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Autore: katai20    20/05/2020    0 recensioni
Starland è un racconto dal Genere: Avventura, Fantasy, Fantascienza e Mistero
Nel 1907 una misteriosa iniziativa, nominata Progetto Bogendorf, viene istituita dalla Triplice Alleanza per accrescere il potere Ingegneristica e competere con le Nazioni rivali. 2 ragazzi, Ennio e Ambrogio riescono a vincere la partecipazione all'evento in compagnia di altri giovani prodigio come loro, in un Transatlantico diretto verso la base del Progetto. Starland deve molto alla sua componente Misteriosa pertanto non voglio rivelare altre informazioni lasciando che siano i lettori a scoprire la vera trama una volta che il Transatlantico avrà raggiunto la destinazione.
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Un forte Libeccio soffiava verso Nord-Est. Era il vento Estivo per eccellenza che ogni anno dominava il bacino Orientale del Mediterraneo con le sue calde correnti provenienti dall’Africa, portando con se granelli dal Deserto del Sahara. Le torridi correnti ondeggiavano il raffinato vestito della ragazza: era un pezzo unico in seta Blu Persiano, senza maniche e con una scollatura che esponeva le spalle e le clavicole, dividendosi in 2 stoffe a forma di V sul petto, mentre la vita era cucita per dare esordio a una lunga gonna dagli interni in Raso Perla fino alle caviglie. Sotto di essa vi erano degli scarponcini Marrone Seppia dal puntale cucito a mano. Sempre in Raso Perla erano i guanti che arrivavano fino agli arti superiore e il collare, impreziosendolo con un ornamento di boccioli artificiali.

Ennio rimase apertamente coinvolto dell’incedere della fanciulla che con grazia alzava dolcemente la gonna in un portamento aristocratico. I capelli vantavano una melanina stravagante, un bellissimo Arancione Corallo pungente, acconciati in una fine frangia frontale, 2 ciocche laterali e una riga posteriore che raccoglieva i capelli in una treccia Francese impedendo alla chioma di cadere sulle spalle. Il volto era dai lineamenti morbidi, le labbra secche e sottili, il naso tondeggiante, gli occhi profondi, esaltati da delle dense sopracciglia brune. Le iridi, Blu Fiordaliso. Il trucco era leggero, un gusto che impreziosiva ulteriormente quella sua impressione genuina.

“ Grazie mille Messeri, potete poggiare i bagagli qui “ Disse la ragazza voltandosi all’indietro in un tono dolciastro ma inaspettatamente forzato e infastidito
Dietro di lei 2 ragazzi portavano 3 valige apparentemente leggere. Il primo era un giovane dei capelli ricci castani e gli occhi verdi, il secondo molto abbronzato e degli avvizziti capelli mori.

“ Maravilloso! “ Esclamò il moro con un accento Spagnolo “ Nonostante il vento afoso non c’è un’anima viva! Le puente es todo nuestro! “
“ Sono tutti impegnati nello sfruttare i contatti che quest’opportunità può regalare e nel banchettare a quell’incredibile buffet. Non capiteranno più occasioni del genere è chiaro che tutti vogliano approfittarsene piuttosto che prendersi una boccata d’aria “  Disse il Riccio. I 3 ragazzi si piazzarono nel lato opposto a Ennio, lasciarono i bagagli e si accesero 2 sigarette

“ Vuole favorire? “ Disse il riccio rivolgendosi alla giovane che rimase a lungo perplessa “ Mi scusi, non è riguardoso rivolgersi a una fanciulla come lei in questi termini, sono abituato a compagnie più dialettali “

“ No… non fa niente “ Disse lei. Il moro tirò intenso la sigaretta, poi esordì:

“ Vogliate perdonare il mio amico non è più abituato a rivolgersi a una signora senza le Lire che fanno da intermediario “

“ Nemmeno ci do peso alle bestialità che dici “ poi si rivolse a lei “ vedo che avete una spilla a freccia. A meno che non abbiate un’interessante storia da raccontarci ho supposto che faceste parte del proletariato. Sono in errore? “

“ No non sbagliate, nessuna storia interessante, sono la nipote di un piccolo imprenditore agricolo e mi sono laureata in Medicina “ Effettivamente la ragazza
sfoggiava una spilla dorata identica a quella di Ennio e come lei pure i 2 giovani.

“ Eccezionale, avete intrapreso un percorso di studi lodevole, complimenti e il vostro portamento è fuorviante, sembrate una nobildonna “ Disse il riccio

“ Si… grazie… “ Dopo una pausa, i ragazzi rimasero in attesa di una scontata domanda che però non arrivava, così il riccio chiese:

“ A cosa vi servono quell… “ Frettolosa, la ragazza cercò di tappare la questione fingendo naturalezza sovrapponendo la domanda a una nuova:

“ Mentre i Messeri in cosa si sono laureati se posso chiedere? “

“ Io in Psicologia e Ingegneria Meccanica “ Disse il Riccio

“ Psicologia avete detto? “

“ Si… vi interessa? “

“ N… no. Ero solo sorpresa della vostra dote. E’ un privilegio poter parlare con un Eroe dalla doppia facoltà “

“ Per cortesia , evitate le formalità Madame. Ho fatto ciò che ho fatto per il mio interesse, tutto qui “

“ Invece voi? “ Disse rivolgendosi al moro. Il moro prima ancora di ricevere la domanda era partito con un ghigno maligno.

“ Madame, ve ne prego, sollevate lo stivale “

“ Lo stivale? “ Disse lei. Il riccio nel mentre si mise la mano sulla fronte e si voltò come per censurare lo schifo imminente. La giovane alzò lo stivale e il moro si piegò, strusciò il dito sulla suola e poi se lo mise in bocca gustandolo in un’espressione raccapricciante. La ragazza cercò di contenere un’evidente irritazione mascherandola mare con un sorriso innocente. Ennio lo vediamo per la prima volta con gli occhi leggermente spalancati

“ Mmmh… Terreno Limoso-Argilloso… Diciamo 44% Sabbia, 23% Limo e 32% Caolinite, anzi, 22% Limo e 33% Caolinite. Il calcare totale è molto basso, questo favorisce la coltivazione di Olivi Minutella di cui la tua piantagione è ricca. E’ un buon terreno ma deve essere corretto con del Fosfato Minerale altrimenti il prossimo anno le giovani piante potrebbero far fatica a germogliare “ Il riccio non riuscì a nascondere un leggero sorriso, quasi fiero del suo amico. Ennio e la ragazza invece rimasero esterrefatti, non potevano negare che c’era dl genio in quell’eccentrico ragazzo… come in tutti i presenti in quella Nave del resto.

“ Io non so che dire… penso che scriverò una lettera a mio Zio recando i vostri consigli, il vostro è un dono Messere “ il moro sogghignando iniziò ad avvicinarsi alla ragazza, cercando confidenza mentre boccheggiava la cartina

“ Questa lingua Madame è stata l’invidia della mia facoltà. Non sa quanti poveracci hanno provato a emulare il mio talento, fallendo ovviamente, perché come me ci sono solo io. C’è chi è impazzito nello studio, chi ha finto di sapere, ma la verità è che se non hai la mia lingua non vai da nessuna parte “ soffiò il fumo e poi continuò “ È una maledizione che mi ha messo davanti a molte sfide ma ho sempre avuto il coraggio di superarle e di superarmi. Ma ci sono state anche molte gioie, piacevoli incontri. Non sa quante fanciulle mi scrivono tutt’oggi, curiose di sapere quali altri impieghi può avere una lingua del genere… per ‘esempio una volta a Genova… “ Ennio stava per rigettare innanzi a cotanta teatralità e quando iniziò a metabolizzare che il suo angolo del silenzio era stato corrotto iniziò a pensare:

“” Ma andate a scopare in una cabina e risparmiateci questo strazio “” Poi, all’improvviso la ragazza tossì in modo secco e chiassoso

“ Non vi sentite bene? “

“ No, sto bene è solo… Mi manca… “

“ Vi si è seccata la gola? Volete che vi porti qualcosa da bere? “

“ Si ve ne prego! “

“ Cosa volete, un whisky, del rum? “

“ Tutti e due! “

“ Tutti e due? “

“ Si, tutti e due, ve ne prego “

“ Va bene, non si muova di li, farò in un baleno “ In entrambi i ragazzi si accese la fiamma della competizione per chi fosse riuscito a servire prima e meglio la ragazza, quindi si allontanarono battibeccando tra di loro. Prima di andarsene il riccio lanciò un’occhiata a Ennio, poi proseguì.

Era tornato il silenzio… quando i 2 furono abbastanza lontana, la giovane si mosse rapida, quasi furtiva, lanciò una inquisitoria occhiata ad Ennio e aprì una delle 3 valige. Ennio con la coda nell’occhio non riuscì a frenare la curiosità e vide uscire da questa un areoplanino di carta. Si chiese se quello non fosse il contenuto delle 3 valige, se fossero piene di areoplanini di carta. La ragazza guardò l’orizzonte in una pausa meditativa, dopo di che alzò il braccio destro per prepararsi al lancio e… avvenne l’inaspettato. Ennio pensò tra sé e sé:

“” Cosa? Aspetta un attimo… Perché… Perché… Lo Scirocco ha soffiato all’improvviso “” In un paio di attimi, Ennio si ritrovò in mano l’areoplanino di carta della ragazza ed i loro sguardi si erano incrociati. Lo Scirocco era un Vento Autunnale, proveniente dalla Siria, non avrebbe dovuto spodestare il Libeccio, eppure lo fece, solo in quell’attimo. Poi lasciò i ragazzi da soli. Il galoppante suono degli stivaletti accompagnava la ragazza che si dirigeva verso di Ennio e quando fu di fronte a lui, dopo un lento attimo, proferì:

“ Grazie “ Ennio non rispose, nonostante l’inaspettato aveva in volto la sua solita espressione annoiata. Porse l’areoplanino alla ragazza e voltò lo sguardo verso il mare appoggiato all’asta. Ma la ragazza non se ne andò. Passarono degli strani attimi, poi esordì:
“ Bella serata vero? “

“” Eh? “” Pensò Ennio. Lei rimase ferma a fissare lui e lui rimase fermo a fissare il mare, in un silenzio imbarazzante.

“” Ma che vuole questa? In ogni caso non voglio impelagarmi in una conversazione scomoda e frivola. Preferisco passare per stronzo piuttosto che darle corda. Basta vedere com’è vestita per capire che non è una qualunque, questa ha la puzza sotto al naso e io sono solo un plebeo. Anche se ci mettessimo insieme che futuro avrebbero i nostri figli? Dal Lunedì spaccano pietre insieme al padre e il fine settimana vanno con la madre a giocare a Polo, non può funzionare! Ecco, torno a fare il disagiato, non ci ho nemmeno parlato con questa e già mi immagino il matrimonio, ma che problemi ho!? Aspetta… ho capito! Vuole attaccare bottone perché con tutti quegli alcolici le manca l’accompagnamento poverina, vuole adularmi per poi mandarmi a prenderle degli stuzzichini, adesso ho capito tutto! Ma non cederò alle sue… “

“ NICE EVENING RIGHT!? “ urlò la ragazza all’orecchio di Ennio rompendo quella assurda staticità. Ennio rispose guardandola negli occhi quasi intimorito

“ B-Buonasera… “

“ Oh, allora siete Italiano, pensavo foste straniero ma evidentemente non mi avevate sentita, chiedo venia per il mio basso tono “

“ No. E’ a posto “

“ Allora permettetemi di ricominciare: bella serata vero? “ Disse arzilla

“ Bhe non proprio “

“ Come scusi “

“ Dico… non è una bella serata. Il Vento Africano è afoso e pieno di polveri sottili, il mare è mosso e nonostante ciò le nuvole maculano il cielo stellato. Tutte queste sono caratteristiche non proprie di una bella serata, diciamo, che come serata fa abbastanza pena “ La risposta fu talmente imprevista da colpire persino Ennio che pensò tra sé e sé “” Ecco… l’ho fatto di nuovo… “”

“ Avete ragione… ho detto qualcosa di sciocco? “

“” Eh? “” Pensò sorpreso Ennio. La ragazza non sembrava pregiudiziosa anzi, prese molto sul serio il suo discorso e pareva si sentisse lei in sincero difetto

“ Posso perdonare questo affronto conoscendo il vostro nome “ Disse Ennio aprendo il palmo della mano

“ Noelia D’Arpa “ Disse Noel ponendo la mano sul palmo con un sorriso pago. Ennio baciò il guanto poi aggiunse:

“ Ennio Pa- “

“ Ennio Pastorelli, si lo so “

“ Ma come… “

“ Oh, andiamo, vi conoscono tutti qui e il ragazzo che si è allontanato poco fa con l’espressione angosciata è Ambrogio Busonero, voi 2 siete famosissimi! “

“ A quanto pare… non pensavo fosse stata una cosa così importante quella…“

“ Volete scherzare? Nella Principessa Jolanda non si fa che parlare di voi, siete un modello da seguire per molti, perché voi 2 siete… “

20 Maggio 1904, Matera

Ambrogio chiuse il marcescente portone di casa sua portando sotto braccio una copia del Giornale d’Italia e si diresse verso casa di Ennio. Indossava, immancabile, la coppola e un’umile giacca a righe sbottonate.  Le vie di Matera erano caciarone, le urla dialettali dei paesani affollavano le viuzze di paese, i fruttivendoli sbraitavano le qualità dei loro prodotti, le casalinghe battevano i panni raccontandosele da un balcone all’altro ed i bar erano affollati dalle medesime persone che proferivano le medesime ciance quotidiane. Svoltato l’angolo Ambrogio arrivò davanti al portone di Casa Pastorelli. Le dimore dei Sassi erano un ecosistema a parte, un insieme di abitazioni poliedriche prive di mattonelle e dal colore avorio, collocate senza una coerenza ma che nell’insieme regalavano uno scenario fiabesco, per molti liturgico visto che i Sassi ricordavano l’iconografia dei più importanti passaggi Biblici. Particolarmente celebre era la ricorrenza del Presepe Vivente Materano. Ambrogio bussò e aprì subito dopo la porta di casa spedito e avvezzo. La serratura era dischiusa in quanto la grande stanza principale fungeva da bottega. Cestini fatti a mano, di ogni dimensione e colore, questo era il mestiere del padre di Ennio. Lo stanzone era in linea con l’architettura della zona, dei muri Argillosi e primitivi segnavano i confini con dei grotteschi angoli arrotondati, l’impressione che dava quella di vedere della cera sciolta ma raffreddata di una Candela Avorio. La luce penetrava dalle finestre e gli interni erano umilmente riempiti da una mobilia antiquata e grossolana.  Il genitore dormiva sul bancone con la fronte appoggiata sul tavolo. Ambrogio lasciò un cartone di Latte, che era solito offrire e corse in camera di Ennio salendo le scale

“ Si svegli Signor Bern, sono già le quattro! “ Urlò. Nel tragittò intravide e salutò pure la madre di Ennio che stava lavando i panni in un secchio, strofinandoli sulla Lisciva

“ Ciao Pulsa “

“ Ciao Ambro, Ennio è in camera “ Arrivato davanti alla porta bussò picchiettando

“ Ennio è arrivato il giornale! “

“ Non posso, mi sto masturbando “ Rispose Ennio. Poi Ambrogio aprì. Ennio indossava una camicia Beige con le maniche rimboccate, era seduto col gomito poggiato sulla scrivania mentre con la mano reggeva la testa sonnecchiante. L’altra mano teneva una matita e seguiva il filo dei dialoghi del Romanzo che stava leggendo: Notre-Dame de Paris

“ Ti ho detto che mi sto masturbando “ Ambrogio sordo, aprì il giornale e iniziò a leggere:

“ Il Consiglio dei Ministri ha varato questa mattina l’adesione al noto Progetto Bogendorff dall’omonimo Ministro degli Esteri Tedesco che 6 mesi fa propose una straordinaria cooperazione internazionale della Triplice Alleanza volta al beneficio economico, ingegneristico, industriale e militare della stessa. Dopo attente riflessioni è così che la Ventiduesima Legislatura del Regno d’Italia proclama la sua fedeltà al Patto dell’82 con gli occhi rivolti al futuro. Il Ministro delle Finanze, Luigi Luzzazzi si dice entusiasta riguardo l’iniziativa “ è  una situazione dalla quale tutti possiamo trarne beneficio “ ”

“ Tradotto: ci stiamo cagando sotto per i Francesi ed i Russi “ bofonchiò Ennio

“ L’iniziativa prevede il coinvolgimento immediato delle più illustri menti che il nostro Regno, Germani e Austria hanno da offrire alla causa. Molti dei nostri scienziati sono già in viaggio ma i comuni verranno forniti dei moduli necessari alla domanda, rivolti a chiunque si ritenga di avere le competenze necessarie per dare un contributo che faccia la differenza, tuttavia, solo delle menti eccezionali saranno selezionate per un progetto altrettanto unico. Tutt’oggi non è stato e non verrà rivelato pubblicamente il misterioso fine di questa operazione fantasma, né il luogo dove i nostri compatrioti saranno chiamati ad operare ma abbiamo disponibile l’elenco delle facoltà interessate: ingegneria militare, ingegneria meccanica, medicina, chimica, fisica teorica, ecc. Senti ora: In oltre come già dichiariamo, a monito dell’intenzione di comunicare un periodo di rinascita, viene confermata la possibilità di partecipare a tutti i diciottenni che da tre anni a questa parte riusciranno a conseguire una Laurea con Lode nelle facoltà qui sopra elencate, non solo, ma chi vincerà nell’impresa meriterà un Titolo Nobiliare e l’indennizzo per qualsiasi debito, statale o privato. Il Presidente Giolitti porge il suo augurio a tutti i valorosi giovani Italiani che nel 1907 riusciranno a dare il loro cuore per l’Iniziativa “ Ambrogio arrivò al punto e si sedette sul letto di Ennio. Era talmente preso dal momento da non aver notato di essersi seduto sopra un’altra stampa del medesimo giornale

“ Oh! Bene allora lo hai già letto! “

“ Allora sai già la risposta “ Disse calmo Ennio dall’espressione annoiata mentre continuava a leggere il Romanzo

“ Ennio, io ho 18 anni, tu hai 18 anni, hanno varato la Legge, di cos’altro hai bisogno!? c’è mezza Italia che sta invidiando i nostri natali è una coincidenza troppo eccezionale per perdersela! “ Ennio inspirò un grosso sospiro

“ Vinceranno il bando i soliti nipoti. Ne abbiamo già parlato. Fine della storia “

“ Perché sei sempre così pessimista!? È vero probabilmente vinceranno i soliti raccomandati e allora! Non ci vuoi nemmeno provare!? “

“ Ambro non sto cercando di dissuaderti dall’investire forze in questa perdita di tempo, ti sto dicendo che io non sono con te in questo carrozzone delle speranze destinate a essere disilluse, tutto qui “

“ Non è un carrozzone! Cosa ti costa mi chiedo io, tanto l’Università prima o poi la dovremmo fare! “

“ Poi Ambro… Poi… Con tutti i debiti che hanno le nostre famiglie non c’è tempo per gli studi. Finita la Scuola andremmo nella Cava di Giuseppe a lavorare, dove il sudore è tanto ma il salario è buono, in 10 o 12 anni forse riusciremmo a pagare la somma attuale, sperando che quei pazzi non facciano salire gli interessi alle stelle. Se vuoi andartene va pure, io non ti biasimerò ne cercherò di fermarti “

“ Quindi è così… “

“ Si esatto “

“ Bene, allora farò per conto mio “ Disse Ambrogio offeso per poi sbatter la porta uscendo dalla camera. Ennio continuò a leggere, poi emise un pesante sospiro, si alzò, aprì la porta e davanti a lui astante Ambrogio lo fisava negli occhi luccicanti e inclini al pianto.

“ Io non ce la faccio senza di te “ Disse mortificato Ambrogio. Ennio si scostò e lasciò che l’amico entrasse e si sedesse per terra con lui affianco “ Da quando siamo diventati amici sono riuscito a trovare la felicità solo aggrappandomi a te, che ti aggrappavi a me. Poi… Quando mio padre mandò in rovina le nostre famiglie con quel brutto affare pensavo di non avere più il diritto di essere tuo amico, di poter entrare ancora in casa vostra “ Ennio era quieto mentre Ambrogio iniziava a singhiozzare gocciolando lacrime sul pavimento “ Ancora oggi provo vergogna nello stare qui con te. I tuoi genitori sono delle così brave persone! Non mi hanno mai detto niente, mi offrono sempre del pane caldo e biscotti con lo zucchero! Non sopporto l’idea che tu debba rinunciare al tuo sogno per ammazzarti 12 anni in quella cava di merda. Un destino simile non è dissimile dalla sconfitta e tutto questo per colpa del mio sangue. Vorrei essere dentro una favola e far uscire tutti fuori dai guai ma non posso, non ne sono capace, senza di te io non riesco a fare niente! “ Ambrogio continuava a piangere curvando la schiena fino a toccare il pavimento con la fronte fino a quando Ennio sibilò:

“ Sei davvero una persona debole “ Prese carta e penna. Scribacchiò delle frasi e poi disse:

“ Millenovecentocinque… millenovecentocinque giorni del mio tempo sono garantiti in prestito da questo documento… se deciderai di firmare, ti permetterò di investire i miei 3 anni futuri ovunque tu vorrai ma un giorno, reclamerò la medesima valuta di tempo più gli interessi dal tuo ciclo vitale “ Ambrogio guardava Ennio affascinato “ Che fai, non firmi? “ Ambrogio abbracciò Ennio e scoppiò in un pianto a cascata. La madre li sentì nel piano di sotto e sorrise dolcemente. Ambrogio firmò il documento.

“ Allora, se dobbiamo fare questa cosa la dobbiamo fare bene. Sono ancora dell’opinione che per dei plebei come noi sarà impossibile venire selezionati normalmente, quindi dobbiamo ricorrere a uno stratagemma “

“ Uno stratagemma? “

“ Esatto, una mossa che ci garantisca l’inoppugnabilità della nostra presenza. Non sarà facile, anzi, sarà davvero un inferno ma conoscendoci solo io e te potremmo portare a compimento un piano tanto assurdo. Sei sicuro di potercela fare? “

[ Nella Principessa Jolanda non si fa che parlare di voi… ]

“ Certo, sono stato io a persuaderti e non tirerò i remi in barca “

[ …Siete un modello da seguire per molti… ]

“ Benone! Perché adesso inizia il divertimento “

[ …Perché voi 2 siete… ]
 
5 Agosto 1907, Mar di Corsica

“ Voi 2 siete quei geni che sono riusciti a conseguire la Laurea con lode in 3 facoltà diverse in questi 3 anni. Posso chiedere come ci siete riusciti? “

“ Mh… non è nulla di complicato in realtà. Non c’è nessuna norma che vieti di frequentare più Università lo stesso anno. Piuttosto è eclatante il fatto che nessun’altro a parte noi ci sia riuscito, lo vedo più come un demerito altrui piuttosto “

“ Ahà, quindi? “

“ Ci pensi un attimo. Nonostante i nostri obblighi, quanto tempo dedicano le persone allo studio? Neanche il 40% della giornata. Alzarsi, vestirsi, lavarsi, nutrirsi, socializzare con i nostri familiari, i nostri amici, i nostri amori, svagarsi, queste sono tutte attività che rubano tempo al nostro obbiettivo, se ottimizzassimo i tempi potremmo raggiungere il quadruplo dei risultati “

“ Aspetta, aspetta, aspetta. Mi vuoi dire che tu e il tuo amico non vi siete lavati per 3 anni pur di raggiungere il vostro obbiettivo? “

“ Esatto, vuole annusare per controllare “

“ Ahà, spiritoso “

“ Non si parla di eliminare, ma di ottimizzare. Mentre ci lavavamo, studiavamo. Mentre mangiavamo, studiavamo. Non avendo amici per noi è stato facile perdere le interazioni sociali, gli unici momenti in cui ci vedevamo erano per ripassare e farci le domande a vicenda “

“ Non è stato stancante? Come avete fatto a studiare ininterrottamente senza una pausa “

“ Ma le facevamo. Ogni mattina andavo a correre per un’ora, l’attività fisica è importante specialmente in situazioni come questa e poi facevo pause di mezz’ora ogni 3 ore per mantenere attiva la concentrazione “

“ E che facevi? “

“ Leggevo “

“ Ah… quindi tu per distaccarti dallo studio ti rifocillavi… leggendo… si, non siete normali. Anzi ora che ci penso inizio ad avere un po' paura standoti accanto “

“ Mi dispiace, le ho già baciato la mano, se stasera trova l’irrefrenabile voglia di leggere le consiglio di consultare il Medico di Bordo “

“ Bhe sono Laureata in medicina, penso saprò cavarmela “ Noel e Ennio risero impulsivamente. Poi Ennio rivolse lo sguardo all’areoplanino di carta

“ Posso chiedere quello cos’è “

“ Questo!? Oh cielo è un po' complicato… ti va se te lo racconto mentre mi dai una mano a lanciare in mare tutti gli areoplanini all’interno di quelle tre valige prima che ritornino quei 2 rompicoglioni? “

“ Va bene… eh? “

“ Cosa? “

" No... no niente, penso di aver capito male "

" Cosa, rompicoglioni dici? " Rispose lei sorridendo diabolica

" Scusi ma sono sempre più confuso.... "

" Non preoccuparti e smettila di darmi del lei, dammi del tu ok? "

"" Si ma allora!? Il portamento elegante, i lineamenti delicati, il modo formale di impostare i discorsi!? Che senso ha quella vetrina se poi si comporta come una villana. Chi è questa ragazza? "" “”
   
 
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