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Autore: CortexiphanAddicted    24/05/2020    0 recensioni
Far parte dell'organizzazione Alba è, nel mondo di Naruto, un marchio indelebile di disonestà ed efferatezza. Ma è possibile, all'interno di quello che per l'universo ninja è l'emblema del male, trovare non solo pace e possibilità di realizzare i propri sogni, ma anche l'amore? Se c'è di mezzo un biondino con gli occhi azzurri e una fissa per le bombe, la risposta potrebbe essere sorprendentemente positiva.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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Verso l’una del pomeriggio del giorno successivo (di cui in realtà ha fatto parte la notte che abbiamo vissuto) svegliarmi tra le braccia di Deidara mi sembra la cosa più naturale del mondo. 
Mi sollevo appoggiandomi allo schienale del letto, anche se provo ancora un po’ di dolore fisico, scelgo di non pensarci. 
Deidara dorme a pancia sotto, gli sollevo la testa e gliela metto sulla mia pancia, mi piace l’idea che possa usarmi come cuscino. 
Gli accarezzo i capelli, mentre canticchio sottovoce una canzoncina. 
Sono felice. 
Se penso a come sto ora, credo di non aver mai provato una sensazione simile, la notte passata con lui, i nostri corpi, le sue parole… tutto mi sembra un sogno, ora. 
Ma basta guardare il capellone che sonnecchia sulla mia pancia per ricordarmi che invece è tutto vero.

-Dei- gli sussurro, con dolcezza. 
Strano che mi sia svegliata prima io, di solito sono una dormigliona. 
Ma da quando conosco Deidara svegliarmi ha acquisito un senso, per cui non ho bisogno di dormire tanto, immaginando sogni infiniti, oscuri o irrealizzabili. 
Per una volta preferisco la realtà al sogno. Una realtà bellissima.

Gli prendo una delle mani, dando un paio di baci sul dorso, nessuna reazione. 
Gli bacio la fronte, ricevo un suono indefinito in cambio. Sonno pesante, vedo. 
Comincio a fare un paio di treccine con i suoi lunghi capelli lisci. 
Lui non ha nessun problema di nodi, passo le dita attraverso i suoi capelli come fossero di seta. 
Mi rimetto stesa, lui ancora sonnecchia, alla sua stessa altezza. 
Comincio a baciargli il collo, lasciando che i miei riccioli gli vadano sul viso. 
Lui smette di respirare in maniera costante, si è svegliato? 
Prima che mi possa alzare per controllare, velocemente mi fa cadere sul letto a pancia all’aria, e stavolta è lui a trovarsi sopra di me. 
Sorride come fosse sveglio da ore e avesse architettato tutto da allora. 
-Buongiorno- dice, baciandomi mentre mi blocca le braccia. 
La sensazione dell’uomo che ha cercato di uccidermi impedendomi di muovermi è totalmente diversa da questo gioco consensuale di baci e sussurri. 
Ho sempre pensato che fossero le sensazioni negative a superare quelle positive, invece mi sbagliavo. 
Se vissuti con intensità, come se potessi toccarli, i ricordi piacevoli possono battere qualsiasi cosa.

Mi lascia andare le braccia, permettendomi in tal modo di aggrapparmi al suo collo e alla sua schiena, mentre intreccio le mie gambe attorno alla sua vita. 
Lui mi solleva, sostenendomi il bacino con le sue mani. 
Perché baciare Deidara sembra l’unica cosa sensata da fare, ora? Come se non avessimo impegni.

-Dei, farei questo tutto il giorno, ma dobbiamo andare, gli ordini sono ordini- dico, tra un bacio e l’altro. 
-Lo so- fa lui -meno male che d’ora in poi ci sarai tu- e quando mi dice cose così non fa che alimentare la mia voglia di lui.

Prepariamo tutte le nostre cose, rimettiamo in ordine, usciamo dalla grotta e un po’ sono triste nel dover abbandonare il luogo in cui abbiamo iniziato ad amarci. 
Non importa, lo terrò nei miei ricordi, creeremo altri luoghi altrettanto importanti. 
Fa strano a entrambi vederci alla luce del giorno, come se fosse la prima volta con cui, Sole testimone, ci guardiamo con occhi diversi. 
-Muoviamoci, Sasori avrà sicuramente da dire qualcosa sul perché non siamo ancora arrivati- sbuffa Deidara. 
-Non hai nient’altro da fare, prima che andiamo?- 
Deidara ci pensa, poi mi si avvicina, mettendo una mano attorno alle mie spalle e avvicinando il mio viso al suo. 
Io tiro fuori l’uccelletto con i fiori di ciliegio intagliati e glielo piazzo davanti al viso. -Voglio che sia uno spettacolo degno di te- dico, sorridendo.

Deidara è emozionato, prende l’uccelletto, riflette, il suo occhio (quello non coperto dal dispositivo) si muove freneticamente. 
-Trovato!- dice. Mi prende per la vita e con un balzo siamo sul volatile d’argilla, in volo. 
Non potrei mai stancarmi di questo mezzo di trasporto, camminare mi sembra così obsoleto, correre stancante. 
Stesa a pancia in giù, mentre mi sorreggo la testa e faccio dondolare le gambe guardo la terra sotto di me, veloce, che corre. 
Tantissimi colori, tantissima natura e penso “com’è bello il mondo”. 
-Chiudi gli occhi- urla Deidara -Stiamo per arrivare- io mi metto a pancia all’aria, con le mani sullo stomaco, guardo il cielo azzurro e le sue nuvole bianche, chiudo gli occhi. 
Anche oggi c’è un bellissimo vento. 
È il mio elemento e mi accompagna sempre.

Deidara mi prende in braccio, scendendo con un salto dalla sua creazione. 
Mi deposita sul terreno, mi dà un bacio sulla guancia e poi scompare. 
-Non aprirli fino a quando non te lo dico- e io lo sto a sentire, pronta per la sua sorpresa. 
Passa qualche minuto -Ehm… Deidara?- 
-Sì, sì, ci sono, un attimo- è carino quando è indaffarato. 
Improvvisamente lo sento dietro di me -Pronto. Puoi aprire gli occhi- 
Li apro e mi ritrovo in un bellissimo frutteto di ciliegi in fiore, sfumature di un rosa intenso si estendono attorno a me, mi guardo con meraviglia intorno come una bambina. 
-Bellissimo!- dico. 
-E ora arriva la parte migliore… Katsu!- 
Tutta una serie di bombe esplodono a una discreta distanza da noi. 
Come se stessero ballando, tutti gli alberi fanno un movimento leggiadro, come se i loro rami fossero braccia e tutti insieme stessero facendo lo stesso gesto di una danza segreta. 
Migliaia di petali rosa cadono volteggiando sul terreno attorno e su di noi. È uno spettacolo stupendo. 
-L’arte è un’esplosione!- urla, alzando le braccia, poi mi guarda. 
Entrambi stiamo sorridendo, beatamente. 
Mi porge una mano, avvicinandomi alla sua vita di scatto, come gli piace fare. 
-Contenta?- chiede -Moltissimo! Solo tu sei in grado di fare cose simili, sei un vero artista!- gli dico. 
Deidara arrossisce, i petali di ciliegio ci sommergeranno se non ce ne andiamo.

Sembra che cadano dal cielo, trasportati dal vento. 
Rimangono impigliati nei nostri capelli e vestiti, con delicatezza. 
Se ne sente il profumo, intenso, gentile, come fossimo diventati fiori e alberi anche noi. 
Sembra un mondo così diverso da quello a cui sono abituata, come se non esistesse la violenza. 
Siamo in paradiso? Siamo eterei? Le mani di Deidara sui miei fianchi mi fanno capire che è reale, che sto vivendo come avrei voluto la mia vita. 
Vedere la pioggia di petali di ciliegio, causata da e con il mio biondino, mi fa ringraziare di essere nata. 
Il suolo da marrone è divenuto rosa. Stringo la mano a Deidara e lo tiro per terra, ridendo. 
Per un po’ restiamo lì a muovere braccia e gambe, stesi, ricavando forme di angeli dalle nostre figure. 
Siamo entrambi assassini, entrambi abbiamo fatto delle scelte sbagliate, entrambi ricaviamo piacere da noi stessi quando a detta del mondo dovremmo solo soffrire; ma siamo felici. 
E conta solo questo ora.

Deidara è ancora steso, guarda il cielo, mentre allunga una mano per raccogliere gli ultimi petali, sorridendo dolcemente. 
Io mi avvicino al suo viso, dall’alto, così da ritrovarmi a testa in giù rispetto a lui. 
-Sei in grado di creare momenti meravigliosi- gli dico, in un sussurro. 
La danza degli alberi è stata silenziosa, perciò anche io cerco di esserlo. 
Innamorarmi era proprio come me lo immaginavo: semplice. 
E con lui ho realizzato il mio sogno, ora dovrò trovarmene un altro, ma con Deidara al mio fianco so che riuscirò a realizzare qualunque altra cosa io voglia. 
-Farò sempre tutto il possibile per te- dice Deidara, chiudendo gli occhi. 

Invertita rispetto a lui, gli bacio la fronte, indugiando, per poi passare alle labbra. 
Non ne avrò mai abbastanza di baciarlo, è più forte di me. 
Perché quando lo bacio, mi si riempie tutto, testa, cuore, stomaco. 
Se mi tocca, le gambe mi tremano. 
Se prende il controllo della situazione, accarezzandomi il viso come sta facendo ora, facendomi stendere sul pavimento e posizionandosi sopra di me, mi fa desiderare che questo momento non finisca mai. 
Ma tutto deve finire, se durasse per sempre e fosse scontato, perderebbe la sua bellezza. 
Con Deidara posso vivere il presente a pieno, perché so che presto ci saranno altri momenti simili a questo, se non più belli. 
Se ripenso a tutto quello che abbiamo fatto finora, credo che non sarò mai più triste. 
Mi ha regalato, con il suo amore, ricordi vividi e intensi. 

Deidara smette di baciarmi, mi guarda come se volesse fare un disegno del mio corpo tra fiori di ciliegio. 
Io noto con piacere che si è sciolto tutte le treccine che gli avevo fatto a caso tra i capelli, lasciandone solo una, nascosta, vicino al collo. 
Mi vuole portare con sé e tenermi segreta, come se il nostro amore fosse qualcosa di piccolo e da proteggere. 
Gliela tocco, sorridendo, per poi accarezzargli il collo. 

Deidara si alza, tendendomi la mano per aiutarmi. 
Poi raccoglie un fiore integro da un albero e me lo posiziona tra i capelli. -Questo colore ti sta benissimo- dice. 
Io gli do un bacio sulla guancia per avermi fatto l’ennesimo regalo. 

Insieme torniamo a volare.
   
 
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