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Autore: Aladidragocchiodiluce    22/06/2020    3 recensioni
Ambientato dopo “Mekkano”
Paperink, per nulla intenzionato ad abbandonare Gorthan al suo destino, si rivolge all'unica persone che potrebbe aiutarlo
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gorthan, Paperino aka Paperinik
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Mesi prima

-Allora socio, che cosa abbiamo?-

-”Non ne ho idea”-

Paperinik stava sorvolando la città a bordo della P-kar quando Uno gli segnalò qualcosa di anomalo sui tetti di uno degli edifici.

-”Ho rilevato un picco di energia che non sono riuscito ad identificare, ho bisogno che tu controlli di persona.”-

-Potrebbe essere il nostro misterioso rapitore?-

-”Come diresti tu, c'è un solo modo per scoprirlo.”-

In un attimo l'eroe giunse a destinazione e individuò subito l'intruso sopra il tetto di uno dei palazzi, intento ad armeggiare con un'enorme antenna dalla forma strana.

Decise di scendere dall'auto e affrontarlo direttamente.

-Non sei un po' fuori orario lavorativo?- Scherzò appena si fu avvicinato.

L'uomo, di circa cinquant'anni dai corti capelli grigi con indosso una lunga giacca e pantaloni blu scuro si voltò.

-No e ora vattene, non vedi che ho da fare?-

Detto ciò, gli diede le spalle e continuò con l'antenna da dove aveva interrotto.

L'eroe rimase spiazzato, nessuno aveva mai reagito in quel modo davanti a lui.

-Ascolta, ti conviene dirmi cosa stai facendo perché se è una minaccia per la mia città...-

-Frena frena, hai detto “tua città”?- Finalmente l'uomo smise di fare ciò che stava facendo e si voltò a guardarlo.

-Esatto e se non vuoi guai ti conviene dirmi cosa stai facendo, questa città è sotto la mia responsabilità.- Dichiarò, sentendosi come uno sceriffo nei vecchi film western.

-Ah bhe, se lo dici tu.

Questo...- Ed indicò l'antenna dietro di sé.

-È un localizza di distorsioni temporali e qui di recente ce n'è stata una bella grossa, per non parlare di quelle minori. Se la città è sotto la tua responsabilità ti sarai accorto delle numerose sparizioni.-

-Eccome, ne sai qualcosa?-

Non aveva ancora capito chi fosse questo tizio, ma se sapeva qualcosa che poteva aiutarlo con le persone scomparse doveva farsi dire tutto.

-Eccome, ti posso dire che sono vive e il responsabile... è proprio dietro di te.-

Le ultime parole le pronunciò con un tono preoccupato e Pikappa si voltò evocando il proprio scudo ma al posto di una persona si ritrovò davanti ad una scultura di pietra raffigurante un angelo con una mano tesa come ad afferrarlo e il volto deformato da un espressione di rabbia e frustrazione.

-Non sbattere gli occhi se non vuoi venire teletrasportato in altra epoca!- Avvisò l'uomo.

-Ho la netta sensazione che questa sarà una pessima serata.- Borbottò l'eroe


 

Presente

Paperino avanzò a passi veloci lungo le vie di Paperopoli, sapeva bene dove andare, Uno non aveva faticato a localizzarlo.

Svoltato l'angolo finalmente la vide: una cabina blu della polizia proprio in mezzo a due case.

Il papero vi si avvinò e bussò e subito dopo la porta si aprì da sola.

Appena mise piede al suo interno sorrise.

A dispetto delle dimensioni esterne, l'interno era a dir poco enorme e ricco di marchingegni fra cui un pannello di controllo al centro della sala da far invidia ad un astronave. Anzi, quella era una signora astronave.

Ricordava benissimo la prima volta che vi mise piede, non aveva potuto fare a meno di osservare il tutto a bocca aperta e mormorare: “è più grande all'interno”.

-Deve essere un emergenza se sei venuto qui di corsa appena hai saputo della nostra presenza.-

Paperino si voltò, trovando l'uomo che aveva incontrato quella notte di quasi 4 mesi prima con la quale aveva collaborato per salvato la città, comodamente spaparanzato su una sedia.

-Ehilà!- Udì un'altra voce.

A parlare era stata una ragazza fisicamente simile ad una cerva ma con delle macchie nere sotto gli occhi e sulle braccia, indossava una maglietta a maniche corte viola chiaro e pantaloncini corti neri dalla quale spuntava una coda maculata da felino.

-Ti presento Angela; mi ha chiesto di farle fare un giro ed eccoci qui.

Angela, lui è Paperinik.-

-Non dovresti andare in giro a rivelare la mia identità segreta.- Gli disse il papero, offeso, mentre stringeva la mano alla ragazza che rise, rivelando una dentatura da carnivoro.

-Di questo non devi preoccuparti, sono piuttosto brava a tenere segreti e poi non sono di queste parti.-

-In ogni caso, cosa vuoi?- Domandò l'uomo, indossando un paio di occhiali da sole.

Paperino ispirò e dichiarò:

-Dottore, ho bisogno del tua aiuto per rintracciare qualcuno.-


 

-Fammi capire bene, vorresti che io con la mia nave, in grado di viaggiare nel tempo e lo spazio, ti aiuti a salvare questo tuo amico/nemico evroniano?- Ricapitolò il Dottore, a braccia incrociate di fronte al papero.

-Te la cavi bene con i riassunti.- Scherzò.

-Dimmi, ti sembra che ci sia scritto taxi da qualche parte?-

-No, però è una cabina della polizia.-

-Colpito e affondato.-Commentò divertita, Angela.

-Ci posso pensare, ma cosa ti spinge a voler andare a salvare qualcuno, questo..Gorthan, che tu stesso reputi un nemico?-Domandò l'uomo.

Il papero sospirò.

-A dir la verità non lo so nemmeno io.

Forse è per dimostrargli che terrestri ed evroniani sono diversi, o perché sento di non aver fatto nulla per aiutarlo quando quel robot l'ha inglobato.-

Mentre parlava, il Dottore si era messo una mano sotto il mento in posa pensante e concluso il discorso si sposò verso i comandi.

-Non mi hai proprio convinto, ma prima devo assicurarmi che l'evroniano in questione sia vivo e che se lo salviamo non corriamo il rischio di alterare il continuum spazio temporale o creare un paradosso.- Dichiarò, mentre tirava una leva che emise uno strano suono, sancendo la partenza della nave.

-Andiamo a prenderlo?- Domandò la ragazza, visibilmente estasiata all'idea di una missione di salvataggio.

-Certo che no.- Rispose mentre tirava nuovamente la leva, segno che erano atterrati.

-Almeno non subito, ho bisogno di controllare una cosa e intanto voi restate qui e vi preparate.-

Continuò guidandoli fuori, rivelando di trovarsi all'interno del piano segreto della Duckler Tower davanti ad uno sbalordito Uno.

-”La prossima volta avvisate!

Stavo per attivare i droni anti-intrusione!”- Esclamò con una nota di irritazione.

Ignorando la faccia stupita di Angela alla vista del piano segreto, il Dottore rispose.

-Scusa intelligenza, anche se non credo che i tuoi droni riuscirebbero anche a scalfire il Tardis.

In ogni caso mi servono le coordinate temporali esatte di quando il robot ha lasciato l'atmosfera; mentre voi..- Si rivolse alla ragazza e Pikappa.- Restate qui, ci metterò qualche giorno ma per voi sarà qualche ora, minimo mezz'ora.-

Una volta ottenuti i dati che gli servivano, l'uomo rientrò nel Tardis e si smaterializzò davanti ai loro occhi.


 

-Alloooora... come avete conosciuto il Dottore?- Domandò Angela, mentre l'eroe si cambiava con la sua “divisa da lavoro” in un apposito camerino appena fatto comparire dall'intelligenza artificiale.

-Ci siamo imbattuti in lui una notte mentre ero in pattuglia sui cieli di Paperopoli... e ha salvato me e la mia città dagli Angeli Piangenti.

Statue che si muovono quando non le guardi e che se ti toccano ti teletrasportano in un altro tempo.- Si affrettò ad aggiungere.

-Tu invece?-

-Ehm..- Iniziò.

-In maniera meno eroica: avevo scambiato il suo Tardis per una normale cabina telefonica e si è teletrasportato mentre io ero appesa alla maniglia. Lui si è accorto di avere qualcosa che lo rallentava e mi ha fatto entrare.

Non è divertente! Certo guardare l'universo da lì dentro è una figata, ma mentre sei a penzolare fuori come un'idiota non lo è per niente!-

-Scusa, l'immagine è troppo divertente.- Disse Paperinik, trattenendo a stento l'ilarità.

-”Quindi lo accompagni nei suoi viaggi.”- Dichiarò Uno.

-Qualche volta, dice che gli piace avere compagni di viaggio, ma quando gli chiedo se ha ne avuti altri prima di me cambia argomento.- Spiegò mentre Paperinik usciva dal camerino, ormai pronto.

Non ebbe tempo di dire nient'altro che il rumore della materializzazione del Tardis attirò la loro attenzione,

Il Dottore uscì di tutta fretta e si rivolse all'IA.

-Quanto tempo sono stato via?-

-” 23 minuti e 14 secondi”-

-Ottimo, nuovo record.

Allora, ho una buona notizie e una cattiva. Quella buona è che si, lo possiamo salvare senza danni alla linea temporale, quella cattiva è che si trova in uno dei posti più brutti in cui trovarsi.-

-Dove?- Domandò Paperinik, impaziente.

-Il Pozzo.-

- Come ha fatto a fare la fine di Samara?- Domandò Angela, ricevendo uno guado interrogativo dai presenti.

-Mai visto “The Ring”?-

-Il Pozzo è un pianeta prigione

Dicono che una volta giunti lì sia impossibile evadere; questo vuol dire che saremo i primi.- Dichiarò l'uomo facendo cenno agli altri di salire a bordo.

-”Non potrò raggiungerti, sei nella mani del Dottore.”- Disse Uno, rivolto a Pikappa.

-In questo caso, mi raccomando non aspettarmi alzato.-


 

Angolo Autrice

Ed eccomi in una nuova fic, a tema PKNA e Doctor Who, prima volta che scrivo in entrambi i fandom quindi spero di fare un buon lavoro.

In quanto alle data di aggiornamento, saranno ogni Lunedì e Giovedì, salvo imprevisti.

Saluti da Ala

   
 
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