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Autore: Evil Daughter    14/07/2020    8 recensioni
L’incubo rosa è finito.
Bulma ha preparato una festa. Al termine di questa, la scienziata scambia un breve discorso col suo amico più fidato.
Brevissima, delicata. Quasi intima. Buona lettura.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'ARANCE MARCE: Bulma e Vegeta, sbagliati e quindi veri.'
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Zabaione e confessioni.

 

 

«Crilin, a Marron ci penso io, tu prendi la borsa. Ti aspetto in auto.»
Disse Diciotto tenendo fra le braccia la figlioletta assonnata appena ripescata da una piscina piena di palline colorate, dove Trunks e Goten si erano divertiti spruzzandosi addosso con potenti pistole ad acqua.
«Sì, cara, saluto Bulma e ti raggiungo tra poco.»

 

«Bulma! Noi ce ne stiamo andando, Marron è molto stanca.»
«Oh, anche voi ve ne andate?»
Bulma sedeva in giardino, dove era stata allestita la festa.

«Sì, grazie di tutto.»
Crilin le si avvicinò e i due si scambiarono un bacio amichevole per salutarsi.
«Ma dov’è Goku?», le chiese.
«E dove vuoi che sia? A mangiare!»
Il ragazzo mosse velocemente gli occhi tra i vari gazebo disposti nel giardino. Trovato l’amico, allungò un braccio per attirare  la sua attenzione. 
Goku era ancora intento ad assaltare il buffet pantagruelico che era stato preparato per il lungo pomeriggio.
«Goku, io sto andando via.»
Il saiyan si accorse di lui: «Te ne vai già?!» domandò, sorpreso e impegnato con la bocca a masticare l’ultimo spiedino di gamberoni fritti.
«Sì, sì, l’abbiamo fatta tutta! Dai, ti saluto, ho mia moglie che mi sta aspettando fuori.»
«Be’, non farla attendere troppo.»
«Già – confermò Crilin, ad intendere che far arrabbiare il cyborg era una pessima conclusione – bene, vado, mi raccomando, fatti sentire ogni tanto eh!»
«Certo, a presto, saluta Diciotto da parte mia!»
«Sì, sì, ciao!»

Dato a Goku l'ultimo saluto, Crilin se ne andò.
Ora, nel giardino privato della Capsule Corporation, erano rimasti solo il saiyan e Bulma.
Chichi aveva scelto di andarsene via accompagnata da Gohan, Videl e il padre della stessa, ansiosa di vedere le tante stanze di casa Satan. Goten invece giocava in camera di Trunks, all'interno della casa. E il resto degli amici, lentamente, aveva alzato i tacchi, ringraziando prima la padrona di casa, come aveva fatto Crilin.


Si erano fatte le venti. Il sole di fine maggio investiva l'ambiente di raggi rossi, tinteggiava le superfici di calde variazioni cromatiche. Lenita da un venticello fresco, Bulma oscillava fiacca il prosecco quasi finito contenuto nel bicchiere a calice adatto allo spumante. Erano rimaste dentro circa due dita di alcol, ma la gradazione era tanto forte che se ne avvertivano ancora  le pungenti zaffate.

Lei si sistemò meglio sulla sedia. Era soddisfatta, per come era andata. In generale. Per la Terra, che era salva.


«Bulma, non è che ti è rimasto un pezzo di torta?»
Le domandò Goku da lontano.
«Le hai finite tutte tu, le torte, ma se vuoi torno dentro e vedo cosa c'è in frigo.»
«Naah, lascia stare, mi accontenterò di questi.»
Disse lui, indicando cinque maritozzi ripieni di crema allo zabaione. Ne fece scorta e si avvicinò a lei. In una mano aveva un piatto ricolmo di cibo dolce e salato; con quella libera afferrò una sedia di plastica e la strusciò rumorosamente sull'acciottolato in pietra.
Poi, raggiunta l'amica, si sedette accanto a lei e se la prese col primo maritozzo in cima al piatto, addentandolo da un lato e facendo esplodere la crema dall'altro.

«Sembri pensierosa, che hai?»
Le domandò a bocca piena di pasta zuccherata.
Bulma assunse un'espressione ilare, si stiracchiò un pochino mugugnando debolmente.
«Nulla, sono felice.»
«Mi fa piacere allora.»
«Ah, non sopporto più queste scarpe!»
Affermò la scienziata. Che si sbrigò a toglierle sfilandone una e scalzando via l'altra facendo leva con la punta del piede nudo. Nel frattempo, il saiyan continuava ad abbuffarsi.

«Goku...» riprese lei.
«Eh?»
«Grazie.»
Lui la guardò un attimo di più, perplesso.
«E di cosa?»
«Tutto questo, ti ringrazio.»

Sentita l'affermazione dell'amica, Goku, continuando a masticare, sbrigandosi a farlo come chi deve immediatamente togliersi l'impellente bisogno di rispondere, ingoiò a fatica, si pulì le dita sporche di zucchero sui pantaloni eleganti che Chichi gli aveva imposto di indossare, e con diniego, muovendo la testa, tentò di esprimersi.

«No – deglutì nuovamente, c'era ancora qualche rimasuglio da ciancicare – No, no, non devi ringraziare me, Bulma, non è merito mio se-»

«Sta dormendo.»

Fece lei, interrompendolo.

«Che?»

«Vegeta, si è addormentato sul divano del salotto, non gliel'ho mai visto fare. È... Strano, non l'ho mai visto essere così sereno in tutti questi anni, non una volta.»

Oltre all'alcol, divenne pungente pure un fiotto di commozione che andò ad arrossarle gli occhi.

«Io, io... Mi sembra un miracolo che lui sia qui.»

Goku le sorrise, col fare generoso che gli albeggiava negli occhi. Comprendeva quanto l'amica stesse sforzandosi per contenersi pur confidandosi a quel modo. Ne capiva assolutamente l'accoramento.

Le iridi di Bulma vibrarono in cerca di parole, quelle giuste. 
Si fidava di Goku, a lui solo avrebbe potuto chiederlo.

«Dimmi, lui... che cosa  – bevve l'esiguo goccio di prosecco caldo, buttando giù l'ultima spinta di coraggio alcolico – Cosa è accaduto?»

L'amico diventò improvvisamente serio. Bulma non ebbe bisogno di aggiungere altro, Goku comprese immediatamente a cosa lei stava riferendosi.

Dopo un interminabile momento di silenzio, il saiyan si pronunciò:

«È finita Bulma, non devi preoccuparti.»

Come interdetta, la scienziata gli fece intuire che non era sufficiente, che in lei mordeva tuttora una preoccupazione che non le piaceva avere e che si vergognava a mostrare.

«Ehi – disse lui, facendola sussultare – Vegeta non vi ha mai dimenticati, non lo farà mai. Credimi. Anche in quel momento, è stato sempre se stesso.»

La scienziata singhiozzò, resistendo come poteva al pianto.

«Non fare così, lui vuole bene a te e a Trunks. Se si è sacrificato, l'ha fatto unicamente per voi.»

Lei sbottò in una risata mista alla commozione. Poi, inspirò aria fredda fra i denti stretti. Cercando di tornare calma.

«Ho creduto di averlo perduto, Goku, per sempre. Eravamo tutti finiti per sempre.»

La scienziata asciugò con l'indice le lacrime scappate ai suoi occhi. Dopo, col viso ancora imporporato, tornò a guardare l'amico.

«Non ci sono dubbi, Bulma, se noi siamo qui è merito suo e – Goku fece un sorriso –  ... di Mr. Satan!»

Bulma rise appresso a lui, non c'era nulla da fare, il buonumore dell'amico era contagioso e continuava ad infonderle sicurezza. 

«Deve esserci sicuramente del gelato alla fragola nel freezer, vado a prenderlo, ti va se ce lo mangiamo insieme?»

Chiese lei a un Goku troppo goloso e affamato.

«Ti aspetto volentieri!»

Bulma rientrò in casa, prima di arrivare in cucina passò per il salotto. Non riuscì a non fermarsi a guardare: Vegeta era adagiato sul divano, dormiva, con un braccio sotto la testa e una mano in tasca. Vestito in abiti terrestri, una maglia nera e dei jeans verde scuro. Scalzo, come lo era lei in quel momento.

Aveva ragione Goku.
Aveva fatto bene a parlare con lui, a togliersi il magone.


Neanche quando Bulma lo baciò svelta sulle labbra, lasciandogli un'impronta fresca al sapore di fragola, Vegeta aprì gli occhi.

In quella pace, tanto bella, il saiyan continuò a dormire.

 

 

____

Ispirata dall’episodio filler “Festa a casa di Bulma”. Eccoci qua.

Vi ringrazio per averla letta, è uscita di getto, volevo scriverla senza pensarci troppo. L’ho fatto, e spero vi sia piaciuta. Sarò contenta se avrete voglia di condividere con me le vostre impressioni.

Un caro saluto.

 

E se apprezzate come scrivo, non perdete la mia long attualmente in corso,  Standby, incentrata sull’amore nascente tra Bulma e Vegeta nel periodo pre-cyborg, e il conseguente tramonto di quello con Yamcha (storia inizialmente normale, ma andando avanti... saprà, coinvolgervi) cliccate qui.

 

O altrimenti, se vi piacciono le one-shot, ne ho una con un Vegeta maturo alle prese con Bra:
Birre, scimmie o signori orsi. Cliccate qui.

   
 
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