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Autore: Shadow Eyes    21/06/2020    2 recensioni
Una raccolta di brevi 1 VS 1 tra personaggi che interagiscono raramente, o che non hanno mai avuto occasione d’interagire durante le saghe originali.
[...]
17. Facsimile {Son Goku e C-18};
18. Resa {Zarbon e Bulma};
19. Ōkami {Kid!Trunks e Yamcha};
20. Serenità {Crilin e Chichi};
21. Dubbio {Pan e Mr Popo};
22. Contrattempo {Mirai!Mai e Videl};
23. Irragionevole {Perfect!Cell e Chichi};
Genere: Azione, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: 18, Altri, Bulma, Chichi, Videl
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Violenza
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1 VS 1





Contrattempo || {Mirai!Mai e Videl};




Just when it can’t get worse
… I’ve had a shit day
P!nk – “Blow Me (One Last Kiss)”





La sfera d’energia nera le riempì l’intero campo visivo— Trunks si parò davanti alla macchina del tempo, davanti a lei, restituendole quei preziosi secondi che le servivano per digitare la data e decollare. Col cuore pesante, Mai guardò la schiena del sayan svanire nell’esplosione mentre le trame della realtà le si sfibravano attorno, disfacendo il mondo al quale apparteneva.
Buio.
Tornerò presto, Trunks, te lo prometto.
Un sipario di luce accecante le si aprì improvvisamente dinnanzi, rivelandole un’epoca in cui Satan City era ancora verdeggiante e piena di vita— poi ci fu uno scoppio ovattato alle sue spalle e un odore acre, di fumo, cominciò a filtrare all’interno dell’abitacolo.
«Ma che…?»
Mai afferrò la cloche e riuscì a far atterrare la macchina del tempo al centro di un enorme giardino un istante prima che si spegnesse. Accigliandosi, la giovane tentò inutilmente di riavviarla, il panico un roveto che le si diramava nel petto ad ogni respiro.
«Maledizione
Chinò lo sguardo sulla data impressa sul display: 10 aprile 774.
Lo stomaco le sprofondò ancora di più; era sbagliata. La fretta e il panico e il terrore dovevano averle fatto premere una cifra per un’altra, facendola finire ben cinque anni prima della data prestabilita!
Mortificata, Mai si liberò delle cinture di sicurezza e sfoderò la pistola— doveva uscire da lì al più presto e trovare l’unica persona che poteva tirarla fuori da quel pasticcio: Bulma.
Con un ringhio, la giovane colpì ripetutamente la cupola di vetro con il calcio dell’arma, aprendo a fatica un varco che le permise di saltare fuori dall’abitacolo. Non appena atterrò sull’erba, una grossa ammaccatura lungo la fiancata della macchina del tempo le saltò agli occhi.
L’esplosione ravvicinata… Dev’essere stata quella la causa del guasto.
«Ehi!»
Mai si voltò e un paio di ginocchia le batterono sulle spalle, serrandosi attorno alla sua gola. Prima che potesse reagire, l’aggressore le strattonò in avanti la testa con le gambe, catapultandola sul prato. L’impatto della caduta le spazzò via il fiato dai polmoni ma non ebbe tempo di riprendersi, perché una ragazzina con due svolazzanti codini neri le si gettò sopra immediatamente.
«Ma chi ti credi d’essere?», le abbaiò contro, «Questa è proprietà privata!»
Le dita di Mai tremarono; nella foga della colluttazione, aveva meccanicamente puntato la pistola contro lo stomaco della sua avversaria. Serrò i denti con amarezza e abbassò il braccio.
«Che c’è, il gatto ti ha mangiato la lingua?», proseguì la ragazzina e i suoi occhi grigi, tempestosi, saettarono, ignari del pericolo scampato. «Allora? Sei una ladra? … Una giornalista?»
Mai batté ciglio.
Una ladra, forse… Un tempo. Quasi in unaltra vita, le venne da dire, ma non lo fece.
Abbandonò l’arma tra i fili d’erba, sollevando le mani a mo’ di resa.
«No. Mi chiamo Mai e, be’, non era mia intenzione ma…» Indicò la macchina del tempo fumante. «A causa di un guasto sono stata costretta ad effettuare un atterraggio d’emergenza qui.»
«Quella carretta è della Capsule Corp.?» La ragazza con i codini fece un verso incredulo. «… Non ho mai visto un modello del genere.»
«Ah, questo perché è… Un prototipo.», le rispose frettolosamente Mai, sbriciolando qualche granello di verità su quella piccola bugia. «E penso che loro siano gli unici in grado di ripararmelo. Mi dispiace per—»
«Lascia stare.»
Mai guardò la sua aggreditrice alzarsi e, cosa ancora più sorprendente, tenderle la mano, seppur con sguardo torvo.
Accettò il suo aiuto, lasciandosi tirare in piedi. Non fosse stato per l’arroganza, le avrebbe ricordato molto—
«Io sono Videl, comunque.»










.:~*~:.

ENTRATA DINAMICA DI VIDEL E VIA~! (☆▽☆)
Eccoci tornati alla carica! In questa flash, ho inserito una delle accoppiate suggeritami da Teo! Ovvero: Mirai!Mai VS Videl-con-i-codini. X°DDDDD Ovviamente, per fare incontrare queste due precise versioni di loro, ho dovuto far finire Mai un pelino più indietro nel tempo del previsto (doveva arrivare nel 779, ma è arrivata invece nel 774)… Zamasu era ancora una brava persona all’epoca. E quindi, bam!, ecco a voi una what-if in cui Mai incontra la Videl testarda e impulsiva che tutti amiamo hah hah hah! XD
Spero vi sia piaciuta! Come al solito, grazie a tutti per aver letto~! ♪

P.S.: Lo so che la canzone di P!nk parla di una rottura, ma quella citazione ci stava troppo e l’ho messa lo stesso! X°D

See ya,

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