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Autore: ValeKikyo    29/05/2020    1 recensioni
Questa sarà una raccolta di fanfiction Hurt/Comfort, in generale one-shot totalmente a sé stanti, scritte per il gruppo FB "Hurt/Comfort Italia Fanfiction & Fanart", nelle challenge altre persone danno un prompt e lo scrittore deve adattarsi ad esso, quindi tratteranno tutti di temi diversi, unica cose in comune, la dinamica hurt/comfort, spero vi piacciano!
Genere: Guerra, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Incendio Incendio

Sapeva che era scorretto approfittare dell’assenza dell’Imperatore dalla città, ma a Roma non era mai particolarmente importato delle buone maniere.
Germania era ufficialmente un nemico, il suo popolo premeva ai confini dell’Impero, rappresentando sempre un pericolo.
Eppure, Romolo e Wilfred erano in ottimi rapporti, tanto che il romano lo invitava spesso nella sua bella città, un po’ per vantarsi dei suoi progressi o per farlo assistere ad uno spettacolo al Colosseo, ma soprattutto, perché gli piaceva la sua compagnia.
Era un bene avere un altro immortale attorno ogni tanto.
Quel giorno però, qualcosa andò profondamente storto.
Le urla si propagarono per la città a macchia d’olio, e a breve fu il caos.
Fuoco e fiamme, ovunque.
Roma sbiancò, girandosi verso il biondo.
-Cosa…come…-
Germania era disorientato quanto lui e si guardava intorno, cercando di capire cosa stesse succedendo.
-Da dove diavolo è partito? Chi osa darmi fuoco?!-
-Roma calmati-
-Calmarmi? Calmarmi?! Questa è la mia città, questo sono io! E sto bruciando!-
Il biondo non sapeva come ribattere, l’altro aveva ragione, e lo sapevano entrambi.
-Aspetta…casa mia…-
-Cosa…non ci sono Veneziano e Romano in casa vero?!-
-No, loro sono fuori città…ma c’è una cosa che devo recuperare assolutamente!-
Non lo aspettò e cominciò immediatamente a correre verso casa, subito seguito dall’altro.
Quando arrivarono, era in fiamme.
-Maledizione!-
-Penso che qualsiasi cosa fosse…-
-No, mi rifiuto, non posso lasciar bruciare i gioielli di Cleopatra-
Il germanico lo guardò stralunato.
-I gioielli di Cleopatra?-
-Sì Wilfred, i gioielli di Cleopatra! Li aveva regalati a me personalmente, non ai miei imperatori, a ME!-
-Dove sono?-
-Nella mia camera da letto, aspetta, cosa…-
Ma l’altro non lo stava già più ascoltando, si era tolto il mantello e la spada e si era gettato nella casa in fiamme.
-Wilfred no!-
Romolo provò a corrergli dietro, ma una trave gli tappò la strada, gettandogli del fumo addosso e facendolo tossire violentemente.
Da quando in qua l’altro era così impulsivo?
Era sempre stato quello più calcolatore fra loro due, che gli era preso?!
-Maledizione…devo entrare…devo aiutarlo…è vero che siamo immortali però…-
Ancora prima di cercare di entrare da una finestra, sentì la trave che prima era caduta cedere e sbriciolarsi, Wilfred riemerse dalle fiamme con una scatola in mano.
-Dimmi che sono questi o giuro che ti ammazzo Roma-
I vestiti erano leggermente bruciacchiati, ma il danno più grande lo aveva alle mani, erano bruciate quasi all’osso ed emanavano un odore terribile.
-Non…non dovevi…-
-Sono questi?!-
Lui annuì, gettandosi verso di lui, in quel momento però, i gioielli non erano importanti.
-Guarda come ti sei ridotto!-
Appoggiò la scatola a terra e gli prese delicatamente le mani, osservandogliele.
-Mi è successo di peggio, fra una settimana sarò già guarito-
-Sei stato un incosciente! Sei vivo solo perché noi siamo noi! Se fossi stato umano…-
-Lo so, sarei morto…- sorrise leggermente -ma noi non lo siamo-
Intorno a loro c’era il caos più totale, altri edifici bruciavano, il suo popolo urlava in preda al panico, ma egoisticamente, tutto ciò che Roma vedeva in quel momento era Germania, e il modo in cui si era ferito per aiutarlo.
-Mi…mi dispiace…-

Il giorno dopo, l’Imperatore era tornato in città e l’incendio era stato domato, Germania si era nascosto nelle rovine di casa sua, voleva tornare a casa per non rischiare di farsi beccare da Nerone, ma Romolo non aveva voluto sentire storie.
-Ecco qua-
Era andato via di buon mattino ed era tornato che era quasi ora di pranzo, aveva con sé un unguento da un odore strano.
-Dammi le mani-
Il germanico gliele porse, come previsto, stavano guarendo molto più velocemente del normale, benché gli facessero ancora male.
-Non ti azzardare a fare una cosa del genere, mai più-
Prese l’unguento e cominciò a spalmarglielo delicatamente sulla pelle, cercando di rimuovere quella bruciata e di idratarlo come si deve.
-Ufficialmente siamo nemici, non puoi fare certe cose per me-
-C’eravamo solo noi, e non penso che gli umani abbiano badato a ciò che facevamo-
Romolo sospirò, continuando a massaggiargli le mani.
-Hai ragione…grazie-
Sorrise, si avvicinò e lo baciò sulle labbra a tradimento, facendolo avvampare.
Era divertente farlo, il biondo non era ancora abituato a quel tipo di attenzioni da parte sua, nonostante la loro “amicizia con benefici” andasse avanti da decenni.
-Prima mi rimproveri che non posso fare cose carine per te perché siamo nemici e poi fai così…non ti capirò mai Roma-
L’altro scoppiò a ridere, facendo inevitabilmente sorridere anche l’altro.
Erano legati ormai, che lui lo volesse o no.

Buonasera a tutte <3
In questo caso il prompt era "personaggio A si ustiona gravemente per recuperare qualcosa di molto importante per personaggio B in un incendio", quindi visto che ho scritto troppo poco di loro due, ho deciso di sfruttare l'incendio forse più famoso della storia italiana!
Nella storia precedente mi era stato chiesto semplicemente di scrivere una GerMano, per questo sono andata più sul delicato.
Spero che questa piccola raccolta cominci a piacervi, alla prossima!
  
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