Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: pierfraxxxx    25/06/2020    0 recensioni
Ci furono bene 42 tentativi di uccidere Hitler ma dalla bomba ad orologeria di Elser nella birreria di Monaco all’operazione Valkiria, passando anche per un mazzo di fiori avvelenato, tutti fallirono miseramente. Ma la storia non potrà mai raccontare cosa avvenne il 3 maggio del 1938 alla stazione Ostiense di Roma. Quel giorno si rischiò veramente la fine del mondo.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ci furono ben 42 tentativi di uccidere Hitler ma dalla bomba ad orologeria di Elser nella birreria di Monaco all’operazione Valkiria, passando anche per un mazzo di fiori avvelenato, tutti fallirono miseramente. Ma la storia non potrà mai raccontare cosa avvenne il 3 maggio del 1938 alla stazione Ostiense di Roma. Quel giorno si rischiò veramente la fine del mondo.

 

La botola si aprì e Giulio uscì rapidamente, era tutto strano, l’aria irrespirabile e ovunque solo macerie, non era più il mondo che conosceva eppure il display nell’abitacolo mostrava chiaramente le 18:45 del 3 maggio del 1978, proprio dopo un quarto d’ora esatto come dai piani prestabiliti.

Girò per 2 minuti in una Roma che non riconosceva più quando un bisbiglio proveniente dalle macerie attirò la sua attenzione.

- Psss… Ehi, ragazzo che fai la fuori, vieni subito qui dentro che all’aperto è tutto radioattivo. -

Giulio spaesato d’istinto seguì il consiglio e si diresse verso l’entrata della metropolitana proprio da dove proveniva la voce.

- Veloce, veloce! Seguimi. -

Giulio scorse solo l’ombra dell’uomo che già in fondo alle scale stava voltando frettolosamente per un lungo corridoio sotterraneo.

- Dai veloce che le radiazioni ci uccidono! -

Giulio iniziò a correre seguendo quell’uomo e solo alla fine del corridoio, in un piazzale sotterraneo vide ai bordi uomini, donne e bambini mal vestiti e denutriti, quelle facce sporche di fuliggine vedevano lui come un marziano, pulito, ben vestito e con qualche chilo di troppo.

TOC!

Un colpo secco alle spalle e Giulio cadde svenuto a terra, per quella gente affamata la cena finalmente era arrivata.

 

Venti minuti prima.

- Compagni sono pronto, l'occupazione nazifascista dell'Italia è certamente stata sostituita dalla più subdola occupazione economico-imperialista dello Stato Imperialista delle Multinazionali, ma il passato è il vero incubo, partiamo dalle basi e correggiamole, fermiamo il nazismo partendo dalle sue origini. -

Giulio ed i suoi compagni in quel momento si trovavano in un uno scantinato nei pressi della stazione Ostiense, erano riusciti a farvi entrare una capsula poco più piccola di una Fiat 500 che erano riusciti a trafugare dai laboratori di Fisica dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Quel marchingegno era stato progettato e costruito in gran segreto e doveva rimanere inutilizzato, rappresentava solo la reale fattibilità di ciò che si basava esclusivamente su modelli teorici.

Così Giulio, entrato nel piccolo abitacolo, premette un pulsante che generò un piccolo wormhole locale riportandolo indietro di 40 anni, esattamente al 3 maggio del 1939, ovvero il giorno dell’arrivo di Hitler a Roma.

Aveva solo 15 minuti per completare tutta l’operazione dalla partenza all’arrivo, già ne erano scorsi 7, appena il display a led indicò quella data tramite una manopola rallentò il defluire del tempo ed osservando gli eventi si fermò congelando il tempo proprio nel momento in cui Hitler era sceso dal treno e stava salutando Mussolini. Li vedeva chiaramente davanti a se immobili come perfette statue di cera, scese dall’abitacolo è posizionò sotto i loro piedi una bomba al tritolo collegata ad un cronometro al quarzo impostato su 5 secondi, il tempo di attivare il timer, rientrare velocemente nell’abitacolo posto a due metri e cliccare subito il pulsante per il ritorno.

 

Ventuno minuti dopo.

Giulio si sveglia con un forte dolore alla nuca, si trova a casa sua, fa un salto dal letto, si affaccia alla finestra e vede tutto normale, è stato un incubo? Ma quel dolore è reale e poi sono chiari e vivi tutti quei ricordi sulla pianificazione dell’attentato compreso il furto della macchina del tempo al quale aveva partecipato attivamente.

Disorientato e confuso Giulio esce di casa, vede avanti a se come se lo aspettasse un signore appoggiato su una Jaguar parcheggiata proprio dinnanzi casa sua, il tipo alto e magro con dei baffetti ben curati è in frac con un cappello a cilindro e dei grossi occhiali tondi e scuri con una montatura grande e sporgente.

- Ne hai fatti di casini Giulio. -

- Scusi lei chi è? Ci conosciamo? -

- No, non mi conosci, ma ne hai fatti di casini. Tra meno di una settimana ucciderete Aldo Moro e vi lasceremo fare, ma ora? Anche i viaggi nel tempo in nome di una democrazia popolare leninista. Si, colpirne uno per educarne cento ma non ti rendi conto cosa avete fatto colpendo quello lì. E poi… non lo sai che tra una decina d’anni il comunismo sovietico crollerà? -

- Ma che dici e poi colpire chi? Aldo Moro? No, non l’ho mai conosciuto e non centro niente io.-

-Ah ah ah.. caro Giulio… Guarda che noi vediamo e sappiamo tutto, non puoi negare ma non parlavo di Moro parlavo di Hitler. Distruggetela quella macchina, è pericolosa se non sapete usarla bene. -

Giulio ora ricorda chiaramente quello che sperava fosse solo un incubo.

- Già.. che casino ho combinato.. -

- Esatto Giulio, siamo intervenuti tardi e abbiamo dovuto fare manovre complicatissime rischiando di distruggere tutto, ma anche questa volta abbiamo fatto in tempo disinnescando e fatto sparire anche quella bomba , ci rammarichiamo solo di non essere in grado di cancellarti la memoria, questo non ci è concesso. Vedi, con te siamo arrivati ben a 43 nostri interventi per impedire attentati a Hitler ed hai visto il motivo, la follia della seconda guerra mondiale è servita. Si, è servita come cuscinetto, dopo la guerra si è giunti ad una tensione che ancora stai vivendo ma tranquillo non ci sarà mai una guerra nucleare, la seconda guerra mondiale ha fatto capire che non era il caso. Nulla avviene per caso, anche il male ed i disastri rientrano nel disegno. -

- Che disegno? Chi sei tu?-

- Io? Noi siamo i guardiani del tempo… anche se… da millenni… continuate a chiamarci Dio.-

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: pierfraxxxx