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Autore: Aladidragocchiodiluce    01/07/2020    3 recensioni
Ambientato dopo “Mekkano”
Paperink, per nulla intenzionato ad abbandonare Gorthan al suo destino, si rivolge all'unica persone che potrebbe aiutarlo
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Gorthan, Paperino aka Paperinik
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo Sterminatore sparò in direzione di Gorthan che fu abbastanza svelto da evitare il colpo ed iniziare a muoversi a zigzag per l'arena in modo da non fargli prendere la mira.

Dagli spalti, Paperinik avrebbe tanto voluto evocare l'extransfomers, irrompere nello scontro e portarlo via ma non poteva, doveva seguire il piano del Dottore.

Angela, a suo fianco, gli aveva messo una mano sulla spalla e ogni volta che quella macchina sparava, accompagnata dall'urlo “sterminare”, sobbalzava e stingeva la presa. Ma per il momento, l'evroniano era in grado di evitare i colpi.

Ma per quanto?


 

Un Dalek! Lì!

Questo avrebbe decisamente complicato i piani.

Per quanto gli sarebbe piaciuto scoprire come fosse arrivato, doveva pensare ad uscire.

-Stai indietro.- Disse rivolto a Hopon il quale, seppur sorpreso, arretrò fin quando era possibile.

Il dottore si appiccò alle sbarre e, approfittando del fatto che Gorthan era riuscito ad avvicinarlo come richiesto, urlò:

-EHI LATTINA! SONO QUI? NON MI RICONOSCI?-

Ciò attirò l'attenzione della creatura che puntò l'oculo verso di lui.

-Avanti, scannerizzami.

Riconoscimi.-

-TU. SEI. IL. DOTTORE!-

L'uomo ebbe pochi secondi per buttarsi verso il fondo della cella prima che la creatura gli sparasse urlando:

-TU. SEI. NEMICO. DEI. DALEK!

STERMINARE!-


 

Quando la creatura sparò contro gli altri prigionieri, l'intero pubblico si sporse per vedere che cosa era successo.

Anche il gruppo li imitò, terrorizzati all'idea che il loro amico fosse morto.

Ma tirarono un sospiro di sollievo quando dalla nube di fumo e polvere emerse il Dottore, tutto intero, ed iniziò a correre inseguito dal robot.

-Come te la cavi con i lanci?- Domandò Pikappa alla sua amica, ricevendo uno sguardo interrogativo.


 

-Pessima idea! Pessima idea! Pessima idea!-Si ripeteva fra sé il Dottore.

Ora aveva l'attenzione del Dalek, ma l'ambiente in cui si trovavano, completamente privo di ostacoli, gli dava decisamente un bel vantaggio.

-DOTTORE!-Sentì qualcuno urlare e la vide: Angela era in piedi sul bordo degli spalti intenta ad agitare le braccia.

Svelto, corse verso di lei evitando i colpi del suo avversario e quando fu abbastanza vicino, essa lanciò il cacciavite sonico che riuscì ad afferrare al volo e puntare verso il Dalek, attivandolo.

-COSA.STAI. FACENDO?-

-Ti hanno messo un limitatore e io lo sto togliendo.

Ora dimmi: sei più interessato ad uccidere me o chi ti ha trasformato in un'animale da circo?-

-SARETE. TUTTI. STERMINATI!-

-Immagino me lo sarei dovuto aspettare.-

Ma anziché ritornare a sparare conto al Dottore, l'essere sparò prima ad una delle guardie evroniane fra il pubblico, causando un'ondata di panico generale e una fuga di massa mentre altre guardie, già allertate dal fatto che avesse preso di mira un prigioniero differente, intervennero nel tentativo di fermarlo.


 

-Certo che il nostro amico sa come farsi notare.- Commentò il papero, riparandosi dietro gli spalti assieme ad Angela e i ribelli mentre la gente tutt'attorno a loro fuggiva.

-Non mi diverto se agisco diversamente.- Rispose il Dottore, raggiungendoli grazie alla distruzione e caos creta dal Dalek, seguito da Hopon e Gorthan.

-Felice di rivederti nemico.- Commentò Pikappa rivolto al secondo evroniano che sbarrò gli occhi dalla sorpresa.

-Eroe!?- Esclamò, probabilmente solo la voce e l'appellativo gli avevano fatto riconoscere chi era veramente.

-Ricordatevi la vostra parola.- Intervenne Yon.

- A proposito, abbiamo passeggeri in più.- Spiegò Angela al Dottore mentre si affrettavano a raggiungere l'uscita.


 

Il gruppo corse nella direzione in cui avevano lasciato il Tardis come se fossero inseguiti dal fuoco.

-Lo vedo!- Esclamò Angela, indicando la cabina blu in lontananza.

Nello stesso istante udirono un forte ronzio alle loro spalle.

Voltandosi, si resero conto di essere inseguiti da un grosso robot dalle fattezze di un insetto.

Paperinik fece appena in tempo ad attivare lo scudo che l'automa fece partire dei colpi proprio in mezzo al gruppo, disperdendoli e ferendo alcuni.

-Questo era un colpo d'avvertimento, arrendetevi e consegnatevi senza porre resistenza.- Annunciò il robot con voce metallica.

-Ci eravamo dimenticati del Castigatore.- Borbottò Hopon.

Paperinik, a cui il colpo aveva disattivato il sistema di mimetizzazione olografico, rivelando il suo vero aspetto, commentò:

-Bhe, stavolta sarà lui a venire castigato.-

Appena l'evroniano lo vide, strabuzzò gli occhi dalla sorpresa esclamando:

-Ma tu sei...-

-Si, ma non ho tempo per gli autografi.-

Detto ciò, attivò il propulsore del suo scudo e si affrettò ad affrontare l'automa.

Nel mentre, Angela stava aiutando Yon a rialzarsi, ma il colpo e la seguente caduta doveva avergli slogato la gamba in quanto non riusciva a stare in piedi.

-Dovresti lasciarmi, ben presto arriveranno rinforzi, vi rallenterei.- Le disse.

-Non dire sciocchezze, ho promesso che vi avremo portati via di qui.-Gli rispose mentre Nullon e Skyon la raggiungevano per aiutarla.

L'evroniano la guardò e staccò qualcosa dal proprio serbatoio per consegnargliela, dicendo:

-Ho una brutta sensazione, quindi tienilo e rintraccia l'Incrociatore Ribelle per noi.-

-Ma...-

-Niente “ma”, già stento a credere che mi sto fidando di qualcuno che non sia un mio simile.-

La ragazza strinse il dispositivo mentre i suoi compagni lo aiutarono a sollevarsi.

-Anche Kokon è a terra con una scheggia sulla spalla, se ne sta occupando Hopon.- Annunciò Skyon.

-Hai sentito?

Vai e se vuoi aiutarci raggiungi l'Incrociatore.-

-E se vi catturano?-

-Conosciamo la zona meglio delle guardie, sappiamo dove nasconderci.- Spiegò Nullon.

A malincuore, Angela dovette allontanarsi, ma ripromise che avrebbero trovato il modo per recuperarli il prima possibile


 

-Certo che le zanzare si fanno ogni estate più cattive. Meno male che ho lo spray con me.-

Scherzò Paperinik, abbattendo il robot con un ultimo raggio del suo scudo ma si accorse che in lontananza ne stavano arrivando rinforzi, così raggiunse in volo Angela nel frattempo riunitasi con il Dottore e Gorthan, entrambi impolverati e malconci ma ancora tutti interi.

-Dove sono gli altri?- Le domandò.

-Si sono nascosti; Yon e Kokon erano feriti.-

Quando furono davanti al Tardis, Gorthan guardò la cabina con aria interrogativa e fu Angela a spingerlo dentro con un secco “le spiegazioni a dopo!”

Appena fu dentro, spalancò il becco dallo stupore, e mentre il Dottore si dirigeva ai comandi, mormorò:

-È più grande all'interno.-

-Lo so, dicono tutti così.

Ora sto impostand...-

Non terminò la frase che un colpo scosse l'intera struttura.

-CI HANNO RAGGUNTI!- Urlò Angela nel panico.

-Lo so devo...-

Un nuovo colpo lo fece cadere, attivando la leva di partenza.

Il Tardis partì, ma a causa dei colpi ricevuti la maggior parte dei dispositivi iniziò ad emettere scintille e l'intera nave sbalzava da un punto all'altro rendendo impossibile all'equipaggio rimanere in piedi.

E quando atterrò, ormai giacevano tutti sul pavimento svenuti.

   
 
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