Magi: The Labyrinth of Magic, 'Kaku koto nante jounetsu!' di Hoshi

002. Abitudini

Personaggi: Yamuraiha, Sharrkan, Pisti
Ambientazione: imprecisata

Ammetteva senza particolari riserve di avere diverse brutte abitudini. Era asfissiante, petulante, dormigliona, si mangiava le unghie e non riusciva in alcun modo a staccarsi dal suo lavoro e dalle sue convinzioni. Quelle che lei chiamava “brutte abitudini” Sharrkan li definiva sempre “vizi”, oppure anche “motivi-per-cui resterai-zitella-a-vita”, ma quale che fosse il nome che si dava loro, queste restavano.
-Yamu, andiamo, non restare indietro!- la incitò Pisti, sventolando un braccio per richiamare la sua attenzione, obbligando la strega ad affrettarsi per raggiungerla.
Il locale era affollato come al solito, pieno di vivaci ubriaconi, chiacchiere e cameriere con boccali colmi di birra.
-Guarda Yamu, c’è anche Sharrkan!-
-E quando mai manca?- borbottò seguendo l’amica e finendo seduta accanto all’altro generale, come sempre.
-Cosa ci fate da queste parti?-
-Siamo qui a bere, cosa se no?-
La semplice esistenza di Sharrkan la rendeva di mal umore, quando poi si metteva a fare il Ganassa o il donnaiolo era la fine. Cercò d’ignorare la sua presenza il più possibile, concentrandosi piuttosto su una comitiva di ragazzi mezzi ubriachi: questione di mezzo minuto, due al massimo, il tempo che ci misero le loro birre ad arrivare, e quando riportò la propria attenzione sul tavolo trovò un paio di ragazzine di forse 18 anni intente a fare la corte allo spadaccino in modo abbastanza plateale.
-Uomini di così alto carisma non sono comuni.- disse languidamente una delle due, piegandosi verso di lui esponendo la generosa scollatura, mentre l’altra gli si sedette fluentemente in braccio e Sharrkan le avvolse il bacino con un braccio.
-Pisti, dobbiamo proprio stare qui?- domandò leccandosi le labbra per ripulirle dalla schiuma, e Pisti inclinò il capo, guardandola abbassare il calice incuriosita.
-Perché me lo chiedi?-
-C’è una certa attività qui, non vorrei mai dare fastidio.-
-Ma è uno dei tuoi locali preferiti.- obiettò la ragazza, e Yamuraiha fece per alzare le spalle, trovandoci però una mano di Sharrkan, quella con cui fino a poco prima cingeva la vita di quella ragazzina, poggiata sopra.
-Hai un qualche appuntamento?-
-No.- disse a denti stretti, incenerendo con lo sguardo la sfacciata ragazzina che la guardava con superiorità.
-E allora resta, bevi un po’ con noi.-
-Ho di meglio da fare io che stare ad ubriacarmi ogni sera.-
-Non mi pare, visto che una sera su due sei in giro per locali.- la rimbeccò mentre si alzava, dando il via ad una furiosa lite in cui lei gli urlava contro e lui faceva altrettanto, seccato di non potersi alzare per fronteggiarla a causa della ragazzina ancora seduta su di lui.
-Non sai affrontare la vita.-
-Oh, davvero, e tu lo sai fare?-
-Certo, io ho il coraggio di ammettere le mie decisioni!-
-Ammetti dunque di essere uno stupido inetto, bravo solo ad agitare una spada e a rimorchiare ragazzine interessate più alla tua posizione che a te?-
-Io almeno non mando in fumo ogni appuntamento per pura abitudine!-

A ben pensarci, anche litigare con Sharrkan e andare a lamentarsi con Masrur era un’abitudine in fondo, e che fosse bella o brutta non faceva alcuna differenza, visto che non aveva modo di cambiarla.