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Autore: LazySoul    28/05/2020    0 recensioni
Quando inizia la quarantena Alessandra e Samanta, due sorelle, si ritrovano chiuse in casa con ben poco da fare oltre a studiare, leggere libri e prendere il sole nel giardino all'inglese, che il padre ama più di se stesso.
Tutto cambia quando iniziano a conoscere i vicini di casa, da loro soprannominati Costume Rosso e Mr. Tatuaggi, due ragazzi particolarmente attraenti che inizieranno a infiltrarsi sempre più spesso nei loro pensieri e nella loro vita.
[Fanfiction su Harry Styles e Cole Sprouse]
[Storia con un alto tasso di scene trash, clichés e cose random divertenti]
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. A un metro da te


 

ATTENZIONE: durante la stesura del capitolo mia sorella era particolarmente arrabbiata, motivo per cui sono presenti numerose parolacce.
Io ho provato a moderare, ma ho fallito miseramente.

Buona lettura!




 

«'Sta stronza!», urlò Samanta, inveendo contro lo schermo del computer che aveva davanti: «Certo! Diamo a chi non se lo merita il voto più alto! Ma vaffanculo!»

Alex entrò in quel momento in salotto, osservando con aria interrogativa la sorella: «Cos'è successo?»

Gli occhi iniettati di sangue di Sam si posarono sullo sguardo curioso di Alessandra e per qualche secondo la sorella maggiore temette per la sua vita.

«È successo che quella stronza di una prof del cazzo che mi ritrovo non sa fare il suo lavoro, perché non ha mai detto che i si nello spartito erano si bemolle e quindi ho preso nove invece che dieci!», urlò Samanta, colpendo con forza il tavolo con il pugno chiuso. Si fece male, ma non lo diede a vedere e continuò: «Quanto la odio! E non solo lei, anche quella perfettina della mia compagna che ha osato prendere nove e mezzo! Ti rendi conto?! Mezzo punto in più di me!»

Alex avrebbe voluto avere un calmante, mentre si avvicinava alla belva feroce che stava urlando fuori di sé dalla rabbia. Sfortunatamente Alessandra non era munita di droghe pesanti e dovette pensare a qualcosa di alternativo, che avrebbe potuto calmare la sorella.

«Ho passato una settimana a prepararmi per questa interrogazione e prendo nove? Io questa cosa non la accetto! Io la denuncio! Anzi le denuncio entrambe per danni morali!», disse Sam, alzandosi talmente in fretta da far cadere a terra la sedia su cui era seduta.

Dexter soffiò terrorizzata e si allontanò innervosita.

«Che ne dici di andare a fare una passeggiata?», chiese Alex, alzando lentamente entrambe le mani al cielo, per far capire alla sorella di non essere una minaccia.

«UNA PASSEGGIATA?! Io ho bisogno di uccidere qualcuno in questo momento!»

Alex deglutì, spaventata; rendendosi conto di essere l'unico essere umano pericolosamente vicino alla sorella.

Non voleva morire. Era troppo giovane per morire! E poi ancora non aveva avuto l'occasione di baciare Mr. Tatuaggi! 

«Hai ragione», cercò di essere accondiscendente Alessandra, usando un tono di voce calmo e pacato per non aizzare ulteriormente Sam: «Preferisci andare a correre? Magari potrebbe aiutarti a sbollire la rabbia».

Samanta aprì bocca, pronta a urlare ancora, ma la richiuse poco dopo, pensierosa.

«Forse hai ragione, vado a mettermi i pantaloni da corsa», disse alla fine Sam, scomparendo in camera.

Alex tirò un sospiro di sollievo e guardò Dexter, che sembrava altrettanto felice che Samanta si fosse momentaneamente calmata.

Nell'arco di una decina di minuti erano entrambe in tenuta sportiva, anche se Alessandra aveva detto chiaramente di non aver intenzione di correre, ma di volersi godere una tranquilla passeggiata.

Decisero di andare al piccolo lago vicino casa, dove conoscevano un sentiero che faceva il giro completo dello specchio d'acqua.

Fin da subito Sam distanziò la sorella, iniziando a correre decisa, mentre Alex si godeva le strade quasi completamente deserte e si teneva a distanza da chiunque incrociasse.

La mascherina che copriva la bocca e il naso della sorella maggiore era particolarmente fastidiosa, ma la ragazza cercò di resistere.

Decise di toglierla solo quando giunse al sentiero, che era deserto e camminare a bocca e naso scoperti non costituiva quindi alcun tipo di minaccia per la sua salute o quella degli altri.

Stava osservando la calma placida del lago di fronte a sé, quando sentì una voce familiare alle sue spalle: «Al, sei tu?»

Ancora prima di voltarsi verso il suo interlocutore, Alessandra sapeva chi era stato a parlare e il suo cuore iniziò a fare assurde capriole nel suo petto: «Hey, ciao».

Quando i suoi occhi azzurri incontrarono quelli verdi di Harry a un paio di metri da sé, la ragazza si sentì sciogliere.

Indossò nuovamente la mascherina e il suo vicino di casa fece lo stesso.

«Anche tu qua per una passeggiata?», chiese Harry, gli occhi che esprimevano perfettamente la sua felicità per aver incontrato la ragazza per cui provava forti sentimenti.

«Sì», ammise Alex, passandosi nervosamente una mano tra i capelli.

«Ti va di passeggiare insieme?», le chiese lui, speranzoso.

Alessandra annuì entusiasta e presero a camminare lungo il sentiero, mantenendo le distanze di sicurezza. Iniziarono a parlare del più e del meno, mentre continuavano a lanciarsi occhiate veloci colme di desiderio e affetto.

Samanta intanto, poco più avanti rispetto alla sorella, riprendeva fiato, camminando lungo il sentiero con le mani sui fianchi e la gola secca.

Aveva esagerato nella corsa ed era certa di essersi stirata qualche muscolo della gamba destra, per questo zoppicava leggermente e malediceva se stessa e la propria esuberanza.

Era da un po' che non faceva una simile attività fisica e avrebbe dovuto immaginare di non essere più allenata come un tempo.

In quel momento si ricordò della fontana di acqua potabile pochi metri più avanti e usò le sue ultime forze per raggiungerla.

La sete le passò quando vide, seduto alla panchina accanto alla fontana, il suo ex, l'Innominabile, Colui-Che-Non-Poteva-Essere-Nominato.

La loro storia in realtà era durata quattro giorni ed era finita quando Samanta aveva lasciato il proprio ragazzo perché si era stancata di lui.

Peccato che lui avesse deciso poco tempo dopo la loro definitiva separazione di mettersi con Claudia, la ragazza che Sam odiava profondamente, anche se non avrebbe saputo dire cosa di Claudia le desse tanto fastidio. La sua bellezza? La sua intelligenza? Il fatto che quel giorno avesse preso mezzo punto in più di lei all'interrogazione? O il fatto che fosse sempre l'alunna che i professori preferivano?

Samanta ignorò la presenza dell'Innominabile, Colui-Che-Non-Poteva-Essere-Nominato, e del suo gruppetto di amici, che non stavano rispettando la distanza di sicurezza, e si abbassò per bere alla fontana.

«Hey, bel culetto», disse l'Innominabile, riferendosi palesemente a Sam.

La ragazza prese in considerazione l'idea di urlargli contro, mentre si asciugava la bocca dopo aver bevuto, ma il fatto di doversela vedere da sola con un gruppo di ragazzi stupidi la fece desistere.

«Cosa hai detto?», chiese la voce di Cole alle spalle di Samanta, facendola voltare stupita verso di lui.

Sam pensò due cose in quel momento: la prima fu che non si era aspettata di esser difesa dal suo insopportabile vicino di casa che, se doveva essere sincera, non aveva sentito arrivare; e la seconda fu che avrebbe dovuto comprare una maglietta per Cole, non era possibile che ogni volta che lo incontrava fosse sempre a torso nudo.

«Amico, stai nel tuo, non sono cazzi tuoi», disse l'Innominabile, alzandosi dalla panchina, per intimorire col suo metro e ottanta scarso e i suoi ottanta chili il nuovo arrivato.

«Senti, modera i toni. Non sai con chi hai a che fare», ribatté Cole, passandosi una mano sulla fronte per asciugarsi dal sudore che gli imperlava la pelle. 

«Ma chi ti credi di essere?!», urlò l'Innominabile, muovendosi come un gorilla intento a difendere il proprio territorio.

«Uno che tra poco ti spacca la faccia, se non la smetti!», rincarò la dose Cole; teso oltre ogni limite.

«Cole! Cosa sta succedendo?», chiese Harry, avvicinandosi per impedire al coinquilino di fare qualcosa di avventato, mentre Alex prendeva la sorella per il braccio e la allontanava dalla zona calda.

Grazie all'intervento di Harry, le cose sembrarono calmarsi in poco tempo.

Sam era triste di non aver potuto assistere al pestaggio in diretta dell'Innominato, mentre Alex guardava Harry con gli occhi dell'amore: «Treat people with kindness», disse in un sussurro, ammirata.

Cole chiese subito a Sam se stesse bene e la ragazza annuì: «Sì, grazie. Ero in grado di difendermi anche da sola, ma ho apprezzato il gesto. Ho solo un domanda».

Il vicino di casa la guardò in attesa, con un sopracciglio sollevato.

«Possiedi delle magliette?»

Harry scoppiò a ridere, mentre riprendeva a camminare a un metro di distanza da Alex, lungo il sentiero che costeggiava il lago.

Cole fece una smorfia: «Qualcuno ha lavato tutte le mie magliette bianche con il mio costume rosso».

Sam guardò in direzione di Harry, che pochi passi più avanti rispetto a lei e Cole stava flirtando con la sorella maggiore: quei due non avevano proprio un minimo di contegno!

«Quel qualcuno sono io», aggiunse Cole, arrossendo lievemente.

Sam scoppiò a ridere: «E allora? Indossare una maglietta rosa non è mica la fine del mondo!», esclamò, trattandosi a mala pena, dal colpire il ragazzo sul braccio, mentre diceva quelle parole.

«Dici?», chiese Cole, pensieroso: «Comunque non capisco perché ti lamenti tanto; pensavo di piacerti mezzo nudo».

Samanta per nascondere l'imbarazzo, iniziò a correre, ignorando il dolore ai muscoli della gamba destra: «Pensavi male!», esclamò, superando la sorella e Mr. Tatuaggi.


 

***
Angoletto autrici:

 

Buongiorno popolo di EFP!

Scusate l'attesa, speriamo che il capitolo vi sia piaciuto e che abbiate tempo e voglia di farci sapere la vostra opinione!

Mia sorella ha davvero subito un'ingiustizia durante un'interrogazione ieri e viviamo davvero vicino un laghetto, anche se Cole e Harry ancora non si sono trasferiti nelle vicinanze.

Per chi fosse interessato, ricordo che mi può trovare su Instagram, il nome dell'account è lazysoul_efp

Al prossimo capitolo!

Un bacio,

LazySoul 

 
  
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