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Autore: FalbaLove    01/07/2020    0 recensioni
-Ho una brutta sensazione- le parole preoccupate e allarmate quasi uscirono involontarie dalla bocca carnosa di TenTen. Il suo cervello tradì la sua volontà convinto che l'unico che potesse aiutarla si trovava proprio di fianco a lei.
-A proposito di cosa?- domandò impassibile il giovane stonando con il tono agitato dell'amica.
-Non lo so- sospirò allungando indietro le mani e lasciando che il suo capo cadesse all'indietro.
-Penso che riguardi la Grande Guerra, ho paura che sia vicina- mormorò non trattenendo una espressione affranta. Neji non parlò, ma si limitò a inumidirsi le labbra sottili: TenTen sapeva bene che quando faceva così era perché qualcosa di importante stava frullando nel suo cervello.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neji Hyuuga, Team Gai, Tenten
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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TenTen si rigirò per l'ennesima volta tra le sottili coperte appoggiando la schiena sul freddo e scomodo pavimento roccioso. Si morse lievemente il labbro mentre il forte rumore causato dal russare del maestro Gai e dal farfugliare incomprensibile di Rock Lee rimbombò con forza all'interno della caverna. Nuovamente si rigirò su sé stessa non senza sbuffare: era abituata, dopo le tante missioni con il Team Gai, ai rumori molesti dei due componenti e anzi quasi ne sentiva la mancanza quando trascorreva le notti solitarie a casa sua a Konoha.
Esasperata scosse la testa: no, non era decisamente quello a non permettere alle sue stanche membra di prendere sonno. Qualcosa nell'aria le faceva fremere il corpo e lavorare ininterrottamente il cervello. Aveva una brutta sensazione. Sbuffando si liberò della coperta spartana che fino a qualche secondo prima era adagiata sul suo corpo. Non riusciva a dormire, era inutile farsene un cruccio. I suoi passi decisi risuonarono con forza all'interno della caverna dove avevano deciso di trascorrere la notte: finalmente, dopo due mesi di lontananza, la loro missione di livello S si era conclusa con successo e il Team Gai avrebbe fatto ritorno a Konoha. Un sorriso involontario si dipinse sul volto stanco della castana al solo pensiero di tornare nell'unico posto che chiamava casa. La sua smorfia felice però si ingrandì ancora di più appena scorse, a pochi passi da lei, il quarto fondamentale membro della squadra.
-Dovresti dormire - disse il ragazzo dalla lunga capigliatura mora: i suoi occhi, chiari e trasparenti, erano rimasti fissi verso un punto preciso in lontananza eppure non aveva fatto fatica a riconoscere l'avventuriera.
TenTen sorrise continuando imperterrita la sua camminata senza badare all'ordine del ragazzo.
-Non riesco a dormire- bisbigliò oramai alle spalle del giovane seduto. Lui non rispose continuando a mantenere il suo sguardo fisso alla ricerca di una qualsiasi minaccia.
-Però tranquillo, il Sensei e Rock Lee non hanno il mio stesso problema- continuò sedendosi nell'ombra accanto a lui senza trattenere una risata che celò magistralmente dietro alla mano. Un impercettibile movimento delle labbra distrusse l'aria seria e concentrata presente sul volto di Neji.
Passarono alcuni secondi nel più completo silenzio lasciando che la quiete accompagnasse i loro pensieri.
-Ho una brutta sensazione- le parole preoccupate e allarmate quasi uscirono involontarie dalla bocca carnosa di TenTen. Il suo cervello tradì la sua volontà convinto che l'unico che potesse aiutarla si trovava proprio di fianco a lei.
-A proposito di cosa?- domandò impassibile il giovane stonando con il tono agitato dell'amica.
-Non lo so- sospirò allungando indietro le mani e lasciando che il suo capo cadesse all'indietro.
-Penso che riguardi la Grande Guerra, ho paura che sia vicina- mormorò non trattenendo una espressione affranta. Neji non parlò, ma si limitò a inumidirsi le labbra sottili: TenTen sapeva bene che quando faceva così era perché qualcosa di importante stava frullando nel suo cervello.
-Se è stata prevista dal Destino non possiamo fare altrimenti che affrontarla- disse senza mostrare alcun tipo di debolezza nel suo sguardo. Immediatamente la fronte di TenTen si aggrottò.
-Quindi tu non hai neanche un po' di timore? - domandò con la semplicità che la contraddistingueva: TenTen aveva passato la sua intera esistenza da ninja a cercare di superare sempre di più sé stessa affinché niente e nessuno potesse fermarla o arrestarla . Però sapeva che se veramente una delle più grandi guerre mai viste si stava avvicinando, allora ben presto sarebbero stati coinvolti in qualcosa di molto più grande di loro.
-Avere paura non serve a niente- quella ennesima frase, priva di raziocinio, fece scaturire nella castana un grosso sospirò che non passò inosservato al ragazzo. Un suo sopracciglio, infatti, si alzò con fare interrogativo.
-Potresti smetterla per una volta di parlare con queste frasi fatte?- la sua voce le uscì talmente acuta e carica di frustrazione che lei stessa se ne stupì cosa che però non avvenne nel suo interlocutore che, come sempre, era impassibile a tutto e tutti.
-Mi dispiace che tu non condivida i miei pensieri, ma per me tutto è già scritto-
-E se il destino avesse in serbo la tua morte?- al sol pensiero una scossa elettrica attraversò la spina dorsale della ragazza non lasciandola indenne da un lieve tremolio. La sola idea che un evento del genere potesse capitare la privava del respiro.
-Purtroppo non possiamo opporci dal percorrere il nostro cammino - con un guizzo veloce la mano calda e abbronzata della ragazza accolse tra le dita quelle pallide del compagno di squadra che, finalmente, si decise a fare incontrare i loro sguardi. Una espressione dubbiosa balenò sul suo pallido volto di fronte all'aria sicura e decisa della ragazza.
-Non mi importa niente né del destino, né del cammino, Neji. L'unica cosa che so è che non permetterò a nessuno di farvi del male- disse lasciando che finalmente il suo solito sorriso si riappropriasse del suo volto sempre più rilassato. Poi, senza alcun rimpianto per le parole appena dette, lasciò che il suo sguardo tornasse a vagare sulle pareti rocciose.
-Io non permetterò al destino di portarvi via da me- borbottò nuovamente ancora più convinta mentre finalmente, dopo tanto tempo, quelle parole sembrano regalarle la serenità che le sue stanche membra stavano cercando. Neji osservò per alcuni istanti il volto della giovane serrando la mascella: lasciò che il suo attento sguardo scrutasse il suo volto alla ricerca di un minimo cenno di debolezza o poca convinzione per le frasi forti che, senza indugio,si era lasciata sfuggire. Non era abituato a lunghe chiacchierate, soprattutto con persone che osavano contraddirlo facendolo vacillare, per un millesimo di secondo, le sue radicate idee sulla vita. Eppure TenTen era speciale, lo era da sempre e, anche se odiava ammetterlo, sapeva sorprenderlo.
Un sonoro sbadiglio rimbombó sulle pareti rocciose mentre il giovane Hyuga ritornò ad osservare il punto fisso in lontananza: il tepore caldo di un corpo estraneo al proprio si fece sempre più vicino.
-Tenten...- ma immediatamente le parole cessarono di uscire appena il capo pesante della ragazza si posò sulla sua spalla. Neji corrucció la fronte serio osservando il viso finalmente rilassato, ma addormentato di TenTen. Senza mostrare alcun tipo di reazione il suo sguardo ritornò a fissare un punto in lontananza; dopotutto toccava a lui il turno di guardia, non poteva permettersi di distrarsi. Accanto a lui intanto il respiro della castana si fece sempre più lento e regolare mentre le dita della sua mano abbronzata continuavano a stringere quelle inerti e fredde del compagno.
Un leggero raggio di luce solleticò il naso della ragazza mentre il forte russare del maestro Gai si fece sempre più forte e udibile alle sue orecchie. Intontita e leggermente spaesata TenTen aprì gli occhi cercando di mettere a fuoco l'ambiente circostante. Nei pressi dell'uscita della caverna percepì chiaramente i tipici schiamazzi di Rock Lee mentre qualcosa di spigoloso su cui era appoggiata assecondava il suo respiro. Una espressione sorpresa si dipinse sul suo volto assonnato notando di essersi addormentata sulla spalla di Neji che ora, imperturbato, continuava a riposare. Sorrise dolcemente osservando i suoi lineamenti rilassati e la sua pelle colore porcellana brillare colpiti dalla prima luce del mattino. Li avrebbe protetti a qualsiasi costo, di questo ne era sicura.
E, mentre questo pensiero tornò a riaffiorare nella sua mente, non riuscì a non notare le dita lunghe e affusolate di Neji stringere con forza le sue per la prima volta.



Note
Una One shot decisamente senza alcun tipo di aspettativa, ma estremamente semplice con unico scopo quello di raccontare un momento di quotidianità all'interno del Team Gai. Ho volutamente evitato di descrivere qualsiasi tipo di pensiero di Neji per concentrarmi unicamente sui pensieri di Tenten, spero che il tutto non sia risultato troppo veloce e apatico. Niente, spero possa piacervi.
   
 
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