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Autore: g21    19/06/2020    1 recensioni
Una rilettura degli ultimi momenti della vita di Bilbo, nel tentativo di ricordare Ian Holm.
“Arrivederci Bilbo, vecchio amico. Un’ultima avventura ti aspetta” lo salutò lo stregone con un cenno del capo.
Genere: Generale, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bilbo, Gandalf
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ultima avventura

 

“Caro Gandalf, credo sia arrivato il momento di andare” una frase quasi sussurrata, ma decisa.

Il vecchio Bilbo, seduto sulla sua poltrona preferita, guardava fuori dalla finestra. Fuori il sole dell’estate, arrivata con un leggero anticipo, illuminava le colline verdi tutte intorno. Il sole scaldava i giovani hobbit che leggevano all’aperto, o i più piccoli che giocavano felici tra di loro.

“Sei sicuro Bilbo?” chiese lo stregone guardando attento il vecchio amico.

“Ho avuto una vita bella, per qualcuno anche troppo avventurosa” iniziò lo hobbit senza trattenere un sorriso.

“Ma ora credo sia arrivato il momento di lasciarla andare” concluse stanco.

Poi si alzò con calma e raggiunse il libro sul quale aveva scritto la sua più grande avventura. Accarezzò con cura la copertina rossa, un sorriso nostalgico dipinto sul volto. Prese un foglio scritto e raggiunse nuovamente il suo vecchio amico.

“Questo lo lascio a te, vecchio amico. L’ultimo componimento che ho scritto(1)” spiegò porgendo allo stregone quello che poteva essere a tutti gli effetti un addio.

Si risedette dopo un lungo sospiro. Guardò un’ultima volta il vecchio amico chiuse gli occhi perdendosi in qualche ricordo passato. Lo hobbit sembrava dormire, tranquillo sulla sua poltrona preferita. Gandalf si tolse il cappello alzandosi in piedi.

“Arrivederci Bilbo, vecchio amico. Un’ultima avventura ti aspetta” lo salutò lo stregone con un cenno del capo.

Sul volto sereno di Bilbo un ultimo sorriso, segno, forse, del ricongiungimento con qualche amico di vecchia data perso tempo fa.

 

***

Uno hobbit, giovane, ingenuo,

e un’avventura, forse più grande di lui.

Immaginando mondi incredibili,

draghi, elfi e altre creature.

Uno stregone, amico, e tredici nani,

una sera come tante, un ricordo amaro.

Alberi in fiamme, una casa persa,

un principe esiliato.

Il fascino dei racconti,

amati da un piccolo hobbit.

Troll, goblin e mannari,

infine, gli elfi tanto ammirati.

Una creatura e un anello magico,

un tesoro, portatore di discordia.

Poi luoghi incantati, regni potenti,

giorno dopo giorno, notte dopo notte.

Una montagna, maestosa e antica,

come la famiglia che la reclamava.

Un drago, come nei sogni dello hobbit,

avido, malvagio, nemico da sconfiggere.

Un re, coraggioso e dal cuore nobile,

alla ricerca di una pace perduta.

E una guerra, troppo grande,

uomini, nani, elfi e orchi e mannari.

Molti caduti, troppi per essere contati

e un triste addio.

Un amico perso per sempre,

e altri dieci lasciati alle spalle.

Un ritorno a casa, silenzioso,

perso nei ricordi di un’avventura.

Un tesoro riportato a casa,

oro e pietre, e un anello.

Il resto della vita passato in disparte,

ad osservare il mondo andare avanti.

Uno hobbit ormai anziano,

i ricordi ancora giovani.

Di un’avventura preziosa,

scomoda, ma importante.

Una montagna nel cuore,

uno hobbit cambiato.

Un tesoro di cui non si misura il valore,

uno hobbit che ha trovato la via.

***

 

 

 

(1) Faccio riferimento all’ultima canzone di Bilbo, scritta da Tolkien e pubblicata dopo la sua morte, nel 1974

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Ritorno a scrivere dopo un tempo che mi è sembrato infinito. È stato un periodo brutto per la mia ispirazione e per la mia voglia di scrivere. Torno in questa sezione proprio oggi, giorno infelice per gli amanti della Terra di Mezzo. La notizia della morte di Ian Holm mi ha colpito abbastanza. Ho sempre ammirato il personaggio di Bilbo e l’aver saputo della dipartita della sua controparte anziana mi ha dato modo di riprendere in mano il pc per buttare giù un’idea.

Ovviamente so che Bilbo non muore così, ma attraversa il mare verso l’ovest, solo ho voluto dare una rilettura per ricordare Ian Holm in qualche modo. Chi poteva accompagnare il nostro hobbit alle porte dell’ultima avventura se non Gandalf? Parlando dello stregone è la prima volta che scrivo di lui, quindi non so effettivamente se l’ho reso decentemente.

Parlando invece della specie di poesia che viene dopo la partenza di Bilbo è tutta farina del mio sacco. Non so perché è lì, non so nemmeno perché l’ho scritta o se effettivamente faccio bene a lasciarla, ma mi sembrava carino lasciare il ricordo di questa sua avventura. Nell'accenno alla battaglia dei cinque eserciti ho fatto riferimento al libro, nel quale uno dei cinque eserciti è rappresentato dai mannari.

Per il resto niente, la lascio qui nella speranza possa essere in qualche modo di vostro gradimento.

Giulia

  
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