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Autore: DarkRose86    13/05/2020    1 recensioni
Adesso combatto, ogni giorno come se fosse l'ultimo, ogni giorno come se quello dopo potessi incontrarlo ancora.
Il mio fuoco che ardeva attorno a me, su di me, dentro di me.
Come si chiamava?
{Scorpion/Sub-Zero}
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Altri, Sub-Zero
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Torno, dopo anni, su questo sito.Torno con tante nuove passioni, e una miriade di idee che, spero, metterò presto per iscritto. Inizio con un fandom un po' bistrattato, difficile, violento. Amo questa coppia e spero di non essere l'unica. Il titolo si ispira ad una delle "provocazioni" di Sub-Zero in Mortal Kombat 11. Che dire... Spero che questo primo tentativo di fanfiction su questo fandom sia quantomeno decente. Buona lettura!

 

CADE LA NEVE. CADI TU.

Freddo è il mio respiro, mentre affannoso mi annebbia la vista.

Fredda è la lama che trafigge il corpo dell'avversario, e caldo è il sangue che sgorga e placa la mia sete.

Sono l'inverno che imperversa e sradica vite come una tempesta di ghiaccio.

Ho perso il mio fuoco in una notte senza stelle, ho scordato il rumore dei suoi passi e il suono della sua voce.

Eppure ricordo la neve che cadeva tutt'intorno a noi, mentre lui si muoveva su di me e alternava il mio nome ai sospiri.

Il mio nome, suono lascivo sulle sue labbra bollenti.

Adesso combatto, ogni giorno come se fosse l'ultimo, ogni giorno come se quello dopo potessi incontrarlo ancora.

Il mio fuoco che ardeva attorno a me, su di me, dentro di me.

Come si chiamava?

Combatto, combatto perché sento di non saper fare altro, perché la mia gelida corazza ne sente il bisogno.

Mi calo sul nemico come neve spietata su un prato, rado al suolo, recido ogni fiore.

Ricordo, chiamo, lascio sfuggire un singhiozzo e mi rendo conto che riesco ancora a provare qualcosa.

Perché lo vedo finalmente, è davanti a me. Forse è un sogno, forse una visione, uno splendido miraggio.

È lì, sogghigna, si burla della mia sofferenza come in effetti ha sempre fatto, ma non riesco ad odiarlo, sebbene ci provi costantemente.

È il mio fuoco, che mi mancava così tanto, che mi chiamava nelle notti buie quando non riuscivo a capire perché fossi ancora vivo.

Ora lo so. Lo aspettavo e sapevo che sarebbe tornato.

Lui torna sempre.

E ora cade la neve, di nuovo, su di noi, come lui su di me.

Caldo è il suo respiro sul mio collo pallido, quando sussurra il mio nome.

"Kuai Liang..."

Freddo invece è il mio, e si mescola al suo in un bacio così strano eppure così familiare, ed è la cosa più bella del mondo.

Ecco come si chiama, colui che torna sempre da me.

"Hanzo..."

E la neve ancora non si ferma, solo che adesso non c'è più nessuno a guardarla, tranne noi. Ed è meglio così.

"... bentornato."

  
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