Hinata si diede mentalmente dello stupido almeno mille volte. Sapeva che avrebbe dovuto noleggiare un costume per la festa di Halloween, che lui e gli altri suoi compagni della Karasuno avevano pensato di organizzare nella palestra della scuola, grazie al permesso concessogli dal professor Takeda, proprio la sera del 31 ottobre, ovvero quella sera.

Solo che in quel periodo si erano allenati davvero tanto e non aveva avuto tempo: praticamente ogni giorno tornava a casa alle 10 di sera, obbligando Kageyama ad alzare mentre lui si allenava a schiacciare. Tuttavia, anche se tutte le sere Kageyama era distrutto tanto quanto lui, si vedeva che voleva allenarsi pure lui per non perdere contro i loro prossimi avversari. 

Si alzò di scatto dal letto e si mise a correre per tutta la stanza come un forsennato in preda al panico, non sapendo cosa fare a quel punto. E se avesse chiamato Nishinoya e si fosse fatto prestare da lui qualcosa? Dopotutto erano più o meno alti uguali. 

Sentendosi più sollevato, prese il telefono e digitò il numero del senpai e attese impaziente che gli rispondesse, saltellando sul posto in preda all'agitazione. Purtroppo gli rispose la voce della segreteria telefonica.

Non sapeva cosa fare. Si mise le mani tra i capelli urlando frustrato. Grazie al cielo quella sera i suoi genitori e la sua sorellina non erano a casa, altrimenti l'avrebbero ucciso per il casino che stava facendo. Si girò verso il letto disperato, pensando per un attimo di dare buca, però ci teneva a passare la serata con i suoi amici, persino con quel rompiscatole di Tsukishima.

Ma fu proprio guardando il lenzuolo bianco, che aveva buttato per terra prima, quando si era fiondato giù dal letto, che gli venne un'idea.

***

"Ma dove diavolo si è cacciato Shoyo?" chiese Nishinoya a Tanaka, che si trovava di fianco a lui. Il ragazzo, avvolto da bende, sbuffò "Non ne ho idea". Intanto il libero si spostò la benda da pirata dall'occhio destro per guardare meglio il telefono, sperando di vedere un messaggio o di ricevere una chiamata da parte di Hinata.

"Prova a chiamarlo" gli suggerì Asumane, vestito da Frankestein. "L'ho già fatto almeno 10 volte, ma non ha risposto" gli rispose nervosamente, seppur non ne avesse intenzione. Il tutto era iniziato quando il numero 10 della squadra lo aveva telefonato una mezz'oretta prima, ma lui non gli aveva risposto. Appena aveva visto la chiamata persa, Nishinoya aveva subito provato a ricontattarlo, anche perché non vedendolo arrivare credeva avesse avuto un imprevisto o peggio che gli fosse successo qualcosa, tuttavia fallì sempre miseramente.

"Che si arrangi" roteò gli occhi Tsukishima intromettendosi, parlando con tono indifferente. Lui invece non si era mascherato, anche se Nishinoya pensò che non aveva bisogno di un costume da mostro, visto che, per certi versi, lo era. Accanto a lui si trovava come sempre Yamaguchi, vestito come Scream di Scary Movie.

All'improvviso Yachi per poco non li travolse. La manager bionda, vestita da strega, li raggiunse con il fiatone portando le mani alle ginocchia. 

"Tutto bene, Yachi?" si premurò di chiederle Sugawara, mentre si sistemava una manica della tuta nera che indossava, su cui era disegnato uno scheletro. Si avvicinò a loro anche il capitano Sawamura, vestito da lupo mannaro.

Mentre la ragazza riprendeva fiato, provò a parlare ma un'altra voce femminile parlò al suo posto "Yachi vuole dirvi che è arrivato Hinata". Era Kiyoko, anche lei vestita da strega.

"Finalmente!" esclamò Nishinoya "allora dove eri finito?". Si girò il libero verso la porta aspettandosi che l'amico si trovasse lì. "Scusate, ma ho avuto problemi col costume" disse una voce, che sembrava proprio quella di Hinata, ma il piccoletto non si vedeva.

Nishinoya si guardò attorno perplesso. Anche Tanaka, Sugawara, Asumane e Yachi lo imitarono non vedendo il compagno di squadra.

"È qui" li chiamò scocciato Tsukishima. I quattro si girarono e per poco non urlarono dallo spavento.

***

Kageyama se ne stava appoggiato con la schiena alla parete, tenendo le braccia incrociate. Stava osservando quella scena quasi surreale tra i compagni di squadra. Avevano appena capito che Hinata era il lenzuolo ambulante, che in quel momento stava muovendo le braccia a caso facendo finta di volerli spaventare e Nishinoya e Tanaka stavano al gioco, urlando e ridendo come degli scemi, mentre gli altri li guardavano tra l'esasperato e il divertito. Il re del campo sbuffò e realizzò che aveva una sete tremenda, solo che quell'idiota di Tanaka aveva portato solamente alcolici e lui non li voleva. 

Voltò la testa verso una delle macchinette e decise di prendersi il suo amato latte in brick. Tirò fuori dal mantello nero la mano e cercò nella tasca dei pantaloni eleganti il portafogli. Lo trovò e prese una moneta, che inserì nella macchinetta e digitò il pulsante corrispondente. Prese il brick e sorrise soddisfatto, mostrando involontariamente i canini finti. 

"Kageyama!!". 

Un urlo assordante gli distrusse le orecchie e dallo spavento per poco non fece cadere il suo prezioso latte. 

Hinata lo prese per un braccio dicendogli "Dai, vieni a giocare con noi! Mimiamo i film horror e bisogna indovinarli". Anche se non poteva vederlo, perché completamente coperto da un lenzuolo bianco ad eccezion fatta per due buchi per gli occhi, Kageyama era certo che stesse sorridendo come suo solito.

Lui sorrideva sempre. 

"Non mi va" sbottò scontroso. Lui, al contrario, non sorrideva e se lo faceva risultava inquietante. In certi momenti invidiava Hinata perché riusciva a sorridere spontaneamente. Era convinto che il sorriso di Hinata avrebbe tirato su di morale la squadra anche quando una partita sarebbe sembrata persa. A lui in fondo piaceva quel sorriso.

"Stai bevendo quel latte in scatola scadente?" indicò con il braccio nascosto dal lenzuolo il brick che l'alzatore teneva ancora tra le mani.

Kageyama si irritò. "Non è scadente. Scadenti saranno le tue schiacciate".

"Ehi, come osi?!" esclamò offeso Hinata colpendolo con i pugni sul braccio. 

Finivano sempre per litigare loro due, però sul campo erano un duo inarrestabile con una forte intesa. Fuori dal campo tutto questo sembrava sparire, però entrambi sapevano di poter contare sull'altro.

"Piantatela voi due e venite qua!" gli urlò dietro Sawamura irritato, mentre Sugawara cercava di calmarlo e gli altri, a parte Tsukishima che si sistemava gli occhiali sul naso incurante di tutto e tutti come sempre, ridevano di gusto. 

Alla fine anche Hinata si unì alla risata generale, guardando intanto Kageyama e pensando che nei panni di un vampiro non era niente male. Era quasi sexy.

Persino Kageyama sorrise lievemente guardando con la coda dell'occhio quel ragazzo vestito da fantasma, uno stupido fantasma, a cui lui si era in un qualche modo affezionato. 

Angolo dell'autrice

Salve!

Lo so, a luglio una fanfiction a tema Halloween fa scappare da ridere ma stavo leggendo una storia di @pinkzeppvlin_ su Wattpad, che mi ha ispirato. Mentre la leggevo ho pensato che sarebbe stato carino vedere la Karasuno, in particolare Hinata e Kageyama, vestiti a tema. (Kags come vampiro secondo me sarebbe un gran bonazzo, mentre Hinata è il solito scemotto a cui voglio tanto bene <3).

E niente, fatemi sapere che ne pensate.

Alla prossima!

Nikita Danaan