festività, dopotutto non era molto abituata a celebrarla, e invece la sua bambina era lì davanti, sorridente, che si avvicinava per poggiare il vassoio sul letto con il vestitino tutto sporco. Sporco?

Solo in quel momento C-18 si accorse che sia Marron che Crilin erano macchiati di crema al cioccolato dalla testa ai piedi. 

-Si può sapere che vi è successo?- chiese loro, mentre un sorrisetto le compariva sul viso.

-Be ecco, vedi- Crilin si portò una mano dietro la testa imbarazzato. -Potrei aver mescolato con troppa foga il cioccolato che andava sulla torta, e be, mi è caduto il contenitore a terra e ci siamo sporcati!-

-Però i fiori si sono salvati mamma, tieni!-

La bimba le porse un mazzolino di gelsomini, e C-18 la prese per la vita e se la poggiò sulle gambe. Le accarezzò i capelli, e vedendola così felice, il malumore le passò subito. Le diede un bacio sulla testolina bionda. 

-Grazie, piccola mia. Adesso vogliamo mangiare la torta insieme, ti va?- 

-SI!!- la bimba proruppe in un urletto di gioia, e mentre era intenta a mangiare la sua fetta, C-18 fece un cenno al marito che si avvicinò a loro. Gli strinse forte la mano guardandolo negli occhi, sorridendo, e Crilin sapeva bene cosa gli stava comunicando. 

 

••••••••••••••••••••

 

-Goku! Dove sono finiti i ragazzi?- chiese Chichi al marito, uscendo dalla camera da letto. 

-Non lo so tesoro, è da stamattina che non li vedo.- le rispose Goku, sdraiato sul divano.

-Uff, volevo passare la giornata con loro.-

-Perché, che giorno è oggi? -

-Ah Goku, sei sempre il solito.- sbuffò Chichi incrociando le braccia -Oggi è la festa della mamma.-

- Urcaaa è vero!- Goku si fermò un attimo a pensare. Poi all’improvviso battè un pugno sul palmo della mano.

-AH!-

Chichi sobbalzò spaventata. -Cosa ti urli?-

-Ora mi sono ricordato! Gohan mi ha detto che andava a trovare Videl, ma prima avrebbe accompagnato Goten da Trunks.- Goku si voltò verso la moglie, e notò che il suo viso si era rattristato. Si alzò e le andò vicino, posandole una mano sul braccio.

-Oh su Chichi, non devi essere triste, stasera saranno qui per cena.-

-Lo so, capisco che ormai stanno crescendo, però...-

Goku la guardò, poi le diede un bacio sulla testa.

-Senti, che ne dici se andiamo a farci una passeggiata? Ho visto l’altra volta un posto proprio carino-

Chichi fece un triste sorriso al marito.

 -Va bene-

Uscirono dalla casa e Goku sollevò Chichi tra le forti braccia, il che le procurò un brivido di piacere, e per un attimo si scordò della delusione di prima. Gli mise le braccia intorno al collo.

-E si va!-

Goku si sollevò in volo e partì. Chichi era affascinata dal paesaggio sottostante, e lanciava gridolini di stupore e gioia che facevano sorridere Goku. Ora che era più serena, Chichi appoggiò la testa sul petto del marito e chiuse gli occhi. 

Dopo qualche minuto sentì che Goku aveva toccato terra ed aprì gli occhi mentre la metteva giù, e ciò che vide la lasciò a bocca aperta.

-Sorpresaaaaa!!! Buona festa della mamma!!-

Sulla riva di un delizioso laghetto circondato dagli alberi in fiore, ci stavano i suoi figli che sorridevano, seduti su un telo apparecchiato con un banchetto degno di una regina.

Goten corse verso la mamma e lei se lo strinse forte al petto, raggiante e incredula.

-Mammina abbiamo cucinato tutto io e Gohan, e papà ci ha dato una mano per farti questa sorpresa!- Il piccolo sollevò la testa verso la mamma, che ancora stentava a crederci.

-Ragazzi, avete davvero fatto tutto questo per me?- la voce le tremava dalla gioia.

-Ma certo mamma, te lo meriti- disse Gohan che li aveva raggiunti, porgendo alla madre una mazzo di fiori e un pacchetto regalo.

-E tu davvero li hai aiutati?- Chichi si voltò sorpresa verso il marito.

Goku si grattò la testa, aggrottando le sopracciglia. -Non capisco perché ogni volta che faccio qualcosa usate questo tono sorpreso.-

Gli altri lo guardarono un attimo prima di scoppiare a ridere. Chichi gli diede un bacio sulla guancia. 

-Dai, andiamo a mangiare- disse ai suoi ragazzi, felice.

E la famiglia Son quel giorno passò una bellissima giornata dedicata alla donna più importante della loro vita.

 

•••••••••••••

 

-Uff, e anche questa giornata è finita-  Bulma sbuffò, stanca morta. Aveva lavorato tutto il giorno a un nuovo progetto, e per pranzo si era dovuta accontentare di un misero panino. Non era nemmeno riuscita a vedere i suoi figli, ma purtroppo doveva consegnare quel lavoro la mattina dopo. 

Spense le luci del laboratorio e salì le scale. Almeno aveva la comodità di avere lavoro e casa nello stesso edificio. Non vedeva l’ora di buttarsi sul divano, mangiare patatine sorseggiando un calice di vino e poi andare diretta a letto. Aprì la porta di casa e assaporando già questa idea, entrò. Tutto si sarebbe aspettata, fuorché una tavola apparecchiata, i palloncini appesi, i fiori sui mobili, ma soprattutto una figlioletta di 5 anni che rimproverava due uomini grandi e grossi con il grembiule intenti a cucinare. 

Si voltarono di scatto verso di lei quando sentirono la porta chiudersi. 

Ci fu un momento di silenzio in cui tutti e quattro si guardarono, allibiti. 

-Vi avevo detto che eravate troppo lenti!- proruppe Bra, con il viso corrucciato, rivolta a Vegeta e Trunks. Poi prese un disegno e corse verso la mamma, che era ancora sconcertata. 

-Mamma, questo disegno l’ho fatto io e solo io per te! Buona festa della mamma!- cinguettò Bra consegnando a Bulma un foglio grande. La donna lo guardò e vide che la bimba aveva disegnato tutti e quattro che si tenevano per mano, e sopra in stampatello ci stava scritto “Ti amiamo tanto”

Bulma si portò una mano sulla bocca,  commossa. Si inginocchiò e strinse forte la figlia. 

-Ti ringrazio tesoro-

La bimba ricambiò l’abbraccio, poi si staccò e con una vocetta sorprendentemente perentoria si rivolse agli uomini.

-Allora papà? Trunks? Avete fatto? Avevate detto che ero troppo piccola per cucinare, ma non mi sembra che voi siate più bravi- la bimba sbuffò teatrale, e Bulma non poté fare a meno di ridere. Aveva proprio il suo carattere. Intanto sentiva Trunks e Vegeta, che nel frattempo si erano rimessi a cucinare con più foga, bisticciare tra di loro. 

-Non è così che devi fare!-

-Certo, perché ora sei diventato un esperto, vero papà?-

-Non mi contraddire, ti ho detto di metterci il sale-

-Ed io ti ho detto che l’ho già messo!-

-Ragazzi, vi serve una mano?- gli chiese Bulma ridendo, avvicinandosi a loro.

Trunks e Vegeta arrossirono, poi il figlio si sporse per darle un bacio sulla guancia. -No mamma, tu vai a sederti che tra poco è pronto. Il vino è già a tavola-

Bulma si sedette, sorridente, mentre udiva la vocetta di Bra che continuava a chiacchierare e rimproverare gli uomini, ormai ridotti al silenzio senza poter fare altro che subire i rimproveri. Era commossa, non credeva si fossero impegnati così tanto per lei. Poco dopo portarono da mangiare e servirono Bulma. Si sedettero tutti a tavola, e mangiarono, parlarono e risero, persino Vegeta. Bulma non poteva essere più felice. A fine cena si alzò di impulso per sparecchiare, ma Trunks e Bra la fermarono. 

-No mamma, ci pensiamo noi- annunciò Bra, anche se in realtà si limitò a dare ordini al fratello maggiore su come sparecchiare. Bulma sorrideva al pensiero che nonostante la notevole differenza di età, i suoi figli erano così legati. Mentre era assorta nei suoi pensieri, non si accorse che il marito le si era seduto accanto.

-Allora?- le chiese brusco Vegeta -Sei rimasta soddisfatta ?-

Bulma gli strinse forte la mano. -Si tesoro, e sapere che tu li hai aiutati mi ha resa ancora più felice- 

Vegeta sbuffò. -Senza di me avrebbero combinato solo un macello- 

Bulma sorrise e buttando un occhio sul disegno che le aveva dato Bra, le venne in mente una cosa. Con un sorrisetto si avvicinò all’orecchio del marito. 

-Tesoro, lo sai vero che Bra non sa scrivere? Immagino quindi che quella frase l’abbia scritta tu di tua volontà...-

Vegeta diventò tutto rosso, il che fece sorridere Bulma. Mentre lui balbettava cercando qualche scusa, lei lo tolse dall’impaccio dandogli un bacio sulla bocca.

-Ti ringrazio, Vegeta. Magari dopo festeggiamo solo io e te, che ne dici?- mormorò maliziosa.

Vegeta divenne ancora più rosso di prima, non aspettandosi una frase del genere all’improvviso, e Bulma scoppiò a ridere, facendo voltare i figli, sorpresi.

Bulma guardò il marito e i ragazzi, e davvero non avrebbe potuto passare una giornata più bella di così.

Spero vi sia piaciuto e fatemi sapere, se volete, cosa ne pensate!!
  
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