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Autore: lmpaoli94    21/05/2020    0 recensioni
Sequel de “I Prigionieri della Torre”.
Mentre Ono Tofu era in ospedale per rimanere vicino a Kasumi, non riusciva a darsi pace sulla scomparsa del corpo di Takewaki.
“La faccenda sta diventando sempre più surreale e non mi darò pace finché non l’avrò ritrovato” Pensò lo scienziato “Non può essere scomparso nel nulla… E soprattutto non ti lascerò un momento in pace, tesoro mio. Siamo ancora tutti in pericolo. Me lo sento.”
Un pericolo che non accennava a passare.
Una situazione che continuerà a mettere in gioco le vite dei protagonisti.
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Genma Saotome, Ranma Saotome, Tatewaki Kuno, Tofu Ono
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mentre Ono Tofu passava la maggior parte del suo tempo in ospedale, Ranma e suo padre Genma stavano facendo di tutto per far luce sul mistero fittizio di Takewaki.
< Non può essersi buttato dalla finestra della sua stanza. E’ stato avvelenato dalla sua stessa sostanza. >
< Non lo so, papà. E se la sostanza non fosse letale come tutti noi pensavamo? >
< Che cosa vorresti dire? >
< Dovrei analizzarla con Ono Tofu. Solo così potremmo avere delle risposte soddisfacenti su questa strana storia… Ma adesso Ono Tofu è troppo impegnato a rimanere in ospedale con Kasumi. >
< Il giovane ragazzo è davvero innamorato, non ti pare? >
< Spero che sia un amore corrisposto e che non riceva nessuna delusione. Sarebbe troppo per lui. >
< Non credo che Kasumi possa arrivare a tanto. È una persona seria da quello che ho intuito. >
< Non possiamo saperlo se non conosciamo le persone vicine a noi… Tu avresti mai immaginato che un tuo collega potesse insorgere contro il Capitano Soun Tendo? No. >
< E’ stato un momento che ci ha presi tutti in contropiede. >
< Già. E ci stava per costare a tutti la vita. >
< Ora però la situazione si è stabilizzata, non ti pare? >
< Come fai a rimanere tranquillo ben sapendo che Takewaki potrebbe tornare ad attentare alle nostre vite? >
< Ma è morto! L’abbiamo visto tutti! >
< Tu non riesci a capire, papà. >
< Sei tu che non capisci, Ranma. Stai diventando paranoico. >
< Certo, come no. >
Nel mentre padre e figlio stavano discutendo tra di loro, Kodochi controllò tutto il perimetro del castello senza aver trovato nessuna traccia di suo fratello.
< Qualcosa mi dice che dovremmo continuare le nostre ricerche questa sera. >
< Che cosa? Al buio? >
< Sarò che ho visto troppi film dell’orrore sui castelli, ma è proprio di notte che succedono le cose più strane. >
< Bene. Quindi non ci rimane altro che rimanere qui dentro e aspettare la notte. Dove ci mettiamo comodi? >
< Ranma, guarda che non sto scherzando. >
< Credo di non essere il solo a pensare che Takewaki sia ancora vivo, vero Kodochi? >
< E se fosse un’anima che torna dall’aldilà? >
< Oltre ad aver visto film dell’orrore, credo che hai visto fin troppi film soprannaturali, Kodochi. >
< Bisogna mettere tutto in conto, Genma. Se volete posso rimanere anche da sola in questo castello. Non ho paura. >
< Non ti preoccupare. Ti faremo compagnia > rispose Ranma.
< Dobbiamo proprio? >
< Hai di meglio da fare, papà? >
< Andare a trovare Soun Tendo. Voglio sincerarmi delle sue condizioni e quelle delle sue figlie. >
< Va bene, vai pure. Però ti aspetto prima del tramonto. Credi di riuscire a essere di nuovo qui? >
< Controvoglia ma ci sarò. >
< Bene. A dopo. >
 
 
Nel mentre Kodochi si trovava da solo con Ranma, non perse tempo nel sincerarsi delle sue condizioni fisiche e mentali.
< E’ stata molto dura > fece Ranma abbassando gli occhi verso le sue ginocchia < Soprattutto quando mio padre ha dovuto rinchiudermi in cella contro la sua volontà. È stato orribile. >
< Ma adesso non devi più preoccuparti. Il peggio è passato. >
< Davvero? Io non ne sarei così sicura. >
< Tornando a questa storia, sai dov’è finito Ryoga? >
< E’ stato rinchiuso per precauzione nella Torre del Castello. Lì non darà fastidio a nessuno e non proverà a fuggire in nessun modo. >
< Credi che sia pericoloso. >
< Sì. Proprio come lo era tuo fratello. >
< Perché non proviamo ad interrogarlo sulla scomparsa del corpo di Takewaki? Magari lui sa qualcosa. >
Nel pensare alla richiesta di Kodochi, Ranma fu folgorato dalla sua idea.
< Potrebbe essere una bella intenzione. Ma dovremmo stare molto attenti. >
< Siamo due contro uno. E poi non penserebbe mai di farci del male. A meno che non voglia provare la sala delle torture come hai fatto tu. >
< Sì, forse hai ragione. >
< Mi fai strada verso la Torre? >
< Non lo so. Forse sarebbe meglio attendere il ritorno di mio padre. >
< Che cos’hai? Hai forse paura? >
< Questo posto annebbia la mente. Me lo sento. >
< Non pensavo che ti saresti fatto frenare in maniera così imperturbabile… E poi non sappiamo nemmeno quando tuo padre farà ritorno. Se non vuoi far visita al nostro prigioniero di notte, sarebbe meglio andarci ora visto che il sole è ancora alto. >
< D’accordo. Alla fine mi hai convinto. >
Una volta arrivati in cima alla Torre, Ranma sentì un brivido percuoterlo su tutto il corpo.
< Che cosa ti succede, Ranma? >
< Fa molto freddo in questa parte del castello. >
< Come? Ma se fa un gran caldo! >
< Io veramente… >
< Se hai freddo dovresti vestirti più pesantemente. Ma dato la temperatura di questo posto, non credo che sarà un problema il freddo. >
< Sarà forse come dici tu… Comunque è meglio fare presto. Non voglio rimanere in questa stanza ostile ancora per molto. Mi rievocano brutti ricordi. >
< Va bene, non ti preoccupare. >
Una volta arrivati dinanzi alla cella di Ryoga, il prigioniero contemplava l’orizzonte dalla sua finestra.
< Si gode di un bel panorama, non c’è che dire… Ma buttarsi da questa altezza è da pazzi scellerati. >
< Non hai nessuna possibilità di fuga, Ryoga. Vedi di mettertelo bene in testa. >
< Oh, ma io non voglio fuggire… Sarete voi i primi che ve ne andrete da questo castello senza sapere la verità sulla scomparsa del corpo di Takewaki. >
< Tu che cosa puoi dirci al riguardo? >
< Niente. Io ero solo un sottoposto che adempiva agli ordini ricevuto. >
< Bugiardo. Tu sai cose che noi non riusciremo mai a sapere. >
< Pensate quello che volete. Io non ho niente da perdere. >
< Se solo fossi dentro la cella con te ti farei passare la voglia di fare lo spiritoso > replicò Kodochi digrignando i denti.
< Sei forse nervosa, Kodochi? Eppure Takewaki era tuo fratello. Dovresti conoscerlo più di qualsiasi altra persona. >
< Io e mio fratello non siamo mai rimasti uniti. Non potevo mai rimanere accanto ad un pazzo come lui. >
< Voleva rendere questo mondo un posto migliore. Punto e basta. >
< Uccidendo delle vite innocenti e incastrare me e Ono Tofu? Era solo una figura abietta nata per far soffrire un mucchio di persone. >
< E ne farà soffrire molte altre… >
< Che cosa vuoi dire? >
< Pensate davvero che sia morto? Io penso proprio che non sia così… Altrimenti perché non riuscite a trovare il suo corpo morente da nessuna parte? Se è davvero morto, non può essere scomparso nel nulla. >
< Dicci quello che sai e facciamola finita. >
< Guardatevi bene attorno, cari ragazzi. È meglio per voi. >
Guardandosi dritti negli occhi, Kodochi e Ranma cercarono di criptare le parole del prigioniero, fino a quando la ragazza non vide tracce di sangue che non aveva notato prima.
< Questa scia di sangue… Da dove proviene? >
< Non ne ho la più pallida idea, Kodochi. >
< Visto? Che vi avevo detto? E questo è solo un primo avvertimento… Meglio se lasciate perdere e uscite immediatamente da questo castello se non volete fare una brutta fine. >
< E lasciarti da solo così tu possa provare a fuggire? Non se ne parla nemmeno. >
< Le celle delle prigioni sono malandate e arrugginite da molti anni. Come ha fatto Ono Tofu, anch’io posso fuggire in qualsiasi momento. >
< Non se ci siamo noi. >
< Ma non avrete mai il tempo di controllarmi perché sarete troppo impegnati a guardarvi le spalle dai vostri spettri. >
Sentendo un urlo acuto rimbombare nelle loro orecchie, Kodochi e Ranma non facevano altro che guardarsi intorno.
< La scia di sangue… sta aumentando a vista d’occhio. >
< Vediamo dove porta. >
< Andate pure. Io rimango qui ad attendervi > rispose Ryoga con tono malefico.
< Non finisce qui, Ryoga. Presto torneremo da te per sapere tutta la verità. >
< Quando volete… Però portatemi qualcosa da bere e da mangiare, altrimenti rischio di morire di fame e di sete. >
< Penseremo dopo a te > mormorò Kodochi < Andiamo Ranma. >
Seguendo le tracce di sangue, alla fine Ranma e Kodochi ritornarono nella sala dove si era consumato l’omicidio di Takewaki.
< Le tracce s’interrompono dinanzi a questa finestra > disse Ranma.
< E se fosse tutto un trucco? >
< Quale trucco? Questo è sangue vero. Non è vernice o altre sostanze rossastre. >
< Secondo me dovremmo farlo analizzare. Meglio prendere un campione e portarlo da Ono Tofu. Immediatamente. >
< Sì, è l’unica soluzione… Ma come faremo con Ryoga? >
< Penserò io a fargli da guardia. Tu raggiungi lo scienziato in ospedale e quando avrete la risposta alla diagnosi, fammi sapere. >
< Potrebbe essere molto pericoloso rimanere solo con quel pazzo, Kodochi… >
< Ho visto uccidere mio fratello. Posso benissimo rimanere in compagnia di quello svitato. >
< Va bene, come preferisci tu. Se hai bisogno di me contattami al cellulare. Tornerò qui il prima possibile. >
< D’accordo. A più tardi > disse infine Kodochi prima di ritornare verso la cella di Ryoga.
   
 
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