Lo vidi il primo giorno
uomo eterno, perpetuo
figlio di un flusso continuo
Padre del Tempo
I suoi occhi emergevano
di un chiaror etereo
luce solida, mai morivano
La terra era tutto un sangue
arida desolazione, respiro di morte
solo lui, ultima luce, vagava
si diresse verso me
“Io sono Colui che è,
Signore di un eterno ciclo,
araldo di vita e cambiamento.
Portasti morte in terre ferite
infiammasti una guerra già rovente
divorasti un mondo marcio”
Occhio di luce, si fece più vicino
il suo chiaror si fece estremo
accecante, assordante
Il suo eloquio continuò
“Tempi di morte furono,
tempi di morte saranno
Non sei principe di un’era finale
illogica è la possibilità”
Mi strinse in un manto di chiaro
spire di luminoso divenire
Luce Eterna, mio destino
Io, Uomo Oscuro,
spirai
Ancora una volta
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