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Autore: Jo95    19/06/2020    1 recensioni
Partecipante alla Queer Pills challenge del gruppo Naruto Fanfiction Italia con la lista Being gay is not a choice. Is a game. And I am winning.
Raccolta di piccole OS, flash e drabble a tema lgbt per il Pride Month. Probabilmente avranno un filo conduttore, quale i pg e l'ambientazione ma si potranno leggere tranquillamente separatamente.
[side Suigetsu x Sai]
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sasuke Uchiha, Suigetsu | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'LGBTQ+ and Drag Queens life'
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Partecipante alla Queer Pills challenge del gruppo Naruto Fanfiction Italia con la lista Being gay is not a choice. Is a game. And I am winning.

Buon Pride Month a tutti! Non potevo non partecipare a questa challenge. Sciverò i prompt che c’erano per ogni giorno, (due prompt tra cui scegliere) quello che non si sceglie viene scartato in automatico.
Buona lettura.

Day 1, prompt: Drag Queen/ Non puoi definirti Queer e non aver mai sentito questa canzone.

 

Painting In The Rain

 

Sentì le note di un pianoforte, presto raggiunto da una voce maschile forte e chiara e poi sostituito da altri strumenti. Non era insolito che Suigetsu mettesse musica a tutto volume, soprattutto quando si stava preparando per una serata. “Mi concentro meglio”, diceva sempre. Ascoltò un po’ quelle parole e si lasciò prendere dalla musica. Si trascinò nella stanza del coinquilino, la porta aperta, attirato dalla canzone.

“Canzone insolita, per uno come te.” esordì guardandolo, appoggiandosi allo stipite della porta.

Suigetsu si girò a scrutarlo, poi ghignò, i denti affilati che brillavano sotto la luce artificiale del lampadario. “Per uno come me?” chiese sarcastico, senza offendersi, sapeva ciò che intendesse l’altro.

Gli occhi chiari e attenti guizzarono sulla sua figura. “Sai cosa intendo, non fare l’offeso quando non c’è alcuna offesa velata!” obiettò l’altro con un piccolo broncio, troppo carino perché l’altro potesse continuare quella farsa poco credibile. Suigetsu ridacchiò, mentre Naruto continuò “Sto parlando di musica. Ascolti sempre altro, non pensavo fosse il tuo genere, tutto qui. Solitamente sei tutto un Gurl qui e un Bitch! lì!” disse con un sorriso e gli occhi che si chiudevano a mezzaluna, le guance che si sollevavano. “Gaga è la mia regina!” lo imitò, schioccando le dita come faceva solitamente l’altro, ridendo.

 

Painting in the rain
Walking in slow motion trying to catch a moving train
Why we overdosin' just to dull a little pain
Joining the parade just to march the other way
It's like painting in the rain


Suigetsu ridacchiò un poco, abbassando la testa mentre si concentrava sulle unghie laccate con uno smalto rosso scuro, muovendo il pennellino con precisione per non sbordare. “Sai Naruto, hai ragione, solitamente ascolto canzoni più movimentate e ironiche, ma anche Gaga fa canzoni del genere, più profonde, così come artisti gay non fanno sempre canzoni trash dove si prendono in giro”.

 

Fighting for a difference but we never wanna change
Right foot lifted, left foot chained
Eyes wide opened but denying what we
See, we might as well be out painting in the
Rain

 

“Questa è davvero bella, la preferisco, le altre sono divertenti ma a volte mi sembrano un po’ stupide… questa ti arriva al cuore” disse un po’ ingenuamente.

Suigestu sbuffò una risata “Si chiama autoironia, occhioni belli, è divertente, non è stupido, anzi, alcune cose lo sembrano solo perché non si conoscono bene, sono slang del mondo lgbt, in un certo senso le capiamo noi perché sono riferite a noi, per noi. Il prendersi in giro non è cosa stupida, anzi… lo facciamo con leggerezza perché ne abbiamo bisogno e quando poi escono queste canzoni senti le parole che ti tagliano le gambe perché sai esattamente di cosa stiano parlando.”

Naruto smise di sorridere, il suono di una chitarra elettrica che spiccava tra gli altri strumenti all’improvviso gli fece venire i brividi e quando la voce del ragazzo ricominciò a cantare pensò che ciò che Suigetsu aveva detto, fosse proprio vero. Riconobbe quanto forti fossero quelle parole e abbassò appena la testa. “È che non so chi riuscirebbe a fare entrambe le cose, insomma, mi sembra quasi un controsenso…- si bloccò per un secondo, accorgendosi delle parole usate- …cioè, non un controsenso, voglio dire…! -Suigetsu sorrise e aspettò pazientemente che continuasse, senza interromperlo- Voglio dire che è difficile, chi è che ci riesce?”

“Lui ci riesce.- disse il ragazzo dai capelli ossigenati, guardandolo, riferendosi al cantante- Più persone di quante ne pensi ci riescono, a dire il vero.” Naruto lo guardò, vedendo che l’altro gli stava sorridendo. “Sai, non è un controsenso. Non ti preoccupare, ho capito cosa intendi, ma basta pensare che tutti abbiamo dei lati nascosti nella nostra personalità e si può essere estremamente esuberanti e autoironici ma anche molto sensibili. Pensaci, non sei proprio tu quello che ha sempre un sorriso enorme in volto e che, con le tue azioni, sei imprevedibile la maggior parte delle volte ma poi sorprendi tutti con alcuni ragionamenti acuti? Oppure prendi Sasuke, è freddo nelle decisioni, può sembrare molto calmo e si scompone difficilmente, ma tu più di tutti sai quanto in realtà sia sensibile. Quando usiamo un modo di fare e delle parole provocatorie e un po’ insolenti è per mantenere il personaggio e intrattenere, ma c’è molto di più e questa canzone ne è l’esempio.” finì arrivando davanti al ragazzo ancora sulla porta.

Naruto annuì convinto “Come si chiama?” chiese, riferendosi al cantante.

“Todrick Hall e prima che me lo chiedi, la canzone è Painting in the rain, dovresti proprio farti una cultura musicale lgbt, tesoro, perché racconta più di quel che credi sulla nostra comunità e hai ancora molto da imparare…- gli prese delicatamente il mento tra il pollice e l’indice-  ma soprattutto, sei scandaloso! Non puoi definirti Queer e non conoscere questa o altre canzoni, occhioni belli!” gli lasciò un leggero bacio sulla guancia, tornando ad usare il suo solito tono ironico e passando avanti, superandolo “Ora vado, cucciolotto, ci vediamo domani, tu intanto ascoltati un po’ di canzoni gay, da bravo!”

Yaaas mama!” rispose solo lui, salutando il coinquilino già uscito dalla porta, dopo di che restò solo, pronto a riascoltare quell’acuto finale ancora e ancora.

  
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